viewtopic.php?p=69441#p69441
Picci picci, guarda bene:
cielo azzurro e tante iene.
Mi rimbomba dentro al cuore
Quell'addio e quell'amore.
Stringe forte il mio dolore,
Sono un bimbo senza cure.
Picci, picci, pensa bene:
stare al mondo ancor conviene?
Un bel prato mi ci vuole
Perché l’occhio trovi il miele.
Perché il cuore sia contento,
Servirà un buon evento.
Via quei mostri con i denti,
Via i tristi e gli scontenti!
Voglio andare allegramente
Col sorriso tra la gente.
Nuovo abbraccio troverò
Mentre a spasso me ne andrò.
Re: Picci, picci
2@Adel J. Pellitteri ciao
Picci picci, guarda bene:
cielo azzurro e tante iene.
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Pare un adulto chi esordisce in questo modo. Uno che ha già raggiunto l'età della consapevolezza... ma non è così!
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Mi rimbomba dentro al cuore
Quell'addio e quell'amore.
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Evocare sentimenti e scriverli, metterli in evidenza è da adulti... ma non è così!
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Stringe forte il mio dolore,
Sono un bimbo senza cure.
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Perché ho detto che non è così? Perché si scopre che è un bimbo che parla di sé. Nessun adulto, quindi. Ho pensato che l'Io lo impugnasse una seconda persona, ma, come ripeto, non è così!
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Picci, picci, pensa bene:
stare al mondo ancor conviene?
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Ma è una domanda che lui stesso si pone? Sarebbe bello. Ma così piccolo come potrebbe elaborare tali pensieri? Forse io mi perdo in questa considerazione su chi sia chi dirige il discorso, ma mi sembra importante capirlo.
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Un bel prato mi ci vuole
Perché l’occhio trovi il miele.
Perché il cuore sia contento,
Servirà un buon evento.
Via quei mostri con i denti,
Via i tristi e gli scontenti!
Voglio andare allegramente
Col sorriso tra la gente.
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Quanti desideri da soddisfare per poter essere felici.
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Nuovo abbraccio troverò
Mentre a spasso me ne andrò.
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La chiusa rende ancora più evidente l'identificazione dell'Io poetico. Andare a spasso da soli non è da bimbi. Però, se un bimbo sta con chi lo ama certo che può farlo in un comodo passeggino! Cosa vorrei dirti, cara Adel. La tua poesia/filastrocca incuriosisce per l'ambigua identificazione di chi esterna e di chi è l'oggetto umano di tanti desideri e di tanto sconforto.. Ciao, a rileggerti.
Picci picci, guarda bene:
cielo azzurro e tante iene.
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Pare un adulto chi esordisce in questo modo. Uno che ha già raggiunto l'età della consapevolezza... ma non è così!
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Mi rimbomba dentro al cuore
Quell'addio e quell'amore.
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Evocare sentimenti e scriverli, metterli in evidenza è da adulti... ma non è così!
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Stringe forte il mio dolore,
Sono un bimbo senza cure.
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Perché ho detto che non è così? Perché si scopre che è un bimbo che parla di sé. Nessun adulto, quindi. Ho pensato che l'Io lo impugnasse una seconda persona, ma, come ripeto, non è così!
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Picci, picci, pensa bene:
stare al mondo ancor conviene?
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Ma è una domanda che lui stesso si pone? Sarebbe bello. Ma così piccolo come potrebbe elaborare tali pensieri? Forse io mi perdo in questa considerazione su chi sia chi dirige il discorso, ma mi sembra importante capirlo.
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Un bel prato mi ci vuole
Perché l’occhio trovi il miele.
Perché il cuore sia contento,
Servirà un buon evento.
Via quei mostri con i denti,
Via i tristi e gli scontenti!
Voglio andare allegramente
Col sorriso tra la gente.
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Quanti desideri da soddisfare per poter essere felici.
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Nuovo abbraccio troverò
Mentre a spasso me ne andrò.
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La chiusa rende ancora più evidente l'identificazione dell'Io poetico. Andare a spasso da soli non è da bimbi. Però, se un bimbo sta con chi lo ama certo che può farlo in un comodo passeggino! Cosa vorrei dirti, cara Adel. La tua poesia/filastrocca incuriosisce per l'ambigua identificazione di chi esterna e di chi è l'oggetto umano di tanti desideri e di tanto sconforto.. Ciao, a rileggerti.
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: Picci, picci
3bestseller2020 wrote: Però, se un bimbo sta con chi lo ama certo che può farlo in un comodo passeggino! Cosa vorrei dirti, cara Adel. La tua poesia/filastrocca incuriosisce per l'ambigua identificazione di chi esterna e di chi è l'oggetto umano di tanti desideri e di tanto sconforto.. Ciao, a rileggertiGrazie per aver commentato questa strana filastrocca. Sì, il dubbio cè: si tratta di un uomo o di un bambino? Nella mia testa ho espresso il pensiero di un uomo che ricorda la sua storia di bambino non amato e che da adulto non si arrende al trauma predisponendosi alla possibilità di altri gioiosi abbracci.
Grazie davvero per avermi dato la possibilità di spiegare.