Costruttori di Mondi

Titolo: Il killer dei camerieri (Le inchieste di Gretije de Witt 1)
Autore: Marcello Nucciarelli
Casa editrice: Alcheringa Edizioni
Collana: Gli occhi di tigre
ISBN: 9788894897524
Data di pubblicazione: 26 giugno 2019
Prezzo: € 13,50
Genere: Poliziesco
Pagine: 367

Quarta di copertina:
Amsterdam, quartiere di Leidseplein. Qualcuno ha preso di mira i camerieri italiani. Prima che in città dilaghi la psicosi del serial killer, l’ispettore di polizia Gretije de Witt, coadiuvata dalla sua squadra, indaga per fermare l’omicida.
Quasi quarantenne, in piena crisi di identità, Gretije si rende conto che dopo la fine del suo matrimonio con Richard si è dedicata solo ed esclusivamente al lavoro. Pur essendo ancora una donna piacente, lo specchio le rimanda infatti un’immagine impietosa e poco femminile di sé. Decide quindi che da quel momento in poi darà una sterzata alla sua vita, ma l'assassino non pare intenzionato a lasciargliene il tempo.
Fra caffè ristretti e pizze napoletane, Gretije si immerge in un mondo di cui sa poco.
Le indagini la porteranno anche in Italia, dove germoglierà la scintilla che la condurrà alla soluzione del caso e a una svolta imprevista nella sua vita sentimentale.
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Ecco la segnalazione sul mio blog: https://libreriabeppe.blogspot.com/2021 ... morte.html

beppe_dm wrote: Sun Jan 24, 2021 2:50 pm Ecco la segnalazione sul mio blog: https://libreriabeppe.blogspot.com/2021 ... morte.html

Grazie mille @beppe_dm

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Assorta in profonde riflessioni sugli elementi dell’indagine, Gretije oltrepassa alcuni dei luoghi più iconici di Amsterdam senza quasi rendersene conto.

"Di fronte a lei le acque dell’Amstel scorrevano calme e sul Magere Brug l’immancabile turista giapponese aveva sistemato un ingombrante treppiede, proprio all’inizio del ponte. La macchina fotografica doveva essere regolata sull’autoscatto, perché l’uomo continuava a controllare l’obiettivo prima di correre a posizionarsi accanto a una donna appoggiata alla spalletta di destra. Poi, insoddisfatto, compiva a passetti veloci il tragitto inverso ed effettuava qualche regolazione sull’apparecchio e di nuovo correva a mettersi in posa.
Anziché mostrarsi indispettita dall’interminabile procedura, la compagna sembrava partecipe dello sforzo e gli sussurrava ogni volta qualche parola, che Gretije interpretò come consigli per ottenere un’inquadratura perfetta.
In effetti la luce incipiente del tramonto stava disegnando un paesaggio da cartolina illustrata.
Ormai quasi orizzontali, gli ultimi raggi di sole si infrangevano contro le facciate dei palazzi allineati sulla riva opposta del fiume. Il complesso dell’Hermitage e il teatro Carré ne erano investiti in pieno e assumevano un aspetto fiabesco, così diverso da quello a cui era abituata.
La facciata bianca del teatro attirava su di sé l’ultima luce del giorno, che pareva non voler cedere alla sera, e l'insegna rossa sulla torretta spiccava come un faro, quasi volesse richiamare gli spettatori.
Gretije osservava la scena, senza avere la forza di staccarsene.
Vivendo qui ogni giorno, ogni tanto mi dimentico di quanto è bella la mia città, si disse.
Per un lungo istante ogni bruttura del mondo scomparve; pareva impossibile che qualcuno potesse concepire pensieri di morte davanti a una meraviglia simile..."

Nella foto: il Magere Brug, il ponte più famoso di Amsterdam.