@dyskolos come dice il video ci sono dei segnali da tenere presente; oltre a quelli del video, bisogna guardare la coda e il modo in cui la muove: se lo fa in modo veloce e nervoso, occorre fare attenzione.
In quel caso, fu colpa mia: il mio gatto era in presenza di un gatto estraneo che era entrato nel suo territorio. Io cercai di rabbonirlo accarezzandolo ma lui non la prese bene: affondò tutti i canini fino alla radice, poi sempre tenendomi addentato si voltò e con le unghie delle gambe dietro mi aprì il polso per una decina di centimetri. Fortunatamente non prese le vene. Sfortunatamente, quando riuscivo a tirarlo via dalla morsa, lui riusciva a riaffondare i denti. Dovettero venire ad aiutarmi per toglierlo. La mano contava più di una decina di fori. Non andai all'ospedale, anche se le ferite ebbero un principio d'infezione, ma mi medicai da solo (acqua e sale bruciano un casino ma aiutano a tenere pulite le ferite).
Purtroppo gatti maschi non castrati se nello stesso territorio possono diventare aggrassivi. C'entrano anche altre cause, a esempio mancanze nel primo periodo (la madre del gatto che avevo lasciò morire gli altri suoi due fratellini allattandoli poco, lui si salvò perché era il più grosso; dopo lo lasciò a se stesso, se ne occupava un gatto della figliata precedente, ma era un maschio ed era giovane e non poteva sostituire la madre), che poi si ripercuotono nel futuro (oltre a me morsicò mia madre, la cagnetta che avevamo allora e tolse quasi un occhio all'altro gatto che avevamo in casa, nato da una figliata successiva). La castrazione risultò essere l'unica soluzione e infatti le cose poi cambiarono e l'aggressività sparì.
dyskolos wrote: Mi ha dato qualche utile dritta sui cani. Lei sosteneva che è una bufala quella secondo cui i cani sono sempre buoni e, se combinano qualcosa, è colpa del padrone perché non ha saputo educarli. No, diceva lei, alcune razze sono davvero più aggressive di altre: l'educazione può fare molto, ma in situazioni di stress esce sempre il temperamento aggressivo del cane.
Questo è vero: l'educazione conta, ma ci sono razze portate a essere più aggressive perché selezionate così dall'uomo. Per esempio, mai fissare dritti negli occhi un pastore maremmano: è vista come una sfida e non la prende bene. Un cane bisogna conoscerlo bene, altrimenti è meglio andarci cauti.
Il cane che avevo prima era un incrocio, c'erano tante razze, tra cui pastore tedesco, ma c'erano anche tratti da lupo: quindi un carattere introverso, guardingo, diffidente, ma non aggressivo. Certo è che non dava confidenza agli estranei. Fortuna che era intelligente e sapeva valutare le situazioni. Una volta ero a fare una passeggiata (cane al guinzaglio) e una con bimba al seguito (che conoscevo) si avvicinarono: la bimba la prima cosa che fece gli si lanciò di corsa contro, una cosa mai da fare con un cane. La fermai subito, anche se il cane non aveva dato nessun segnale di allerta. Dopo un po' ci riprovò e lì un po' la rimproverai dicendo che non era il modo di fare con un cane che non si conosceva, perché non si sapeva come reagiva (la madre in tutto questo tempo non le disse nulla, ma lasciò fare). Poi mentre parlavo con la madre, il cane si mise seduto, aspettando; la bimba pensò bene di aggirarci e di correre addosso al cane saltandogli sulla schiena. Il mio cane si limitò a voltare il muso, guardarla un attimo e poi spostarsi.
In altre situazioni però non reagì così. Una volta uno tentò di mettermi le mani addosso e in un attimo era a zanne snudate, ringhiando, pronto a scattare. Un'altra volta (avevo una mano rotta e quindi ero limitato anche a difendermi) un cane di un vicino, inselvatichito perché lo si lasciava andare in giro a fare quello che pareva (non sono quanti animali di allevamento nel vicinato ha ucciso nel vicinato: una volta ha sterminato un allevamento di fagiani assieme all'altra cagna di questi vicini), mi fece un agguato e mi attaccò: il mio cane con una spallata lo sbattè per terra e gli si mise sopra, con il muso a due centimetri dal collo. Il cane del vicino scappò via e non tentò più di avvicinarsi, anche se i proprietari continuarono a lasciarlo andare in giro libero (tanto paghiamo l'assicurazione, dicevano. Certe persone è meglio che non abbiano animali).
Con bimbi piccolissimi bisogna andarci cauti: o hai dei cuccioli o ci vuole sempre la presenza di un adulto, perché non volendo il piccolo può fare non volendo delle cose sbagliate col cane. O si ha un retriever, che ha un carattere molto docile, oppure ci vuole attenzione.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/