M.T. ha scritto: Parlando di razzismo: https://www.adnkronos.com/sport/paola-egonu-murales-vandalizzato-laika_4oWezah4vFrxhVqN1hcU
Visto. Io questa gente non la capisco: ma che fastidio vi da un murales? Non lo guardate, se non vi piace.
Cheguevara ha scritto: I milioni di nostri migranti sparsi in tutto il mondo e spesso trattati come razza inferiore, come negli USA fino a un secolo fa, per esempio.
È sempre stato così, soprattutto nel Paese che si proclama "faro della democrazia". Prima gli afroamericani (spesso discendenti di gente portata lì a forza), poi gli immigrati: italiani, irlandesi, asiatici, tutti sono stati per decenni ghettizzati. Ora tocca agli immigrati dal Sud America, e se Trump torna al potere andrà avanti a costruire muri sul confine col Messico. Dal muro di Berlino, e dai molti altri ancora in piedi (purtroppo) non si è imparato nulla.
È chiaro che il problema non è il colore della pelle, ma un indistinto timore di vedersi portare via qualcosa (timore infondato, perché gli USA sono stati creati da persone provenienti da ogni parte del mondo, che hanno contribuito tantissimo a costruire ciò che sono ora). E anche l'Italia, nel suo piccolo, sarebbe in seria difficoltà senza i lavoratori stranieri (solo in Trentino ne arrivano migliaia ogni anno, per la raccolta agricola e il turismo).
Cheguevara ha scritto: Razzisti, come giustamente fai rilevare, non si nasce, si diventa. Ma cretini si nasce, e si rimane a vita.
Sono ottimista perfino sui cretini, a volte è solo ignoranza
M.T. ha scritto: vero che c'è chi usa la carta per pagare il caffè al bar, ma non sono io) dai alla cassiera una cifra adatta perché non triboli a dare il resto
Io uso la carta anche per 10 euro, non prendo mai il caffè al bar o il giornale (quello lo rubo sul lavoro se un articolo mi interessa
). Comunque anch'io mi faccio sempre i calcoli a mente, perché è capitato che sbagliassero. Penso che anche i supermercati, come tanti altri, fatichino a trovare personale, e i nuovi sono spesso in ansia di poter sbagliare i conti e avere problemi, o stressati dal ferragosto... A me infastidiscono di più i clienti, specie quelli che si fermano nel centro esatto di una corsia a chiacchierare, o a contemplare gli scaffali come se potessero trovarci il senso della vita. Intanto a chi è meno filosofico, e magari di fretta, tocca fare lo slalom