Cheguevara ha scritto: Chiamasi patto sociale. Un patto che è stato spesso disatteso da chi esercita il potere, e che oggi più di sempre, nel nostro Paese, sembra valere solo nei confronti delle classi abbienti. C'era una volta il welfare.
Io vedo qua la differenza maggiore tra destra e sinistra. Ora mi attirerò le bestemmie dei "destrorsi": lo so ma lo dico lo stesso con un sorriso
La destra è naturale, la sinistra è artificiale. Questo è il motivo per cui gli intellettuali di destra sono meno degli intellettuali di sinistra. È una cosa strutturale: per essere di destra basta seguire gli istinti primari, per essere di sinistra invece devi studiare. Se uno vuole essere di destra, allora sogna una società dove sono tutti belli e ricchi, una società piena di piramidi dove al vertice c'è uno che comanda e tutti eseguono: i poveri si fottano pure. I vecchi? Che muoiano tutti! I neri? Quei negracci che si fottano pure. Gli omosessuali? Quei culattoni si tolgano dalle palle! Gli operai? Esistono ancora? Sei sicuro? Poi arriva uno di sinistra e dice "Eh, spetta un attimo, calmiamoci un po', vediamo…" Una volta uno di destra (si dichiarava tale, non me lo sono inventato io
) mi spiegò che siamo come in una caverna dove conserviamo i viveri e le bevande; possiamo allora permettere che qualcuno entri nella nostra caverna a rubarci le
nostre cose? Okay, prendo atto: per i "destrorsi" siamo ancora dei trogloditi con la clava. Va bene! Okay! Okay, okay, okay, ho capito! Io abito in una caverna e mi metto all'entrata con la clava nelle mani. Okay, okay! Azz… Forse vedo male, ma ho un computer davanti. Sarà che devo passare da un oculista. Oculista chiiiiiii? No, ora passo nella caverna accanto: magari c'è qualche santone con un'erba miracolosa.
Altro che
welfare!