Poeta Zaza ha scritto: lun dic 23, 2024 9:56 pmIl mio è un testo molto più semplice e lineare, con un unico fatto reale, che non si può fraintendere nel suo significato: il presunto assassino era qui,Ne prendo atto. Ma, allora, mi manca tutta la parte di dubbio morale che dovrebbe macerare il potenziale mentitore [seppur mentitore a fin di (presunto) bene]. Le scorie che ti limiti a elencare (nulla da dire) sono e restano il punto di un freddo elenco.
ergo, nello stesso momento non poteva essere là. Un solo vero, un solo fatto reale.
La moglie lo spinge a dire la verità: tutto qui.
Quello che volevo dire, nel mio commento, è che avrei gradito un guizzo, una frase in grado di ribaltare tutto. E il ribaltamento è tanto più dirompente quanto più essenziale e piano è un testo. Nessun dubbio, nessuna incertezza fino al punto. E dopo il punto tutto va riletto.
Mi va bene così, il racconto in forma di pièce è tuo.
Tuttavia, mi permetto d'immaginare un finale:
(...)
"Diletta mia, Verità o compassione? Giustizia o vendetta? Equità o minor male?"
"Sul tuo sentiero c'è un solo vero" gli fa eco la moglie. Poi sospira, lo guarda e aggiunge: "Ma..."
Cala la tela
(e s'incastra a metà)
Non è certo il meglio che si possa fare. Ma è un esempio diciò che voglio dire.