Re: [Casa editrice] Nulla die
2Visto che non ci sono post su questa casa editrice, qualcuno mi sa dare qualche informazione?
C'è chi ha pubblicato con loro? Come è stato l'esperienza?
C'è chi ha pubblicato con loro? Come è stato l'esperienza?
Re: [Casa editrice] Nulla die
3Una piccola CE che andava piuttosto di moda tra gli esordienti ai tempi del vecchio forum. C'erano almeno una ventina di pagine di testimonianze, alcune abbastanza positive, altre molto negative.
Di più oggi non so.
Di più oggi non so.
Re: [Casa editrice] Nulla die
4Anni fa, caricai il mio estratto sul loro sito e dopo qualche giorno mi fu chiesto di spedire il manoscritto per intero, visto che sembrava di loro interesse. Come richiesto dai campi del "form", avevo inserito la sinossi, la lunghezza del testo e tutte le informazioni su cui immagino si basassero per capire se prendere o meno in considerazione il testo.
Passati alcuni mesi mi fu risposto che il testo non rientrava nella loro linea editoriale e che era stato rifiutato, salvo poi, nella stessa mail, chiedermi di sottoporre di nuovo il tutto alla loro attenzione dopo un sostanzioso taglio (circa un terzo), poiché il romanzo per il genere a cui apparteneva risultava troppo lungo (non erano nemmeno 250 cartelle, in verità), e per tutta una serie di questioni non poteva essere stampato. Addirittura, nella mail era anche contenuto un esempio di "editing fai da te" su come tagliuzzare le frasi qua e là.
La persona con cui mi rapportai fu gentile e disponibile (si profuse in più di una mail di spiegazioni, cosa più unica che rara in questo panorama) ma decisi comunque che non aveva senso snaturare il mio testo con tagli che non miravano a migliorarne la qualità, bensì a ridurre semplicemente il numero di battute.
Mi lasciò solo molto perplesso il fatto che già dal caricamento dovessero sapere molto bene a che genere apparteneva il manoscritto e quanto era lungo e perciò non capivo perché lo avessero messo in coda di valutazione.
A parte questo, sono tornato anni dopo all'attacco con un nuovo manoscritto, ma mi è stato rifiutato già a partire dall'estratto.
Ricordo comunque che i loro contratti prevedevano (non ho idea se ora sia cambiata) la cessione dei diritti per ben 20 anni... che non è davvero una bazzecola.
Passati alcuni mesi mi fu risposto che il testo non rientrava nella loro linea editoriale e che era stato rifiutato, salvo poi, nella stessa mail, chiedermi di sottoporre di nuovo il tutto alla loro attenzione dopo un sostanzioso taglio (circa un terzo), poiché il romanzo per il genere a cui apparteneva risultava troppo lungo (non erano nemmeno 250 cartelle, in verità), e per tutta una serie di questioni non poteva essere stampato. Addirittura, nella mail era anche contenuto un esempio di "editing fai da te" su come tagliuzzare le frasi qua e là.
La persona con cui mi rapportai fu gentile e disponibile (si profuse in più di una mail di spiegazioni, cosa più unica che rara in questo panorama) ma decisi comunque che non aveva senso snaturare il mio testo con tagli che non miravano a migliorarne la qualità, bensì a ridurre semplicemente il numero di battute.
Mi lasciò solo molto perplesso il fatto che già dal caricamento dovessero sapere molto bene a che genere apparteneva il manoscritto e quanto era lungo e perciò non capivo perché lo avessero messo in coda di valutazione.
A parte questo, sono tornato anni dopo all'attacco con un nuovo manoscritto, ma mi è stato rifiutato già a partire dall'estratto.
Ricordo comunque che i loro contratti prevedevano (non ho idea se ora sia cambiata) la cessione dei diritti per ben 20 anni... che non è davvero una bazzecola.