Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

476
Premettendo che il governo italiano ha sbagliato per come ha affrontato l'ultimo arrivo dei migranti, la reazione della Francia solleva molte perplessità, visto che in fatto di accoglienza di migranti dovrebbe farsi un esame di coscienza. Ma la critica fatta all'Italia non è dovuta al comportamento avuto verso i migranti, ma al fatto che è andato al potere un governo dove diversi suoi membri strizzavano l'occhio a Le Pen, elemento che insidia chi sta ora governando i francesi.
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477
@M.T. Sui migranti ci sarebbe da fare un discorso lungo e articolato: personalmente sono dell'idea che i migranti, in un paese a crescita zero di popolazione qual è il nostro, non siano un peso, ma una risorsa. La rivalità con la Francia, poi, c'è sempre stata: Mussolini chiamava Francia e Italia "le cuginastre bastarde" e, probabilmente, era un a delle poche cose su cui avesse ragione.
Penso sia il caso di toccare un altro argomento, quello del decreto sui rave-party. Premesso che li giudico pericolose riunioni di giovani tossici e debosciati da prendere a calci nel culo, le normative esistenti in  materia di pubblica sicurezza e protezione della proprietà privata erano più che sufficienti, bastava la volontà di applicarle. Una norma che conferisce a un giudice (e sappiamo quanto certi giudici possano rivelarsi inaffidabili) il potere di dichiarare illegale una riunione che superi le cinquanta persone, oltre che rappresentare una bandierina per accontentare gli elettori di un certo tipo, è un pericolo per la democrazia. Basterà la decisione di un giudice per dichiarare l'illegalità di ogni manifestazione di piazza contraria al governo in carica, autorizzando le forze dell'ordine ad interventi tipo Bolzaneto. Roba da Videla. Tutto sommato, questo governo sta mostrando prima del previsto il suo vero volto.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

478
Cheguevara ha scritto: Una norma che conferisce a un giudice (e sappiamo quanto certi giudici possano rivelarsi inaffidabili) il potere di dichiarare illegale una riunione che superi le cinquanta persone, oltre che rappresentare una bandierina per accontentare gli elettori di un certo tipo, è un pericolo per la democrazia. Basterà la decisione di un giudice per dichiarare l'illegalità di ogni manifestazione di piazza contraria al governo in carica, autorizzando le forze dell'ordine ad interventi tipo Bolzaneto. Roba da Videla. Tutto sommato, questo governo sta mostrando prima del previsto il suo vero volto.
Era da tempo che si doveva intervenire contro i rave. Ma questa normativa, come ha detto Mauro Corona a Carta Bianca, sa di fascismo.
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Forse questo andrebbe in Unpopular opinion, ma gli ultimi governi di sinistra e quello nuovo di destra a me non sembrano poi così distanti.
Cos'ha fatto la sinistra, negli ultimi dieci anni, per i problemi dei lavoratori (non solo lo stipendio, ma le morti sul lavoro o le tutele per i precari), per le energie rinnovabili, per la questione dei migranti? Poco o niente. Cosa sta facendo la destra? Quello che ci si aspettava, cioè distrarre l'attenzione con scemenze come i rave, o il limite dei contanti (e di sicuro sanno che alla maggioranza non importa di poter spendere cinquemila euro in contanti, neanche li hanno) Fare riforme vere è molto più difficile e politicamente rischioso (non per niente ne aspettiamo alcune da decenni).

Detto ciò, vorrei fare un appunto anche sulla guerra in Ucraina (la discussione "ufficiale" è stata chiusa, ma non significa che non possa lamentarmene). Nove mesi fa nessuno credeva che gli ucraini avessero qualche chance, ma hanno riconquistato territori, nella regione di Kharkiv e ora a Kherson. Stanno facendo veri miracoli per dimostrare di meritarsi un aiuto che, secondo giustizia, dovrebbe essere incondizionato. Ciò che mi preme sottolineare è soprattutto che, man mano che gli ucraini avanzano, si vede che i vertici russi sono meglio disposti a trattare. 
Questo, credo, era lo scopo dell'invio di armi: non un amore per la guerra ma una necessità, che doveva servire a stabilire una pace più giusta. E gli ucraini l'hanno capito al volo:  hanno messo ogni cura nell'evitare crimini e nel riguadagnare territori, perché da questo dipendeva la loro stessa sopravvivenza. Ora l'inverno bloccherà molte operazioni militari, ma mi auguro che nessuno degli "alleati" si tiri indietro o si dimentichi di avere una guerra alle porte di casa
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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480
@Silverwillow Come spesso mi capita, sono d'accordo con te su tutta la linea, anche se devo spezzare una lancia in favore della sinistra. che negli ultimi dieci anni ha governato a spizzichi e bocconi e con alleanze che non consentivano una linea politica, appunto, di sinistra. Oggi siamo al punto che questa sinistra composta in gran parte da democristiani viene sorpassata, nei sondaggi, dai Cinquestelle che, tra le molte cazzate, dicono anche cose che dovrebbero essere, e più non sono, appannaggio della sinistra.
Riguardo alla guerra in Ucraina, meglio non stimolare interventi a senso unico che potrebbero condurre lo Staff a chiudere anche questa discussione, che siamo comunque i soliti quattro amici al bar a frequentare. Un saluto.
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Silverwillow ha scritto: Forse questo andrebbe in Unpopular opinion, ma gli ultimi governi di sinistra e quello nuovo di destra a me non sembrano poi così distanti.
Cos'ha fatto la sinistra, negli ultimi dieci anni, per i problemi dei lavoratori (non solo lo stipendio, ma le morti sul lavoro o le tutele per i precari), per le energie rinnovabili, per la questione dei migranti?
Il mondo del lavoro è stato rovinato dalla legge Biagi, uomo portato come eroe e martire quando invece era solo vittima, voluta dalla destra; poi le cose sono peggiorate da Renzi/cavallo di Troia che di sinistra non aveva nulla e s'ispirava a Berlusconi, non facendo che proclamare che tutti gli imprenditori erano eroi, infischiandosene se con il loro far soldi e non seguire le regole sulla sicurezza causavano morti.
Cheguevara ha scritto: siamo comunque i soliti quattro amici al bar


Una grandissima canzone, che trovo sempre attuale (anche se non sono un frequentatore di bar :P ). Il tempo passa e ci si accorge che si sta invecchiando... ok, prima che prenda la depressione e ci si vada a buttare da un ponte :D , cambiamo musica e pensiamo alla giovinezza. Forever young, come si dice adesso, anche se si hanno centoquarant'anni e passa :sorrisoidiota: 

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482
@M.T.D'accordo su Biagi e Renzi. L'unico  modo di restare forever young è quello di non arrivare alla vecchiaia che, per quelli come me, non è motivo di depressione, ma solo un'età della vita che, come le altre, presenta caratteristiche negative e positive. L'importante è esserci, possibilmente in piedi, ma anche no, basta che le sinapsi continuino a funzionare.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

483
Parlando di bollette ed energia, si era paventato, con il calo avuto del costo energetico degli ultimi tempi, che ci sarebbe stato un calo delle bollette intorno al 7% a ottobbre. Calo un par di ciufoli: il costo dei kwh è passato da 0,32 centesimi di settembre a 0,55 per gli ultimi tre mesi dell'anno.
Ora, rispetto a nemmeno un anno fa, il costo dell'energia elettrica per utenza è più che raddoppiato.
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Cheguevara ha scritto: anche se devo spezzare una lancia in favore della sinistra. che negli ultimi dieci anni ha governato a spizzichi e bocconi e con alleanze che non consentivano una linea politica, appunto, di sinistra
Se abbiamo governi che non riescono mai a governare la colpa è di tutta la nostra classe politica: sinistra, destra e vie di mezzo.
Cheguevara ha scritto: Oggi siamo al punto che questa sinistra composta in gran parte da democristiani viene sorpassata, nei sondaggi, dai Cinquestelle che, tra le molte cazzate, dicono anche cose che dovrebbero essere, e più non sono, appannaggio della sinistra.
Su questo abbiamo idee differenti, perché per me i 5s non sono neanche di sinistra, sono populisti ibridi. A parte le marce per la pace e la difesa granitica del reddito di cittadinanza, io non ho sentito dichiarazioni sui problemi più urgenti, come l'energia o l'inflazione, forse me le sono perse (mi dispiacerebbe, una volta tanto che dicono qualcosa di intelligente me la perdo... :lol:  )
M.T. ha scritto: Il mondo del lavoro è stato rovinato dalla legge Biagi, uomo portato come eroe e martire quando invece era solo vittima, voluta dalla destra; poi le cose sono peggiorate da Renzi/cavallo di Troia che di sinistra non aveva nulla e s'ispirava a Berlusconi, non facendo che proclamare che tutti gli imprenditori erano eroi, infischiandosene se con il loro far soldi e non seguire le regole sulla sicurezza causavano morti.
Ne so poco sulla questione, ma un unico politico casinista o incapace non può decidere le sorti del Paese. La democrazia dovrebbe servire proprio a evitare che passino leggi o decisioni dannose.
M.T. ha scritto: Una grandissima canzone, che trovo sempre attuale (anche se non sono un frequentatore di bar :P ). Il tempo passa e ci si accorge che si sta invecchiando...
A me faceva tristezza anche quand'ero giovane, pensati ora...
M.T. ha scritto: Parlando di bollette ed energia, si era paventato, con il calo avuto del costo energetico degli ultimi tempi, che ci sarebbe stato un calo delle bollette intorno al 7% a ottobbre.
Ero speranzosa anch'io, tra aiuti promessi e prezzo del gas che sembrava in discesa, invece non si è avverato nessuno dei due. Se continua così, alla prossima bolletta mi devo vendere un rene (se conoscete qualcuno interessato fatemi sapere   :facepalm:  )
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485
@Silverwillow Ho spezzato una lancia in favore della sinistra, non dei Cinquestelle, che però furbescamente e populisticamente cercano (e ci riescono) di accaparrarsi uno parte del suo elettorato. D'altronde l'unico sistema veramente efficace per tamponare la situazione in un Paese dove il risparmio privato ammonta a circa 5.000 miliardi, cioè un'imposta patrimoniale (tutti i paesi civili ce l'hanno, meno il nostro) non viene mai menzionato, e neanche sfiorato; non lo è stato nei governi non di sinistra, ma di cui la sinistra ha fatto parte, figuriamoci nell'attuale triade melon-salvin-berlusconiana. Eppure, come ho già avuto modo di evidenziare, un'imposta dell'1%, che significherebbe 100.000 Euro su dieci milioni come 1 Euro su cento, non peggiorerebbe significativamente la situazione economica di chi è tassato, mentre migliorerebbe di molto quella della comunità. Ma gli italiani si ricordano dello Stato quando c'è da chiedere o da criticare, mai quando c'è da dare. Eppoi, c'è sempre la Charitas, no?
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

486
Cheguevara ha scritto: un'imposta dell'1%, che significherebbe 100.000 Euro su dieci milioni come 1 Euro su cento, non peggiorerebbe significativamente la situazione economica di chi è tassato, mentre migliorerebbe di molto quella della comunità. Ma gli italiani si ricordano dello Stato quando c'è da chiedere o da criticare, mai quando c'è da dare.
È vero, purtroppo. 
Vorrei però menzionare una proposta virtuosa locale. Nella mia città si vuole sperimentare il trasporto pubblico urbano totalmente gratuito per tutti. Si richiederebbe ai cittadini una tassa per coprire le spese. L'idea nasce dalla volontà sia di offrire un servizio essenziale che di ridurre l'inquinamento. Se i trasporti pubblici sono gratis e al contempo già pagati le persone userebbero meno le automobili. 
Intanto è già da un anno che abbiamo delle fasce orarie in cui la metropolitana è gratis e lo sono sempre ascensori e funicolari. Pare che già sia un ottimo incentivo.
Non so se i cittadini protesteranno per la tassa, vedremo.
Comunque il nostro sindaco è di destra (l'assessore ai trasporti di sinistra, voluto proprio dal sindaco), anche se per me l'idea va nella direzione opposta. Bisogna dire che oggigiorno la politica dipende anche molto dalla volontà e dell'intelligenza dei singoli, per lo meno a livello locale.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

487
@ivalibri Se parlamentari ed esponenti di governo funzionassero come funziona larga parte dei sindaci, le cose andrebbero un po' meglio di come vanno. L'operato dei sindaci va apprezzato ancora di più, se si tiene conto che su ogni genere di intervento posto (o non posto) in essere da un qualsiasi sindaco pende la spada di Damocle di imputazione penale, con relativo processo di durata decennale. Destreggiarsi tra migliaia di leggi, leggine, decreti, circolari ministeriali e chi più ne ha più ne metta, rende il mestiere di sindaco tra i più rischiosi da praticare in questo Belpaese.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

489
dyskolos ha scritto: Vuoi dire che esistono luoghi pubblici dove si pagano gli ascensori?
Assolutamente sì. Nella mia città, Genova. Non si tratta di ascensori privati, ma pubblici, che collegano parti della città (che d'altronde si erge su una serie di colline e dislivelli).
Celebre è l'ascensore per Castelletto da piazza del Portello. Citato in una poesia di Giorgio Caproni, ti riporto la prima parte:

L'ascensore 

Quando andrò in paradiso
non voglio che una campana
lunga sappia di tegola
all'alba - d'acqua piovana.

Quando mi sarò deciso
d'andarci, in paradiso
ci andrò con l'ascensore
di Castelletto, nelle ore notturne,
rubando un poco
di tempo al mio riposo.


Il costo del biglietto era di 70 centesimi, mi pare. Ora è gratis, ma ti assicuro che ne vale la spesa se capiti a Genova. Il panorama è mozzafiato e l'ascensore in sé è una bellezza.
Ciao!

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

490
ivalibri ha scritto: Il costo del biglietto era di 70 centesimi, mi pare. Ora è gratis, ma ti assicuro che ne vale la spesa se capiti a Genova. Il panorama è mozzafiato e l'ascensore in sé è una bellezza.
Ciao!

Verrò :)
Non potrò non vedere l'ascensore di Castelletto. Appena passo da Genova, mi farò un giretto sugli ascensori.
Il Sommo Misantropo

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

491
dyskolos ha scritto: Verrò :)
Non potrò non vedere l'ascensore di Castelletto. Appena passo da Genova, mi farò un giretto sugli ascensori.
Ti aspetto!
Se vieni, ti accompagno io a Castelletto. 
Intanto ti copio-incollo tutta la poesia, con l'occasione l'ho riletta. È troppo bella.

L'ASCENSORE

Quando andrò in paradiso
non voglio che una campana
lunga sappia di tegola
all’alba – d’acqua piovana.

Quando mi sarò deciso
d’andarci, in paradiso
ci andrò con l’ascensore
di Castelletto, nelle ore notturne,
rubando un poco
di tempo al mio riposo.

Ci andrò rubando (forse
di bocca) dei pezzettini
di pane ai miei due bambini.
Ma là sentirò alitare
la luce nera del mare
fra le mie ciglia, e… forse
(forse) sul belvedere
dove si sta in vestaglia,
chissà che fra la ragazzaglia
aizzata (fra le leggiadre
giovani in libera uscita
con cipria e odor di vita
viva) non riconosca
sotto un fanale mia madre.

Con lei mi metterò a guardare
le candide luci sul mare.
Staremo alla ringhiera
di ferro – saremo soli
e fidanzati, come
mai in tanti anni siam stati.
E quando le si farà a puntini,
al brivido della ringhiera,
la pelle lungo le braccia,
allora con la sua diaccia
spalla se n’andrà lontana:
la voce le si farà di cera
nel buio che la assottiglia,
dicendo “Giorgio, oh mio Giorgio
caro: tu hai una famiglia.”

E io dovrò ridiscendere,
forse tornare a Roma.
Dovrò tornare a attendere
(forse) che una paloma
bIanca da una canzone per radio,
sulla mia stanca
spalla si posi. E alfine
(alfine) dovrò riporre
la penna, chiuder la càntera:
“É festa”, dire a Rina
e al maschio, e alla mia bambina.

E il cuore lo avrò di cenere
udendo quella campana,
udendo sapor di tegole,
l’inverno dell’acqua piovana.

Ma no! se mi sarò deciso
un giorno, pel paradiso
io prenderò l’ascensore
di Castelletto, nelle ore
notturne, rubando un poco
di tempo al mio riposo.

Ruberò anche una rosa
che poi, dolce mia sposa,
ti muterò in veleno
lasciandoti a pianterreno
mite per dirmi: “Ciao,
scrivimi qualche volta,”
mentre chiusa la porta
e allentatosi il freno
un brivido il vetro ha scosso.

E allora sarò commosso
fino a rompermi il cuore:
io sentirò crollare
sui tegoli le mie più amare
lacrime, e dirò “Chi suona,
chi suona questa campana
d’acqua che lava altr’acqua
piovana e non mi perdona?”

E mentre, stando a terreno,
mite tu dirai: “Ciao, scrivi,”
ancora scuotendo il freno
un poco i vetri, tra i vivi
viva col tuo fazzoletto
timida a sospirare
io ti vedrò restare
sola sopra la terra:

proprio come il giorno stesso
che ti lasciai per la guerra.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

494
Silverwillow ha scritto: Ne so poco sulla questione, ma un unico politico casinista o incapace non può decidere le sorti del Paese. La democrazia dovrebbe servire proprio a evitare che passino leggi o decisioni dannose.
La colpa non fu solo di Biagi, creatore della legge, ma di chi la volle: la destra, Berlusconi e gli imprenditori. Berlusconi andò al potere per il proprio tornaconto e di coloro che erano dalla sua parte, gli imprenditori, dato che anche lui lo era (e qui bisognerebbe parlare della necessità di una legge che vieta a chi ha media o è imprenditore o entrambi, di fare politica). Questa legge favoriva chi era al comando delle ditte, ma il problema è che da lì è cominciata la rovina del mondo del lavoro, cosa che è andata peggiorando poi negli anni.
Ma saebbe riduttivo dare la colpa solo a Biagi, Berlusconi, imprenditori e la destra: la colpa fu anche dei lavoratori, che lasciarono fare, stando fermi quando c'era da protestare e scioperare, da lottare per i loro diritti. Ora si piange per contratti pessimi, per condizioni di lavoro sempre peggiori, ma se si fosse fatto qualcosa al momento opportuno, ora le cose sarebbero diverse. Ma non si voleva scioperare perché si perdevano soldi per poter andare in ferie, quindi non si è fatto niente; ora, non solo non ci sono i soldi per le ferie, ma fra un po' non ci saranno i soldi per mangiare. Bell'interesse è stato fatto. E quelli che dicevano che bisognava impegnarsi per mantenere i diritti acquisiti, venivano derisi, insultati, disprezzati e perculati.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

495
@M.T. Hai ragione su tutta la linea. Più che ai lavoratori, però, la mancata reazione va attribuita ai sindacati, che non fecero il loro mestiere. E per quanto riguarda Berlusconi, che oggi si atteggia a statista dopo aver fatto tanti danni, bisognerebbe aggiungere alla qualifica di imprenditore le parole "sull'orlo del fallimento". Dopo la caduta del suo protettore Craxi le banche iniziavano a chiedergli il rientro da enormi esposizioni, il fallimento si profilava in un orizzonte non troppo lontano e la famosa discesa in campo fu l'unico mezzo per evitare il crollo. Peccato che le leggi e leggine che lui e i suoi sodali hanno confezionato su misura, abbiano giovato solo a lui e ai suoi simili e siano andate contro gli interessi del resto del Paese. Purtroppo la gente va a votare (sempre di meno, per la verità) continuando a fidarsi delle promesse del tipo cchiù pilu pi tutti, come è accaduto anche stavolta. Che Dio ce la mandi buona! 
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496
Passano i giorni e si delinea sempre più chiaramente la vocazione di questo governo. Misure più recenti: innalzamento del tetto del contante a 5.000 Euro, riforma (cosiddetta) del reddito di cittadinanza, istituzione (prossima, ad oggi è inclusa nel testo della legge che sarà approvata a breve) di un limite di 30 Euro, al di sotto del quale sarà possibile a qualsiasi esercente, artigiano o professionista rifiutare il pagamento a mezzo bancomat o carta di credito. Il primo provvedimento e l'ultimo dei tre citati vanno nella direzione di non rompere le scatole a chi pratica il nero, e mi sembra in linea col colore amato dalla nostra nuova PdC. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, più che mai necessario nella fase economica che il Paese sta attraversando, la vera riforma necessaria sarebbe stata quella di istituire un sistema di controlli tale dal ridurre al minimo la presenza dei cosiddetti furbetti. Invece durerà al massimo otto mesi e verrà tolto al primo rifiuto di una proposta di lavoro. Facciamo degli esempi:  a un percettore di rdc che abita a Roma viene proposto un lavoro non dico a Milano, ma a Frosinone, con uno stipendio mensile di 6-7-800 Euro. Prendere il treno o l'auto ogni giorno, mangiare fuori casa, con costi complessivi di 2-300 Euro al mese, fare una vita di merda, non sono scusanti: o vai, o ti tolgo il rdc. Oppure sei un cinquantenne, percettore di rdc perché ha perso il lavoro e nessuno vuole assumerlo: dopo 8 mesi il rdc ti verrà comunque tolto e come campare saranno affari tuoi, puoi sempre arruolarti nella criminalità organizzata, così la tua situazione economica passerà dalle stalle alle stelle. In definitiva, la vulgata è che, a parte i disabili, chi non lavora è perché non ha voglia di lavorare, eppoi il governo aiuterà le imprese, che subito creeranno nuovi posti di lavoro. Con che tipo di contratti e con che tipo di salari, viene lasciato alla discrezionalità dei datori di lavoro e al mercato. Quel mercato che paga 2 Euro l'ora chi si rompe la schiena a raccogliere pomodori. L'istituzione di un salario minimo garantito non è neanche sfiorata nei programmi governativi. Eppoi c'è sempre la Charitas. Pare di essere nell'800. 
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

497
Cheguevara ha scritto: il governo aiuterà le imprese, che subito creeranno nuovi posti di lavoro. Con che tipo di contratti e con che tipo di salari, viene lasciato alla discrezionalità dei datori di lavoro e al mercato. Quel mercato che paga 2 Euro l'ora chi si rompe la schiena a raccogliere pomodori. L'istituzione di un salario minimo garantito non è neanche sfiorata nei programmi governativi.
sono anni che i governi sono lontani dai lavoratori: non mi sorprende che questo governo potesse fare diversamente.
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498
M.T. ha scritto: sono anni che i governi sono lontani dai lavoratori: non mi sorprende che questo governo potesse fare diversamente.
Si temeva il pericolo fascista, invece mi pare che l'unico pericolo costante qui in Italia sia quello della mediocrità. 
Che il governo sia di sinistra, di destra o misto cambia poco. I soldi non ci sono mai e si fanno misure raffazzonate: flat tax limitata, reddito di cittadinanza non ripensato da capo (come serviva) ma con qualche taglio dove capita (e tanto peggio per quelli a cui capita), aiuti generici per l'energia (che non ho capito in cosa consistano), ecc.
In pratica hanno scontentato tutti, ma neanche tantissimo (questa finanziaria è mediocre perfino nello scontento causato). Mi sta passando la voglia di seguire la politica, sinceramente.
Cheguevara ha scritto: Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, più che mai necessario nella fase economica che il Paese sta attraversando, la vera riforma necessaria sarebbe stata quella di istituire un sistema di controlli tale dal ridurre al minimo la presenza dei cosiddetti furbetti.
Infatti andava rivisto proprio in funzione di evitare le truffe e di incentivare il lavoro (perché quello dovrebbe essere il fine ultimo, non un sussidio a tempo indefinito). Il lavoro in molti posti c'è, perché mancano moltissimi lavoratori in agricoltura e nei servizi come ristoranti, negozi o supermercati. Il problema è nella burocrazia e nei contratti, perché se offri un lavoro per tre mesi è chiaro che nessuno rischia di perdere un reddito statale sicuro. L'altra cosa, come giustamente dici, è il salario minimo, che dovrebbe essere uniformato alla media europea.
Inutile raccontarsi la favola della dignità del lavoro: se uno guadagna uguale senza fare niente, al 99% non farà niente (o al limite lo farà in nero). 
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Silverwillow ha scritto: Si temeva il pericolo fascista
questo non è ancora scongiurato: nelle reti nazionali ho sentito parlare di razze anziché nazionalità e questo non mi è piaciuto per niente.
Silverwillow ha scritto: Il lavoro in molti posti c'è, perché mancano moltissimi lavoratori in agricoltura e nei servizi come ristoranti, negozi o supermercati. Il problema è nella burocrazia e nei contratti, perché se offri un lavoro per tre mesi è chiaro che nessuno rischia di perdere un reddito statale sicuro.
Da anni si parla di fare lavorare la gente, ma mai di come farla lavorare: contratti e condizioni di lavoro dignitosi, e non "tutto va bene pur di lavorare".

E dopo aver avuto il presidente operaio, imprenditore, giullare, adesso ci tocca sorbire l'Infantino migrante, gay, qatarino ma anche repressore, che appena si contesta cala la mano pesante: si cerca di nascondere la verità, ma la verità non può essere sempre nascota. I peggiori Mondiali di calcio da quando sono stati inventati.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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M.T. ha scritto: questo non è ancora scongiurato: nelle reti nazionali ho sentito parlare di razze anziché nazionalità e questo non mi è piaciuto per niente.
Questa non l'avevo sentita, quindi non so a cosa si riferisse... Finora mi pare che Giorgia Meloni stia cercando di imitare Draghi, ma senza avere la sua autorevolezza. Berlusconi si lamenta che non vuole essere un nonno ai giardini pubblici (o qualcosa del genere) e Salvini sforna post come non ci fosse un domani occupandosi un po' di quel che vuole, tranne che del suo ministero. Nell'insieme mi pare una destra ridicola perfino come destra.
M.T. ha scritto: Da anni si parla di fare lavorare la gente, ma mai di come farla lavorare: contratti e condizioni di lavoro dignitosi, e non "tutto va bene pur di lavorare".
Stessa cosa che dicevo io. Se metti un sussidio al posto del lavoro, in una situazione in cui il lavoro ha grossi problemi, poi non ti puoi lamentare. Prima vanno risolti i problemi del lavoro (contratti, stipendi, investimenti, ecc.) e solo dopo puoi togliere un sussidio che milioni di persone ormai danno per scontato. Finché il lavoro non c'è per tutti, alla fin fine si parla di aria fritta. Finora questo governo non ha dato nessun segnale concreto, solo micro-riforme e specchietti per le allodole. Non cominciamo tanto bene
M.T. ha scritto: E dopo aver avuto il presidente operaio, imprenditore, giullare, adesso ci tocca sorbire l'Infantino migrante, gay, qatarino ma anche repressore, che appena si contesta cala la mano pesante
Ma no, dai, Infantino è solo in crisi d'identità, poveretto   :lol:   Io i mondiali li sto seguendo più per le polemiche che per le partite
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)
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