Sono molto fiera per la vittoria della nazionale di pallavolo. La Egonu è una grandissima giocatrice, siamo fortunati ad averla, chi non la considera italiana ha dei problemi (e purtroppo questa gente ce la ritroviamo al governo)
Cheguevara ha scritto: Devono pure ringraziare, assieme alla presidenta e alla seconda fascistissima carica dello Stato, che la denuncia che la pugile algerina, dopo aver conquistato l'oro, ha inoltrato per le molestie morali ricevute, ma solo contro ignoti, non abbia invece fatto nomi e cognomi
Sono contenta anche per la vittoria di Imane Khelif, perché ha dato un messaggio molto positivo alle donne algerine (ho visto qualche intervista): si può essere una donna ma al tempo stesso essere forti e indipendenti, e fare sport considerati "da uomini". L'intero Paese l'ha difesa, e questo è ancora più importante. Una brutta storia a lieto fine.
La presidente è stata superficiale su questa vicenda: ha dato subito l'appoggio alla pugile italiana (il nazionalismo prima di tutto) senza neanche sapere i retroscena.
Lo spirito olimpico vero molti neanche lo comprendono. Io ho seguito le nostre tenniste Paolini/Errani che hanno vinto l'oro nel doppio. L'argento è andato a una coppia di ragazze russe, meno esperte ma bravissime. Per loro non ci sono state bandiere né inni nazionali, e mi è rimasta impressa l'espressione delusa della più giovane (17 anni) che, sono sicura, non era solo per l'oro mancato ma perché nessuno ha festeggiato per loro, neanche fossero lì per sbaglio.
Per le olimpiadi si poteva (e doveva) fare un'eccezione, lasciar gareggiare quegli atleti per il Paese in cui sono nati (non certo per loro scelta). Si sarebbe dato un segnale concreto di apertura, anziché fare uno spettacolo kitsch, inutile e controverso.
Forse per le prossime olimpiadi la situazione sarà migliore (o saremo nel mezzo di una terza guerra mondiale, e non dovremo preoccuparcene
)