Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

553
Poeta Zaza wrote: Wow!  :super:

Stavolta potete tutti togliervi lo sfizio di partecipare al mitico Mezzogiorno d'Inchiostro, domenica 25 maggio ore 12.  :yupphi:
Sei giorni di tempo (da domenica a venerdì) per pubblicare! 

Vedete i dettagli dalla nostra  @Sira qui:

viewtopic.php?p=74539#p74539

Comincio a chiamare qualcuno?
So che c'è il banner, ma almeno così leggete il bando dell'Off topic che spiega le novità.  (y)

@Mina @Adel J. Pellitteri  @Almissima  @Claire1987   @Ippolita  @bestseller2020  @bwv582  @NanoVetricida  @SilviaVera 

@ivalibri  @aladicorvo  @Albascura   @Edu   @Joyopi  @Plata  @Kuno  @Ilaris  @Ilaria  @bezzicante   @Kasimiro 

@L'illusoillusore  @@Monica  @Modea72  @Talia  @Pulsar  @Sienna  @queffe  @Otta  @m.q.s.  @Mirna Lacadai  @Komorebi 

@Silvia  @Chiaara  @Chia  @Eliana  @Nightafter  @Domenico S.  @Zappo  @ITG  @Cerusico   :cerusico:
:saltello:  Ecco le tracce qui: viewtopic.php?p=74793#p74793
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

555
Ci sono @Poeta Zaza, oggi avevo un pomeriggio libero e ho scritto un racconto a tema. E ci si mette alla prova, via. :saltello:  
Non ho comunque tempo, ora, di commentare: da ex sostenitore (nel WD) spero di ricordarmi e di non essere squalificato per un motivo del genere. :comedicitu:  
https://www.facebook.com/curiosamate

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

556
Poeta Zaza wrote: Wow!  

@Mina @Adel J. Pellitteri  @Almissima  @Claire1987   @Ippolita  @bestseller2020  @bwv582  @NanoVetricida  @SilviaVera 

@ivalibri  @aladicorvo  @Albascura   @Edu   @Joyopi  @Plata  @Kuno  @Ilaris  @Ilaria  @bezzicante   @Kasimiro 

@L'illusoillusore  @@Monica  @Modea72  @Talia  @Pulsar  @Sienna  @queffe  @Otta  @m.q.s.  @Mirna Lacadai  @Komorebi 

@Silvia  @Chiaara  @Chia  @Eliana  @Nightafter  @Domenico S.  @Zappo  @ITG  @Cerusico   
Aggiungo i nuovi che si sono appena esibiti al MI:

@Kyra  @sbatti  @Artemis 

per segnalarvi che domenica 8 giugno ore 12

@Poldo  ci preannuncia qui:  viewtopic.php?p=75266#p75266

che partirà il 17° Labocontest 

in Gare e Tornei in Home page - vedere Banner 

:ola:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

558
Poeta Zaza wrote: Aggiungo i nuovi che si sono appena esibiti al MI:

@Kyra  @sbatti  @Artemis 

per segnalarvi che domenica 8 giugno ore 12

@Poldo  ci preannuncia qui:  viewtopic.php?p=75266#p75266

che partirà il 17° Labocontest 

in Gare e Tornei in Home page - vedere Banner 

:ola:
Siamo pronti per l'antagonismo nel racconto?

@Poldo  ci ha dato già il via qui:

viewtopic.php?p=75377#p75377
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

560
Ciao @Ippolita

Ma guarda cos'hai scoperto...  :D
Non li ho mai assaggiati, so che è un'antica tradizione che si segue a Lula, un piccolo paese del nuorese.
Sono certo che sono buonissimi: una sottile pasta intrecciata come un tessuto antico, fatta cuocere in brodo di capra e condita con formaggio pecorino.
Se non sei vegetariana, naturalmente  :D
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

563
@Ippolita

La frégula... sa frégula in sardo... :)
Da piccolo la mangiavo spesso, mi piaceva d'estate con le arselle, che andavo io stesso a pescare a nuoto su degli scogli in mezzo al mare che ho davanti casa. Mia nonna e mia madre la preparavano in modo splendido, con quel delizioso brodo dal gusto di mare. Ma la fregola... è buona con le vongole, in brodo di carne, abbinata alle verdure preferite...
C'è l'imbarazzo della scelta.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

566
Devo recuperare tantissimi post del forum, sono stata un pochino via e nel frattempo qui sono proliferati contest e racconti  :brillasguardo:
@Poeta Zaza perdonami se non ho partecipato, anche se mi hai taggata, ma purtroppo sono stata fermata da una fastidiosa malattia lunghetta (che non mi ha comunque allontanata dal lavoro, ahimè) e poi grazie agli déi sono arrivate le ferie.

Ma ora ritorno in pista e mi rimetto in carreggiata  :super:

Mi siete mancati  :love:

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

567
Poeta Zaza wrote: Aggiungo i nuovi che si sono appena esibiti al MI:

@Kyra  @sbatti  @Artemis 

per segnalarvi che domenica 8 giugno ore 12

@Poldo  ci preannuncia qui:  viewtopic.php?p=75266#p75266

che partirà il 17° Labocontest 

in Gare e Tornei in Home page - vedere Banner 

:ola:
Scusa @Poeta Zaza, ma ho visto solo ora il tuo "richiamo alle armi".
Che dire? Spero che anche quest' anno CdiM organizzi l'ormai tradizionale contest estivo: mi piacerebbe partecipare e dovrei anche avere il tempo per farlo.

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

573
Parlando di deserto, mi viene in mente l'Egitto, paese molto democratico e liberale, dove è stata arrestata (e non è la prima)  una donna di nazionalità egiziana naturalizzata italiana, Sohila Tarek Hassan Haggag, nome d'arte Linda Martino, molto famosa nel paese e sui social come danzatrice del ventre, accusata di offesa alla morale, istigazione alla dissolutezza e all'immoralità pubblica. https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2025/07/07/danzatrice-del-ventre-naturalizzata-italiana-arrestata-in-egitto_cf5545fc-7792-4c56-bc95-af7315b59d79.html
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Chatto, -as, -avi, -atum, -are: la nobile arte della conversazione

575
Circa venticinque anni fa,  dopo un lungo soggiorno nel deserto del Wadi Rum, in Giordania, rientrai ad Amman. Ero lì per motivi di lavoro, ma soprattutto per perfezionare l’arabo,  lingua  che allora parlavo e scrivevo fluentemente. 
Camminavo per la città  con 50 gradi all’ombra e il vento asciutto del deserto con indosso una tunica bianca di lino e la kefiah giordana. Portavo la barba, ero abbronzato a tal punto da confondermi con la popolazione locale, tanto che nessuno si voltava a guardarmi. In quella naturalezza dell’essere “uno di loro”, riconobbi un senso profondo di accettazione. In quella terra dalle radici millenarie dove  Mosè, dal Monte Nebo, vide la Terra Promessa di Israele senza potervi entrare, sentivo di camminare anch’io sul confine tra due mondi. Uno, però, mi aveva accolto.
Passando nella zona del quartiere degli Orafi, vicino a una splendida moschea, si alzò nell’aria il canto del muezzin. L’ora della preghiera. Un momento solenne. Ma proprio in quell’istante,  comparve un gruppo di italiani in vacanza: vestiti da spiaggia, accaldati, ustionati, chiassosi. Bevande ghiacciate, camicie sgargianti, macchine fotografiche al collo. Pazienza. 
Se non fosse che, in pieno richiamo alla preghiera, iniziarono a gareggiare a suon di rutti, uomini e donne: donne libere, chiaro, ridendo fragorosamente davanti alla moschea, senza percepire il silenzio religioso che li circondava.
Non si trattò solo di maleducazione. Fu una mancanza profonda di consapevolezza culturale. In pochi istanti, alcuni giovani ragazzi giordani li circondarono, irritati. La situazione stava per degenerare. Intervennero due poliziotti in motocicletta. Parlai con loro  e con i ragazzi. Feci un lungo discorso, che non starò a ripetere, pieno di perifrasi, come amano gli arabi, ma che si basava su un principio semplice: non valeva la pena infierire su chi era già punito dalla propria ignoranza. Feci notare che se il Dio cristiano e Allah sono lo stesso, pur separati dalle rispettive credenze, un gesto di misericordia avrebbe onorato entrambi.
Accanto alla moschea c’era una bancarella che vendeva stoffe leggere e colorate. Ne acquistai alcune, le consegnai alle donne italiane dicendo loro che si coprissero le cosce e i seni debordanti e di smetterla di ridere e ruttare, non solo in quel luogo, ma ovunque. Non mi pento di averglielo detto. Non c’entra nulla la mentalità araba, o isolana… Non c’entra la religione, non c’entra la politica. È qualcosa di talmente semplice e ovvio che non tutti lo capiscono. E va bene, ci mancherebbe.
Ricordo che si stupirono sentendomi parlare italiano. E  capendo che ero italiano, ci rimasero male. I poliziotti mi chiesero i documenti. Esibii il passaporto diplomatico militare. La situazione si calmò.
Tutto questo per dire cosa?
Che una cittadinanza europea non è un lasciapassare per offendere le tradizioni altrui, ancor più se quelle tradizioni sono, in qualche modo, anche nostre. Si può ottenere un qualunque passaporto, ma non si dovrebbe mai rinnegare la propria origine culturale. Si può dire lo stesso anche di chi, proveniente dal  deserto, diventa europeo e manca di rispetto alla gente e al luogo da dove proviene. In nome di cosa?

Il problema non è solo nel comportamento, ma nella mancanza di consapevolezza del sacro, dell’altro, del contesto. Il massimo dell’empatia occidentale – per alcuni – è ruttare in strada al canto del muezzin, sognando tortellini e spaghetti, come se tutto il resto fosse una fastidiosa parentesi esotica.
Io credo che il rispetto non sia un atto politico, ma un gesto umano. E che la parola, usata con giustezza, valga più di qualsiasi autorità.
Là dove il linguaggio si fa ponte,  si parla tanto di ponti,  l’identità non divide, ma unisce.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

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