Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4127
Silverwillow wrote: Poi mi è caduto l'occhio sui commenti, forse sperando in uno che dicesse "ma che stai a di' ?" e mi sembrava di essere finita in una setta religiosa  :facepalm: 
Non avevo mai riflettuto sulla parola "setta", però hai ragione. Loro si comportano come una setta e hanno persino un'entità divina da adorare (Vladimir) e una attesa messianica (Putin "santo subito" che governa il mondo) :D
Silverwillow wrote: Ci possiamo andare insieme :love: Io ho San Pietroburgo nella lista delle cose da vedere prima o poi nella vita
Affare fatto! Ho bisogno di una guidatrice perché nella mia testa il viaggio in Russia è in parte in aereo e in parte in auto noleggiata: la patente internazionale te la pago io :D Se guidi tu, l'ideale sarebbe che io mi sieda sul posto davanti e il mio amico ultrasovranista ultrafiloputiniano ultrafilorusso e ultra-compagnia-bella dietro con la figlia giornalista. Sì, giornalista, gli è andata male: prima parlava malissimo dei giornalisti (tutti venduti al sistema russofobo, che scrivono minchiate sui giornali occidentali, ecc… ecc…) e ora, da quando la figlia, a sua insaputa, è diventata giornalista, i giornalisti sono improvvisamente le persone migliori del mondo. Stavo per dirgli «Ma vai a c*g*re!», ma mi sono trattenuto a fatica da gran signore e alla fine non gliel'ho detto. Mi raccomando, quando comincia a dire cose "strane", trattieniti e anzi, prima di partire, fai un corso di buddhismo zen e resisti, come faccio io. Sorridi e non parlare. Un bel "oohmm" ogni tanto aiuta. Non mi fare fare brutta figura :D
Vorrei andare prima a Jakutsk, poi a Verchoviansk in macchina così godremo del paradiso in terra e dell'organizzazione sociale "invidiabile" (aggettivo dato da una russa, una certa Zakharova). Poi Irkutsk, Mosca, San Pietroburgo (dove è nato Vlad), Donetsk, Lugansk e poi Crimea (in auto) attraverso il ponte di Kerch', tre giorni a Kiev e da lì prenderemo il volo diretto per Milano o Roma :)
Cheguevara wrote: Da vomitare
Vomito con te!
:censura: :censura:
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4128
dyskolos wrote: Mi raccomando, quando comincia a dire cose "strane", trattieniti e anzi, prima di partire, fai un corso di buddhismo zen e resisti, come faccio io. Sorridi e non parlare. Un bel "oohmm" ogni tanto aiuta. Non mi fare fare brutta figura :D
Stai scherzando, spero. Io ho una calma zen che ho la fila di monaci buddisti fuori casa che implorano di conoscere il mio segreto  :si:   Mi divertirei un mondo coi tuoi "amici"  :lol:
dyskolos wrote: San Pietroburgo (dove è nato Vlad)
A parte gli scherzi, San Pietroburgo è una città d'arte, forse la più europea delle città russe. Ci sono tantissime opere italiane lì, e ci sono i gatti (ho letto un articolo anni fa sui gatti dell'Ermitage, una cosa molto carina). Poi, come tutte le grandi città, ha i suoi problemi, tipo le persone che ci nascono. È normale.

@Cheguevara Io non mi aspettavo neanche che avvenisse davvero l'incontro. Secondo me avranno parlato di interessi economici comuni e poco altro. È come un gioco delle tre carte truccato, dove non c'è niente sotto nessuna.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4131
@dyskolos No, questo https://www.facebook.com/TheAvengersIT/videos/avengers_22-gennaio_arrabbiatomp4/1672700686140379/
:D
dyskolos wrote: Dopo diversi tributi al grande Pippo Baudo, uno più piccolo Hulk se lo merita. Hulk è scomparso pochi giorni addietro a quasi 72 anni.
Avevo sentito :( 
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4133
Ho ritrovato questo mio scritto di ormai dieci anni or sono e ve lo lascio.
    
Tutti ormai conosciamo il neopresidente degli Stati Uniti, acclamato imprenditore, impareggiabile showman, grande anfitrione e imbonitore, più volte fallito e con un debito, si dice oggi, di parecchi miliardi di dollari sul groppone
Ma Alvin Hansen, invece, chi era costui?
Un modesto economista americano del gruppo di Keynes, morto nel 1975, il quale, negli anni ‘30 del secolo passato, credeva che la Grande Depressione iniziata nel 1929 stesse avviando le economie capitaliste dell’epoca verso una stagnazione secolare. E perciò teorizzò, per gli anni a venire, dei cicli economici caratterizzati da una serie di deboli crescite economiche a cui sarebbero seguite durature recessioni, e tutto in un quadro di crescente disoccupazione e bassa inflazione o addirittura deflazione.
La causa, spiegò Hansen nel 1938 nel suo discorso alla AEA (American Economic Association), era dovuta alla fine dell'espansione geografica, iniziata nel XV secolo e terminata nel XIX, alla diminuzione della popolazione attiva e all'utilizzo di tecnologie sempre più evolute nella produzione industriale, tali da ridurre in modo crescente l'intensità di capitale necessario.
In particolare, quest'ultima evenienza col tempo avrebbe provocato la diminuzione degli investimenti e determinato un eccesso di risparmio; fattori che, collegati tra loro, avrebbero spinto l'economia verso un equilibrio di bassa crescita ed elevata disoccupazione, forze che avrebbero a loro volta fatto crollare la domanda aggregata di beni innescando una spirale al ribasso dell'economia mondiale.
Anche John Maynard Keynes la pensava nello stesso modo, ma i fatti li smentirono entrambi, perché le cose andarono diversamente.
Nel 1939 la Germania invase la Polonia e iniziò la Seconda Guerra Mondiale. Nei cinque anni seguenti il continente euroasiatico, dall'Atlantico al Pacifico, autodistrusse in modo quasi completo la propria capacità industriale e produttiva, e circa un decimo della popolazione mondiale morì per causa diretta o indiretta delle vicende belliche.
Nel ventennio che va dal 1950 al 1970 si assistette di conseguenza a uno sviluppo impetuoso della produzione industriale, complice la ricostruzione postbellica, con tassi di crescita annua vicini o superiori al 10% in Europa e Giappone, e leggermente inferiori in Nord America. La popolazione mondiale riprese ad aumentare (il famoso baby boom) e la domanda aggregata riprese a volare.
Tutti, a quel punto, si dimenticarono della profezia di Hansen.
L'epoca d'oro durò vent'anni, poi la popolazione in Occidente cominciò nuovamente a decrescere e l'economia a contrarsi. La tendenza delle economie capitaliste alla sottoproduzione e al sottoconsumo predetta dai teorici marxisti e dai keynesiani ricominciava a mostrarsi, nel lungo periodo, esatta.
Nel corso degli anni Settanta e Ottanta, per ovviare alla grave caduta della domanda aggregata, si sostenne l'economia con l'implementazione dei debiti pubblici e privati (con i risultati che oggi tutti conosciamo) e negli anni Novanta, fino al 2007, con la finanziarizzazione sempre più spinta dell'economia (con i risultati che oggi tutti conosciamo).
Si scatenò nel 2008 una forte recessione (detta La Grande Recessione) che, per certi versi, dura tuttora.
Nel 2013 l'ex segretario al Tesoro degli Stati Uniti, ed ex rettore della Harvard University, Larry Summers (tra parentesi nipote di due premi Nobel per l'economia), annunciò l'avvento di una Stagnazione Secolare.
Allo stesso modo il Governatore della FED, Janet Yellen, parlò nel 2015 di New Normal, una nuova era di tassi bassi, bassa inflazione e scarsa crescita economica, riprendendo lo stesso termine usato da Alvin Hansen nel descrivere la Stagnazione Secolare.
Nel 2014 Larry Summers considerava la Grande Recessione il culmine di un lungo processo, in cui l'incremento dei debiti pubblici e privati, e un abnorme sviluppo finanziario, avevano sostenuto la crescita economica supplendo alla cronica carenza di domanda aggregata tipica delle economie capitaliste.
Come scrisse Hansen nel 1938, disse Summers, ci troviamo nel New Normal, un'era caratterizzata da bassa crescita, disoccupazione e sottoutilizzo delle risorse.
In più, in maniera sempre crescente, Summers notava che si rafforzava l'altro elemento previsto da Hansen, e che contribuiva alla perdita di posti di lavoro: la crescente automazione e robotizzazione dei processi produttivi, non solo più quelli manuali, come nel secolo passato, ma anche quelli intellettuali.
In definitiva, all'aumentare della ricchezza complessiva, delle risorse disponibili, del reddito pro-capite, della produttività, si accompagna una complessiva diminuzione del lavoro disponibile e della sua qualità con la conseguenza, per quanti hanno solo il proprio lavoro come mezzo di sostentamento e non altre forme di rendita, di un progressivo e inarrestabile impoverimento.

Le soluzioni, inutile storcere il naso, vanno, a mio parere, in un'unica direzione: una efficace redistribuzione della ricchezza, dall'alto verso il basso (e non il contrario come oggi avviene), mediante una tassazione che colpisca i grandi capitali, il grande risparmio, i grandi patrimoni, i grandi utili societari, tutti aumentati a dismisura grazie ai processi di diminuzione degli investimenti e automazione del processo produttivo. Se ciò non avverrà a breve credo che si scateneranno grandi ondate di voto populistico e di protesta nei paesi dove ancora si vota (vedi l'elezione di Trump in America, e quella probabile della Le Pen in Francia, di Grillo in Italia, di Frauke Petri in Germania il prossimo anno) o di sanguinose rivolte e guerre civili (dove la silenziosa invasione della Crimea sembra essere una premonizione per l’Europa), dove il dissenso e la rabbia non si possono esprimere democraticamente.

Novembre 2015

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4134
Simona M. wrote: Ho ritrovato questo mio scritto di ormai dieci anni or sono e ve lo lascio.
C'è qualcosa che non quadra. @Simona M. 
Donald Trump e Alvin Hansen https://www.braviautori.it/donald-trump ... ansen.html è un saggio breve di proprietà di un certo Namio Intile   https://www.braviautori.it/namio-intile.htm
Quindi o tu hai sottratto il testo e lo hai postato come tuo o hai cambiato genere.
Inoltre, mi torna in mente un altro utente, Gaetano Intile, che usava fare interventi senza citare le fonti, che poi non ho più visto comparire nel forum.
Ora per evitare problemi al forum, nel caso si scopra un plagio a danno del signor Namio Intile o che tu abbia account multipli, sono costretta a taggare lo staff nelle persone di.
@ElleryQ  @Sira @Marcello ai quali  dovrai fornire spiegazioni.


PS: se sei un maschio chissà come ti sei divertito ad accettare le Gentili e riverenti scuse di @bestseller2020 
Non si fanno certi scherzi no no no.
Last edited by Albascura on Mon Aug 18, 2025 4:22 pm, edited 2 times in total.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4135
@Simona M. Complimenti per l'analisi storica e la previsione, sbagliata di pochissimo. La soluzione, l'unica non sanguinosa praticabile, della redistribuzione della ricchezza attraverso un sistema fiscale più equo, viene osteggiata dalle destre che avanzano in ogni dove, sospinte dai populismi. Restano le sollevazioni delle masse affamate, ma temo che, quando ciò avesse a verificarsi, il tutto costituirebbe un assist per gli aspiranti dittatori, che avrebbero il pretesto per imporre con le armi l'ordine pubblico. La situazione odierna richiederebbe di essere gestita da statisti di grande livello, che mancano ovunque, in primis nel nostro sgarrupato Paese. In questo momento, l'unico vero statista visibile in giro è il dittatore criminale che governa la Russia, che sta menando per il naso, con grande successo, l'osceno presidente americano. Egoisticamente parlando, sono contento del fatto che, per motivi anagrafici, difficilmente il peggior futuro potrà toccarmi. :(
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4136
dyskolos wrote: Quando ero bambino/ragazzino seguivo un telefilm americano (se non sbaglio, si intitolava "L'Incredibile Hulk") e ricordo il nome dell'attore italoamericano che interpretava Hulk: Lou Ferrigno :)
Lo vedevo anch'io. C'era anche quello su Flash :)
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4139
Cheguevara wrote: Infatti. A meno che sotto il nick @Simona M. non si nasconda tal Nemio Intile. Confermo il resto.
Si ma anche il saggio breve di Namio Intile non è del tutto originale. In sostanza è una parafrasi di parti di un saggio di Fabio Menghini, autore del documento Stagnazione Secolare. Ipotesi a confronto, disponibile su ResearchGate.  Si fa meglio a leggere l'originale non credi?
È faticoso macinare farina del proprio sacco.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4140
Albascura wrote: Inoltre, mi torna in mente un altro utente, Gaetano Intile, che usava fare interventi senza citare le fonti
Ricordo anch'io questo signore, molto probabilmente un mio coisolano. La prima volta che vidi il suo nome, siccome ho qualche problema di vista, lessi "Gaetano Inutile". Poi, con gli occhiali, la U sparì :D :D :D Di lui mi colpì una buona dose di ironia. A parte tutto, ricordo almeno un caso in cui lui citò le fonti. A richiesta, ma le citò.
Mi piacerebbe sapere quando è lecito non citare le fonti in questo forum. Per esempio, sopra ho parlato del telefilm americano "L'Incredibile Hulk" e ho citato il nome (Lou Ferrigno) dell'attore italoamericano che interpretava il personaggio di Hulk in quel telefilm. Devo citare le fonti o pagare i diritti al produttore? O_O O_O
M.T. wrote: C'era anche quello su Flash :)
Indimenticabile :D Davano anche il telefilm di Automan. Ho fatto un sondaggio casalingo e pare che nessuno se ne ricordi, ma ho ragionevoli motivi per pensare che almeno tu te lo ricordi :D :D :lol: :lol:
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4144
Albascura wrote: PS: se sei un maschio chissà come ti sei divertito ad accettare le Gentili e riverenti scuse di @bestseller2020 
Non si fanno certi scherzi no no no.
Perché mi tagghi? Io le scuse gliele ho date perché esagerai nell'indignarmi! Non è bello passare per vittima costruendo carnefici! Anche a te le ho fatte, le mie riverenti scuse, ma forse tu chiedevi anche qualche leccatina di troppo.. vedo che @Poeta Zaza ha la tua approvazione, bene1 Coalizzatevi pure, dato che da sole non riuscite.. Ciao belle, VVB.. <3
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4146
@Albascura  A proposito di Gaetano Intile: lo ricordo come autore di post lunghissimi  (e noiosetti) ai quali mi pare di avere talvolta manifestato disaccordo. Tutto sparito, a partire dal signor Intile, che non è più nell'indice alfabetico degli iscritti al forum. La cosa mi lascia perplesso. :s
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4148
bestseller2020 wrote: Anche a te le ho fatte, le mie riverenti scuse, ma forse tu chiedevi anche qualche leccatina di troppo..
Quali scuse, scusa? Nel MP hai ribadito soltanto le tue ragioni, anzi, parole tue: sono qui per chiarire la mia posizione. Scusa per il tagMi faceva piacere che tu sapessi a quale tipo di persona avessi rivolto le tue attenzioni. 
Qui però chiudiamo definitivamente ogni discussione, i nostri punti di vista sono divergenti, e non abbiamo bisogno di avere ragione a tutti i costi, almeno per quel che riguarda me non ho bisogno di leccatine, e stai attento a rivolgerti a me in questi termini. 
Ti chiedo scusa sinceramente. Ho sbagliato a taggarti. 
Last edited by Albascura on Mon Aug 18, 2025 6:41 pm, edited 2 times in total.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

4150
Albascura wrote: Io credo, posso sbagliare, che siano sempre la stessa persona.
Anche se ormai posso andare solo a memoria, mi pare che gli stili si assomiglino parecchio. Mi pare anche che l'iscrizione di @Simona M. risalga più o meno all'epoca della scomparsa di Gaetano Intile. In mancanza di risposte da Simona, mi piacerebbe che lo Staff fornisse qualche chiarimento in merito a tutta la vicenda.
Mario Izzi
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