Costruttori di Mondi

I fiori piacciono a tutti, un po’ meno quando scopri un occhio tra i petali che ti scruta e segue ogni tuo movimento. 
Ancora meno quando trovi i resti del gatto sparsi per la cucina e il sangue che cola dai gambi.

Diceva di essere un uomo buono, ingenuo, con il cuore di un bambino. Nessuno immaginava che avesse davvero un cuore di bambino dentro un vaso di vetro pieno di grappa, sul tavolo del suo studio.

Ammirava  l'intelligenza di Franco. Per questo gli spaccò il cranio per vederla dal vivo schizzare via...

Dopo averlo impalato lo tirarono su che ancora si dimenava come un'anguilla. Tutti quanti risero.

La donna delle pulizie trovò l'editore stecchito: gli occhi sbarrati e un'agghiacciante smorfia di disgusto, nella mano contorta stringeva la pagina 3 del mio manoscritto.

«Sono stufo di vivere...»
«Anch'io,» rispose l'auto prima di bloccare le portiere.

I bambini accettarono volentieri di bere la limonata offerta dal vecchio al quale avevano bussato alla porta per “dolcetto o scherzetto”. Solo un bambino non la bevve: si era ricordato che era lo stesso odore dolciastro dell’antigelo per auto che usava suo padre in officina.

Ragazza stufa scappa di casa. I genitori muoiono dal freddo.

Non potevano essere poliziotti. Gli avevano tolto le scarpe e avevano acceso il cannello della fiamma ossidrica dirigendolo alla pianta dei suoi piedi dicendo: ─ Parlerai.

Scoperchiai la bara e il morto era lì: lo sguardo vitreo spalancato sulla notte, i radi capelli sottili e contorti come sdruciture, la pelle cerea sul punto di sfarsi.
Sorrise.

«Caro, sono tornata» sussurrò la voce mentre una mano gelida si posava sul braccio dell'uxoricida addormentato.

Sono andato alla stazione e ho preso il regionale.
In orario.

Suo padre si sarebbe arrabbiato per aver bloccato la betoniera mentre impastava il cemento.
Almeno il bambino aveva smesso di piangere dopo che ce lo aveva buttato dentro a testa in giù tenendolo per i piedi.

Il dottore voleva bene al suo cane, spesso gli portava  carne e interiora al rientro dal lavoro, tanto più che era gratis. 
Doveva solo aver cura di ricucire bene i cadaveri delle persone che sottoponeva ad autopsia, non si sa mai.

«Cara, ricomponiti.»
«Quante storie. Chi l’ha detto che i denti debbano stare in bocca?»

Assaggia dai, sono tutti tuoi, o non hai le palle?  Ha la bocca piena e mastica con gusto. 
Nel piatto, su un letto di insalata, ci sono i resti dei miei testicoli... 

I suoi capelli continuavano a crescere: crescevano e crescevano, avvolgendo in robusti tentacoli biondi il pallore del volto e la fragilità del corpo. Quando il piccolo spazio ne fu saturo, i chiodi iniziarono a stridere, poi a spezzarsi, e il coperchio della bara si aprì.

Voleva cimentarsi in una storia horror in due frasi. Quando percepì la presenza alle proprie spalle capì che non avrebbe fatto in tempo a scrivere la seconda... 

"Storie horror in due frasi", che stronzata si disse.
"Stronzo sarai tu, seconda e ultima" lesse a video un attimo dopo, 

Il becchino le chiuse le palpebre e le deterse con cura la cute attorno alla bocca. L’ultima cosa che lei udì fu il rumore del trapano avvitatore.

MESSAGGIO DELLO STAFF: al momento abbiamo un problema ai "Thanks" che non sono visibili. Stiamo cercando di risolverlo e speriamo che al più presto sia nuovamente possibile votare.

Anche se la cosa ci sta procurando un po' di panico, non votate questo post! Non è una storia horror in due frasi!
E, nel frattempo, continuate a inserire le vostre storie: state andando alla grande! 

Il messaggio dello Staff era equivocabile: ci sono cose sotto traccia, invisibili all'utenza smarrita, che possono causare turbe da panico?

«Ormai fare spesa costa un occhio della testa.»
«Lo so, ho potuto farla solo due volte.»

In piedi sul davanzale, era infine deciso a lasciarsi cadere. Non sapeva che, sotto, lo attendevano tutte le sue fobie, pronte a fargli compagnia per l'eternità.

Cuciva le palpebre a chi non voleva più vedere, la bocca a chi non voleva più parlare e gustare, le orecchie a chi non voleva più sentire, le narici a chi non voleva più odorare. Il tatto no, non potevano toglierlo proprio a lui!