Ciao, Giovanni! Torno con piacere sul tuo racconto per condividere le mie riflessioni puntuali.
Inizio con quella che mi pare una piccola incongruenza. Il nostro protagonista viene presentato a inizio brano come "il collezionista", per poi essere appellato come "il pescatore". Ma ancora prima di tale sostantivo, che non necessariamente cozza col primo, nella seconda riga è sottolineata la speranza dell'uomo di "prendere del buon pesce", e solo dopo, amplificato dal "magari", compare il desiderio di animaletti da collezione. Che egli sia come prima cosa un pescatore, anche dilettante, pare inoltre di capire dal fatto che si accenna agli "altri pescatori" già al lavoro. Sono dunque del parere che forse sarebbe preferibile iniziare il racconto con un generico "uomo", oppure, se giustamente vuoi lasciare il bel termine iniziale, si potrebbe invertire la sequenza successiva, dando la precedenza al desiderio di pescare rarità rispetto a quello di pescare pesce: "nella speranza di poter raccogliere altri animaletti esotici e, magari, del buon pesce".
Avrei delle perplessità anche riguardo al termine "esotico", che rimanda a qualcosa di lontano, inusuale, mai visto e, pertanto, ben più bizzarro di un corallo o una stella marina. Forse si potrebbe sostituire con un più modesto "strano" o simili. A meno che non intendessi proprio qualcosa di particolare che non comprendo io, visto che poi parli della "meraviglia degli altri isolani": per meravigliare chi ha a che fare quotidianamente col mare e i suoi abitanti deve trattarsi davvero di qualcosa di eccentrico.
bwv582 wrote: Fri Jun 04, 2021 6:07 pm
[font="Times New Roman", serif]Il collezionista è [/font][font="Times New Roman", serif]uscito[/font][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif] [/font][font="Times New Roman", serif]prima dell’alba[/font][font="Times New Roman", serif].[/font]
[font="Times New Roman", serif]Non appena si è allontanato dalla costa dell’isola, ha [/font][font="Times New Roman", serif]posato [/font][font="Times New Roman", serif]con delicatezza [/font][font="Times New Roman", serif]la rete[/font][font="Times New Roman", serif] in acqua, nella speranza di poter raccogliere del buon pesce e, magari, altri animaletti esotici. Gli isolani non si meravigliano più della teca in cui ha esposto crostacei e conchiglie variopinte; chissà se è la volta buona [/font][font="Times New Roman", serif]per[/font][font="Times New Roman", serif] un corallo o una stella marina.[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Times New Roman", serif]Altri pescatori sono a lavoro a largo; lui inizia sempre da una profondità più modesta, in modo da poter raschiare il fondo e sperare di raccogliere rarità. (...)[/font][/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif][font="Times New Roman", serif]La rete si sposta con la barca, gratta i fondali, ma emergono solo granchi e sparuti pesciolini. Il pescatore pensa che ci sia materiale per una buona zuppa, ma a da ricordare o da esporre per suscitare la meraviglia degli altri isolani.[/font][/font]
Qui sotto vi è a parer mio un'eccessiva allitterazione, dovuta ai termini posti in nero: sostituirei la seconda occorrenza di "meraviglia" con "stupore". Molto graziosa la descrizione del cavalluccio marino.
bwv582 wrote: Fri Jun 04, 2021 6:07 pm
[font="Times New Roman", serif]per suscitare la meraviglia degli altri isolani.[/font]
[font="Times New Roman", serif]È tardi, all’uomo resta solo da ritrarre la rete un’ultima volta per poi ripiegarla e tornare a casa. La meraviglia si palesa sul volto quando nota un cavalluccio marino impigliato tra le maglie. È un esserino rosa pallido percorso da striature salmone che si dipanano dalla schiena; [/font]
Qui sotto l'esemplificazione di ciò che scrivo sopra: mi pare strano che nessun isolano abbia mai visto un cavalluccio marino. Smorzerei pertanto in questa prima parte del testo i toni di meraviglia, lasciando solo il piacere di avere a che fare con le deliziose creature del mare, meravigliose anche quando non sono una rarità.
bwv582 wrote: Fri Jun 04, 2021 6:07 pm
[font="Times New Roman", serif]ha qualcosa di nuovo da mostrare ed è felice [/font]
Una considerazione profonda, di leopardiana memoria:
bwv582 wrote: Fri Jun 04, 2021 6:07 pmHa ancora molto per cui vivere, mari da attraversare e fondali da visitare, ma al destino non importa se si asciuga mortalmente.
bwv582 wrote: Fri Jun 04, 2021 6:07 pm
[font="Times New Roman", serif]«Chiunque tu sia, grazie, mi hai salvato la vita».[/font]
[font="Times New Roman", serif]Ma come può capirlo? Come può apprezzare la gratitudine della piccola creatura? Di fronte ha un uomo mentre lui è un cavalluccio marino.[/font]
Qui sopra modificherei un pochino per rendere più chiaro, perché scritto così pare quasi che la "piccola creatura" non corrisponda al cavalluccio marino, e il "come può capirlo" non esplicita subito il soggetto. Scriverei nel modo seguente, ma è solo uno tra i tanti esempi: "La piccola creatura teme che l'uomo non comprenda le sue parole. Come riuscire a manifestare al suo salvatore tutta la gratitudine che prova?".
bwv582 wrote: Fri Jun 04, 2021 6:07 pm
[font="Times New Roman", serif]«La ringrazio, grande re dei mari», ha capito di poter comunicare con lui.[/font]
[font="Times New Roman", serif]«Non preoccuparti, non ho fatto nulla. D’altra parte la tua gratitudine mi fa piacere, la prendo come un segno di stima e rispetto».[/font]
[font="Times New Roman", serif]«Non ho parole per quello che ha fatto per me!»[/font]
[font="Times New Roman", serif]«Di nulla. Se posso fare qualcosa per te dimmelo, creatura del mio mare».[/font]
[font="Times New Roman", serif]«Grande re, fratello del padre degli dei...» prende coraggio, «so che l’aver avuto salva la vita è il più grande regalo che possa ricevere, ma vorrei avere l’opportunità di potermi vendicare.[/font]
Considero superflua la frase evidenziata in nero: ormai Poseidone si è rivelato e il cavalluccio ha capito. Il dialogo seguente mi pare un po' ripetitivo: eliminerei le sezioni poste in corsivo.
bwv582 wrote: Fri Jun 04, 2021 6:07 pm[font="Times New Roman", serif]Anche lei si ha promesso vendetta [/font][font="Times New Roman", serif]a[/font][font="Times New Roman", serif]gli achei [/font][font="Times New Roman", serif]dai lunghi capelli[/font][font="Times New Roman", serif], la prego solo [/font][font="Times New Roman", serif]di vendicarmi contro quel subdolo pescatore!»[/font]
Qui sopra ho evidenziato il "si", piccolo refuso. Dopo "capelli", inoltre, vedrei meglio i due punti.
bwv582 wrote: Fri Jun 04, 2021 6:07 pm[font="Times New Roman", serif]guance snelle e [/font][font="Times New Roman", serif]una[/font][font="Times New Roman", serif] bocca piccola [/font][font="Times New Roman", serif]e graziosa[/font]
Sostituirei l'aggettivo "snelle" riferito a "guance", perché secondo me non è adatto: le guance sono belle se pienotte. A meno che non volessi riferirti alla particolarità degli zigomi alti.
bwv582 wrote: Fri Jun 04, 2021 6:07 pm[font="Times New Roman", serif]S[/font][font="Times New Roman", serif]i lancia sull’acqua, [/font][font="Times New Roman", serif]felice[/font][font="Times New Roman", serif]. Schizzi di spuma [/font][font="Times New Roman", serif]bagnano[/font][font="Times New Roman", serif] le rocce mentre lui, a pancia in su, ride e si serve delle braccia per lanciare altra acqua. Questa gli ricade in viso, com[/font][font="Times New Roman", serif]e[/font][font="Times New Roman", serif] pioggia sugli occhi chiusi e su un’insolita espressione di [/font][font="Times New Roman", serif]maliziosa [/font][font="Times New Roman", serif]beatitudine.[/font]
Una bella descrizione!
bwv582 wrote: Fri Jun 04, 2021 6:07 pmnon mi viene la rima, mi dite come fate?»
Molto simpatico.
bwv582 wrote: Fri Jun 04, 2021 6:07 pm[font="Times New Roman", serif]Il cavalluccio si meraviglia di come l’uomo [/font][font="Times New Roman", serif]riprende vigore[/font][font="Times New Roman", serif] e [/font][font="Times New Roman", serif]rema[/font][font="Times New Roman", serif] come mai prima.[/font]
Qui sopra userei il congiuntivo.
bwv582 wrote: Fri Jun 04, 2021 6:07 pm[font="Times New Roman", serif]È solo:[/font][font="Times New Roman", serif] re di uno stuolo di resti umani e ricordi lontani.[/font]
bwv582 wrote: Fri Jun 04, 2021 6:07 pm
[font="Times New Roman", serif]Afferra la mano e si siede sullo scoglio. La coda lucente si macchia del sangue di Aristone, ma non gli importa: è soddisfatto della propria scelta. Alcune cose volano davanti agli occhi, si fermano e gli offuscano la vista. Le toglie con una mano e scopre che si tratta di fili gialli; la stessa mano gli sembra più magra e consunta di prima, riesce a vedere le vene e le nocche delle dita. Non ci fa caso, butta tutto e scruta l’orizzonte con interesse per il proprio scopo.[/font]
[font="Times New Roman", serif]Forse era destino che diventasse sirena; passasse da quelle parti anche il collezionista, sarebbe felice di ucciderlo e mescolarlo agli altri. Ride e si unisce alle colleghe mentre altri capelli cadono e si adagiano a pelo d’acqua, portati via dalla corrente.[/font]
Una descrizione bella e terribile. La metamorfosi è raccapricciante proprio perché descrivi l'assoluto disinteresse del cavalluccio/sirena per lo sfacelo che subisce il corpo.
bwv582 wrote: Fri Jun 04, 2021 6:07 pm[font="Times New Roman", serif]È solo:[/font][font="Times New Roman", serif] re di uno stuolo di resti umani e ricordi lontani.[/font]
L'aspetto didascalico della storia viene fuori un po' alla volta, ma non per questo risulta meno aspro. Il finale catartico mi è piaciuto.
Ti ringrazio di nuovo e ti auguro buon fine settimana,
@bwv582.
P.S. Mi dispiace per il caos nelle citazioni: nonostante le abbia ricopiate nel taccuino, non sono scomparsi i fastidiosi ghirigori.