ElleryQwrote:Essendolo entrambi, e fortemente, è più che probabile. La speranza è che avvenga molto in fretta.
Prima parlavo di galletti nel pollaio. Gli antichi già sapevano che era meglio evitare di piazzare due galli nello stesso pollaio. Ecco come sono quei due (Trump e Musk)! Per me è certo che litigheranno presto, tanto il signor Musk, al primo disaccordo, farà saltare il tavolo in noce delle Casa Bianca con il signor Trump, dietro o sotto (veda lui ). Donne, soldi e motori rimangono un trinomio irrinunciabile per certi maschi
Tornando agli orrori (non errori) di casa nostra l'ennesimo, e purtroppo non sarà l'ultimo, è stato il rilascio, con conseguente accompagnamento a casa con volo di Stato, di un becero criminale libico perseguito dalla Corte internazionale perché responsabile di uccisioni, torture e, udite udite, organizzatore del traffico di migranti tra Libia e Italia. Responsabile, con la complicità del Ministro della (in)Giustizia, quella tal presidenta che qualche tempo fa tuonava contro i trafficanti di esseri umani, che si impegnava solennemente a perseguire per tutto l'orbe terracqueo. Figura di cacca dell'Italia davanti al mondo. Se iosonogiorgia fosse la persona coerente che millanta di essere e non è mai stata, dovebbe correre a nascondere la faccia. Dove? Lascio a voi l'individuazione dell'accessorio adatto.
Mario Izzi
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Marcellowrote:Sarebbe stato meglio se si fosse manifestata prima del voto...
Infatti, questa volta pensavo che avvenisse sul serio. Ma come dicevo è bastato sventolare qualche banconota. Speravo che gli americani si fossero evoluti da quando erano una colonia penale inglese costituita da gente poco istruita. Ma evidentemente tradiscono ancora la loro origine.
dyskoloswrote:Oggi parlerei di "sindrome di Stoccolma"!
Purtroppo, però, è la gente che non "sta colma" abbastanza di tutte le porcherie.
dyskoloswrote:Per me è certo che litigheranno presto, tanto il signor Musk, al primo disaccordo, farà saltare il tavolo in noce delle Casa Bianca con il signor Trump
Questo lo penso anch'io. E lo spero!
Attendiamo fiduciosi.
Cheguevarawrote:delle mani da legare alla magistratura?
L'estate passata ho partecipato a un interessante incontro con Gratteri, che spiegava come la riforma della legge sulle intercettazioni, oltre a danneggiare ampiamente le indagini (specie quelle sulle mafie e il traffico internazionale), è anche un colpo alle stesse casse dello stato. Al contrario di quanto dica e pensi Nordio (che da magistrato dovrebbe invece sapere), il costo del sistema di intercettazione non solo è piuttosto irrisorio rispetto ad altre spese statali, ma comporta un ritorno triplicato con il sequestro degli utili di mafie e narcotrafficanti.
Marcellowrote:Ho perso la pochissima fiducia nel popolo americano che ancora nutrivo; sono convinto che nemmeno in Italia Trump avrebbe potuto godere di un secondo mandato
Beh, in Italia è stato rieletto Berlusconi...
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa. https://www.lestradedeimondi.com/
ElleryQwrote:Al contrario di quanto dica e pensi Nordio (che da magistrato dovrebbe invece sapere), il costo del sistema di intercettazione non solo è piuttosto irrisorio rispetto ad altre spese statali, ma comporta un ritorno triplicato con il sequestro degli utili di mafie e narcotrafficanti.
non fa venire qualche pensiero tutto ciò?
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa. https://www.lestradedeimondi.com/
M.T.wrote:
Ci si basava sul registro "per l'età che ha". Perché se ci si basava sui "suoi tempi d'oro", beh, decisamente non c'era storia.
Be' ovvio che si parla del passato, ma evidentemente abbiamo gusti diversi. Comunque esteticamente parlato ai suoi "tempi d'oro" la Meloni se le sbaragliava tutte...
M.T.wrote:
non fa venire qualche pensiero tutto ciò?
O che è un vecchio rimbambito o un mafioso?
Posso dirti che è "amico" di quel farabutto di sindaco del mio paese (ovviamente della stirpe di FdI) su cui vi sono forti sospetti che abbia contatti con un malavitoso pregiudicato. E tutta la schiera di mentecatti beoni di veneti che l'hanno votato!
Per dire che se è vero il detto "dimmi con vai..."
Cheguevarawrote:Responsabile, con la complicità del Ministro della (in)Giustizia, quella tal presidenta che qualche tempo fa tuonava contro i trafficanti di esseri umani, che si impegnava solennemente a perseguire per tutto l'orbe terracqueo.
Qui è una questione che coinvolge i servizi segreti, quindi non sapremo mai di preciso perché abbiamo rilasciato questo criminale. Però sono d'accordo con giudizi sentiti altrove: questa situazione orrida in Libia c'è da vent'anni, ma se ne parla solo ora. Cosa non va nella nostra informazione? E non è il bavaglio della destra, perché succedeva anche prima: si coprono le cose scomode sperando che nessuno se ne accorga. In questo caso l'errore del governo è che ce ne siamo accorti e si è concentrata tutta l'attenzione lì. Ma per vent'anni ci è andato bene che gente di questa risma violasse tranquillamente ogni diritto umano, pur di tenerci lontani i migranti. Lontano dagli occhi... ecc.
Non so se mi fanno più schifo loro o i nostri governanti democratici in giacca e cravatta, di destra o di sinistra, che hanno tollerato e cercato di nascondere tutto ciò.
Ora rimandiamo un assassino a casa in prima classe, dopo un goffo tentativo di farlo passare per errore di procedura, e allora si aprono gli occhi. Per richiuderli tra una settimana, immagino, quando l'ennesima coppia social si lascerà mandando migliaia di followers nel panico...
Silverwillowwrote:Qui è una questione che coinvolge i servizi segreti, quindi non sapremo mai di preciso perché abbiamo rilasciato questo criminale. Però sono d'accordo con giudizi sentiti altrove: questa situazione orrida in Libia c'è da vent'anni, ma se ne parla solo ora. Cosa non va nella nostra informazione?
Magari mi sbaglierò, ma analizzando la situazione dal punto di vista procedurale, a me pare che i servizi segreti c'entrino ben poco. C'entra più una legittimazione sottaciuta e fatta passare per cavillo burocratico.
Nella nostra informazione, o in parte di essa, non c'è nulla che non vada in concreto, visto che servizi di approfondimento, inchieste, interviste ai pochi detenuti e torturati fuggiti dai lager libici (bambini inclusi) ne sono state fatte.
Eppure, nonostante le prove, qualunque governo, italiano e non, ha continuato finora a legittimare indirettamente queste barbare prassi. Di certo per un interesse. Legato al flusso migratorio? Suppongo di sì. Mi chiedo come tutto ciò sia beceramente tollerato da una comunità internazionale connivente, considerando che quanto avviene in Libia non differisce affatto da quanto compiuto nei lager nazisti.
ElleryQwrote:Mi chiedo come tutto ciò sia tollerato dalla comunità internazionale, considerando che quanto avviene in Libia non differisce da quanto compiuto nei lager nazisti.
Si chiama relativismo. Un relativismo traviato, certo, ma è così. Un fatto, un evento, una persona, un'idea, una convinzione, cambia a seconda di chi guarda: l'oggettivismo viene messo da parte in nome di un soggettivismo che cambia a seconda del momento e della persona. Per intenderci, un po' alla 1984, dove la storia, la lingua, cambiano secondo quanto fa comodo a chi governa.
Il problema non è solo del grande, ma anche del piccolo, che sono in interrelazione tra loro e s'influenzano vicendevolmente.
Mi riallaccio al discorso aria fritta che si faceva sulla bellezza: è un dato di fatto che una Loren ai tempi d'oro è molto più bella di una Meloni da giovane. Già questo discorso fa partire i proclami che bisogna rispettare una donna per il solo fatto che è donna, travisando una cosa importante: quello di cui si parla è educazione, il rispetto è altra cosa: il rispetto lo si guadagna, non è dovuto. Qui ci sarebbe tanto da dire su cosa è il rispetto, ma si va fuori tema. Il tema è che tutto diventa personale, non ci sono punti fermi, non ci sono regole. E si arriva a un altro punto: non si vogliono regole, perché le regole sono viste come qualcosa di limitante, di condizionante, mentre si vuole libertà. Ma anche qui si travisa la libertà con il fare quello che si vuole, che altro non è che caos. Seguire rigidamente le regole, come se fossero l'unica cosa esistente è sbagliato, ma lo è altrettanto non seguirle affatto; quello che è venuto a mancare nelle persone, nella società, è l'equilibrio. E allora tutto è diventato relativo.
Così ci si trova a dire che la bellezza è soggettiva e allora chiunque può dire di essere più bello di Brad Pitt, più affascinante di Sean Connery.
Ci si trova con genitori che fanno crociate contro professori, che insultano, picchiano perché il loro figlio prende brutti voti. Chi ha detto che l'equazione va risolta in quel modo? Si tratta di un'idea faziosa del professore, perché mio figlio è un genio incompreso, mio figlio è più avanti del professore ma lui ne è invidioso e lo osteggia umiliandolo facendolo passare per incapace. Prende tre in storia perché non sa gli eventi? Ma chi ha detto che sono andati in quel modo? Il professore era testimone di quello che è successo? Può dirlo con certezza? No, perché non c'era: la storia può essere stata scritta da uno che faceva i fatti suoi, è tutto un complotto coattocattocomunista.
E partendo dal piccolo, si arriva poi al grande, con tutti i danni che ne conseguono. Si vede dove mentalità distorte portano?
No, perché si dice "ah, ma è una tua opinione", "sono discorsi intellettualoidi", "leggere molto non fa capire più niente", "la pace è guerra, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza”.
E visto che prima ho accennato d'incapacità, c'è qualcosa di molto adatto per tanti politici, dagli esponenti più di spicco del nostro governo ad altri.
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@Silverwillow Non è che la situazione dei lager libici non fosse stata resa nota: io lo sapevo e come me la gente con un minimo di informazione; oggi viene alla ribalta per l'ennesima oscenità perpetrata da questo governo e domani, come giustamente prevedi, passerà nuovamente nel dimenticatoio soppiantata da altre notizie, non importa se si tratti di gossip o nuove smarronate governative. Dai tempi del governo Gentiloni, il cui ministro dell'Interno Minniti concluse con la Libia l'accordo dei campi di detenzione, ci si è concentrati sul numero annuale di migranti arrivati in Italia, sulla cui diminuzione o aumento disputare tra governo e opposizione di turno. Tenendo conto del fatto che il nostro Paese ha un disperato bisogno di migranti regolari sia per rispondere alla carenza di manodopera lamentata dalle imprese, che per rimpolpare e ringiovanire una popolazione di anziani (chi pagherà in futuro le pensioni?), nessun provvedimento condurrà a una soluzione accettabile del problema, se non si abolisce l'insensata legge Bossi-Fini.
Per il passato il PD ha, come scusante, la circostanza di aver governato assieme a pezzi di destra che avrebbero comunque affossato ogni proposta in merito. Oggi, dopo il baciapantofola governativo a Trump, la soluzione fascioleghista sarà orientata verso la chiusura delle frontiere che sarà come svuotare il mare con un bicchiere, perché le migrazioni fanno parte della storia del genere umano: impedirle è impossibile, bisogna solo saperle governare, cosa non alla portata di questa banda di inadeguati. Ecchest'è.
Last edited by Cheguevara on Fri Jan 24, 2025 10:21 am, edited 1 time in total.
Mario Izzi
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Ma infatti la mia era una domanda puramente retorica, a chiosa del discorso.
M.T.wrote:il rispetto è altra cosa: il rispetto lo si guadagna, non è dovuto.
Su questo non sarei del tutto d'accordo. Diciamo che il rispetto si declina su più livelli e sfumature, ma esiste un rispetto che dovrebbe essere incondizionato e dovuto verso qualsiasi essere vivente.
Ciononostante il relativismo interviene anche qui. C'è chi rispetta più gli animali che le persone e viceversa, chi uccide un ragno e chi un cane, chi si basa su un criterio di pericolosità, chi di semplice fastidio (una mosca, una zanzara).
La propria percezione è ciò che condiziona chiunque, perché non siamo in grado di metterci nei panni altrui.
Personalmente, focalizzandoci sul solo genere umano, tendo a rispettare tutti, ma questo non vuol dire soccombere alle prepotenze. Ci si può difendere anche rispettando. La risposta all'offesa di chi non ci rispetta non dovrebbe essere sproporzionata, né un "occhio per occhio, dente per dente", ma quel tanto che faccia capire all'altro che esistono dei limiti reciproci e non siamo disposti ad accettare che vengano travalicati. Il rispetto richiederebbe in automatico rispetto, più che un guadagno del medesimo.
Ma come dicevi tu, tutto cade inevitabilmente nel relativismo, perché siamo condizionati dal nostro punto di vista (in un post precedente parlavo di "mappe").
C'è chi identifica il rispetto con la dignità, chi con il potere, chi con la moralità... Ogni parola è un contenitore, una valigia che ciascuno riempie del contenuto che preferisce e quando ci si trova a confronto, ognuno vede una valigia simile alla propria e pensa che l'interlocutore abbia dentro gli stessi identici oggetti, ma nella sostanza non è così.
ElleryQwrote:C'è chi identifica il rispetto con la dignità, chi con il potere, chi con la moralità... Ogni parola è un contenitore, una valigia che ciascuno riempie del contenuto che preferisce e quando ci si trova a confronto, ognuno vede una valigia simile alla propria e pensa che l'interlocutore abbia dentro gli stessi identici oggetti, ma nella sostanza non è così.
E' vero, ciò nonostante credo che l'attuazione della massima non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te sarebbe un bel passo avanti, sia pure in presenza della soggettività di quel te.
Mario Izzi
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ElleryQwrote:esiste un rispetto che dovrebbe essere incondizionato e dovuto verso qualsiasi essere vivente.
sì, concordo. Purtroppo, invece, in molti applicano il ci sono animali che sono più animali di altri.
Cheguevarawrote:E' vero, ciò nonostante credo che l'attuazione della massima non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te sarebbe un bel passo avanti, sia pure in presenza della soggettività di quel te.
Hai ragione, ma la cosa può divenire nebulosa, come hanno fatto i social, dove le loro regole agli utenti non erano mai chiare.
ElleryQwrote:C'è chi identifica il rispetto con la dignità, chi con il potere, chi con la moralità...
Chi con i soldi...
Si deve partire da una base di buon senso ed educazione. Il rispetto, invece per quanto riguarda le persone, si deve guadagnare. Troppe volte si è sentito dire "è il capo, lo devi rispettare", "va rispettato perché è il prete", "sono il padre, mi si deve rispetto", anche se si è davanti a una persona che non vale niente. Il rispetto lo si dà se si merita.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa. https://www.lestradedeimondi.com/
M.T.wrote:Si deve partire da una base di buon senso ed educazione. Il rispetto, invece per quanto riguarda le persone, si deve guadagnare
Hai ragione, eppure credo che tutto ciò che si può dare spontaneamente lo si può anche togliere, o ridimensionare. Io posso partire con il dare rispetto perché lo ritengo alla base di ogni rapporto, poi se noto che l'altra persona non si comporta allo stesso modo posso agire di conseguenza (comportandomi come fa lui/lei, o smettendo di averci a che fare), a prescindere dalle convenzioni sociali o dai ruoli.
Come diceva @Cheguevara, già sarebbe una buona base di partenza il "non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te"... con tutto il relativismo del caso anche qui.
Se il mio capo mi tratta male, non devo per forza subire. Posso rivolgermi a un sindacato, a un suo superiore, o posso cercarmi un lavoro migliore dove non farmi il sangue acido. È un rischio lasciare il lavoro se non trovi una valida alternativa? Sì, certo. Allora trovi prima la valida alternativa, oppure decidi di rischiare. Se è la salute ad andarci di mezzo, prima o poi ne pagherai comunque le conseguenze. Dopo di che potrai mandare al capo una bella lettera, in cui ti togli tutti i sassolini dalla scarpa. Oppure sarai così contento di esserne uscito, che non ti interesserà neanche farlo.
M.T.wrote:Si chiama relativismo. Un relativismo traviato, certo, ma è così.
A regà, mi avete fatto inc… ollerire Emmettì. Te l'avevo detto che ti eri cacciato in un ginepraio perché lo avrebbe letto qualche ultrafemminista: ultrafemminista, non femminista. La differenza è che con la seconda ci puoi ragione, mentre con la prima… be', lascia perdere. Mai fare commenti estetici sulle femmine, mai! Le ultra li possono fare sui maschi, ma i maschi non possono fare lo stesso! Infatti poi hai aggiunto quella precisazione su Messi e Cristiano Ronaldo, che per logica doveva mettere a tacere tutto, ma quella frase viene saltata dalle ultra perché il loro unico obiettivo è dimostrare che tu sei il maschio "brutto e cattivo" che le ha vessate per millenni e quindi da eliminare. Se dici che una è bella, è perché è bella; se dici che è brutta, è perché è brutta; se dici una cosa intermedia, non conta!
Relativismo? Può essere, ma io qui userei il termine fancazzismo!
C'era una vecchia canzone che faceva: Sei buono? E ti tirano le pietre.
Sei cattivo? E ti tirano le pietre.
Qualunque cosa fai,
dovunque te ne vai,
tu sempre pietre in faccia prenderai!
M.T.wrote: quello di cui si parla è educazione, il rispetto è altra cosa: il rispetto lo si guadagna, non è dovuto. Qui ci sarebbe tanto da dire su cosa è il rispetto,
Il rispetto è alla base di relazioni sane e armoniose, sia a livello personale che professionale. È essenziale per costruire fiducia, collaborazione e comprensione reciproca. Implica trattare chiunque, belli o brutti, ricchi o poveri…con cortesia, ascoltare attentamente, e riconoscere i loro diritti e sentimenti. Il rispetto dovrebbe essere incondizionato, verso tutto il creato.
La stima è un concetto più ampio che si riferisce al rispetto e all'apprezzamento che si ha per se stessi e per gli altri. La stima verso gli altri implica riconoscere e apprezzare il valore e le qualità delle persone intorno a noi. E non è sempre possibile.
Rispetto la Meloni come essere vivente, prendo anche in considerazione il suo vissuto, tutte le mancanze che l'hanno portata a essere la persona che è, ma non avrà mai la mia stima! No.
@Albascura Credo che differiamo sull'uso dei termini, ma il concetto è lo stesso.
Anche se io ritengo che persone che prendono in giro, fanno danni, prevaricano, disprezzano gli altri, si sentono superiori per la ricchezza che possiedono o per la posizione che hanno, non meritino rispetto.
ElleryQwrote:Se il mio capo mi tratta male, non devo per forza subire. Posso rivolgermi a un sindacato, a un suo superiore, o posso cercarmi un lavoro migliore dove non farmi il sangue acido. È un rischio lasciare il lavoro se non trovi una valida alternativa? Sì, certo. Allora trovi prima la valida alternativa, oppure decidi di rischiare. Se è la salute ad andarci di mezzo, prima o poi ne pagherai comunque le conseguenze.
M.T.wrote:e mentre leggevo mi è venuto in mente qualcosa di diverso da quello che hai scritto tu
dyskoloswrote:La differenza è che con la seconda ci puoi ragione, mentre con la prima… be', lascia perdere
Mi ricordo una situazione surreale, in cui si parlava di stalking durante la presentazione di un libro. A quel tempo non esisteva ancora il reato di femminicidio, né si parlava di reati di genere. Mi permisi di dire che anche gli uomini subiscono stalking e che le statistiche non erano attendibili solo perché molti uomini si vergognavano di denunciare, o di sentirsi giudicati.
Non lo avessi mai fatto. Un gruppo di ultra femministe inca... llite me ne disse disse di tutti i colori. Un amico che aveva subito stalking da una tizia, si alzò a dare la sua testimonianza, per offrirmi man forte e avvalorare quello che stavo dicendo.
In conclusione lui fu applaudito e osannato perché aveva avuto il coraggio di parlarne, io continuai a sentirmene dire di ogni.
Una situazione così paradossale, che mi aspettavo spuntasse qualcuno a dire che era una candid camera.
ElleryQwrote:In conclusione lui fu applaudito e osannato perché aveva avuto il coraggio di parlarne, io continuai a sentirmene dire di ogni.
Una situazione così paradossale, che mi aspettavo spuntasse qualcuno a dire che era una candid camera.
In questi casi non spunta mai nessuno
Io una volta discutevo sul Web con un'ultrafemminista e per di più avvocata che si occupava della difesa dei diritti delle donne. Mi fece una testa tanta col fatto che oggi stabilire ruoli sociali in base al genere è una roba medievale, tipo "Maschi? Femmine? Sono cose medievali. Ancora ci credi?" Bene. A quel punto la invitai a cena in un ristorante costosissimo e lei era contentissima, ma, quando le dissi che non possedevo un'auto (verità, non la possiedo nemmeno adesso) e quindi doveva essere lei a venirmi a prendere a casa, lei subito rispose una cosa come "Ma che uomo sei?! Si sa che gli uomini vanno a prendere le donne a casa!" Io ribattei più o meno "Ma non sei tu che mi fai la testa tanta da mezz'ora con la storia che non esistono più i ruoli di genere? Esistono o non esistono?" Ovviamente chiuse la chat e, dopo otto mesi, ancora non so se verrà a casa mia a prendermi. Ormai temo che non verrà più
Di solito divido le ultrafemministe in "femministe a convenienza" (quella che è capitata a me ) e "femministe per sentito dire", quelle a cui piace il nome e cercano la propria identità attraverso l'appartenenza a un gruppo quale che sia
Ti metto un video, se puoi guardalo tutto o, se non puoi, guarda da 2:30 a 3:22 :