Re: Contest di narrativa

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Nightafter wrote: Ma se dovessi dire ho maturato una certa idiosincrasia per tutto ciò che sono contest o gare di scrittura.
Mi sono reso conto che, pur validi come esercizio, essi siano limitanti, poiché per tempi e numero di caratteri rappresentano un limite all'espressività del lavoro di molti di noi.
Mi permetto di intervenire citandoti, @Nightafter, non l'ha fatto ancora nessuno e spero che in bacheca non sia vietato.
Il forum non è una vetrina per scrittori, i contest vengono organizzati in questo modo nella maggior parte delle realtà simili a questa. Ben altra cosa diventerebbe questo spazio se si potessero postare i nostri romanzi brevi o altro. Su Wattpad, per esempio, si possono leggere e commentare a piacimento tutti i formati che uno desidera e si può pubblicare qualsiasi formato, ma per esigenze, credo di regolamentazione e di target, qui mi sembra impossibile fare una cosa simile. 
Per spiegarmi: 
Leggere ottomila caratteri di un genere che a me non attira molto per partecipare al contest posso farlo, ma leggermi un intero romanzo, anche se breve, d'amore o horror splatter o altri che a me proprio mi passano di striscio, no... Assolutamente. 
Nightafter wrote: per tanto mi è difficile concentrami nel concepire storie che nascono e muoiono in 8000 o dodicimila caratteri.
Lo capisco, ma è la sfida con le proprie capacità che fa di un'officina letteraria quello che è...un laboratorio dove si sperimenta tutto, stile, lessico, grammatica… Non avrebbe senso pubblicare un romanzo se pur breve, fatto e finito in un contest. Il MI e gli altri contest sono esercizi, e su questo concetto si dovrebbero commentare i nostri racconti.
Per farti un esempio: un corso che ho seguito tempo fa prevedeva una traccia da sviluppare in mille parole, nel secondo esercizio le mille parole dovevano diventare cinquecento senza perdere il senso della storia. Questo esercizio non solo è utile per formulare frasi chiare per una scrittura più limpida, ma ci si allena a non sprecare parole, cosa che innegabilmente accade anche in romanzi editi di scrittori famosi.
Nightafter wrote: Altra cosa, mi dico d'accordo al voto segreto nei contest, evitando il voto di simpatia, ma ci vorrebbe un meccanismo tecnico del sistema che consentisse al votante d'esprimere un unico voto e impedisca al profilo di votare per sé stesso, cosa che non so sia possibile nel softer di gestione del nostro forum.
 Per me il voto non ha molta importanza, non ne ha mai avuta. Il premio, per me è un commento fatto bene, un commento esperto e sincero. Se il voto è segreto o palese non ha nessuna importanza, quello che mi premeva, ogni volta, era ricevere pareri che mi stupivano, nel bene e nel male. 
Per le tue esigenze ti consiglio di partecipare a diversi concorsi letterari, in rete ce ne sono a sacchettate, di tutti i tipi. Provaci, la tua scrittura me la ricordo e posso dirti che  molto è apprezzabile.
Alla prossima (y)

Re: Contest di narrativa

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Nominato nuovo amministratore delegato dell'Aluminum Company of America, nel suo primo discorso agli investitori Paul O'Neill non parlò di profitti, sinergia, riduzione dei costi o competizione. 
Disse soltanto che voleva azzerare gli infortuni e rendere l'Alcoa l'azienda più sicura d'America. La sicurezza sarebbe stata secondo lui l'indicatore del progresso generale dell'impresa.

E se per rimpolpare i contest riaprissimo la chat?
https://www.amazon.it/rosa-spinoZa-gust ... B09HP1S45C

Re: Contest di narrativa

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Mia (spero di rivolgermi a una donna, se così non fosse me ne scuso) @Albascura 

Sono così vecchio di questo forum da poter citare a memoria le tue stesse obiezioni.
Sta di fatto che qui la gente (pur con tutte le tue sacrosante ragioni) latita nei contest e non mi pare che si stracci le vesti neppure nelle scritture "in libertà".
Segno che qualcosa nella formula o nell'età media degli utenti ha smesso di funzionare e di essere motivante.
Ripeto le mie proposte valgono quello che valgono da parte di un iscritto che non scrive più qui da due anni.

I miei racconti lunghi sono tutti presenti su Wattpad e in altri forum dedicati, l'esigenza di una vetrina all'interno di questo nostro forum l'ho superata da anni, su questo ti rassereno.

Io mi limito a esprimere un idea di come potrebbe essere uno spazio deputato a pubblicare lavori più complessi e organici.
Stimolando altri a cimentarsi con la sfida di un impegno di largo respiro e riducendo i vincoli a parteciparvi elasticizzando gli obblighi "commento-pubblicazione" senza eliminarli.

Mi dirai che esiste già la possibilità dei racconti a puntate.
A questo obietto che la possibilità di commentare solo uno o più capitoli di una storia a puntate per ottenere la possibilità di pubblicare la propria storia è falsante.
Poiché si tratta di un impegno episodico, risolto funzionalmente per consentire la propria pubblicazione di un racconto.

Il realtà come autore avrai sempre un giudizio legato a rilevare una serie di refusi o bestialità ortografiche (come nel mio caso) che sono ottima cosa, ma si limitano ad analizzare un frammento più o meno lungo del tuo lavoro, senza toccare l'insieme complessivo.
Francamente non sento più l'esigenza di un feedback di questo tipo, preferirei che si giudicasse ciò che scrivo nella sua interezza.
Non certo perché mi senta un autore di livello più elevato d'altri amatori della scrittura che abitano questi spazi, ma semplicemente per aver compreso e focalizzato la modalità con cui mi trovo più a mio agio nello scrivere.


Per carità, sarei ingeneroso se affermassi che tutti i commenti critici avvengono nella modalità suddetta.
Avviene certamente che qualcuno con pazienza ti segua e si occupi sia delle tue debolezze sintattiche che del tema complessivo del lavoro.
Ma tale attività è circoscritta a pochi volenterosi, altri eseguono solo un ingrato compitino, premiato dalla possibilità di pubblicare.

Come detto questa resta una mia idea e nessuno ha l'obbligo di condividerla, pertanto se tornerò a scrivere nel forum mi asterrò dai contest e mi dedicherò all'unica cosa che so fare e mi motiva a farla.

Sono certo che esistono altre strade percorribili e che non mancano le menti e le volontà d'attuare soluzioni per dare un'iniezione di vigore alla vita del nostro forum, quindi mi ritiro attendendole,

Un saluto carissima  (y) :)

Re: Contest di narrativa

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Un'idea potrebbe essere riproporre il Penna & spada, però nel senso che i due sfidanti si devono massacrare  reciprocamente con commenti atrocemente sinceri 😈(sono i più utili, e purtroppo è impossibile trovarne).
Già.

Re: Contest di narrativa

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Scusate, sono qui solo di passaggio e, come sapete, interagisco davvero poco con l'Officina, oltre a essere fuori dai contest se non per qualche traccia ogni tanto.
Mi chiedevo: se la pubblicazione dei racconti sulla rivista legata al forum è stata già un buon elemento di motivazione... e se alzassimo la posta?
Abbiamo la fortuna di avere qui tra noi un editore che ci segue e spesso interagisce. E se (dietro suo consenso ovviamente) si pubblicasse un'antologia dei racconti vincitori? Oppure, se il vincitore di ciascun contest vincesse l'opportunità di far leggere all'editore il primo capitolo del suo romanzo nel cassetto, ai fini di una possibile pubblicazione (sarà sempre l'editore a valutare, in ogni caso)? O ancora, sempre la lettura del primo capitolo, ma all'agenzia con cui dovremmo avviare una collaborazione?
Potrebbe essere più motivante?

Re: Contest di narrativa

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ElleryQ wrote: Oppure, se il vincitore di ciascun contest vincesse l'opportunità di far leggere all'editore il primo capitolo del suo romanzo nel cassetto, ai fini di una possibile pubblicazione (sarà sempre l'editore a valutare, in ogni caso)? O ancora, sempre la lettura del primo capitolo, ma all'agenzia con cui dovremmo avviare una collaborazione?
Potrebbe essere più motivante?
Non ho mai usato questa nostra comunità pensando di trovare un editore. Il primo racconto che inviai a un editore fu nel lontano 1981. Avevo solo vent'anni e tanti sogni nel cassetto, ma oggi, a sessantatré anni, non sono uno sprovveduto. Che tanti di noi si mettano in testa che un libro non è solo scriverlo, ci vogliono soldi da investire. Pensare di trovare un editore senza avere già un nome è roba da adolescenti. Ho sempre scritto qui per puro piacere, per stare con gli amici di penna. A me sta bene così: vorrei solo più sincerità e meno settarismo. Come disse una volta la cara...
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: Contest di narrativa

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@ElleryQ 
Senza dubbio sarebbe motivante; per qualcuno avanti negli anni come me e, a quanto pare bestsellers2020, probabilmente meno, per i giovanotti di più.
Poi bisognerebbe governarla tutta questa motivazione. 

Re: Contest di narrativa

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ElleryQ wrote: Abbiamo la fortuna di avere qui tra noi un editore che ci segue e spesso interagisce. E se (dietro suo consenso ovviamente) si pubblicasse un'antologia dei racconti vincitori? Oppure, se il vincitore di ciascun contest vincesse l'opportunità di far leggere all'editore il primo capitolo del suo romanzo nel cassetto, ai fini di una possibile pubblicazione (sarà sempre l'editore a valutare, in ogni caso)? O ancora, sempre la lettura del primo capitolo, ma all'agenzia con cui dovremmo avviare una collaborazione?
Potrebbe essere più motivante?
Sarebbe bellissimo, io ne sarei escluso a prescindere, ma auguro che questo sia fattibile e al contempo buona fortuna a tutti.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Contest di narrativa

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bestseller2020 wrote: vorrei solo più sincerità e meno settarismo.
????? L'ho capita? Ummmmh, No, mi pare di no. Ma le tue non sono parole messe a caso. A proposito di sincerità, io finirei la frase. Che vuoi che succeda. Non puoi lasciarci nell'ignoranza @bestseller2020 
ElleryQ wrote: Mi chiedevo: se la pubblicazione dei racconti sulla rivista legata al forum è stata già un buon elemento di motivazione... e se alzassimo la posta?
Abbiamo la fortuna di avere qui tra noi un editore che ci segue e spesso interagisce. E se (dietro suo consenso ovviamente) si pubblicasse un'antologia dei racconti vincitori? Oppure, se il vincitore di ciascun contest vincesse l'opportunità di far leggere all'editore il primo capitolo del suo romanzo nel cassetto, ai fini di una possibile pubblicazione (sarà sempre l'editore a valutare, in ogni caso)? O ancora, sempre la lettura del primo capitolo, ma all'agenzia con cui dovremmo avviare una collaborazione?
Potrebbe essere più motivante?
Secondo me la tua idea @ElleryQ  attirerebbe frotte di giovani aspiranti scrittori. Ma solo se promuoviamo il forum dove bazzicano i giovani scrittori. 

Best ha detto la sua età, io sto avanzando da quelle parti, Nightafter, Marcello, Alberto, Poetazaza, Simona... Abbiamo tutti una certa mi sembra e forse il destino del forum importa poco alla maggioranza degli utenti di questa fascia di età, come dice Best  " a me sta bene così?"
Ma se siamo qui a parlarne il problema esiste. Se davvero ci sta a cuore, il dilemma lo dobbiamo risolvere con nuove idee e riuscire a interessare i giovani utenti. Prendiamo esempio da realtà esterne: Mi viene in mente un concorso letterario firmato CdM, con tanto di premio finale, mi viene in mente un minicorso di scrittura pubblicato sul forum con accessi gratuiti limitati, invogliando chi ne usufruisce a comprare il corso intero, a beneficio di chi l'ha creato, naturalmente, penso anche a un mini corso di editing, con lo stesso sistema, dispense per imparare Scrivener o Bibisco,  per usare Canva…
Alcuni utenti potrebbero aprire un Blog di Cdm e scrivere articoli su quello che facciamo qui, articoli sui manuali di scrittura e sui metodi più disparati che ognuno mette in pratica, su gli autori che ci piacciono, su i libri che leggiamo…
Insomma, ci vuole nuova forza lavoro? Io credo che qui sul forum si possano trovare volontari, che come hanno fatto per tutti questi anni i nostri gloriosi staffer, solo per il piacere di stare in una comunità così calda ed efficiente, ci aiuteranno a risollevare le sorti del Regno...Emh…Emh sto uscendo dal seminato :sorrisoidiota:, ma l'ho fatto apposta :diavolo2:. Per commuovervi.
Comunque, vabbeh. Concludo dicendo che mi dispiace tantissimo, anche se io non parteciperò più come prima, vorrei che tutto restasse in salute nel futuro.

Re: Contest di narrativa

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Albascura wrote: Abbiamo tutti una certa mi sembra
Vorrei soffermarmi su questo punto, in un certo senso.
La generazione dei forum è quella che arriva fino agli anni '90, ovvero quando non c'era nulla e il forum era l'unico valido punto di confronto. Oggi, tra social, piattaforme q&a - strumenti più attraenti per le giovani leve - i forum sono in declino (vedasi acquisizione e chiusura di WD e matematicamente per fare due nomi grandi e storici). Quelli che restano sono quelli che ancora trovano nei forum quello che non c'è altrove, ma credo della fascia massimo degli anni '90 di cui sopra. Tra questi, chi oggi si trova tra i trenta e i cinquanta non è più lo studente di vent'anni fa, ma un tizio/a con lavoro e/o famiglia e poco tempo per stare sui forum. Anche questo, secondo me, crea un calo di partecipanti ai contest.
https://www.facebook.com/curiosamate

Re: Contest di narrativa

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bwv582 wrote: chi oggi si trova tra i trenta e i cinquanta non è più lo studente di vent'anni fa, ma un tizio/a con lavoro e/o famiglia e poco tempo per stare sui forum. Anche questo, secondo me, crea un calo di partecipanti ai contest.
Senza nessuna critica personale mi trovo a fare una riflessione su quanto hai scritto sopra: Io avevo quaranta anni quando ho aperto la mia attività che ho chiuso circa due anni fa. Io aprivo la serranda alle sette di mattina e la chiudevo alle sette e trenta di sera. Ero nei primi anni, madre e moglie, poi in seguito nonna. 
Il tempo per il WD prima e CdM dopo, lo ritagliavo di giorno collegandomi al cellulare in pausa pranzo, e la sera dopo cena dal PC, naturalmente con molte rinunce: Lettura, televisione, cinema, parrucchiere, faccende di casa che si accumulavano, richieste di attenzione da parte dei miei genitori, delle mie figlie e nipoti ecc. facevo il salti mortali per esserci tutte le sere e quasi a tutti i contest. 
Dico questo non per criticare, ognuno ha le sue priorità, lo dico perché mi sono chiesta leggendoti, come ho fatto e perché, soprattutto.
Mi sono data una risposta: 
Il perché sicuramente è la mia voglia di scrivere e di trovare lettori con i quali confrontarmi, e non mi basta mai, ancora oggi.
Il come viene di conseguenza alla mia follia di continuare a imparare e crescere come scrittrice, anche alla mia età. 
È questo il motore che mi tiene incollata al PC. Scrivo, leggo, studio, ricerco e riflettendo a fondo, si, trascuro un pochino tutto il resto, ma solo un pochino, credo.
Con questo non voglio criticarti o criticare chi non partecipa molto per via del tempo, ma voglio sottolineare che non può valere per tutti i trenta/cinquantenni che hanno famiglia e lavoro. Non può essere solo questo. Forse gli impegni ci portano via ogni tanto ma poi si ritorna se siamo sinceramente attratti da una situazione allettante, che ci piace davvero, che amiamo tanto da sacrificare il poco tempo libero, non è una cosa facile, anzi, a volte è impossibile, lo comprendo e ti capisco, davvero.

Re: Contest di narrativa

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Nightafter wrote: Mia (spero di rivolgermi a una donna, se così non fosse me ne scuso) @Albascura 
Ciao, @Nightafter, non mi hai riconosciuto ma ci siamo incrociati in passato, sono Alba359. Ho cambiato Nick in occasione di un contest di Halloween. Ci siamo letti in qualche contest.

Nightafter wrote: I miei racconti lunghi sono tutti presenti su Wattpad e in altri forum dedicati, l'esigenza di una vetrina all'interno di questo nostro forum l'ho superata da anni, su questo ti rassereno.
Ti conosco e lo immaginavo, non voleva essere una critica ma esprimevo un dato di fatto.


Nightafter wrote: Il realtà come autore avrai sempre un giudizio legato a rilevare una serie di refusi o bestialità ortografiche (come nel mio caso) che sono ottima cosa, ma si limitano ad analizzare un frammento più o meno lungo del tuo lavoro, senza toccare l'insieme complessivo.
Francamente non sento più l'esigenza di un feedback di questo tipo, preferirei che si giudicasse ciò che scrivo nella sua interezza.
Non certo perché mi senta un autore di livello più elevato d'altri amatori della scrittura che abitano questi spazi, ma semplicemente per aver compreso e focalizzato la modalità con cui mi trovo più a mio agio nello scrivere.
La parte che ho sottolineato mi ha fatto riflettere: 

Ho scritto la mia prima storia quando avevo otto nove anni, scoprii che mi piaceva tantissimo e non ho più smesso. La prima storia, la ricordo ancora, non era perfetta naturalmente ma le seguenti mi portarono sulla strada che percorro ancora oggi, una strada fatta di ricerca, non della perfezione ma della bellezza. Tu sei fortunato ad aver compreso e focalizzato la tua modalità di scrittura, io non ho ancora nessuna certezza, la mia prossima opera deve sempre essere migliore dell'ultima, soprattutto la scrittura. 
Nello specifico ho una mia idea sulla scrittura e sull'arte più in generale: la scrittura è un'arte.
L'artista non ha una meta precisa, chi fa arte crea ed evolve insieme alla sua arte. L'arte è ricerca e sperimentazione secondo me non c'è limite.
L'artista che si ferma smette di evolversi e non produce più opere entusiasmanti. 
Questa è solo una mia idea, confutabile e criticabile, avrei degli esempi nel mondo della musica, della letteratura ma te li risparmio.
Dico questo solo per esprime che il concetto di letteratura non resta mai dentro confini stabiliti.  Si possono sperimentare tutti i generi e formati che vogliamo in nome dell'arte. Provare a mettersi in gioco anche con pochi caratteri è una sfida non da poco. 
Certo devono piacerti questo tipo di sfide altrimenti non c'è divertimento, questo è chiaro.
Quindi mi scuso se ti ho urtato in qualche modo, e capisco fino in fondo il tuo punto di vista.
Ho un vecchio account su Wattpad, se riesco a recuperarlo vado a leggerti. Hai lo stesso Nick ance su quella piattaforma?
Nel caso io ci riesca te lo faccio sapere.

Re: Contest di narrativa

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ElleryQ wrote: Scusate, sono qui solo di passaggio e, come sapete, interagisco davvero poco con l'Officina, oltre a essere fuori dai contest se non per qualche traccia ogni tanto.
Mi chiedevo: se la pubblicazione dei racconti sulla rivista legata al forum è stata già un buon elemento di motivazione... e se alzassimo la posta?
Abbiamo la fortuna di avere qui tra noi un editore che ci segue e spesso interagisce. E se (dietro suo consenso ovviamente) si pubblicasse un'antologia dei racconti vincitori? Oppure, se il vincitore di ciascun contest vincesse l'opportunità di far leggere all'editore il primo capitolo del suo romanzo nel cassetto, ai fini di una possibile pubblicazione (sarà sempre l'editore a valutare, in ogni caso)? O ancora, sempre la lettura del primo capitolo, ma all'agenzia con cui dovremmo avviare una collaborazione?
Potrebbe essere più motivante?
Sì, caro @ElleryQ, non l'ho detto esplicitamente temendo l'effetto Cicero pro catapecchia sua, ma quando parlavo di aggiungere pepe era proprio questo che intendevo, parola per parola  (y)
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/gia ... ataccia-2/
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/gia ... /mens-rea/
https://www.facebook.com/profile.php?id=100063556664392
https://emanuelasommi.wixsite.com/manu

Re: Contest di narrativa

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@Albascura parlando di premi, perché non proponiamo l'intervista? A me piacerebbe essere intervistato da @Sira ...
E poi mi propongo per essere io l'intervistatore dato che sono bravo a far inc....re tutti, con le verità scomode! By by :P
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: Contest di narrativa

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bestseller2020 wrote: @Albascura parlando di premi, perché non proponiamo l'intervista? A me piacerebbe essere intervistato da @Sira ...
E poi mi propongo per essere io l'intervistatore dato che sono bravo a far inc....re tutti, con le verità scomode! By by :P
Sarebbe bello conoscerci di più. Sapere come i nostri autori si approcciano alla stesura di un romanzo, dove trovano ispirazione...

Re: Contest di narrativa

42
Albascura wrote: Sarebbe bello conoscerci di più. Sapere come i nostri autori si approcciano alla stesura di un romanzo, dove trovano ispirazione...
Ecco cosa ci manca, le videochiamate a quattro.. (y)
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: Contest di narrativa

44
Dico la mia... in punta di piedi. A me personalmente non interessa inserirmi nel calderone degli aspiranti-a-essere-notati
scrittori o pubblicati-in-raccolte scrittori; fuori di qui vince, se è destino
che sia, il testo pensato, scritto, cancellato, revisionato tremila
volte, non in dodici ore o settimana o mese concessi dai
contest su Cdm. E se non è destino che i nostri testi vadano in giro (pagati) per il mondo, ci restano il divertimento, le critiche per imparare e per migliorarsi, il sapere che effetto fanno le nostre storie. Mi piaceva ricevere commenti sinceri, non ritagliati sui voti /non voti palesi.
Ovviamente lo dico senza ombra di polemica.
@bestseller2020  e @Poeta Zaza hanno espresso le mie stesse perplessità.
Già.

Re: Contest di narrativa

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Concordo sul fatto che in un forum di scrittura non si va, non si dovrebbe certo andare con la speranza "quasi certa" di farsi notare dall'editore lungimirante che folgorato dalle nostre opere ci pubblica e ci rende milionari.
I veri scrittori che hanno fortuna e che vivono solo della loro opera si contano sulle dita di una mano, credo.
Posso ricordare solo  J.K. Rowling autrice di Harry Potter? Tutti così o quasi vogliamo essere?

Il vero scrittore lavora anni alla sua opera, tanto lavoro per i romanzi e i racconti, una ri-scrittura infinita.
Se aspiriamo e facciamo questo siamo dei grandi, anche se non pubblicheremo mai. Ma lavoriamo sodo, aspiriamo a qualcosa. Meritiamo, anche se forse non riceveremo mai ciò a cui aspiriamo.
Naturalmente parlo per me.

Ma, mi chiedo, che male c'è, se nel mentre lavoriamo all'opera che rivolgerà lo sguardo del mondo verso di noi, intanto pubblichiamo raccontini e racconti, corti, lunghi, a puntate anche se lo spazio non basta come a me, in un forum di scrittura come questo? Se pubblichiamo liberamente, se pubblichiamo con una traccia, un tema, un'idea che potrà certo quasi sempre essere limitata, vincolante, incompleta, ma ci da una spinta, un'intuizione per sviluppare, dirigere una fantasia che magari avevamo e che questa benedetta traccia ci ha acceso nella mente come una scintilla prima di un incendio?
A mio parere una traccia, una qualunque, non è mai del tutto limitante o incompleta a ogni modo, prova è che io riesco a scrivere sempre, certo non con risultati eccelsi, ma non è quello che cerco o che mi serve.
Mi serve per esercitarmi. Anche i più grandi generali del mondo, quando si sono arruolati in accademia, da giovani hanno ramazzato il cortile e fatto il piantone e il servizio mensa.

I giornalisti fanno peggio. Nell'arco delle prime ore della notte di ogni giorno devono preparare un pezzo per la pubblicazione sui giornali del mattino e la loro traccia sono gli eventi, le cronache quotidiane e quotidianamente devono scrivere. Che devono fare? Non c'è tempo, scrivono lo stesso, sono allenati. E ci sono grandi giornalisti.

Possiamo essere come questi giornalisti? Preparare un pezzo la notte (metaforicamente) per il giorno successivo? Perchè no? Poi abbiamo un'opportunità in più rispetto ai giornalisti: altri come noi correggono il nostro pezzo, ci fanno domande, vogliono spiegazioni,  ben venga tutto questo, serve. Poi ci votano. E che sarà mai? Non danno i voti anche nelle scuole? Nei concorsi? Cambiamo modalità di voto, non votiamo. Esprimiamo pareri: il voto è solo una comodità.

Facciamo partecipare chi non partecipa, facciamo scrivere le tracce anche a chi non partecipa, come ho letto in validi consigli prima del mio. Facciamolo. Che potrà mai succedere? Facciamo leggere chi non partecipa, facciamogli esprimere un giudizio. Va bene. Facciamo partecipare esterni, collaboratori di riviste, editor che hanno tempo, purchè tutto sia visibile, una girandola, un'officina, un'opificio di scrittura.

Daccordo, daccordo: le regole possono essere cambiate: tempistiche, tracce, modalità votazione, aggiunta di collaboratori, editori, riviste... e quant'altro. Novità benefiche che incentivano, novità che poi qualcuno esaminerà concorderà, si faranno esperimenti, si proverà.
Mettere tante tracce: parafrasi  delle cronache, le cronache spesso si ripetono, ripetiamo anche le tracce migliori, periodicamente.

Talvolta le tracce non sono motivanti? È vero. Ma date a uno come me una traccia  rappresentata da un un mucchio di carta da pacchi accartocciata su un tavolo, cosparsa di paglia e stelle marine e ci scrivo un romanzo.
Date a uno come me una traccia con una spiaggia cosparsa da una scia di piccole orme di piede che si perdono all'infinito e ci scrivo un romanzo.
Un muro con sopra cocci di bottiglia o filo spinato. C'è un impero, c'è un mondo da descrivere. E quanti personaggi!

Potrei andare avanti all'infinito. Si, talvolta alcune tracce sono molto circoscritte, ma la nostra mente è infinita e può vedere oltre, perchè no?

Serve come esercizio. È un esercizio. Ci si scambiano pareri.
Inventiamo nuove modalità per scrivere.
Potremmo applicare le teorie che Ray Bradbury descrisse nel suo Lo Zen nell'arte della scrittura, testo che consiglio per una rapida lettura, è un libretto piccolo ma che contiene un vero tesoro di consigli per avere sempre delle idee.
Sempre.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Contest di narrativa

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Albascura wrote: Senza nessuna critica personale [...]
Ma certo, però c'è da ammettere che ognuno vive il proprio lavoro a modo suo. Io sono lavoratore dipendente e passo più (o meno) 8 ore davanti al pc e due per strada (per andare a lavorare). Non riesco, di sera, a mettermi a mezzo metro davanti a uno schermo, né ad avere la lucidità per scrivere qualcosa.
Mancanza di spirito di sacrificio? Magari sì, che devo dire? :facepalm:  
https://www.facebook.com/curiosamate

Re: Contest di narrativa

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bwv582 wrote: Ma certo, però c'è da ammettere che ognuno vive il proprio lavoro a modo suo. Io sono lavoratore dipendente e passo più (o meno) 8 ore davanti al pc e due per strada (per andare a lavorare). Non riesco, di sera, a mettermi a mezzo metro davanti a uno schermo, né ad avere la lucidità per scrivere qualcosa.
Mancanza di spirito di sacrificio? Magari sì, che devo dire? :facepalm:
Ho avuto questo modo di vivere anche io, dai primi anni Novanta che misero  quei computer enormi con il tubo catodico negli uffici. La sera non avevo certo voglia di starmene a casa davanti a un altro pc, che tra l'altro ancora non avevo, ma amavo scrivere e scrivevo... a mano, su diversi quadernoni, con diversi colori d'inchiostro, nero, blu, rosso, suddividendo trame, personaggi, situazioni e riassumendo.
Poi comprai vari  pc negli anni e scrissi su Word, ma la nostalgia per scrivere a mano mi rimase sempre, non me la sono mai tolta.
Tuttora, anche per scrivere un racconto, non sempre dico la verità ma abbastanza spesso, la prima stesura la scrivo a mano. Ho una bella calligrafia se voglio, scrivo in corsivo perché non amo lo stampatello, riservandolo solo per qualche tratto da evidenziare, ma scrivo anche veloce, pur rimandendo chiaro per la rilettura.
A mano sono libero di pasticciare, cancellare e vedere cosa avevo scritto prima, modificare... un sacco di cose.
Poi, quando l'idea è chiara anche se non completa, "travaso" nel pc. Si tratterebbe solo di copiare a questo punto, ma ci sono sempre delle correzioni, aggiunte e sottrazioni. Ma sono più veloce, non devo sforzarmi davanti alla pagina bianca.
È raro che mi metta davanti a una pagina Word bianca, (che poi coloro le pagine con texture che scarico dalla rete, non mi piacciono quelle in dotazione. Per me è riposante scrivere su un fondo color sabbia, legno chiaro, tabacco, verde marino, tela juta e altro... Bisogna variare la modalità di scrittura, mettere novità calmanti, che piacciono.
Certo poi talvolta, specie di notte mentre scrivo i miei interminabili romanzi, mi capita di crollare dal sonno.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Contest di narrativa

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Alberto Tosciri wrote: I veri scrittori che hanno fortuna e che vivono solo della loro opera si contano sulle dita di una mano, credo.
Posso ricordare solo  J.K. Rowling autrice di Harry Potter? Tutti così o quasi vogliamo essere?
Gli anglosassoni mostrano con passione chi ce l'ha fatta, a dimostrazione del buon funzionamento del loro sistema sociale. La Rowling scriveva seduta a un bar e non era sostenuta da nessuno, a parte dalla sua bravura, è il mantra che siamo abituati ad ascoltare. Meritocrazia, il sistema premia i più meritevoli. Che poi i più meritevoli siano anche quelli con più mezzi viene naturalmente sottaciuto. C'è molto di etica protestante in questa asserzione: i migliori vengono premiati. Il successo e la ricchezza sono frutto del lavoro e della determinazione dei singoli. Dio premia il merito, premia chi ce la fa con successo stesso. E infatti le società protestanti sono quelle che negli ultimi secoli hanno avuto una marcia in più nello sviluppo. Ma allo stesso tempo esiste nelle società protestanti il fattore predestinazione. La razza bianca, e in particolare gli anglosassoni o i tedeschi protestanti sono stati scelti da Dio per governare il mondo. E se non hai successo, se non sei ricco significa che ciò era nei piani del Signore. Nella traduzione della Genesi di Re Giacomo il creato è regalato da Dio all'uomo affinché ne faccia cosa voglia. E i protestanti sono gli unici a leggere la Bibbia nella loro lingua, almeno fino al Concilio Vaticano.  Il libero arbitrio per i protestanti ha una strana duplice valenza: esiste, ma limitatamente. Ciò che più conta è la predestinazione. 
Per noi cattolici le cose sono diverse. Abbiamo il libero arbitrio e non siamo stati scelti da nessuno, se non come specie umana dal sacrificio del Cristo sulla croce. E quindi viviamo e lavoriamo con sacrificio e il merito non è poi così importante, perché la Salvezza non viene dalla ricchezza o dal successo.
E per questo motivo Elio Vittorini faceva il linotipista e il tipografo e si prese pure una bella intossicazione da piombo prima di diventare giornalista e poi correggi bozze per una nota casa editrice. Vincenzo Consolo era un insegnante, prima di fare il giornalista. Salvatore Sciascia faceva il maestro elementare. Bufalino insegnava al liceo e l'ha fatto per tutta la vita. Brancati era un insegnante anche lui e giornalista. Bassani era ricco di famiglia, anche se durante le leggi razziali se la passò male. Poi divenne direttore editoriale della Feltrinelli. Pirandello apparteneva a una ricca famiglia che a un certo punto perse tutto a causa di investimenti sbagliati. Faceva l'insegnante e per arrotondare si arrabbattava con le traduzioni dal tedesco.  Flaiano era giornalista. Malaparte fece un po' di tutto, dal militare al giornalista, dal politicante all'intellettuale di regime e poi contro il regime. Capuana era avvocato e veniva da una famiglia di proprietari terrieri. Verga era una barone con tanto di feudi e palazzi. De Roberto, pure se veniva da una famiglia nobile, faceva il bibliotecario e fece la fame per tutta la vita. Tomasi di Lampedusa era un principe di un'antichissima famiglia di nobiltà iberica. Bonaviri era un medico. Abbiamo anche un commissario di polizia tra i più noti, un paio di magistrati. E potrei continuare se non fosse inutile.
La letteratura italiana non arricchisce, al massimo dà fama, se le cose vanno bene. Le opere che fanno i soldi sono altre: le barzellette di Totti, le memorie di una nota influencer, la martoriata storia della regina del Pandoro e del suo tatuato.
Pensare di trasformare la scrittura in un mestiere redditizio è un miraggio. 
Io sono cattolica e per me il merito non esiste. Esistono soltanto delle fortunate circostanze. 
Ah, benvenuti in Italia. 

Re: Contest di narrativa

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@Simona M.
Simona M. wrote: Io sono cattolica e per me il merito non esiste. Esistono soltanto delle fortunate circostanze. 
Allora siamo in due, più pochissimi altri. Ho abbastanza anni per ricordarmi la messa in latino. Sono rimasto a quell'epoca. Non dirlo a nessuno. I cristiani non sono ben visti... stiamo tornando alle catacombe...

Si, gli anglosassoni ragionano come hai esposto tu circa i meriti e anche S.Agostino, dottore della Chiesa, aveva dei pensieri simili. 
Purtroppo l'Italia non ama la cultura, la letteratura poi nemmeno a parlarne. Ma tutti vogliono scrivere,  pensano che si possono fare soldi. I soldi li fanno i personaggi simili a quelli che hai citato.
Ma li fanno anche gli assassini  in galera se scrivono un libro, se lo fanno scrivere cioè, sulla loro vita e le loro imprese.
I motivi per questa mancanza di interesse per la letteratura, la cultura in generale sono innumerevoli anche se potrebbero ridursi a pochi assiomi storici risalenti indietro a qualche secolo fa. Sarebbe un discorso lungo e interessante ma preferisco sorvolare. In passato ne ho parlato e le stanze dove l'ho fatto non le posso più frequentare per mia scelta, essendo venuto a diverbio con alcuni dove se dici che ami il passato ti scambiano e qualificano per fascista, sparandoti citazioni elementari in latino a sproposito.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Contest di narrativa

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Simona M. wrote: La razza bianca, e in particolare gli anglosassoni o i tedeschi protestanti sono stati scelti da Dio per governare il mondo.
Dimmi che è una frase ironica, ti prego.
Simona M. wrote: E quindi viviamo e lavoriamo con sacrificio e il merito non è poi così importante, perché la Salvezza non viene dalla ricchezza o dal successo.
Pure questa vero?

Ma qui, non si parlava di contest? Di rinnovamento? NAcchio c'entrano i fascisti  le beghe tra utenti ( @Alberto Tosciri )  e Gesù Cristo!  Ma staccate  qualche volta? 
Il problema qui sono davvero le idee allora, della letteratura, della narrativa frega un nacchio a nessuno. 
Anche io ho le mie idee religiose e politiche ma cerco di non sputtanarmi nei limiti del possibile. Ma soprattutto rispetto tutti e non cerco di convincere nessuno che quello che penso io sia vangelo! 
Qua, signori e signore, si dovrebbe parlare solo di scrittura e dintorni,  gli argomenti sono così tanti… Cercate di evitare sempre di sfociare nei propri idealismi. Non si parla, nei forum letterari, di religione o di sentimenti politici, solo nel caso l'attualità ci impone una presa di posizione a favore dei deboli potrei accettarlo.  In un forum come questo gli utenti sono tanti e tutti diversi, che stiamo a dire e a sentenziare come gira il mondo. Oh, i contest evasi sono il problema.  Certo che i nuovi utenti scappano via se entrano e leggono sta roba. Credo che il topic più frequentato sia quello dove ci si lamente di tutto, figuraiamoci! Sono vecchia anche io ma vivo come se fossi nata ieri, ho tutto da imparare e nulla da sentenziare né sulle religioni né su i fatti della vita, A me interessa capire, conoscere, sapere tutto anche di chi la pensa diversamente da me.
 E ci risiamo! Un'altra volta! Io non ho più parole.
 

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