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by archivista
Dopo parecchio tempo in cui avevo sospeso le letture da comodino per stanchezza e orari impossibili sono ripartito quest'estate con questa tripletta:
- "Cuore di donna" di Carla Maria Russo (Piemme). Trovato veramente bello, trama magari prevedibile nel colpo di scena finale ma ben costruito nei personaggi e la tensione nel momento chiave ce l'ho avuta eccome, anche se intuivo come si sarebbe risolta la vicenda;
- "Bela Guttmann. Il grande ritorno" di David Bolchover (Milieu). Premessa: deve piacere il genere, quindi una biografia di un personaggio dello sport (calcio) inserita nel contesto storico della comunità ebraica nel centro Europa tra il 1900 e il 1945. Lavoro di ricerca curatissimo, ben raccontato, documentato passo dopo passo. Divorato;
- "Il barone del tennis" di Piero Marchiani (Efesto). Incuriosito dalle recensioni sul forum sulla casa editrice ho cercato tra i suoi titoli qualcosa che mi fosse congeniale (e simile al libro che sto scrivendo). Il volume tratta una parte della vita del barone Gottfried von Cramm, campione di tennis tedesco e omosessuale dichiarato sotto il Terzo Reich. A differenza del libro su Guttmann domina il romanzo sulla ricerca. Anche per questo mi ha parzialmente deluso, i primi capitoli sono molto faticosi, poi si scioglie e il racconto cammina meglio