[MI 185] Il sogno

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commento: [CE24-2] Il mondo - Nonno Aldo

Traccia 3 "Un'esperienza sensoriale".

Il sogno
Ho sognato di nuovo il cavallo rosso. Questa volta tenevo per mano mia nonna ed eravamo alle giostre. Era la fiera di Sant'Anna. Rallentavo il passo per fermarmi a guardare, come ipnotizzata, un gruppo di ragazzi grandi che a turno colpivano il palo tirapugni. Il punteggio appariva dopo una frazione di secondo a lettere gialle sullo schermo nero. In cima al palo c'era lui, il cavallo rosso, in verità solo la testa e il collo, uscivano fuori direttamente dal meccanismo di metallo che si alzava e abbassava per essere preso a pugni. Gli occhi del cavallo erano fuori dalle orbite, la punta del naso era scolorita come se qualcuno passasse ad accarezzarla ogni giorno. C'era odore di pop-corn, zucchero filato e gomma bruciata. La nonna mi prendeva per la spalla e mi tirava a sé, affrettando il passo, nel tentativo di sottrarmi alla violenza della scena. Ora sentivo soltanto l'odore familiare e rassicurante del suo golfino. Sapeva di cipolla e Omino Bianco.
Quando è suonata la sveglia tutto mi sono ribellata dentro, non volevo abbandonare il sogno. Sapevo che quegli odori sarebbero stati perduti per sempre. Avrei potuto affettare cipolle tutto il giorno o mettere la testa nel cestello della lavatrice, andare all'Esselunga e comprare un pacco di pop-corn; avrei sentito il sale e il burro, e magari l'odore del sacchetto di plastica, ma non quello del luna park nella fiera di Sant'Anna né tanto meno quello di una persona morta stupidamente un'estate di vent'anni fa, cadendo da una scala. 

Re: [MI 185] Il sogno

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Mi devi sinceramente scusare, ma non condividiamo l'idea di cosa sia 'racconto', 'narrazione', 'storia' e così via.
La tua brevissima immagine, ben scritta in generale, è una cartolina, un'istantanea, un flash, che finisce lì dov'è iniziata. Posso anche complimentarmi per la bellezza di tale istantanea, ma mi lascia freddo e disinteressato. Non c'è spessore, non c'è contesto, non c'è sviluppo, ragioni, personaggi coi quali empatire oppure no, morale, eccetera.
Quindi: do per scontato che il difetto sia mio, e mi scuso nuovamente, ma questo testo non mi ha convinto.

Re: [MI 185] Il sogno

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Ciao @Mirna Lacadai è la prima volta che leggo qualcosa di tuo. Mi fa piacere tu abbia accolto l’invito a partecipare a questo mezzogiorno d’inchiostro.
Prova assai complicata soprattutto per il breve tempo concesso alla scrittura. 
Ora un breve tempo non giustifica un testo brevisssimo… tuttavia se il testo brevissimo è ben strutturato non è detto che non possa essere considerato un vero racconto breve. Nel tuo brano ci sono odori che la gran parte del pubblico di lettori può riconoscere (bello quello dell’”Omino bianco” - che , a proposito, andrebbe posto tra virgolette oppure in corsivo trattandosi dellla citazione di un prodotto realmente esistente, odori a parte manca la storia.
Non ci dai molti indizi neppure per ricostruirla con la fantasia: un minimo di coordinate per empatizzare col protagonista e farci comprendere appieno il messaggio che probabilmente hai inserito nel racconto. Spero di leggere una versione più completa magari in officina… 

Re: [MI 185] Il sogno

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@Mirna Lacadai Benvenuta tra di noi! :flower:

Fammi capire perché qui c'è un record.  :si:

Ti sei iscritta alle ore 6,58 di domenica 8 dicembre. Ti sei guardata intorno e hai visto il Contest del MI, lanciato sette ore prima. 
Hai letto le tracce, scritto il racconto del mitico MI nella versione originale, quello che entro le 24 dello stesso giorno devi pubblicare, e l'hai fatto, alle ore 
23,05 a quattro ore dalla tua iscrizione al CdM!  (y)

Sì, ci sta anche un mini-brano, un Frammento, in questo contesto, tranquilla.   ;)  

Vengo al tuo racconto, a un sogno:
Mirna Lacadai wrote: Sun Dec 08, 2024 11:05 pmQuesta volta tenevo per mano mia nonna ed eravamo alle giostre. Era la fiera di Sant'Anna. Rallentavo il passo per fermarmi a guardare, come ipnotizzata, un gruppo di ragazzi grandi che a turno colpivano il palo tirapugni. Il punteggio appariva dopo una frazione di secondo a lettere gialle sullo schermo nero. In cima al palo c'era lui, il cavallo rosso, in verità solo la testa e il c
Sai cosa ho pensato subito? Che tua nonna avesse bisogno di essere aiutata. Ecco, andando avanti certo ho capito che tu eri la piccola tenuta per mano dalla nonna. Però ti suggerisco la formula abituale, che mette l'azione in capo a chi la compie per proteggere: 

Questa volta, mia nonna mi teneva per mano...
Mirna Lacadai wrote: Sun Dec 08, 2024 11:05 pmil cavallo rosso, in verità solo la testa e il collo, uscivano fuori direttamente dal meccanismo di metallo che si alzava e abbassava per essere preso a pugni. 
Se togli l'inciso, si legge: Il cavallo rosso uscivano fuori...
Perciò, per la grammatica, ti suggerisco:
In verità, solo la testa e il collo del cavallo rosso uscivano fuori direttamente...

Mirna Lacadai wrote: Sun Dec 08, 2024 11:05 pmLa nonna mi prendeva per la spalla e mi tirava a sé, affrett
Ti suggerisco il plurale, oppure una spalla.
Mirna Lacadai wrote: Sun Dec 08, 2024 11:05 pmSapeva di cipolla e Omino Bianco.
Le marche vanno messe in corsivo o tra virgolette.
Mirna Lacadai wrote: Sun Dec 08, 2024 11:05 pmSapevo che quegli odori sarebbero stati perduti per sempre
Giusto, ma preferibile, secondo me:
Sapevo che quegli odori sarebbero andati persi per sempre

Grazie di avere partecipato con un piccolo contributo, ma l'importante è esserci, assorbire l'atmosfera dei Contest, accogliere le note e i consigli che ti danno gli altri con la voglia di migliorare.

Alla prossima volta, con più tempo a disposizione, :ciaociao:  @Mirna Lacadai
time=1733695529 wrote:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [MI 185] Il sogno

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Ciao @Mirna Lacadai.
Intrigante il tuo pezzo. Ci sono tutti gli elementi per farne qualcosa di veramente buono.
Qualche problema te lo hanno già fatto notare. Ma, a mio parere, non è a causa della brevità (oso sperare che siano rimasti pochi nostalgici a sostenere l’importanza delle dimensioni), quanto nella struttura.
Qualcuno diceva che, per far funzionare una storia, se pianti un chiodo al muro, prima o poi devi farne qualcosa, al limite ci aggiungi una corda e ti ci impicchi. Questo per dire che ogni elemento, anche quello che sembra più irrilevante, deve obbligatoriamente avere un ruolo nel motore della narrazione. E tu l’avresti fatto, se solo quel motore lo avessi acceso.
Fiera di Sant’Anna. Nonna e nipote sfiorano un gruppo di ragazzi in gara su chi tira il cazzotto più forte.
E poi la frase, quella decisiva:
Mirna Lacadai wrote: Sun Dec 08, 2024 11:05 pm
La nonna mi prendeva per la spalla e mi tirava a sé, affrettando il passo, nel tentativo di sottrarmi alla violenza della scena. 
Qui c’è tutta la storia.
All’improvviso lo scintillio della festa cambia volto e diventa una selva caotica di suoni, odori, di voci e di grida. Tutto cambia volto.
Mi hai fatto venire in mente la fiaba di Cappuccetto Rosso.
Non un solo lupo, tanti, che si accaniscono su quello che resta del cacciatore dopo che ne hanno fatto scempio, così impara a mettersi in mezzo (di sicuro si chiamava Filippo, amico dei cavalli, insomma cavaliere). 
Non una nonna in attesa passiva, ma energica e determinata, come le donne che attraversano guerre, distruzione e violenza.  Che lo fanno con la schiena dritta. Fino all’ultimo.
Che storia! A volte si hanno per le mani cose preziose e non ce ne accorgiamo.
Però magari continuano a  parlarci nei sogni. Hai visto mai che gli si dia retta  ;)
A rileggerti.
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/gia ... ataccia-2/
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/gia ... /mens-rea/
https://www.facebook.com/profile.php?id=100063556664392
https://emanuelasommi.wixsite.com/manu

Re: [MI 185] Il sogno

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Ciao, @Mirna Lacadai,  bentrovata nel MI.
Il tuo brano è molto piccolo, ma è un testo evocativo e ricco di immagini potenti. Con alcune revisioni, per migliorare la struttura narrativa,  potrebbe diventare ancora più coinvolgente e significativo. Le descrizioni sensoriali e l'atmosfera onirica sono i punti di forza principali, che rendono la lettura un'esperienza immersiva ed emozionante.
Ti faccio due esempi, giusto per chiarire che la lunghezza del testo non definisce la narrativa. I racconti brevi sono una forma d'arte a sé stante e possono essere molto potenti. Se punti su questo, e cioè che il tuo racconto resti breve, dovresti revisionarlo per dargli più potenza evocativa.
Ecco i due esmpi:
"For sale: baby shoes, never worn."attribuito erroneamente a Ernest Hemingway, ma davvero suggestivo.  Questo racconto è famoso per la sua brevità e profondità emotiva. Contiene solo 33 caratteri: È la potenza delle immagini che crea la storia.
"La casa di Asterione" di Jorge Luis Borges. Questo racconto è breve e conciso, con una lunghezza di circa 1.200 caratteri. Ne esistono molti altri.
Entrambi gli autori riescono a evocare una storia completa e toccante, atmosfere misteriose e affascinanti usando poche parole. 

Veniamo al tuo:

La narrazione cattura perfettamente l'essenza di un sogno con elementi surreali e simbolici che si mescolano alla realtà. Le emozioni della protagonista sono descritte in modo coinvolgente. Mi è piaciuta molto l'immagine del risveglio. 
La nostalgia e il desiderio di trattenere i ricordi della nonna sono palpabili e toccanti.
Poi c'è  contrasto tra l'innocenza della fiera e la violenza della scena del cavallo rosso colpito, crei una tensione emotiva che arricchisce la narrazione.

Se devo trovare dei difetti, potrei dirti che alcuni passaggi sono un po' confusi e potrebbero beneficiare di una maggiore coerenza.
Il simbolo del cavallo rosso, potrebbe essere meglio spiegato per comprendere il suo significato all'interno del sogno. Resta troppo anonimo. 
In alcuni punti, il passaggio da una scena all'altra è un po' brusco. 
Inoltre potresti approfondire i personaggi, dire di più sulla relazione tra la protagonista e la nonna per aggiungere  profondità emotiva alla storia.
È stato un piacere leggerti :flower:

Re: [MI 185] Il sogno

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Ciao @Mirna Lacadai

e benvenuta al forum.

Nel tuo racconto breve, quasi un’impressione, hai saputo descrivere con poche pennellate un mondo, complimenti.
Non lo dico così per dire: le immagini che descrivi sono comuni, familiari anche per la mia infanzia, quando mio padre mi portava alle giostre e mi hai fatto venire il desiderio di scriverne, di tornare indietro nel tempo, perché di questo si tratterebbe, per rievocare quei momenti, quelle visioni, quei cari, le persone che c’erano e che oggi non ci sono più.
Gli odori sono molto importanti nella vita, sono unici, inimitabili e si fissano per sempre nel nostro cervello, in un angolo che non sappiamo, come non sappiamo molte altre cose.
Ad esempio io me ne andai dalla cittadina dov’ero nato che ero un bambino di tre anni e ci tornai per un solo giorno all’età di trent’anni. Nel treno, poco prima di arrivarci fui colto da un odore nell’aria che mi era familiare, una cosa proprio mia ma che non avevo mai più sentito nella mia vita, mai più ricordato. Eppure mi apparteneva, lo sentivo dentro di me. Era l’odore del luogo dov’ero venuto al mondo che mi riconosceva, che mi salutava, che mi accoglieva. Ne ero certo. Una sensazione bellissima che mi commosse. Poi l’odore svanì lentamente: mi ero nuovamente assuefatto. Una sensazione bellissima, indescrivibile, come le sensazioni del tuo racconto.
Ti ringrazio per questa lettura evocativa, mi piacerebbe leggere altro di te.
A risentirci.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [MI 185] Il sogno

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Ciao @Mirna Lacadai, benvenuta e grazie per avere partecipato.
Mirna Lacadai wrote: Sun Dec 08, 2024 11:05 pmQuando è suonata la sveglia tutto mi sono ribellata dentro, non volevo abbandonare il sogno.
Refuso.


Il testo è molto breve, forse troppo per i miei gusti, centratissima la traccia.
Credo ci sia del potenziale in questo testo, veramente evocativo. L'ultima frase è potente, ci ho letto un' amarezza molto concreta.
Sicuramente da sviluppare meglio con più tempo e più caratteri 
Grazie per la lettura, spero di rileggerti presto 
<3

Re: [MI 185] Il sogno

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ciao @Mirna Lacadai  ben venuta.
Mirna Lacadai wrote: Sun Dec 08, 2024 11:05 pmQuando è suonata la sveglia tutto mi sono ribellata dentro,
Suona male. Credo che sia, questo passo, l'unica stortura. Il resto va bene. La brevità? Potrebbe andare. Qualsiasi manifestazione intellettuale è arte, come diceva Renoir "l'arte consiste nel fare". Però, se scherzosamente accetti queste mie, sei una grande pigrona!  :D Ciao
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

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