Bibliografia (troppo) vasta: consigli e pareri

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Buongiorno a tutti, non so se è la sezione giusta per chiedere un parere (nel caso spostate pure, e scusatemi). Mi serve un consiglio su come redigere la bibliografia di una biografia che sto scrivendo, su un personaggio poco noto almeno in Italia che ha richiesto un notevole sforzo di ricerca su tre nazioni e due continenti. Mi sono segnato tutte le fonti significative utilizzate, e la bibliografia/sitografia puntuale tiene nove pagine in A5: a occhio mi sembrano forse troppe, per 150 pagine di scrittura. Come posso muovermi per renderla un pochino più umana e un po' meno elenco del telefono?
Idee su cui sto lavorando:
1) sfoltire quello che non è fondamentale: vero, ma più la rileggo e più mi sembra necessario tutto. Ho provato a sforbiciare e sono sceso a sei pagine, forse ancora troppe;
2) sulla scorta di un libro che mi è piaciuto moltissimo ("Il calcio è musica" del mio concittadino Matteo Eremo, biografia del calciatore e allenatore Sandro Puppo) ho provato a imbastire una bibliografia discorsiva in cui citare le fonti principali. Continua a non convincermi perché per la natura stessa della ricerca ho dovuto muovermi in mille direzioni diverse e diventa difficile dare organicità al testo;
3) altre biografie con un taglio simile alla mia, con una robusta parte di ricerca, omettono del tutto la bibliografia (Matteo Marani, "Dallo scudetto ad Auschwitz") o la riducono all'osso ("Bela Guttmann" di David Bolchover - che ha sotto un lavoro storico importante e si sente - oppure la biografia di Brian Clough di Remo Gandolfi): entrambe soluzioni che mi piacciono poco.
 
Preciso che ad oggi non ho ancora un editore, quindi è possibile che questo punto venga aggiustato il giorno in cui avrò un interlocutore. Ma avevo piacere a presentare un lavoro il più possibile "finito".
 
Grazie per la pazienza di chi ha letto tutto

Re: Bibliografia (troppo) vasta: consigli e pareri

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Ciao @archivista , dagli esempi che hai citato immagino si tratti di un libro sul calcio... per risolvere potresti "spacchettare" la lista, almeno delle fonti citate in poche occasioni, proponendola con delle note a piè pagina o con una piccola bibliografia a fine capitolo e tenendo i riferimenti più importanti a fine libro, magari tra i ringraziamenti.

Re: Bibliografia (troppo) vasta: consigli e pareri

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@LoneWriter Non sarà un libro sul calcio (o meglio, quello è il punto di partenza di tutto anche perché il mio uomo ha fatto soprattutto altro nella vita) ma ho citato questi libri perché ne ho la libreria "leggerissimamente" piena ed è un mio pallino. Metto da parte il tuo suggerimento, è una soluzione a cui non avevo pensato, anche se è abbastanza difficile integrare la biblio nei ringraziamenti

Re: Bibliografia (troppo) vasta: consigli e pareri

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A me 9 pagine di bibliografia dopo 150 non sembrano necessariamente troppe, specialmente se si vuole dare un taglio abbastanza scientifico all'opera.
Bisogna anche considerare che, spesso, le pagine dedicate alla bibliografia vengono stampate con un carattere più piccolo rispetto alle altre, quindi si potrebbero anche ridurre.

Re: Bibliografia (troppo) vasta: consigli e pareri

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Ma è, per caso, una biografia su Luciano Vassallo? Se fosse, sarei interessatissimo a leggerla quando uscirà. Per quanto riguarda la tua domanda specifica, sinceramente credo la risposta dipenda dal taglio che vuoi dare all'opera. In ogni caso, 9 pagine di bibliografia per un testo di 150 non mi sembrano troppe e, anzi, potresti addirittura pensare di organizzarle per temi in modo che il lettore interessato ad approfondire possa trovare con facilità i titoli che più lo interessano. Se, invece, il lettore non fosse interessato, nemmeno si accorge quante pagine ha la bibliografia, dato che la salterà a piè pari. In ogni caso dici che ancora non hai un editore... Io lascerei le cose così come sono per testimoniare la bontà della ricerca anche bibliografica sul tema, poi sarà l'editore a consigliarti con cognizione di mercato.  

Re: Bibliografia (troppo) vasta: consigli e pareri

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@Ryk no non si tratta di lui, è un nome praticamente sconosciuto in Italia e ancora di più in Ungheria (sua nazione d'origine) ma discretamente noto in Brasile e con una vita piuttosto particolare. Il taglio (sperando di averlo azzeccato, perché è proprio quello il mio dubbio) è quello della biografia romanzata intrecciata al lavoro di ricerca su di lui che mi ha portato via quindici anni, per cui una bibliografia come si deve mi sembrava corretto indicarla

Re: Bibliografia (troppo) vasta: consigli e pareri

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@archivista ancora più interessato allora. La mia opinione è di fare come ritieni funzioni meglio per la storia e al massimo rimandare la scelta definitiva quando sarà il momento di stampare. Se la biografia si intreccia con il lavoro di ricerca allora la bibliografia emergerà in parte anche dalla storia stessa, quindi un riscontro alla fine può funzionare come no, dipende dai tuoi obiettivi  (y)

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