Sineddoche wrote:Mi apri un mondo. Davo per scontato che chi girasse per presentazioni, fatti salvi nomi notissimi, lo facesse con l'unico obiettivo della vendita copie (e dunque di fatto in modo antieconomico, perché viaggiare costa tanto ).
Certo, l'obiettivo è la vendita delle copie. Ma sarebbe assurdo far vendere all'editore le copie del libro e svenarsi per questo.
Ci sono casi in cui l'editore sostiene le spese dell'autore (in genere la presentazione di lancio del libro e qualche altro caso), in tutte le altre circostanze è chi organizza l'incontro e invita l'autore a doverne sostenere le spese.
MadTeacher wrote:Scusa Boss, ma la copertura delle spese credo la offra solo le big (che ovviamente se lo possono permettere). Poi non credo che se sei un esordiente/sconosciuto le librerie (quelle dei grandi circuiti almeno) paghino per ospitare il tuo evento. Anzi, è già tanto se ti fanno il favore di farti la presentazione.
Fabiolineilboia wrote:@ElleryQ conosco diversi autori che fanno anche 50 presentazioni l’anno o più senza avere nessun rimborso spese o gettone di presenza. È una scelta, del resto pensa anche tu stesso quante ne potresti organizzare in più a tue spese. Conviene economicamente?
@MadTeacher dipende da quali sono le "Piccole" alle quali ti riferisci. Se sono le piccole da milioni di euro offrono la copertura a qualsiasi autore (esordiente incluso) in alcuni casi, come dicevo. Per il resto le spese sono a carico di chi organizza. Diversamente sarebbe come se io ti invitassi a pranzo e poi ti dicessi: "Però la spesa me la fai tu e ti cucini il pasto, io ti offro solo il posto a sedere".
Per le librerie, a maggior ragione quelle di grande circuito dovrebbero sostenere le spese, è più facile che sia la piccola libreria di quartiere a non poterlo fare. Poi se sei tu a proporti il fatto cambia: un conto è se è la libreria a invitarti, un conto è se sei tu a chiedere.
@Fabioloneilboia certo, ognuno può agire e spendere come meglio crede, come tu stesso dici. Per me sarebbe assurdo farlo.
Alle 50 presentazioni arrivo, se includo anche quelle in cui librerie e fiere sono nella mia zona. Certamente per quelle non chiedo rimborso, né lì dove chiedo io di organizzare (ma sempre nella mia zona e tramite le mie conoscenze dirette). Se vado e vengo in mezza giornata nella mia stessa provincia sarebbe strano chiedere il rimborso, ma mi accerto che i libri siano stati ordinati. Purtroppo c'è chi organizza per coprire un calendario di eventi e non si preoccupa affatto di ordinare i libri, o dà per scontato che li porti l'autore (e già in quel caso l'autore ha un ritorno se l'evento è nelle sue zone).
È tutta una questione di punti di vista: potrei anche fare 1000 presentazioni l'anno, a mie spese, ma no grazie. Tanto più che nessuno può garantirti che tutti i partecipanti acquisteranno e a quel punto hai solo speso senza neanche vendere (o meglio, fare vendere all'editore) una copia.
In tal caso, anche fare 1000 presentazioni non ti darebbe un tornaconto. Visibilità? Non è affatto detto.
Poi, ripeto, autori big, esordienti, emergenti, e chiunque sia, ognuno agisce come meglio crede. "Dove c'è gusto non c'è perdenza" si dice. Personalmente preferisco non girare l'Italia o l'estero a mie spese.
