Ma se si desiderasse scrivere di determinate cose senza riuscirci seriamente?
Secondo me se si impara a scrivere poi si può scrivere in teoria di qualunque cosa. Ci sono generi più impegnativi, per i quali più che predisposizione serve la voglia di fare ricerche lunghe e spesso noiose.
Per esempio io non scriverei mai un legal thriller, non perché non mi ci senta portata, ma perché richiederebbe ricerche in campo giuridico che mi risulterebbero pesanti, non conoscendo né amando l'argomento. E neppure uno sci-fi, perché servono competenze di informatica, tecnologia, ecc. Sono anche due generi che non amo particolarmente leggere, e per questo conosco poco, quindi il cerchio si chiude.
Tu però parli di voler scrivere un genere e scoprire di non esserci portati. Mi suona strano, perché se lo vuoi scrivere probabilmente ti piace e lo conosci bene.
Inoltre, come si capisce per cosa si è realmente portati?
Si capisce con la pratica, e valutando le reazioni degli altri. Per esempio, io iniziato scrivendo fantasy, un genere che amavo, ma poi mi sono dedicata ai romanzi storici, e ho visto che mi riusciva quasi più facile (e passo volentieri ore a fare ricerche storiche, senza che mi pesi, anzi a volte finisco a leggere argomenti che non c'entrano niente e dimentico di scrivere

). Ho provato a scrivere un romanzo rosa (altro genere che non leggo) e stranamente è riuscito (ma la parte romantica è, non a caso, la più problematica). Provando generi diversi nei racconti mi sono accorta di essere portata anche per il comico o il surreale, anche se non ho mai pensato seriamente di scriverci un libro (ma amo i libri comico/ironici di Benni, di Pennac, ecc. quindi qualcosa devo aver assorbito).
L'unico modo per saperlo è provare, ma secondo me si è portati soprattutto verso ciò che ci appassiona e ci attira. Se leggi da sempre romanzi di molti generi diversi (perché ti piacciono, non per obbligo), è molto probabile che avrai più facilità a scriverli (e a scrivere in generale).