Questione di punti di vista

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Chiarito che il punto di vista appartiene a Tizio, è ovvio che, quando Caio parla, Tizio lo ascolta, e può al massimo immaginare ciò che Caio non dice o pensa.
Tizio parla e Caio ribatte. Ho paura che, se non ribadisco che il soggetto della frase successiva è ancora Tizio, il lettore possa “erroneamente” traslocare la telecamera da Caio. Ma il lettore non sbaglia mai…
Come risolvere il busillis?

Re: Questione di punti di vista

3
I capelli al vento e il mantello svolazzante, corse come un lepre inseguito da una turma di lupi. La nebbia lambiva la Villa e, più a valle, il mastio di Monte Boaggine era un’ombra lontana e minacciosa.
Proseguì con cautela sul tratto viscido per il Castello della Ripa.
Si tenne a distanza dalla porta del paese e calcò il cappuccio a nascondere i capelli. La casa del fabbro pareva deserta, con  la porta e la finestra chiuse, e il comignolo senza un filo di fumo. Che il ferrajolo fosse in paese con moglie e prole? Fu tentato di infrattarsi ad aspettarli, per riuscire almeno a vedere Maria. Ma mancava poco all’ora di buio, e doveva ancora affrontare il sentiero per la Ripa. A malincuore, prese la strada per Carpigna.
Le gambe dolevano, la nebbia aveva bagnato e appesantito il mantello, e l’ombra della sera oscurato il bosco. Rabbrividì all’idea dei lupi che cacciavano al tramonto. Quando sentì gli ululati,  iniziò a guardarsi alle spalle. Nulla, non si vedeva nulla oltre la bruma.
Si consolò immaginando Guiduccio sotto il melo in cima alla Ripa, tremante di freddo e di paura.
Una dopo l’altra, le campane della valle e del monte annunciarono il Vespro. Mafeo si sarebbe arrabbiato, ma che gli prendesse un accidente a quel peccatore sodomita! Ormai avevano fatto tardi, e tanto valeva prenderla con calma. Uscì dalla boscaglia, ma non dalla nebbia che aveva ammantato i pascoli sommitali e nascosto il cielo. 
Il melo, finalmente il melo!
Guiduccio sedeva sul macigno, le gambe incrociate e la testa china.
«Ehi, figlio di una meretrice, dove hai lasciato il mantello?»
Immobile, Guiduccio non rispose.
«Cos’è, ti hanno tagliato la lingua, briacone di un converso?»
Guiduccio lo ignorò.
La notte piovve dall’alto con un tabarro fradicio e pesante.
«Sozza la troia che ti ha cacato!» imprecò per lo spavento.
Abortì la bestemmia in un grido per il dolore atroce alla schiena. Cadde in ginocchio. Urlò dimenando le braccia per rivedere la luce. Un’altra fitta sulla spalla e crollò a terra.
E fu buio per sempre.

Caro @Marcello, secondo te è scontato che la capparella cade addosso a Rufo, che non viene nominato, e non a Guiduccio?

Re: Questione di punti di vista

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Lo si intuisce facilmente, però non è scontato.
Non mi sembra difficile da risolvere, però... 
O scrivi: 
«Sozza la troia che ti ha cacato!» imprecò Rufo per lo spavento.
Oppure, anche più elegante:
«Ehi, figlio di una meretrice, dove hai lasciato il mantello?» Immobile, Guiduccio non rispose. «Cos’è, ti hanno tagliato la lingua, briacone di un converso?»
La notte piovve dall’alto con un tabarro fradicio e pesante.
«Sozza la troia che ti ha cacato!» imprecò per lo spavento.

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Re: Questione di punti di vista

6
Rivisto e corretto come da dettami del magister @Marcello.

Il melo, finalmente il melo!
«Ehi, figlio di una meretrice, dove hai lasciato il mantello?»
Seduto immobile sul macigno, con le gambe incrociate e la testa china, Guiduccio non rispose.
«Cos’è, ti hanno tagliato la lingua, briacone di un converso?»
Guiduccio lo ignorò.
La notte piovve dall’alto con un tabarro fradicio e pesante.
«Sozza la troia che ti ha cacato!» imprecò Rufo per lo spavento.
Abortì la bestemmia in un grido per il dolore atroce alla schiena. Cadde in ginocchio. Urlò dimenando le braccia per rivedere la luce. Un’altra fitta sulla spalla e crollò a terra.
E fu buio per sempre.

Ho spostato il dialogo prima di Guiduccio sedeva eccetera perché sia inequivocabile che chi parla è Rufo.
Grazie ancora!

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