Sineddoche ha scritto: Scusa ma siamo al paradosso.L'osservazione è giusta, ma insegnare in un contesto come quello attuale è difficile, più difficile che in passato. Oggi, a partire dalle elementari, un insegnante deve battersi anche con famiglie che, anziché preoccuparsi della eventuale scarsa voglia di studiare del pargolo, ne pretendono la promozione a prescindere, anche arrivando alla violenza nei confronti dell'insegnante di turno. Il preside è diventato piazzista della propria scuola e un istituto dove gli alunni immeritevoli vengono bocciati corre il rischio di fallire per mancanza di iscrizioni. E la formazione di un bambino non può essere delegata solo alla scuola, ma dovrebbe iniziare in famiglia, cosa che oggi pare sia diventata rara. Così, salendo con l'età, abbiamo una pletora di diplomati e laureati non all'altezza e, fra questi, anche tanti che, da un apprendimento scadente, sono passati a diventare insegnanti scadenti. E' la realtà, nuda e cruda.
L'insegnante si lamenta dell'ignoranza degli studenti. Ma dove si deve imparare Nerone se non a scuola?
Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico
51Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]
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