Claire1987 wrote: Dopodiché, diventando di uso quotidiano, diventerà normale distinguere un contenuto umano da uno prodotto dall'IA. Così come ormai tutti sono abituati a distinguere le modifiche fatte con Photoshop nelle foto delle riviste o la CGI nei film. La tecnologia è nuova oggi, ma domani sarà solo un altro componente delle nostre vite.Mi permetto di dissentire sulla capacità delle masse di distinguere tra produzione umana e produzione AI. L'attuale andazzo fa propendere, invece, per l'assenza di esame critico di ciò che viene propinato dai media, in particolare dai social. Non da parte di tutti, è ovvio, ma dalla maggior parte dell'utenza. Non credo che la generalità dei lettori sarebbe in grado di distinguere il prodotto dell'AI da quello umano, anzi, credo che molti finirebbero per preferire il mainstream preconfezionato in base alle loro preferenze. Consideriamo che, già oggi, per la massa una balla ripetuta due o tre volte diventa realtà: se così non fosse, certi soggetti non sarebbero mai arrivati al potere.
Re: Scrivere testi narrativi con le AI (intelligenze artificiali)
201Mario Izzi
Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni (trilogia)
Dea
Non solo racconti
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]
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