Costruttori di Mondi

Allora, orribili creature,
riprendendo l’idea di un vecchio e mai troppo rimpianto componente dello Staff (@Nerio , che provo a evocare qui, anche se dubito che abbia coraggio di farsi vivo), ho pensato di aprire un’orrida discussione, collaterale al contest, alla quale vi chiedo di contribuire con le vostre Cosa sono?
Sono brevissimi racconti (lo spirito è quello di non eccedere le due frasi, appunto, intese proprio come due periodi) in grado di titillare le più profonde paure dei lettori.
Una delle più famose, per farvi un esempio, è la seguente:
Nella mia lunga e poco invidiabile carriera di editore, ne ho incontrate di tutti i tipi, purtroppo edite da altri e non dalle mie Edizioni del Becchino, la gloriosa casa editrice che ho posseduto finché non è andata in bancarotta fraudolenta.

Come si partecipa
Questo è un contest a parte, aperto a tutti, nel quale potrete pubblicare, senza obbligo di commento in officina, tutti i vostri incubi in due frasi. Due periodi, mi raccomando, non uno di più (e non fatemi adirare). Le storie horror che non rispettano quest’unico vincolo non saranno ammesse (e verranno rimosse).
Un post per storia, ciascun utente può inserire quante storie horror di due frasi vuole.
Gli autori delle storie che pubblicate dovete essere voi. Eventuali citazioni non saranno ammesse al contest.
In questa discussione non inserite commenti, né altro OT. Qui voglio solo storie horror.
Fatemi paura e basta.

E, che siate lettori o autori, votate con dei “Thanks” quelli che vi piacciono di più.

Come si vota
[EDITATO DALLO STAFF: la discussione è stata momentaneamente trasferita in Agorà ed è nuovamente possibile votare!]
Mettete il vostro “Thanks” cliccando sotto ai post ai quali volete assegnare le vostre preferenze.
Potete mettere quanti “Thanks” volete, alla fine del contest farò il conto dei thanks ricevuti da ciascuna storia.
I Thanks dei lettori non avranno pesi uguali:

• I “Thanks” degli autori partecipanti al contest "H24–Costruttori di incubi" saranno conteggiati 5 punti (perché voglio premiarle, in qualche modo, le anime dannate che si danneranno l’anima per partecipare al contest principale);
• I “Thanks” di chi ha inserito almeno una storia horror di due frasi e non partecipa al contest principale “Costruttori di incubi” varranno 2 punti;
• I “Thanks” di chi è semplicemente lettore (perché non partecipa ai contest) valgono 1 punto.

I conteggi verranno fatti dopo la chiusura del contest principale (il 4 novembre 2024, nel corso della nottata).
Vincerà la storia horror di due frasi che avrà raccolto più punti.
Mettete liberamente i vostri thanks.

Eccovi alcuni esempi di storie horror in due frasi, con la speranza che vi siano d’insana ispirazione:

Sono le quattro e devo fare il secondo giro di vigilanza. Non riesco a decidermi dopo che ho sentito quel rumore provenire dall'obitorio.

«Questo posto mi terrorizza, ragazzi andiamo via». E non si era ancora accorto di essere rimasto solo.

Aveva ricevuto un appuntamento inatteso dal suo ex fidanzato ma l'idea di andarci la atterriva. Perché lui era morto un anno prima e, soprattutto, perché era stata lei ad ammazzarlo...

Era una notte buia e tempestosa. Ma erano le tre del pomeriggio.

Il cuore impazzito le pulsava in testa, ma le porte scorrevoli dell'ascensore finalmente si aprirono. Guardando ancora una volta le scale nella penombra riuscì a pensare "Sono salva", subito prima di precipitare nel vuoto.

Mi sono svegliato e mi sento stranamente intorpidito. Devo aver dormito parecchio perché tutt'intorno a casa mia adesso c'è una fitta boscaglia.

Avevo fatto di tutto per convincerlo a non entrare in quella casa abbandonata. Non so cosa ha visto, ma adesso ogni volta che vado a trovarlo all'ospedale psichiatrico mi chiede semplicemente: «Tu la senti?»

Con un ultimo enorme sforzo spostò la credenza per barricarsi nella stanza. Solo allora si accorse che alle sue spalle c'era un'altra porta, e si stava aprendo lentamente.

Non c'è niente di più bello che sentire la risata di un bambino. A meno che non sia l'una di notte e tu viva in casa da solo.


Ora, sono sicuro che voi saprete fare anche meglio.
A partire da adesso e fino al 3 novembre questa discussione è tutta vostra.

In prossimità dei binari l'uomo sedette sull'unica panchina al sole e prese un vecchio giornale abbandonato sulla seduta; curioso, ne lesse l'editoriale: Sconosciuto disorientato dalla nebbia cade sui binari e muore travolto dal treno. 
L'uomo alzò lo sguardo, la nebbia fitta lo avvolgeva, la locomotiva  sembrava ancora lontana quando perse l equilibrio. 

Ho appena finito di ristrutturare casa. Ed è solo l'inizio.

Mi stavo spremendo le meningi da mezz'ora su quel grave problema: mi accorsi con sgomento che avevano sporcato il mio pregiato tavolo di marmo nero.

─ Perché telefona alla polizia per dire di aver trovato un casco da motociclista abbandonato in strada?

─ Perché dentro il casco c’è la testa di un ragazzo.

Striscioʻ nel corridoio verso di me lasciando una scia vischiosa per terra. 
Era la creatura più raccapricciante che avessi mai visto e mi chiamava mamma.

«Bene, possiamo procedere all'autopsia.»
L'uomo disteso sul tavolo non era d'accordo.

Il cuore nel corpo morto riprese a battere. Ora vivo, era circondato da fredda e soffocante terra.

"Dammi una mano" mi chiese. Volendo aiutarlo, gliela diedi: lui la prese, segandola, e mi spezzò il cuore.

Sono anni che non scrivo e non apro il mio diario e, nonostante questo, scopro che le pagine sono tutte state scritte; riportano tutta la mia vita fino a ora.
L'ultima pagina ha la data di oggi, leggo: ...e questo è tutto, perché morirò entro le venti.

Il mio futuro marito mi aspetta all'altare e io sto per varcare la soglia della chiesa con un meraviglioso abito bianco con strascico. Sarebbe tutto perfetto, se non mi fossi cagata addosso.

Nel buio più totale, giro le chiavi nella serratura di casa e appoggio la mano sulla maniglia. 
Era una mano gelida. 

Il bambino uscì in lacrime dalla scuola per comprare una Coca Cola. Tornò in classe, spaccò la bottiglia e la immerse nella gola del suo persecutore, un delizioso bambino biondo.

La signorina Minelli non aveva figli, ma erano bastati due mesi per capire che era la più dolce delle maestre.
Che scherzo era legarli e chiuderli in cantina?

Non posso lamentarmi, perché mio marito è sempre stato buono. Se solo riuscissi a togliere un pezzo della sua cartilagine che mi si è incastrato tra i denti...

Donne del popolo sedute davanti al palco, occupate a fare la maglia ai ferri. Alzano appena lo sguardo al calare della ghigliottina sulle teste dei nobili, per poi riprendere il loro lavoro.

Riuscì a entrare in casa, a sbarrare la porta e tirare il fiato, ma in quel momento sentì il fetore e si rese conto: la Cosa era alle sue spalle e lei ci si era chiusa dentro.

Sono indeciso per le ferie: una parte di me vorrebbe andare al mare, una parte di me in montagna.
Ora stanno cercando di ricompormi.

Eric oltrepassò la porta di corsa, la casa era sicuramente vuota.
Allora perché, nonostante lui fosse immobile, il rumore dei suoi passi sembrava non fermarsi mai?

Spazio nero, buio... Terra, spazio nero, buio...Terra; maledizione, devo riuscire a smetterla di girare su me stesso e guardare casa, solo casa, mentre si allontana sempre di più. Potrei impazzire, ho paura.

La battigia era fredda, ma mi aiutava a sentire meno dolore sul piede ferito. Nella nebbia un’ombra si avvicinava, i contorni sempre più nitidi delineavano un enorme orso bruno con un cappello da festa insanguinato e una valigetta di primo soccorso.

Corsi verso l'uscita inseguito dall'uomo con la motosega accesa, ma la porta era sprangata...

L’uomo giaceva nudo, legato mani e piedi, con una gabbia di vimini senza fondo fissata sopra di lui, aderente al suo fondoschiena. Dentro la gabbia sentiva sulla sua pelle le zampe frenetiche di un grosso topo che andava avanti e indietro e che prima o poi avrebbe voluto uscire, facendosi strada nell’unico buco che aveva a disposizione...

«Perché non parli? Il gatto ti ha mangiato la lingua?»
L'altro scosse la testa, disinvolto, mentre un grosso felino lo osservava compiaciuto.

Dentro la bocca incerottata gli avevano messo una lampadina, lo guardavano mentre si sforzava di non frantumarla con i denti. Alla fine uno dei suoi torturatori si avvicinò e gli diede un colpo sotto il mento: non poté fare a meno di ingoiare pezzi di vetro.