[CE2025] Vanda Lismo

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Traccia 7: Reazione a catena
Vanda Lismo


Luna si siede accanto a lui come tutte le mattine. Non perché sono amici, anche se lo sono, ma perché rischia di addormentarsi durante ogni lezione di anatomia – preoccupante, per un aspirante medico – e Corrado ha il compito di svegliarla.
Ma oggi non sembra stanca, è stranamente pimpante. “Ti ho trovato un lavoro,” annuncia, senza neanche dire ciao. 
Corrado la guarda di sottecchi. Un mesetto fa, all’ennesimo invito a uscire, le ha dovuto confessare di non avere una lira. Grave errore. Da allora, Luna non smette di mostrargli annunci, non tenendo conto né del tipo di persona che è lui né della frequenza obbligatoria. 
Operatore di call center? 
Ma se non chiamo manco il dottore.
Babysitter?
Odio i bambini.
Fornaio?
E quando dormo?
“Sentiamo.”
“Il barista. Notturno. Cioè, serale. Insomma, non è un bar. Più un club.” 
“Un club.” Non è malissimo. Potrebbe farlo nei weekend. Arrotondare quel poco che gli passano i suoi e la borsa di studio. Levarsi qualche sfizio, addirittura. “E devo fare un colloquio?”
Lei schiocca la lingua. “Non serve. Si fidano.” 
“Di me?”
“No. Ti pare. Di me. C’è solo una cosa.”
Ecco. Gli sembrava strano non ci fosse una cosa. “Che?”
“Ho dovuto dire che sei gay.” 
La frase non ha senso. “Come, scusa?” 
“Nel senso che è un posto gay, e danno priorità ai membri della comunità. Quindi ho dovuto dire che sei gay.” 
Corrado è, ovviamente, etero. Non c’è niente di male a essere gay, ma lui di omosessuale non ha manco un organo, un osso, un pelo. Al gay pride ci è andato per la prima e forse ultima volta l’anno scorso, per accompagnare Luna. Lei dopo manco un’ora è salita su un carro con una ragazza. Corrado si sentiva in colpa ad andarsene, e aveva anche un po’ paura che qualcuno lo notasse andare controcorrente e lo guardasse male. Ha camminato sotto al sole per ore, col trucco fatto da Luna che prudeva e si scioglieva, circondato da uomini sudati che cantavano canzoni di Elodie a lui sconosciute. 
Alla fine, quindi, l’avevano guardato male uguale.
“Non potevi dire che ero almeno bisessuale?” Forse è un pensiero ignorante, ma gli sembra che da bisessuale potrebbe essere un po’ più virile. Non sa se riesce a fingere di essere gay-gay. 
“Potevo,” ammette Luna. “Non ci ho pensato. Ma ti dà fastidio?” 
“Non mi piace mentire.” Potrebbe trovarsi un lavoro come barista in un club normale, a questo punto. 
“È una bugia a fin di bene. Ma se proprio non vuoi, gli dico che hai trovato un’altra cosa.” 
Ci potrebbe provare, giusto per questo weekend. Se poi è tutto troppo gay, se ne può pure andare. Può dire che non gli piace fare il barista, che gli orari non vanno bene, o persino che deve trasferirsi. Tanto che ne sanno questi? Non li incontrerà mai più. Crede. “No. Va bene.” 

Al Circolino sono tutti carini, gentili e accoglienti, nonostante il nome. Non come se li era immaginati Corrado, chiassosi e un po’ molesti. Il gestore, Flavio, e il suo fidanzato Davide, che fa il barman assieme a lui, passano sopra alla sua conoscenza di cocktail praticamente pari a zero. I loro drink, poi – tutti con nomi borderline sessuali, tanto che sembra di ordinare una prestazione più che un alcolico – sono complicatissimi. Corrado è tentato di scriversi ingredienti e preparazione sul palmo della mano, o di nascondere un bigliettino nei calzini. Come al liceo.
Venerdì è la serata drag, e Corrado è nervoso già dalla mattina. Quelli che fanno drag non sono gay normali e neanche semplici gay effemminati. Vanno proprio oltre. Sono super gay e, lui immagina, avranno un super gay radar. Lo capiranno, che Corrado ha mentito solo per avere il lavoro. 
Considera la possibilità di darsi malato.
Scrive a Luna, che però non gli è d’aiuto: 
non puoi mancare. oggi ci sono anch’io
non farmi fare brutta figura
Quindi ci va. 
Quando si presenta alle cinque e mezza, per preparare, Davide sembra leggergli in faccia che non ha voglia di essere lì. 
“Non dirmi che sei uno di quei gay a cui non piacciono le drag.”
Ecco, infatti. Corrado si abbassa a sistemare la base del microfono sul palchetto che gli hanno fatto montare. È tutto rosa e glitterato, più del normale, più che al pride. Gli viene un po’ il voltastomaco, e si sente una persona orribile. “Il mondo è bello perché è vario.” 
“Non è una risposta.”
Corrado collega il microfono alle casse e un fischio gli buca il cervello, come una punizione. “Non mi piace l’ostentare,” biascica, quando smette, e Davide lo guarda come se gli fosse spuntata un’altra testa dal collo. “Ma non giudico, eh.” 
“Quindi non vai manco al pride? In effetti non ti ho mai visto.”
A Corrado bruciano le orecchie dall’imbarazzo. “L’anno scorso ci sono andato.” Davide continua a guardarlo scettico, quindi aggiunge, “nella mia città non lo fanno.” Non sa se è vero: semplicemente non s’è mai informato. Quando al liceo distribuivano i volantini per queste cose, li buttava. Sembra che Davide lo sappia, che l’abbia sgamato, e non è che a Corrado freghi, ma non vuole rinunciare al lavoro. La paga è buona, i colleghi non sono orribili, è una rarità, si dice. E allora va fino in fondo, e al posto della mezza bugia opta per una intera, grossa, anche se non quanto quella di Luna: “da piccolo mi prendevano in giro. Mi chiamavano femmina, e tutte quelle cose lì. Quindi non mi piace essere associato a — quello.” 
La faccia di Davide si ammorbidisce, finalmente, e Corrado si sente un po’ più leggero. Pensa a un bambino in classe sua alle elementari, di cui manco si ricorda il nome, a cui quelle cose sono successe davvero. I bulli gli avevano reso la vita così impossibile che a un certo punto aveva dovuto cambiare scuola. Scende dal palchetto e Davide gli mette una mano sul braccio. “Anche a Flavio è successo.” 
Certo, se lo può immaginare. Flavio ha la barba talmente curata che pare finta, la pelle più luminosa di un sacco di ragazze che conosce Corrado, e la voce più alta di due ottave rispetto al normale. 
Secondo lui non ha senso confortarlo su una cosa successa — o non successa — anni fa, però Davide lo sta facendo lo stesso. È bello, un po’ strano, Corrado non ci è abituato. Lo conforta solo sua mamma, quando boccia gli esami, ma non è la stessa cosa. Anche perché lo fa per telefono e non lo può toccare. 
Corrado abbozza un sorriso. “Prometto che stasera avrò una mentalità aperta.” 
“Ci conto. Anche perché con Vanda è impossibile il contrario.”

Vanda Lismo è –- wow. Fa una specie di stand-up comedy. Quando a Corrado capitano cose simili su YouTube, al massimo sorride; stasera, invece, si ammazza dalle risate. Talmente tanto che, più di una volta, lei — o lui, non è sicuro di come chiamarla — lo fissa dritto mentre parla.
Non è che faccia chissà quali battute: parla di appuntamenti andati male e cose così. È più il modo in cui racconta le cose a conquistarlo.
“Che ti avevo detto?” Lo canzona Davide. 
Quando sul palco sale un’altra drag, Corrado vuole quasi chiedere a Davide se Vanda andrà prima a cambiarsi o passerà dal bar. Ma non serve, perché se la ritrova subito davanti.
“Tu sei la nuova leva,” gli fa, tra l’accusa e la presa in giro. Lo guarda da capo a piedi come se stesse valutando una cosa da comprare al mercato. Un frutto. “Non ti ho mai visto.” 
“Piacere, Corrado.” Le tende la mano. Sente lo sguardo sorpreso di Davide addosso. “M’è piaciuto un sacco, lo —” Come si dice, spettacolo? Non è sicuro. “La cosa che hai fatto.” 
Le sue sopracciglia — sia quelle disegnate che quelle vere, sepolte sotto al mascherone — schizzano in alto. Si fa una risata. “Grazie, lusingata.”
Corrado leva la mano. Davide lo salva: “È nuovo in città. Fuorisede.”
“Veramente sto al secondo anno,” protesta Corrado.
“Ma durante il primo studiava sempre, poverino. È amico di Luna.” 
“Ah, beh, allora è amico mio,” conclude Vanda, accavallando le gambe e picchiettando le unghie finte, lunghissime, sul bancone. Si sporge verso Corrado, lo guarda. Adesso che sono vicini Corrado nota i diamantini che ha sulle palpebre, le ciglia chilometriche e gli occhi, soprattutto gli occhi: marrone chiaro, quasi ambra, grandi e belli e dolci e — “Me lo fai un succhiotto, Corradino?” Corrado sbatte le palpebre. Le guarda il collo e il pomo d’adamo che si muove e gli viene una cosa strana nella gola. Lei sorride e lui realizza: lo sta prendendo in giro. “Con ghiaccio.”
“Certo. Il drink. Il succhiotto. Arriva.”

Vanda in realtà si chiama Rosario. Viene al Circolino quasi tutte le sere, anche senza tacchi e unghie, e parla con Corrado. Anzi, parla a Corrado, che si limita ad ascoltare. Gli piace ascoltarla. Ascoltarlo. Fa ancora confusione con i pronomi, anche perché Rosario spesso usa il femminile anche quando non è Vanda. 
Secondo Corrado potrebbe trovare facilmente una persona più interessante di lui, che magari contribuirebbe di più alla conversazione. Lui si sente sempre impacciato, come quando gli dicevano di leggere ad alta voce a scuola. 
“Amore, fammi quello che vuoi,” dice una sera, già brillo, barcollando dalla pista a lui. “Leggero. Sto morendo.”
Rosario chiama tutti amore. Non ci sta provando con Corrado, anche se Davide gli lancia occhiate strane ogni volta che li vede da soli. 
Corrado gli allunga un da Trieste in giù, il preferito di Rosario, ma dosa il gin. 
Lui lo beve piano, fissandolo con gli occhi lucidi, fuori fuoco. Alla fine si stacca dalla cannuccia con un ah e gli chiede, a bruciapelo: “Ma tu ce l’hai un fidanzato?”
A Corrado si asciuga la saliva. “Io?” 
“Eh, tu.”
“Io — no.” 
“Perché no? Sei così carino.”
Sono carino?, vorrebbe chiedere, ma sarebbe ridicolo: gliel’ha appena detto. “Studio,” risponde, che è la stessa ragione per cui non ha una fidanzata. “E se non studio, sto qua.”
“Carino e intelligente.” Rosario gli fa scorrere l’indice sul polso. “E non ti manca l’amore?”
“No. Cioè —” Corrado pensa a Ilaria, che l’ha mollato mentre era a fare l’anno all’estero, e spara l’ennesima cazzata: “Non sono mai stato innamorato.” Magari non lo fosse mai stato. Si sarebbe risparmiato mesi di pianti e crisi. “A casa — non mi andava che si sapesse.” Sembra una tragedia greca per come la mette ogni volta. Esistono tragedie greche gay?
Lei — lui — fa un sospiro. Adesso glielo stringe, il polso, con dolcezza. “Non ti sei perso niente. È terribile innamorarsi.”
“Tu sei — cioè, hai — un fidanzato?” 
“Secondo te ce l’ho?”
“No. Vieni qua da solo. Che tu diresti, magari ce l’ho ed è impegnato. Però il venerdì dovrebbe venire. Per vantarsi.”
Rosario sorride. Fa la faccia che fa ogni volta che Corrado dice qualcosa di un po’ scemo, quindi spesso: come se guardasse un animaletto o un bambino che muove i primi passi. “Per Vandarsi.”
Corrado ride. “Sì, vabbè, per supportarti. Però, se fossi io il tuo ragazzo…”
Non sa come gli è uscita, o perché. Lascia la frase mozzata.
“Beh, cosa?” Lo incalza Rosario. “Dimmi, dimmi, mi interessa.”
“Se fossi io il tuo ragazzo,” ripete, e per una volta non sente di star fingendo. “Verrei a tutti i tuoi spettacoli, non solo qua. E direi a tutti che sto con te. Penso che tutti m’invidierebbero, perché sei —” Gli vengono in mente un sacco di aggettivi, tutti troppo banali per esprimere quello che pensa davvero. “Sei magnetica. Magnetico. Quello.” 
Rosario gli fa cenno con l’indice di avvicinarsi, e Corrado lo fa. Si sente brillo anche lui, anche se non ha bevuto un goccio. Rosario lo prende per il mento e lo bacia. Se l’aspettava: è scemo, ma non così scemo. Mette le mani sulle spalle di Rosario e il suo ultimo pensiero razionale è che è scomodo baciarsi con un bancone in mezzo. Dovrebbero provare altrove.

Tipo nel bagno del Circolino. Solo che non si sta baciando con Rosario, la sera dopo, ma con una tipa. Una tipa vera, perché a lui piacciono le ragazze. A Corrado sono sempre piaciute le ragazze, e ha baciato Rosario solo perché non poteva rifiutarlo, perché doveva fingere di essere gay e non concepisce essere attratto dai ragazzi e non da Rosario, perché è bello, intelligente, sarcastico, e ti fa sentire sulle nuvole anche quando ti prende in giro. Quindi. Ecco. Non sarebbe stato realistico rifiutarlo. 
“Pensavo fossi gay,” dice la tipa, ridendogli sulle labbra. 
Anche Corrado ride. “Tutti lo pensano.”
Lei si ferma, non lo bacia più. “Davvero?”
“Sì.”
“In che senso, gliel’hai detto tu?” 
Corrado fa un passo indietro e finisce contro il muro. Il tono della tipa lo fa sudare freddo. “Dici che sei gay per scoparti le tipe nei bagni?” 
“No. No! E poi tu — tu eri —” 
Quella se ne va, sbattendosi la porta alle spalle. Per un attimo Corrado rimane a fissare il vuoto dove prima c’era lei. Dura poco, però, perché presto sente altri passi. Passi che riconosce.
È Flavio. Corrado sta zitto, non respira neanche. Si appiccica al muro e spera che se ne vadano. Si sente sporco, un topo di fogna in trappola, e qualcuno sta per sollevare il tombino. “Corra’?” 
Corrado scopre che Flavio, quando si incazza, ha la voce normale. Apre lui la porta. C’è anche Davide, le braccia incrociate e le sopracciglia aggrottate — quello se l’aspettava, i due buttafuori dell’ingresso un po’ meno. 
“Scusate,” abbozza Corrado. “Io — sono un coglione.”
Flavio scuote la testa. “Quasi quanto l’amica tua. Si dice che vanno a due a due, infatti.”
Cazzo. Ora ci andrà pure di mezzo Luna. “No, l’ho convinta io.”
Davide schiocca la lingua. “Per piacere. La storia dell’infanzia difficile l’hai preparata con lei, o t’è venuta in mente su due piedi?”
“Non ti fa’ vedere più.” Conclude Flavio, prima che possa rispondere. “E stai lontano da Rosario, che già ha sofferto abbastanza.”
“Io non gli volevo fare male,” dice Corrado, ed è vero. Ma l’hanno messo già alla porta, e non lo sente nessuno.

Passa qualche giorno. È abbastanza sicuro che la voce sia girata, perché un sacco di clienti abituali gli hanno tolto il follow su Instagram. Luna non ha fatto una piega: forse se l’aspettava, ma comunque ha una lunga lista di locali dove passare il weekend, e ha ripreso a invitarlo in posti troppo costosi per il suo portafogli. 
Si è forzato a uscire anche se non l’ha raggiunta, ha preso una birra da un alimentari ed è finito nella piazzetta fuori al Circolino. È venerdì, e vuole sapere se c’è Vanda. Rosario. Magari chiedergli scusa, se riesce a racimolare il coraggio, e anche dirgli che non ha mai detto cose che non pensava. Rosario lo deve sapere. Non può pensare che Corrado sia una persona così schifosa —  lo è, ma non a quei livelli. 
Rimane là praticamente tutta la sera, come uno stalker. Sente la musica. Quasi gli manca anche quella, anche se non è il suo genere. Chissà se gliel’hanno già detto, a Rosario. Chissà cosa pensa. Se lo odia. 
“Mi fai le poste?”
Corrado alza la testa. È lei. Lui. Non s’è struccato, ha ancora il vestito di scena e i tacchi in mano. Si è tolto solo la parrucca, liberando i ricci scuri, un po’ appiccicati dal gel. Alla luce del lampione, sembra quasi una visione mistica. 
“No! No.” Corrado alza le mani. “No, io volevo —” 
Rosario sbuffa. Si mette a sedere vicino a lui, si mette una sigaretta tra le labbra e gli offre il pacchetto. Corrado ne prende una, anche se non fuma. Lascia che Rosario le accenda entrambe. “Mi odi?” 
Rosario scrolla le spalle. Lo guarda fisso, come sempre, e Corrado scopre che gli era mancato. O forse già lo sapeva. “Più che altro mi fai un po’ pena.”
“Anch’io mi faccio pena.”
Fumano per un po’ in silenzio. Corrado si sforza di non tossire. Poi Rosario gli chiede, “era vero che non sei mai stato innamorato?”
“No,” ammette. “Avevo una ragazza, al liceo. Mi ha lasciato mentre faceva l’anno all’estero.” Fa cadere un po’ di cenere per terra. “Mi piaceva l’idea che il Corrado gay avesse sofferto di meno, in amore.” 
“Una cosa vera l’hai detta?”
Corrado lo guarda. Gli viene la pelle d’oca, e non per il freddo. “Che sei magnetico.” 
La risata di Rosario è un po’ amara. Non gli piace. “Comunque,” fa, buttandogli una boccata di fumo in faccia, “per me etero non sei.” 
Corrado tossisce. Vorrebbe dirgli tutto, che ha baciato quella ragazza perché stava pensando a lui, che dal primo momento che l’ha visto è stato tutto diverso, capovolto, che pensa davvero tutti i complimenti che gli ha fatto. Invece gli chiede: “ti posso riaccompagnare a casa?”

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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Non so che commento fare per questo racconto e mi perdonerai, @sbatti, per il breve pensiero, invece del commento articolato. Un breve pensiero perché il racconto è leggero, scanzonato, magari può sembrare banale o sessista a tratti, invece sottende una profondità di pensiero non banale.
Piaciuto molto, davvero.
Un'unica cosa, probabilmente inutile: da sentimentale, tra le righe ho pensato che a Corrado piaccia Luna.
Alla prossima lettura.  :libro:
https://www.facebook.com/curiosamate

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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Ciao Sbatti, sono indietro di quasi tutti i racconti, ma appena ho visto che hai postato non ho resistito... come al solito sei Vandastica! 
Hai mai assaggiato le lumache?
Sì, certo
In un ristorante, intendo

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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Ciao @bwv582, sono contenta tu sia andato oltre "l'apparenza" di questo racconto e ti ringrazio. Mi sono divertita a scrivere di luoghi comuni sentiti e risentiti mettendoli in un personaggio che non direbbe mai di essere bigotto, anzi. Purtroppo molto spesso assorbiamo senza capire veramente quanto sono dannosi gli stereotipi, ma anche solo le parole usate. Mi sono presa molta libertà in questo perché, pur essendo lesbica, quelle cose le ho pensate anch'io, e anche di peggio! 
Poi ero indecisa se dirti qualcosa o aspettare anche il parere degli altri, ma in realtà il tuo commento mi ha divertito troppo (e mi ha fatto pensare che forse non semino gli indizi giusti...) Da dove hai preso che a Corrado piace Luna? Il punto era che si accorgeva che gli piaceva Rosario/Vanda  :P Quando si bacia con la tipa, nel penultimo paragrafo, si sta autoconvincendo che quei sentimenti non esistano ed è un po' ubriachello (spero tu abbia sbagliato nome, ma se non è così va bene uguale!)

@NanoVetricida tvb!  :hug:  presto leggerò anch'io il tuo!

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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Un racconto che sembra molto leggero, in alcuni punti macchiato di omobitransfobia imbranata, che fa sorridere, ma in realtà permette di riflettere.
Vedo un mondo molto più fluido, meno agganciato ad etichette, a schemi comportamentali, almeno laddove non si incorra in brutali e troglodite visioni binarie.
Mi sono sempre considerata una persona che non vede il diverso perché credo che il termine "normalità" sia fuori luogo, eppure leggendo questo racconto mi chiedo quanto fosse un pregiudizio la mia idea che le donne potessero più facilmente sperimentare l'omosessualità rispetto agli uomini, meramente per l'atto sessuale in sé, non perché un uomo non si possa perdere negli occhi o nelle parole di un altro uomo, ma le ritenevo situazioni marginali.
Leggendo questo racconto, ho pensato che forse oggi, grazie anche alla condivisione di pensieri, emozioni, sui social, sia possibile innamorarsi punto, demolendo, forse ancora un minima parte, quelle sovrastrutture che nulla hanno a che fare con i sentimenti.
Molto bello.
Qualche pulce:
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 amNon perché sono amici
Refuso, "siano"
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 amCorrado è, ovviamente, etero
Mettendo l'inciso "ovviamente" a questo punto del racconto, fai pensare che sia innamorato di Luna.
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 amNon li incontrerà mai più. Crede. “No. Va bene.
Il finale è abbastanza prevedibile, ma inserendo questo "Crede" togli ogni possibilità di immaginazione 
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 amAl Circolino sono tutti carini, gentili e accoglienti, nonostante il nome
Perché nonostante il nome? Dà l'idea che sia riservato, hai già spiegato il motivo, non capisco perché le persone non dovrebbero avere le qualità che descrivi, anche perché, se pure fossero eterofobici, lui si sta presentando come barista gay
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 am
e si sente una persona orribile. “Il mondo è bello perché è vario.” 
“Non è una risposta.”
Staccherei il dialogo andando a capo e metterei almeno un trattino se non vuoi specificare chi sta parlando.
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 amMa non giudico, eh
E con questa frase mi passa davanti lo sketch di Zalone che deve cantare al locale gay  :eheh:
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 am. La paga è buona, i colleghi non sono orribili, è una rarità, si dice
Una conclusione che apre un mondo per altri mille racconti, brava
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 amMette le mani sulle spalle di Rosario e il suo ultimo pensiero razionale è che è scomodo baciarsi con un bancone in mezzo. Dovrebbero provare altrove.
Anche qui secondo me, anticipi troppo, è una frase superfla che eliminerei, se l'unica cosa che pensa è la scomodità del bancone, io lettore dovrei essere proprio di travertino per non capire come andrà a finire.
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 amha baciato Rosario solo perché non poteva rifiutarlo, perché doveva fingere di essere gay e non concepisce essere attratto dai ragazzi e non da Rosario, perché è bello, intelligente, sarcastico, e ti fa sentire sulle nuvole anche quando ti prende in giro. Quindi. Ecco. Non sarebbe stato realistico rifiutarlo
Mi lascia confusa il doppio non riferito a Rosario, a mio parere non scorre, dopo spieghi, ma la parte che ho evidenziato, secondo me non fila, ti scrivo un esempio per me più lineare, giusto per dirti cosa intendo:

"non concepisce essere attratto dai ragazzi, ma Rosario è bello, intelligente, sarcastico, ti fa sentire sulle nuvole anche quando ti prende in giro. Quindi. Ecco. Non sarebbe stato realistico rifiutarlo"
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 amDura poco, però, perché presto sente altri passi. Passi che riconosce.
Troppo presto, un minimo di spiegazione della tipa, qualche domanda dai proprietari, magari li trova così quando va al bancone

Spero che le note possano esserti utili, il racconto mi è davvero piaciuto molto.
Buon Contest
<3

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 11:11 amDa dove hai preso che a Corrado piace Luna? Il punto era che si accorgeva che gli piaceva Rosario/Vanda  :P 
Mi spiego meglio. Di certo nel finale scopre che gli piace Rosario/Vanda, però lui inizia che si fa coinvolgere in qualsiasi cosa faccia Luna, magari con la speranza di illudersi di qualcosa.
Un'altra cosa riguardo al mio post precedente: non riesco ad andare oltre un breve commento perché il racconto, secondo me, è davvero bello in ogni aspetto e non trovo cose da aggiungere oltre all'ammirazione personale.
Comunque ti faccio una promessa (e non solo a te): non commenterò più un racconto in pausa caffè da cellulare, che sennò finisce sempre che aggiungo un post dove mi spiego meglio perché ho il dubbio che non si è capito quello che intendo.  :eheh:
https://www.facebook.com/curiosamate

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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Ciao @Modea72,  grazie per il commento! Felice che ti sia piaciuto nel complesso. Tutte le correzioni mi sono molto utili.
Ti rispondo ad alcuni punti:
Modea72 wrote: Mon Aug 04, 2025 12:31 pmRefuso, "siano"
Questa purtroppo è una mia scelta stilistica che in pochi apprezzano ;)  Ogni tanto lascio dei piccoli errori di grammatica nei monologhi interiori perché il POV è limitato, quindi è come penserebbe il personaggio.
Modea72 wrote: Mon Aug 04, 2025 12:31 pmMettendo l'inciso "ovviamente" a questo punto del racconto, fai pensare che sia innamorato di Luna.

Devo dirti che non capisco perché. Come dicevo, è il suo monologo interiore, e per lui è inconcepibile pensare di non essere etero - Luna non c'entra.
Modea72 wrote: Mon Aug 04, 2025 12:31 pmIl finale è abbastanza prevedibile, ma inserendo questo "Crede" togli ogni possibilità di immaginazione 

Come mai? In realtà pensavo il contrario -- "crede" lascia intendere che è una cosa che pensa il personaggio, ma potrebbe anche andare diversamente. Senza, l'affermazione sarebbe più assoluta.
Modea72 wrote: Mon Aug 04, 2025 12:31 pmPerché nonostante il nome? Dà l'idea che sia riservato, hai già spiegato il motivo, non capisco perché le persone non dovrebbero avere le qualità che descrivi, anche perché, se pure fossero eterofobici, lui si sta presentando come barista gay

Più che altro dà l'idea di un gruppo chiuso, dove si conoscono tutti tra di loro. Almeno, io uso sempre questa parola per riferirmi a cerchie un po' snob. L'eterofobia, in ogni caso, non esiste. Al massimo una categoria discriminata può avere risentimento verso la categoria oppressiva.
Modea72 wrote: Mon Aug 04, 2025 12:31 pm
Una conclusione che apre un mondo per altri mille racconti, brava
Non è proprio una conclusione, hai citato il passaggio che intendevi?
Modea72 wrote: Mon Aug 04, 2025 12:31 pmMi lascia confusa il doppio non riferito a Rosario, a mio parere non scorre, dopo spieghi, ma la parte che ho evidenziato, secondo me non fila, ti scrivo un esempio per me più lineare, giusto per dirti cosa intendo:

"non concepisce essere attratto dai ragazzi, ma Rosario è bello, intelligente, sarcastico, ti fa sentire sulle nuvole anche quando ti prende in giro. Quindi. Ecco. Non sarebbe stato realistico rifiutarlo"
Forse potrebbe essere reso più chiaro, ma intendevo che Corrado sta fingendo di essere gay e non riesce a concepire che un uomo gay (appunto attratto dai ragazzi) possa non essere attratto da Rosario, che trova bello, intelligente, etc.

Grazie ancora per il tempo che hai speso a leggere e commentare e per il "disclaimer" iniziale. Ovviamente tutte quelle considerazioni imbranate, come hai detto tu, sono volute e il punto è sorprendere e sovvertire questi schemi. Contenta di esserci riuscita, nonostante il finale prevedibile  :)

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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No, @bwv582, non ti scusareeee! Effettivamente ci sta. Non ho aggiunto altri dettagli per mancanza di caratteri, ma lo volevo dipingere un po' timido, ignorante (leggasi come: colui che ignora) e spaesato e forse ho dato un'altra impressione. 

Però grazie della precisazione e dell'ammirazione, che mi sembra una parola grossa e non so se la merito!  <3 Ci vediamo presto nei commenti del tuo!  :yupphi: (fai finta sia un gatto!)

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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BellaSbatti... allora, premetto che sono tuo fan, sei un'ottima penna e non tanto per lo stile (che cmq è ottimo) ma perché in ogni racconto che ho letto c'è sempre un qualcosa, e per me quel qualcosa o c'è o è tutta arietta fritta. Mi ricordo sempre i tuoi racconti e se un racconto parte da una buona idea il resto è secondario. E so anche che con queste parole potrei risultare impopolare perché temo che per alcuni il senso sia addirittura opposto: si potrebbe anche parlare di nulla, basta saper spennellare bene. Del tuo racconto mi è piaciuto l'atmosfera di eterno imbarazzo, tipica di chi "ha anche amici gay" perfettamente raccontata, mi piace l'idea di base e mi piace come l'hai resa. Questo è un bel tema, fresco, hai saputo giocarci con ironia. E per me così già è strepitoso. Il finale, beh, sì, forse anche a me non ha fatto impazzire, ma il problema non è neanche che sia prevedibile, è una scelta, ci può stare. Più che altro, ma è una domanda che ti rivolgo, non una critica: invece di far innamorare Corrado, non era più di impatto se riusciva a vincere i suoi pregiudizi diventando semplicemente amico di Vanda? Cioè (mi sento molto Corrado in questo momento) se Corrado si innamora di Vanda e grazie al quarzo che cadono i pregiudizi, ma se lui invece li vince perché lo trova simpaticissimo, tanto da non notare più quel pomo d'adamo che prima tanto lo imbarazzava o i tentativi di bacetti che un tempo lo inorridivano, non ha un significato più profondo? Erro? 
Hai mai assaggiato le lumache?
Sì, certo
In un ristorante, intendo

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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@NanoVetricida, grazie per i complimenti!  :saltello: Sono contenta che ti rimangano impressi i miei racconti, alla fine è quello il punto. Mi lusinghi anche un po' perché in realtà non scrivevo racconti con una struttura prima di approcciarmi al forum, più stralci di cose senza senso, cambi di POV continui e in lunga scala (oltre al romanzo). Infatti anche per questo ho problemi con i caratteri e finisco per giustificarmi sempre così  :sorrisoidiota:

Comunque, devo ammettere che non ho pensato all'ipotesi di farlo restare amico di Vanda, però è un bel finale alternativo. Ad essere sincera, mi andava solo di cambiare un po' e scrivere un raccontino d'amore, visto che non ho mai postato una cosa del genere qui, ed è uscito questo. Volendo, chi scriverà un ipotetico sequel potrebbe anche scegliere di fare come hai detto tu, perché alla fine non c'è niente di espresso (e questa è stata una cosa voluta perché volevo che Corrado rimanesse confuso e preso alla sprovvista dai suoi sentimenti). Quindi no, non erri  ;)

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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Ciao, 
grazie per le spiegazioni, a parte le impressioni che si percepiscono diversamente leggendo un racconto, ti dico:
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:16 pmL'eterofobia, in ogni caso, non esiste. Al massimo una categoria discriminata può avere risentimento verso la categoria oppressiva
Scusami se ho utilizzato un termine sbagliato, volevo sintetizzare con una parola quello che tu hai descritto nella spiegazione, ma in effetti non è corretto.
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:16 pmNon è proprio una conclusione, hai citato il passaggio che intendevi?
In realtà sì, avevo citato:
Modea72 wrote: Mon Aug 04, 2025 12:31 pmono orribili, è una rarità, si dice.
Concludendo con "si dice", ho immaginato facessi riferimenti ai troppi luoghi comuni in Italia, del tipo "Ringrazia che lavori", "Già che ti pagano", "Guarda che già è tanto andare d'accordo con i colleghi" e in questo modo ti immobilizzano, perché qualunque sia il tuo valore, o le tue potenzialità, può sempre andarti peggio. 
Questo è quanto ha trasmesso a me, una sorta di denuncia di questo sistema.

Ribadisco che il racconto è molto bello e non banale.
Alla prossima.
<3

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 amQuelli che fanno drag non sono gay normali e neanche semplici gay effemminati. 
Credo che serva l'articolo: Quelli che fanno le drag...
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 am
Lo conforta solo sua mamma, quando boccia toppa gli esami, ma non è la stessa cosa. 
suggerimento
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 amAdesso che sono vicini virgola Corrado nota i diamantini che ha sulle palpebre, le ciglia chilometriche e gli occhi, 
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 amVanda in realtà si chiama Rosario. Adesso viene Viene al Circolino quasi tutte le sere, anche senza tacchi e unghie, e parla con Corrado. Anzi, parla a
Credo di capire che abbia preso questa abitudine solo da quando c'è lui.
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 amSecondo Corrado virgola potrebbe trovare facilmente una persona più interessante di lui, che magari contribuirebbe di più alla conversazione. Lui si sente sempre impacciato, come quando gli dicevano di leggere ad alta voce a scuola. 
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 am
Dovrebbero provare altrove.
Tipo nel bagno del Circolino. Solo che non si sta baciando con Rosario, la sera dopo, ma con una tipa. Una tipa vera, perché a lui piacciono le ragazze.
Lo spazio che lasci tra i due periodi è, a mio avviso, eccessivo. Il lettore rischia di non collegare l'ultima parola del primo con la prima del successivo.
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 amA Corrado sono sempre piaciute le ragazze, e ha baciato Rosario solo perché non poteva rifiutarlo, perché doveva fingere di essere gay e non concepisce di essere attratto dai ragazzi, cosa che però non è successa con e non da Rosario, perché è bello, intelligente, sarcastico, e ti fa sentire sulle nuvole anche quando ti prende in giro. 
Ti suggerisco una diversa formulazione.
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 amSi è forzato a uscire anche se non l’ha raggiunta, ha preso una birra da un alimentari ed è finito nella piazzetta fuori del al Circolino.
Qui hai usato il pronome femminile, Corrado correva dietro a Vanda. Ok.
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 am
“Una cosa vera l’hai detta?”
Corrado lo guarda. Gli viene la pelle d’oca, e non per il freddo. “Che sei magnetico.” 
La risata di Rosario è un po’ amara. Non gli piace. “Comunque,” fa, buttandogli una boccata di fumo in faccia, “per me etero non sei.” 
Corrado tossisce. Vorrebbe dirgli tutto, che ha baciato quella ragazza perché stava pensando a lui, che dal primo momento che l’ha visto è stato tutto diverso, capovolto, che pensa davvero tutti i complimenti che gli ha fatto. Invece gli chiede: “ti posso riaccompagnare a casa?”
Bel finale, e bella costruzione della trama sulla traccia della "reazione a catena" degli avvenimenti originati da una bugia a fin di bene.

Brava, @sbatti  :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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Ciao @Poeta Zaza, grazie delle correzioni sempre super precise :) Sono contenta che il racconto ti sia piaciuto!

Due appunti:
Poeta Zaza wrote: Wed Aug 06, 2025 5:55 pmCredo di capire che abbia preso questa abitudine solo da quando c'è lui.
Può essere, ma Corrado non lo sa ;) 
È un po' tonto.
Poeta Zaza wrote: Wed Aug 06, 2025 5:55 pmQui hai usato il pronome femminile, Corrado correva dietro a Vanda. Ok.
No, si riferisce a Luna. Non l'ha raggiunta anche se l'ha invitato a uscire quella sera:
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 amLuna non ha fatto una piega: forse se l’aspettava, ma comunque ha una lunga lista di locali dove passare il weekend, e ha ripreso a invitarlo in posti troppo costosi per il suo portafogli. 

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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Brava, @sbatti!Ti sei messa in gioco con un tema molto interessante. Non tanto con la storia dell’etero che si finge gay e poi si scopre gay per davvero, che non è nuovissima, quanto per il conflitto tra l’idea che si ha di sé, la maschera socialmente gestibile, e la verità che alla fine prevale.
Argomento complesso e difficile da maneggiare, ma non ti sei tirata indietro, perché è questo che fa uno scrittore.
Consentimi però qualche osservazione che spero possa essere utile.
Sul piano formale, confesso una certa fatica a restare sull’altalena tra narrazione flusso di pensiero. Magari sarebbe bastato evidenziare il pensiero con il corsivo, scegliere la coniugazione (se in prima o terza persona) e usare sempre la stessa modalità.
Stessa difficoltà con il discorso diretto. Forse dovresti scegliere tra virgolette (che vanno chiuse) o trattini che possono restare aperti, ma chiedono un a capo e non dovrebbero essere usati al posto dei puntini di sospensione.
Certo, sono aspetti che si possono rivendicare come scelte stilistiche, ma sarebbe un peccato perché, a mio parere, penalizzano il tuo bel lavoro.
 
Per quanto riguarda il contenuto, la questione è più complessa.
Provo a spiegarmi.
 
sbatti wrote: Mon Aug 04, 2025 1:18 am
“Non potevi dire che ero almeno bisessuale?” Forse è un pensiero ignorante, ma gli sembra che da bisessuale potrebbe essere un po’ più virile. Non sa se riesce a fingere di essere gay-gay. 
“Potevo,” ammette Luna. “Non ci ho pensato. Ma ti dà fastidio?” 
“Non mi piace mentire.” Potrebbe trovarsi un lavoro come barista in un club normale, a questo punto.
 Questo è un nodo importante. Peccato liquidarlo con un Non mi piace mentire, consentito a Corrado, che tenta di fuggire a se stesso, ma non alla storia, che invece deve trascinarlo dritto al cuore della faccenda.
Forse sarebbe bastata qualche battuta di Luna, che è una sveglia, per inchiodarlo. Non so, magari con qualcosa tipo: «Tutti mentono. Sempre. Con pensieri, parole, opere ed omissioni. Quindi, poche storie, bello, alza il sederino e datti una mossa.»
Oppure Corrado stesso, che spiattella raffiche di luoghi comuni (il mondo è bello perché è vario – Non mi piace l’ostentazione, ma non giudico) frittelle mentali, che però ogni volta gli suonano meno rassicuranti.
La storia procede affrontando una quantità di nodi importanti, che vengono trattati con la leggerezza di chi vuol far finta di niente. Verità e bugia, dritto e rovescio, un dualismo che avrebbe funzionato meglio se fosse stato messo più a fuoco.
Perché è questo il nucleo di tutta la storia: la verità o almeno l’idea a cui ci aggrappiamo per sentirci giusti nel posto giusto. La radice che ci fissiamo ai piedi, poco importa da dove vengano i chiodi, basta che ci tengano al riparo dalla tempesta dell’esclusione.
E Corrado la conosce bene, l’ha vista trascinarsi via quel bambino in classe sua alle elementari. Un bambino come lui, ma senza nome, come per tenerlo lontano anche nella memoria, a distanza di sicurezza.
E invece la verità incalza o almeno dovrebbe, in un crescendo di rivelazioni senza scampo. Gli elementi ci sono tutti.
Finché arriva Wanda, che è Wow, che è magnetica. Il problema è che non si capisce come né perché.
Ora, delle due l’una: o è una sensazione personale di Corrado, e allora avrei usato qualche parola in più per definirla (cosa e come gli risuona dentro).
Oppure è un dato oggettivo, e allora sarebbe stato meglio mettere in scena gli effetti che ha sulle persone, invece che citarli solamente.
Una personalità magnetica non si limita ad essere spiritosa, e se fa domande a bruciapelo tipo: “Ma tu ce l’hai un fidanzato?”, poi condurrebbe diversamente la conversazione.
Il dialogo dell’approccio dovrebbe essere l’apice del climax, ma resta un botta&risposta, leggero come una Coca Zero, quando invece avrebbe avuto almeno due possibilità:
mantenersi su livelli da liceali in gita, accentuando però il sottotesto seduttivo sempre più incalzante.
Oppure andare in modalità incontro di anime, approfondendo il troppo sbrigativo "Non ti sei perso niente. È terribile innamorarsi.”
Li hai usati entrambi, ma sei rimasta a pelo d’acqua, anche tu a distanza di sicurezza.
Scusa il pippone imperiale, ma il tuo racconto merita.
A rileggerti  (y)
 
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Re: [CE2025] Vanda Lismo

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Tenera, pungente, questa storia, @sbatti  ha quelle sfumature che ti fanno ridere e poi, all’improvviso, ti stringono il cuore. 
Corrado parte come un pesce fuor d’acqua, un po’ goffo e pieno di pregiudizi, ma piano piano si lascia contaminare, nel senso più bello del termine, da un mondo che non capiva, e forse ancora non capisce del tutto, ma che lo ha toccato.
Tre cose che mi sono piaciute:

Luna, che è un uragano di buone intenzioni e pessima strategia. È il tipo di amica che ti rovina la vita per salvartela.

Rosario/Vanda, che è magnetico davvero, come dice Corrado. È il cuore pulsante della storia, con le sue battute, le sue ciglia chilometriche e quella dolcezza che non ha bisogno di spiegazioni.

Il finale, che non chiude tutto come un pacchetto, ma lascia aperta una porta. Una sigaretta condivisa, una confessione a metà, e una domanda che vale più di mille scuse.
È una storia che parla di identità, di bugie dette per paura e di verità che vengono fuori lo stesso. E lo fa con ironia, con un protagonista che non è perfetto ma proprio per questo è perfettamente umano.

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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Ciao @sbatti.

Forse il mio commento sarà il più bastardo, ma credimi, sarà appropriato.
Non ti faccio pulci per sintassi e grammatica, punteggiatura, in quanto non è il mio forte. Però, benché il testo non sia tanto scorrevole a causa dei dialoghi molto ravvicinati alle poche indicazioni della voce narrante, in fin dei conti, il tutto si capisce senza problemi. Penso che sia a causa del ritmo che hai dato al racconto, niente di tecnico. Forse l'ansia di scrivere, di rendere comprensibile il testo, tanti fattori messi insieme.
Ma il mio appunto è in merito a come hai esposto il concetto di diversità.  

*Contenuto rimosso dallo Staff*  (motivazione)

Ciao e a presto.
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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Ciao   @bestseller2020, io sono lesbica, quindi dirmi che non conosco "i veri gay" è veramente inappropriato, oltre che falso, te lo posso dire? Ho tanti amici gay, lesbiche, bisessuali e trans. Questa è la prima volta che pubblico una storia omosessuale qui, ma sappi che le scrivo da anni. So benissimo come rappresentare l'amore omosessuale non solo perché lo vivo ma perché ne parlo con gli altri, ascolto, partecipo a discussioni sulla rappresentazione online e non. Vivo anche i pregiudizi, li ho sempre interiorizzati perché vengo da un paesino di provincia del sud e li ho voluti mettere in un personaggio che, proprio come me, non pensava di essere bigotto finché non ha capito che c'è di più del paesino. Poi potrei andare per una tangente sui moti di Stonewall che hanno dato origine a quella che tu chiami una manifestazione oscena, ma non mi sembri aperto al dialogo. Ciao :)

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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bestseller2020 wrote: Sun Aug 10, 2025 9:13 pm Ciao @sbatti.

Forse il mio commento sarà il più bastardo, ma credimi, sarà appropriato.
Non ti faccio pulci per sintassi e grammatica, punteggiatura, in quanto non è il mio forte. Però, benché il testo non sia tanto scorrevole a causa dei dialoghi molto ravvicinati alle poche indicazioni della voce narrante, in fin dei conti, il tutto si capisce senza problemi. Penso che sia a causa del ritmo che hai dato al racconto, niente di tecnico. Forse l'ansia di scrivere, di rendere comprensibile il testo, tanti fattori messi insieme.
Ma il mio appunto è in merito a come hai esposto il concetto di diversità. Per gli amici sei stata coraggiosa a parlare del mondo gay. Lo avresti fatto in modo leggero e scanzonato. Ma in realtà questo coraggio io non lo vedo. Fai come tanti che pensano che il mondo gay sia quello dei pride; manifestazione a dir poco oscena... Che cosa ha che fare l'esposizione, l'ostentazione di questa diversità in questo modo, quando si dovrebbe parlare di sentimenti? Di diritto al sentimento verso chi si prova attrazione? Io conosco i veri gay. Non hanno a che fare con il mondo da te rappresentato. Sono persone che si amano nel silenzio, e che combattono per leggi che riconoscano il diritti civili come quelli che hanno le coppie normali. Questo mondo non scende in piazza ai pride, perché hanno una dignità a cui tengono. Certe folcloristiche manifestazioni non fanno altro che allontanare il problema gay dal giusto riconoscimento civile. Mi fermo qui. Ciao e a presto.
Ciao @bestseller2020, anche io non sono razzista ma... 
Hai mai assaggiato le lumache?
Sì, certo
In un ristorante, intendo

Re: [CE2025] Vanda Lismo

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* Questo è un messaggio di moderazione *

Spiace dover ricordare che è sempre opportuna e inoppugnabile la critica "letteraria" e narratologica, mentre occorrerebbe saper misurare i propri giudizi, specie se morali, sui contenuti e le posizioni espresse dall'autore.

Qui il dibattito non può e non deve essere politico (intendendo per politica tutto il nostro schierarci e agire in ogni questione che riguardi rapporti sociali e vita pubblica).
Insomma: se il lettore esordisce nel commento con:
bestseller2020 wrote: Sun Aug 10, 2025 9:13 pmNon ti faccio pulci per sintassi e grammatica, punteggiatura
...è già fuori tema, nelle sezioni Officina e Contest di questo forum.
bestseller2020 wrote: Sun Aug 10, 2025 9:13 pmPerò, benché il testo non sia tanto scorrevole a causa dei dialoghi molto ravvicinati alle poche indicazioni della voce narrante, in fin dei conti, il tutto si capisce senza problemi. Penso che sia a causa del ritmo che hai dato al racconto, niente di tecnico. Forse l'ansia di scrivere, di rendere comprensibile il testo, tanti fattori messi insieme.
Ecco, @bestseller2020 : qualcosa da dire sulla scrittura lo avevi. Cosa ti impedisce di partire da qua? Hai introdotto ottimi argomenti tecnici e formali sul racconto (checché tu dica "niente di tecnico") per fare un commento più che articolato dicendo la tua, potendo portare, eventualmente, all'attenzione dell'autore e degli altri lettori i tuoi esempi di possibile soluzione del problema che legittimamente hai rilevato. 
Così saresti stato utile e avresti svolto al meglio il ruolo di commentatore.
bestseller2020 wrote: Sun Aug 10, 2025 9:13 pmMa il mio appunto è in merito a come hai esposto il concetto di diversità
Sull'esposizione del concetto il lettore può farsi le idee che vuole, ma se poi questo diventa il pretesto per caricare di giudizi morali il proprio commento, siamo decisamente fuori tema, in questa sezione.

Per quanto forma e contenuto spesso abbiano tra loro legami intrinsechi non facilmente separabili nel commento a un racconto, i contest e l'Officina non sono luogo di dibattito morale e politico.
Non per censura, non per schieramento dello staff a favore di una posizione o di un'altra, ma per attinenza agli obiettivi di questa sezione del forum e dei contest che su CdM si organizzano.

Dato che, oltre che essere fuori tema, la parte di commento di Bestseller che pretenderebbe di stabilire, ad esempio, cosa siano i "veri gay", esprime chiaramente un giudizio morale ed è caratterizzata da un evitabile integralismo, lo Staff ha ritenuto giusto rimuoverla.


Se qualcuno ha qualcosa da dire è pregato di prendere contatto via messaggio privato con il sottoscritto o con qualsiasi altro componente dello Staff che si trovi online. 
Qui lasciamo spazio esclusivamente ai commenti tecnici al racconto.

Grazie e buon proseguimento.
www.queffe.it

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