Silverwillow wrote: L'abitudine di aggiustare le cose si può recuperare, ci sono tante piccole realtà che già lo fanno. Basterebbe solo che i governi incentivassero questo tipo di mentalità, anziché finanziare le big techQuella cosa ha un nome: "obsolescenza programmata". La parola è autoesplicativa. Ormai le industrie non producono più le cose affinché durino, ma affinché si rompano presto, possibilmente poco dopo la fine della garanzia legale. Per dire, io in campagna ho in frigo del 1962 ancora funzionante. In casa ho una radio del 1952 che mio padre usava già prima dell'avvento delle televisione in Italia. La cosa straodinaria è che funziona tuttora. C'è anche lo spazio con le testina per "leggere" i vinili: sapessi quanti vecchi vinili riesco a sentirmi

Comunque mio padre (84 anni) mi racconta che quando era ragazzo le scarpe costavano un occhio e quindi si usava andare dal calzolaio per farsele riparare quando si rompevano. Specialmente in un piccolissimo paesino siciliano era impossibile ricomprarsi le carissime scarpe nuove. Oggi non è più così e si va subito a comparsi le scarpe all'ultimo grido. Anzi, trovi gente che ha decine di paia di scarpe in casa (comportamento quasi solo femminile). Tuttavia i calzolai esistono ancora: molti sono giovani che ritornano al paesello per continuare l'attività del padre o del nonno. Oggi le botteghe dei calzolai sono simili ad astronavi aliene, piene di computer, di stampanti 3D e tutto il cucuzzaro: non ci sono più i calzolai di una volta, che lavoravano con chiodi, martelli, ecc… Numeri? Non li ho, ma posso affermare con certezza che i calzolai sono quasi scomparsi.
Ecco le mie big tech preferite: i calzolai

Naturalmente si può dire che è tutto dovuto a povertà. Può essere, ma per me il vero high tech è il calzolaio!
Il governo dovrebbe dire "A regà, quando vi si rompono le scarpe, invece di andare subito al megastore della multinazionale americana, passate prima dal calzolaio! Se non ci va nessuno, il calzolaio chiude; mentre big tech se ne strasbatte se ci andate o no"

A parte i calzolai, oggi c'è un nuovo tipo di riciclo. Non ne ricordo il nome esatto, ma è un riclo creativo: ti si rompe un oggetto che nella forma richiama un vaso? Bene, mettici la piantine di gerani che tieni sul balcone, un po' di terriccio e poi piazzi tutto nel salotto. Così il quasi-vaso riprende vita. Un mio amico, un vero artista, un grande, si fa consegnare i vecchi PC e li trasforma in quadri bellissimi. Lui è un bravissimo pittore.
M.T. wrote: Sono stato fortunato ad aver letto e giocato le edizioni precedenti di D&DMi hai fatto tornare in mente una cosetta. Decenni fa giocavo a un videogioco che si chiamava Dungeons&Dragons. Era lo stesso del "tuo" D&D?
Guardate questo brevissimo video:
https://www.youtube.com/shorts/vaNLeqM4 ... ture=share
Che ne pensate? Io guardo anche su

P.S.: torno adesso da una penalità di esclusione di un mese, penalità che mi è stata attibuita a causa di uno scambio di persona, ma, in ogni caso, devo attenermi a certe prescrizioni. Se qualcuno giudica offensivo quello che ho scitto adesso, ha la libertà di segnalarmi; ma, qualora ne abbia il desiderio, me lo comunichi prima, anche in privato.