Re: Situazione Ucraina-Russia

701
Allende aveva il volto umano. Ma è proprio il suo volto umano che ha indotto i padroni della liberta e della democrazia a farlo fuori.
È peculiare che lo racconti kissinger l autore dell omicidio al quale venne dato il nobel della pace. 
Dare il nobel ad un assassino è una pratica assai peculiare del mondo occidentale.
Alla fine vengono in mente le parole che Schopenhauer rivolgeva al suo cane quando lo faceva arrabbiare: ma che sei stupido come un uomo?

Re: Situazione Ucraina-Russia

702
Ben ritrovato, @L
Chiarissima la tua risposta, di cui condivido molti aspetti. Ho discettato con Anglares di Marx e Engels perché è venuto fuori il discorso. Come hai potuto leggere non mi ritrovo nell'impostazione materialista della sua teoria, ma bisogna riconoscere che al contrario di quanto comunemente si crede (anche coloro i quali appena sentono il termine comunismo scappano a gambe levate) il nostro modo di pensare è permeato da un marxismo di fondo. È un dato di fatto, Marx ha cambiato la storia del pensiero e ha avuto più influenza lui sul modo di concepire il nostro stare al mondo di molti filosofi successivi. 
Quando dico che bisognerebbe riprendere alcune parti del suo pensiero non intendo certo dire di prendere in mano Il capitale e fare la dittatura del proletariato! Non sarebbe possibile, intanto, e se lo fosse sarebbe un disastro.
L ha scritto: La società è un'astrazione; l'individuo è la sola cosa reale, fatta di carne e sangue. Il sistema che più si avvicina agli ideali cui mi sembra tu ti ispiri è quello della socialdemocrazia "di stampo renano", cioè il sistema di governo vigente in Germania e nei Paesi scandinavi. È un modello di forte compartecipazione di quelli che Marx chiamerebbe i proletari, cioè tutti coloro che non posseggono i mezzi di produzione (una terminologia che oggi sarebbe impensabile, anche se di proletari è pieno il mondo), tanto che in Germania i dipendenti della grandi aziende sono rappresentati nei consigli di amministrazione con un forte potere di veto sulle decisioni più importanti, e con un solido e costoso welfare a proteggere i cittadini dai rovesci della vita. Il tutto senza intaccare l'esercizio delle libertà individuali e la libertà di impresa. Nei circoli conservatori statunitensi va di moda chiamare questo modello socialismo. Se per socialismo intendi questo, a me sta bene.
Intendo certamente qualcosa che si avvicina a questo. Anche se ritengo che si dovrebbe provare a immaginare qualcosa di nuovo. In questo senso mi pare che questa proposta, peraltro assolutamente ragionevole e preferibile a modelli di capitalismo più disumani, si basi comunque su vecchi schemi. Con questo non voglio dire di sapere come si dovrebbe fare. Ci vorrebbero dei pensatori nuovi, del calibro di Marx, però, in quanto a capacità di analisi e di ragionamento (cosa che, ahimè, non mi pare di vedere da nessuna parte), per uscire da schemi mentali che ci ingabbiano.
Tu dici che la società è un'astrazione e che solo l'individuo è reale, perché fatto di sangue e carne (un'affermazione anche questa che si può ricondurre alle strutture e sovrastrutture del marxismo), ma come diceva Aristotele l'uomo è un animale sociale e questa nostra dimensione dello stare al mondo non va dimenticata. Possiamo metterla di lato, ignorarla, ma anch'essa vuole la sua parte. Non so come dire, ma se mettere la società davanti all'individuo genera mostri, anche fare il contrario non è esente dallo stesso pericolo. Ci vuole un equilibrio tra i due aspetti. 
L ha scritto: Questo è quello che intendo dire quando rifiuto di assegnare al comunismo storicamente realizzato una pagella meno severa di quella che chiunque oggi, salvo qualche frangia di dementi, assegna al nazi-fascismo
Purtroppo ho l'impressione che le frange di dementi siano in aumento. Lo dimostra il vigore con cui spuntano e si rafforzano le molte organizzazioni neo-naziste in diversi paesi. E qui torniamo al motivo per cui è nata la sotto-discussione su nazismo e comunismo. Ossia il fatto che l'Italia e altri paesi UE si siamo astenuti da votare una mozione di condanna sul neonazismo per compararlo al comunismo, il che come spiegavo più sopra citando Primo Levi è un primo passo verso il suo sdoganamento. In questo momento storico mi pare piuttosto pericoloso.

Re: Situazione Ucraina-Russia

703
milarepa ha scritto: Allende aveva il volto umano. Ma è proprio il suo volto umano che ha indotto i padroni della liberta e della democrazia a farlo fuori.
È peculiare che lo racconti kissinger l autore dell omicidio al quale venne dato il nobel della pace. 
Dare il nobel ad un assassino è una pratica assai peculiare del mondo occidentale.
Peculiare è anche che Kissinger, quindi non certo una colomba della pace, avesse già messo in guardia nel 2014 sulle sorti dell'Ucraina se russi e americani non avessero cambiato approccio.
Le parole di Kissinger erano che l'Ucraina doveva diventare un ponte tra Russia e Occidente mantenendo la sua neutralità. Un articolo profetico. Si trova nell'e-book che ho postato tempo fa. Da leggere assolutamente.

Re: Situazione Ucraina-Russia

704
@ivalibri

Non solo Kissinger. Praticamente ogni mente in cui il cervello non avesse solo bisogno di occupare uno spazio  ma anche di esercitare una funzione aveva capito dove andava a finire la storia. 
se questa chiarezza così evidente e splendente era nota ad ogni analista decente il fatto che l'america abbia insistito nelle sue mire è segno evidente che la guerra era voluta.
ci si mette poi anche Putin che farnetica di russi e ucraini come fossero un popolo solo e abbiamo imbecillità galoppanti che si incontrano.



grazie per la notazione sul volto riportata nell'articolo. 
 Una curiosità su Primo Levi.

secondo me "Se questo è un uomo" è un capolavoro inevitabile e sicuramente il miglior libro scritto sull'esperienza della Shoah da parte di un sopravvissuto.
Non so se hai percepito la mia stessa sensazione nel leggerlo. 
 c'è una totale assenza di odio il che appare come uno strano miracolo in una situazione del genere.
 Io credo che la madre di questa assenza sia all'interno di una domanda.
Primo Levi  ha una tremenda sete e cerca di dissetarsi con un po di neve. Ma un soldato tedesco lo schiaffeggia e glielo vieta.
Levi gli chiede: Perché?
  e quello gli risponde: qui non c'è perché.
quel perché di Levi è talmente profondo e in certo senso puro, da escludere senza sforzo ogni moto di odio. E' come se la sorpresa di fronte a questo inferno inutile e senza senso  non avesse confini e in questa assenza di confini  divenisse il centro del suo sentire.
Tutto il libro è la biografia di questo perché,  ma forse  anche  tutta la sua vita successiva ne è divenuta ostaggio.
 Una pena e una purezza insieme lo abitano in un abbraccio mortale.

Il mio perché di fronte all'idiozia di questa guerra non ha la purezza e la forza di quello di Primo Levi ma ne discende perché ad un certo punto il male è talmente stupido e gratuito che uno si chiede  come sia possibile che tutto questo possa accadere.

 

Re: Situazione Ucraina-Russia

705
milarepa ha scritto: Se questo è un uomo" è un capolavoro inevitabile e sicuramente il miglior libro scritto sull'esperienza della Shoah da parte di un sopravvissuto.
Non so se hai percepito la mia stessa sensazione nel leggerlo. 
 c'è una totale assenza di odio il che appare come uno strano miracolo in una situazione del genere.
 Io credo che la madre di questa assenza sia all'interno di una domanda.
Primo Levi  ha una tremenda sete e cerca di dissetarsi con un po di neve. Ma un soldato tedesco lo schiaffeggia e glielo vieta.
Levi gli chiede: Perché?
  e quello gli risponde: qui non c'è perché.
quel perché di Levi è talmente profondo e in certo senso puro, da escludere senza sforzo ogni moto di odio.
Assolutamente sì, anch'io ho avuto la stessa sensazione. Levi infatti non è soltanto un testimone della Shoah ma anche un grandissimo autore, uno dei maggiori del novecento italiano. Fu capace non solo di descrivere Auschwitz ma di trarne delle riflessioni che non hanno uguali nella pur vasta letteratura sul tema. Non solo, l'osservazione del microcosmo del campo, nella sua eccezionale ed estrema spietatezza, diventa occasione per riflettere sulla natura umana e la società in generale. Chiunque sia interessato al tema dovrebbe leggere Se questo è un uomo e anche I sommersi e I salvati, quest'ultimo frutto delle riflessioni di tutta una vita.
Non vi è odio in Levi ma voglia di capire, di decifrare ciò che l'esistenza dei campi di sterminio solleva. Un interrogativo che riguarda tutti. E disperazione data dalla colpa. Una colpa da cui nemmeno lui si sente esente. Indicativo di questo l'episodio del sorso d'acqua. Era estate ad Auschwitz, faceva caldo e si moriva di sete. Levi e un suo compagno trovano un tubo pieno di acqua fresca e bevono. L'autore non va a chiamare un altro suo amico per dividersi l'acqua. Quando lo incontra poco dopo con le labbra screpolate sente una grande vergogna. La stessa che prova anche anni dopo quando i due si continuano a vedere. Tra di loro ci sarà sempre, dice Levi, quel sorso d'acqua negato.
Pena e purezza, come dici tu. 

Re: Situazione Ucraina-Russia

706
ivalibri ha scritto: Assolutamente sì, anch'io ho avuto la stessa sensazione. Levi infatti non è soltanto un testimone della Shoah ma anche un grandissimo autore, uno dei maggiori del novecento italiano. Fu capace non solo di descrivere Auschwitz ma di trarne delle riflessioni che non hanno uguali nella pur vasta letteratura sul tema. Non solo, l'osservazione del microcosmo del campo, nella sua eccezionale ed estrema spietatezza, diventa occasione per riflettere sulla natura umana e la società in generale. Chiunque sia interessato al tema dovrebbe leggere Se questo è un uomo e anche I sommersi e I salvati, quest'ultimo frutto delle riflessioni di tutta una vita.
Non vi è odio in Levi ma voglia di capire, di decifrare ciò che l'esistenza dei campi di sterminio solleva.
Stavo riflettendo da tempo sull'orrore che si sta vivendo ora e su quelli passati, su come uomini come Levi abbiamo affrontato vicende così terribili. Forse, dinanzi a tanto male e odio, molte cose si vedono in modo diverso e tanti atteggiamenti e pensieri mutano.
A vivere simili esperienze forse la si penserebbe diversamente, ma vedendo quello che c'è ora, quello che si prova è voglia di giustizia, che tutti i colpevoli vengano giudicati e condannati. Anche se la pena in certi casi dovrebbe essere la massima, perché l'unica cosa che si può fare con i tumori è rimuoverli.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Situazione Ucraina-Russia

707
Mi prude il dito: sento il bisogno di fare un intervento OT. Marxismo applicato, nazi-fascismo, capitalismo: nessuno di questi sistemi, incluso quello in cui viviamo da questa parte dell'ex cortina di ferro, è riuscito fino ad oggi a risolvere quello che io ritengo, a torto o a ragione, il problema dei problemi. La corruzione. La corruzione, che in paesi come la Russia è addirittura istituzionalizzata, è un cancro che erode la società dalle fondamenta, fino a rendere le istituzioni instabili come un castello di carte. Politici corrotti, che approvano leggi concepite in favore di una categoria, in danno delle altre. Forze dell'Ordine corrotte, che attuano depistaggi in grado di vanificare sacrosante azioni giudiziarie. Giudici corrotti, che "aggiustano" sentenze e archiviano casi secondo le mire di consorterie cui sono legati. Burocrati corrotti, che conferiscono autorizzazioni indebite in cambio di mazzette, a volte perfino sottodimensionate rispetto ai benefici accordati. Succede ogni giorno, in tutto i Paesi del mondo, incluso il nostro. E' successo sempre, in passato, che fossero Paesi di stampo marxista, nazifascista o democratico, non importa. In particolare, come fa una democrazia a reggersi e prosperare, se non può contare su una giustizia veramente imparziale? La corruzione, dettata sempre dall'avidità, dovrebbe, in tutte le democrazie, essere considerata il reato principe, punito con la massima severità, specialmente quando a commetterlo è chi, per i poteri che lo Stato gli conferisce, dovrebbe giudicarlo e punirlo. Ciò non accade, i corrotti prosperano ovunque, fanno carriera, ammorbano la società. Come direbbe, forse, @milarepa, all'origine di ogni male c'è il denaro, lo sterco del diavolo. 
Mario Izzi
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Re: Situazione Ucraina-Russia

708
@ivalibri Come è possibile notare leggendo i suoi libri e come tu hai giustamente evidenziato, la caratteristica principale di Primo Levi è stata quella di non provare odio per i suoi aguzzini. Però si è suicidato. A volte l'odio, come l'amore, di cui rappresenta l'opposto, può dare la forza di continuare a vivere.
Mario Izzi
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Re: Situazione Ucraina-Russia

709
@Cheguevara hai dimenticato l'inventarsi accuse e prove.
Purtroppo, se si è al potere e si hanno dei soldi, la si fa franca. Basta vedere nel nostro paese come un individuo come Berlusconi l'abbia sempre sfangata nonostante tutti i reati commessi.
Cheguevara ha scritto: all'origine di ogni male c'è il denaro, lo sterco del diavolo. 
Da duemila anni, per quanto riguarda la nostra cultura, siamo messi in guardia da Mammon, ma non è servito a molto. Forse perché la stessa istituzione che mette in guardia è caduta sotto il fascino di esso. Non per nulla, Pietro ha capito il grosso errore che stava venendo commesso e con la sua morte ha voluto mettere in guardia: il suo farsi mettere in croce a testa in giù voleva dire questo. Tanti pensano che la croce capovolta si riferisca al demonio, a un essere orrendo e mostruoso: così si vede l'Anticristo. Ma l'Anticristo non è un mostro, bensì un insegnamento contrario a quello dato da Cristo. E purtroppo, la Chiesa, salvo individui particolari, come istituzione si è spesso allontanata dal messaggio originale.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Situazione Ucraina-Russia

710
Anglares ha scritto: Lo abbiamo visto durante la pandemia, lo vediamo quando si affrontano le questioni ambientali. Nei flussi migratori mondiali sempre più ingenti e anche durante questa guerra con gli effetti globali delle sanzioni economiche.
Viviamo tutti nello stesso mondo.
Incredibile a dirsi, ma questo lo pensavano molti intellettuali e politici già nel 1914, prima che si iniziasse a scavare trincee. L'unica differenza è che per mondo allora si intendevano le nazioni europee con le loro colonie. Eppure, i conflitti bellici hanno continuato a devastare il pianeta, praticamente senza interruzione. "Peace through trade" si è rivelato un modello illusorio, purtroppo. Una vera e duratura pace tra i popoli avrebbe bisogno di ben altre motivazioni che i meri interessi economici.
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Re: Situazione Ucraina-Russia

711
ivalibri ha scritto: Io detesto entrambi perché ripudio la guerra (come dice la nostra bellissima Costituzione).
Però questa bellissima Costituzione esiste grazie a tanti uomini e donne che hanno imbracciato le armi e hanno usato violenza (sì, violenza) a chi stava calpestando ogni diritto. Se vale per noi, dovrebbe valere per tutti, credo.
Questo è quello che troppi pacifisti in pantofole (non mi riferisco a te, beninteso) tendono a dimenticare troppo facilmente. Anche per questo motivo io non sono un pacifista; preferisco considerarmi pacifico.
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Re: Situazione Ucraina-Russia

712
@M.T. La si fa franca perché si corrompe chi dovrebbe mandarti in galera. O si fabbricano false prove per mandare in galera chi dà fastidio alla consorteria. Berlusconi si è salvato spesso con la prescrizione, ma chi ha approvato le leggi ad personam si è comunque lasciato corrompere, come si è lasciato corrompere chi, appartenendo alle Forze dell'Ordine, ha fabbricato false prove o depistaggi. Non  sempre la mercede della corruzione è costituita da dazioni di denaro: l'acquisizione di privilegi o la facilitazione di certe carriere in cambio di favori è comunque corruzione, e il fine ultimo del potere è sempre traducibile in denaro, anche se, come dice un saggio proverbio partenopeo, cummannà è meglio che fottere.
Mario Izzi
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Re: Situazione Ucraina-Russia

713
nel film "La vita è bella" stranamente sono gli americani che liberano Auschwitz quando i realtà lo fecero i russi. 
perché  questa inesattezza? Forse perché il Nobel è un premo che viene assegnato in america?

Molti di quelli che hanno visto il film e che non sanno nulla della realtà delle cose penseranno che effettivamente furono gli americani a liberare Auschwitz.

quando vennero liberati gli ebrei si chiesero l'un l'altro se fossero felici. Nessuno disse che lo era.
 La risposta credo sia semplice. tutti sapevano che dentro non sarebbero mai usciti.ìrg
Come disse un sopravvissuto: Chi non è stato ad Auschwitz non può entrarvi e chi c'è stato non può uscirvi.

 altro dettaglio interessante: molti degli ebrei imprigionati, Primo Levi tra questi, fecero lo stesso sogno. ritornavano a casa e cercavano di raccontare quello che era loro successo ma nessuno li ascoltava come in effetti accadde dopo la liberazione.

Da ricordare che per molti anni nessuno volle pubblicare Se questo è un uomo e tra coloro che lo bocciarono ci fu Natalia Ginzburg che pure era ebrea.
 

Re: Situazione Ucraina-Russia

714
ivalibri ha scritto: come diceva Aristotele l'uomo è un animale sociale e questa nostra dimensione dello stare al mondo non va dimenticata. Possiamo metterla di lato, ignorarla, ma anch'essa vuole la sua parte. Non so come dire, ma se mettere la società davanti all'individuo genera mostri, anche fare il contrario non è esente dallo stesso pericolo. Ci vuole un equilibrio tra i due aspetti. 
Si può andare anche oltre, se vuoi. L'uomo non è solo politikòn zôon, come insegna lo Stagirita, ma è molto di più. Uno dei crimini più gravi commessi dalle ideologie totalitarie del '900 fu quello di negare agli uomini ogni partecipazione al sacro, riducendo l'intera esistenza ai suoi aspetti materiali e l'orizzonte di speranza all'avanzare della società nella storia, in nome di ideali puramente terreni. Marx considerava la religione "oppio del popolo" (tutto al singolare nell'originale), ma le parate sulla Piazza Rossa e le terrificanti coreografie naziste di piazza Luitpoldhain a Norimberga svolgevano, di fatto, lo stesso ruolo delle processioni religiose. Non è certo un caso che preti e pastori siano stati perseguitati sia dai nazisti che dai comunisti (in Italia non fu altrettanto facile cancellare la tradizione cattolica). Anche le ideologie totalitarie sono religioni, a modo loro.

L'uomo, però, trovandosi inevitabilmente al cospetto dell'ignoto e della morte, nonché di forze ed eventi su cui non ha alcun controllo, fatica ad accettare il suo destino di particella insignificante di un organismo più grande che lo usa e poi lo sputa. È insito in noi un anelito, conscio o inconscio, verso qualcosa di più grande della Nazione o del Partito. Qualcuno direbbe verso l'infinito. Questo anelito, nessuna conquista territoriale o materiale potrà mai soddisfarlo. Nei Paesi del blocco comunista, non appena è crollata la dittatura sovietica la gente è corsa a riempire le chiese. Lo stesso Putin si serve abilmente della complicità della Chiesa ortodossa, da sempre collusa con il potere, per i suoi scopi.

L'idea cristiana che ognuno di noi è unico e insostituibile agli occhi di Dio ha molto più fascino ed è molto più consolatoria di quella marxista-leninista secondo cui dobbiamo ritenerci soddisfatti se abbiamo servito la causa della nostra classe e del Partito e magari abbiamo ricevuto pure una medaglietta per questo. È chiaro che tale mancanza di orizzonte di senso affligge allo stesso modo le nostre società capitalistiche, consumistiche e ultra-secolarizzate, dove il culto pagano del denaro e del successo sostituisce quello della Nazione e del Partito.

Al di là di qualunque confessione religiosa specifica, quello che manca a tutte le società materialistiche e secolarizzate, che siano capitalistiche o comuniste, è l'idea di sacro in quanto tale, quell'idea che rimanda a qualcosa d'altro e maggiore di noi. Rudolf Otto ha battezzato tale sentimento il numinoso, qualcosa che lui considerava esistere "a priori", indipendentemente dalle forme istituzionalizzate della fede (Das Heilige, 1917). Forse, se Marx avesse avuto la possibilità di leggere Otto (cosa impossibile, visto che quest'ultimo è posteriore di mezzo secolo), avrebbe capito che la sua rivoluzione era destinata al fallimento.
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Re: Situazione Ucraina-Russia

715
Cheguevara ha scritto: , la caratteristica principale di Primo Levi è stata quella di non provare odio per i suoi aguzzini. Però si è suicidato. A volte l'odio, come l'amore, di cui rappresenta l'opposto, può dare la forza di continuare a vivere.
Non so se sia questa la caratteristica principale anche se naturalmente è di fondamentale importanza. A me pare che un aspetto molto importante sia la capacità di osservazione. Levi stesso dice che a salvarlo sia stato soprattutto la sua curiosità, il suo voler osservare e capire. Da questa lucidità deriva tutto il resto, anche la mancanza di odio.
A questo proposito vorrei ricordare la parte in cui racconta l'esame di chimica e l'incontro con il nazista esaminatore. Lo sguardo di quell'uomo, simile a qualcuno che guarda non un altro uomo ma un pesce in un acquario, attraverso l'acqua, è indicativo. Capire quello sguardo, dice Levi, sarebbe capire il nazismo. L'odio non può entrare in una simile capacità di sguardo.
Quanto al suicidio, sono state fatte tante ipotesi. Una delle più accreditate riguarda la vergogna di essersi salvato accanto alla moltitudine soccombente (è uno dei temi fondamentali de I sommersi e i salvati) ma temo che non potremo mai saperlo.
A questo punto mi piacerebbe taggare @queffe (chiedo aiuto allo staff, mi pare fosse lui appassionato di Levi e non riesco a taggarlo), sarebbe bello se partecipasse alla discussione. 
L ha scritto: questa bellissima Costituzione esiste grazie a tanti uomini e donne che hanno imbracciato le armi e hanno usato violenza (sì, violenza) a chi stava calpestando ogni diritto. Se vale per noi, dovrebbe valere per tutti, credo.
Tu sei una persona colta e sai che la situazione non è la stessa. I partigiani non si sono solo ribellati a un nemico straniero ma a un regime del loro paese, al fascismo che volevano abbattere. Non erano dei nazionalisti che difendevano la patria. Neppure Zelensky, che pure di paragoni a dir poco azzardati ne fa di continuo, ha tirato fuori i partigiani nel suo discorso al parlamento italiano. Tra l'altro è fastidioso che questo argomenti venga usato da chi fino a ieri non faceva che predicare che  la resistenza fosse una guerra civile fatta di regolamenti di conti (non mi riferisco a te!).
Questi continui paragoni che leggo, Putin il nuovo Hitler, gli ucraini che combattono (ossia il loro esercito) i nuovi partigiani, sono semplificazioni che non hanno molto senso. Siamo in un'altra epoca, in una situazione diversa, con armi e modi di fare la guerra molto diversi.

Re: Situazione Ucraina-Russia

716
L ha scritto: Al di là di qualunque confessione religiosa specifica, quello che manca a tutte le società materialistiche e secolarizzate, che siano capitalistiche o comuniste, è l'idea di sacro in quanto tale, quell'idea che rimanda a qualcosa d'altro e maggiore di noi. Rudolf Otto ha battezzato tale sentimento il numinoso, qualcosa che lui considerava esistere "a priori", indipendentemente dalle forme istituzionalizzate della fede (Das Heilige, 1917). Forse, se Marx avesse avuto la possibilità di leggere Otto (cosa impossibile, visto che quest'ultimo è posteriore di mezzo secolo), avrebbe capito che la sua rivoluzione era destinata al fallimento.
Questo tuo ultimo intervento invece mi piace molto e mi trova perfettamente d'accordo

Re: Situazione Ucraina-Russia

717
L ha scritto: La ricorrenza di tale giorno storico ricorrerà il 9 maggio e verrà festeggiata con un'immensa parata militare. Sempre che non gli siano finiti i carri armati nel frattempo.
Spero che nessuno si scandalizzerà se dico che mi piacerebbe tanto che in quella data qualcuno facesse saltare in aria il Cremlino (senza ammazzare nessuno, possibilmente). Almeno avrebbero un evento reale da commemorare...
L ha scritto: dopo il disfacimento dell'Unione Sovietica, nel breve periodo di illusione democratica di questo Paese che mai ha conosciuto benessere e democrazia, per qualche anno gli storici occidentali hanno avuto accesso agli archivi storici dell'Armata Rossa, preziosissimi per le loro ricerche in particolare sulla Seconda Guerra Mondiale
Ne parlava Norman Davies nel suo libro sulla Rivolta di Varsavia (pubblicato nel 2003). Aveva avuto grosse difficoltà a esaminare i documenti russi. Glieli avevano forniti col contagocce, sebbene ormai tutte le persone coinvolte (soprattutto ufficiali russi che erano lì nel '44, dall'altra parte del fiume a rigirarsi i pollici) fossero morte da tempo. E anche quelle poche fonti disponibili andavano sempre interpretate (perché già allora chi diceva qualcosa contro il regime, o i suoi familiari tenuti in ostaggio, aveva la forte probabilità di morire incidentalmente).
L ha scritto: ven apr 15, 2022 7:17 pmPerò questa bellissima Costituzione esiste grazie a tanti uomini e donne che hanno imbracciato le armi e hanno usato violenza (sì, violenza) a chi stava calpestando ogni diritto. Se vale per noi, dovrebbe valere per tutti, credo.
Aggiungo che in troppi citano quell'articolo della costituzione in modo incompleto : la costituzione ripudia la guerra come mezzo di offesa, ma ammette la difesa e il soccorso di chi viene aggredito. Se a qualcuno non sta bene, si può organizzare una raccolta firme per cambiarlo.

A questo proposito, trovo insostenibile il tentennamento dell'Anpi riguardo alla guerra. I partigiani non erano certo pacifisti, e non andavano incontro ai nemici con mazzi di margherite (altrimenti nessuno sarebbe sopravvissuto per raccontarlo), quindi questo improvviso disagio per le armi e la resistenza lo trovo non solo assurdamente ipocrita, ma offensivo per tutte le vittime (di entrambe le parti), di allora e di adesso. Hanno ragione quelli che vogliono restituire la tessera.
L ha scritto: ven apr 15, 2022 9:41 pmNon è certo un caso che preti e pastori siano stati perseguitati sia dai nazisti che dai comunisti (in Italia non fu altrettanto facile cancellare la tradizione cattolica). Anche le ideologie totalitarie sono religioni, a modo loro.
In realtà i nazisti non miravano a eliminare la religione (come facevano i comunisti). L'intento era creare una religione sostitutiva, che fosse "integrata" alle idee del regime. La religione cristiana non andava bene soprattutto perché aveva idee troppo pacifiste ed egualitarie. Se i tedeschi avessero avuto un vescovo con le idee bellicose e folli del nostro simpatico patriarca Kirill, forse sarebbe stato diverso.
A molti dei gerarchi nazisti credo non importasse, l'unico a capire l'importanza del sacro in sé era Himmler, che ha cercato di costruire tutto un sistema di simboli e rituali basati sulle tradizioni nordiche antiche, in cui le sue SS prima, e tutta la popolazione poi, potessero rispecchiarsi. Il suo tentativo era destinato a fallire perché troppo goffo e frettoloso: non si può sostituire un sentimento religioso con un altro come fosse un nuovo paio di scarpe.
Per il suo grandioso progetto sarebbero serviti minimo decenni. Mi è rimasta impressa però una sua frase (non ricordo in quale discorso) sul fatto che non voleva atei tra le sue legioni. Il senso non è così immediato, ma, alla luce dei fatti, ciò che non voleva erano devoti cristiani (a rischio di dubbi di coscienza) ma nemmeno uomini totalmente indifferenti al sacro, perché nel suo delirio almeno questo l'aveva capito giusto: se non si trova un senso più alto e universale a ciò che si fa, c'è il rischio costante, appena sorgono difficoltà, di mollare o cambiare idea.

Sono d'accordo che tutte le società, indipendentemente dalla forma di governo, hanno bisogno del sacro. È un elemento primordiale ed essenziale per l'uomo quanto il cibo o il riparo. Non deve per forza prendere la forma istituzionalizzata di una religione, ma deve avere un suo spazio per esprimersi.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Situazione Ucraina-Russia

718
Riguardo il ruolo della NATO in questa vicenda c'è questo articolo  dell'Huffpost che a mio avviso coglie il nodo della questione: i paesi dell'est non bussano all'occidente cercando protezione militare ma liberalismo e prosperità economica, e visto che siamo in Europa vuol dire innanzitutto UE. Poi è implicito che cambiando lato della trincea la NATO fa "parte del pacchetto", essendo di fatto il garante militare dell'occidente.
Ovvio che ora con una guerra in corso l'elemento militare, quindi la NATO, è al centro dei giochi nell'area.

Geopoliticando un po' la questione energetica mostra l'attuale fragilità del sistema globale. L'Iran è isolato dall'occidente, ci prepariamo a fare lo stesso con la Russia, l'Italia pare orientata verso Egitto e Algeria. Il primo è il paese che spesso abbiamo denunciato per le questioni Regeni e Zaki, quale sarà la posizione dell'Italia ora? L'Algeria ha un fronte interno tutto da verificare oltre che le pressioni dal Shael che potrebbero tornare alla ribalta. Anni fa, proprio mentre da noi affondava l'ultimo governo Berlusconi, furono i parà francesi a intervenire creando una zona di sicurezza attorno alle aree estrattive legate alle compagnie europee.
Fare dei contratti di fornitura a lungo termine significa offrire ai beneficiari una polizza assicurativa di impunità, costringendoci a alzare la nostra soglia di tolleranza. Oltre ci sono la Libia e l'Iraq su cui nessuno può fare programmi non essendoci dei governi stabili. Rimane la penisola Arabica che non può soddisfare certo le esigenze di tutto l'occidente e anche qui in quanto a impunità e diritti umani si potrebbe dire molto.
In sostanza tra il relazionarsi con interlocutori dalla condotta dubbia e il lavoro di destabilizzazione fatto in alcune aree ci muoviamo in un equilibrio sempre più precario.
Prima o poi qualcuno ne combinerà un'altra e saremo lì a dirci "ma non lo sapevamo chi era?"
Viviamo in anni in cui le cose cambiano velocemente e non in meglio.
Intanto il riarmo globale cresce, come l'escalation militare e le tensioni anche sul fronte Pacifico. 

Re: Situazione Ucraina-Russia

719
@Silverwillow D'accordo su tutto, ma qualcosa da dire sul "sacro". Sarebbe bello se ogni società si limitasse a riservare spazi al sacro, senza altri privilegi: chi vuole credere creda a ciò che gli pare, purché non cerchi di imporre ad altri la propria fede, neanche facendo proselitismo. Sappiamo bene che non è così, non è mai stato così, dai tempi in cui lo stregone contava quanto e più del capo tribù. Non vale neanche la pena di stare a citare quanti crimini la voglia di "sacro" abbia generato nella storia del genere umano e quanti ne stia tutt'ora generando (v. fondamentalismo islamico). Visti i precedenti, sarebbe, quindi, bene che gli spazi riservati al sacro fossero ben delimitati, per impedire escalation pericolose quanto quelle belliche.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
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Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Situazione Ucraina-Russia

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L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Silverwillow ha scritto: Aggiungo che in troppi citano quell'articolo della costituzione in modo incompleto : la costituzione ripudia la guerra come mezzo di offesa, ma ammette la difesa e il soccorso di chi viene aggredito. Se a qualcuno non sta bene, si può organizzare una raccolta firme per cambiarlo.
Ho copia-incollato l'articolo 11: "ripudia la guerra come strumento di offesa alle libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali ".
La seconda parte dell'articolo dice che consente limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni (che mi pare un concetto un po' diverso) e infine la terza parte promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo (come l'ONU).
Che poi venga interpretato in maniera fantasiosa non ci sono dubbi.

Re: Situazione Ucraina-Russia

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Sono ateo, ma ho trovato la scelta di far condurre una tappa della via crucis a due donne, una russa e una ucraina, un messaggio bellissimo. Due donne inoltre, che nella liturgia cristiana hanno di solito un ruolo minore. 
Mi rammarico che un messaggio così carico di positività abbia scatenato le proteste ufficiali dell'ambasciata ucraina in Vaticano. Mi chiedo se anche loro vogliano la pace e un cessate il fuoco per la loro gente o perseguano i loro obiettivi a qualunque costo. 

Re: Situazione Ucraina-Russia

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Anglares ha scritto: Mi rammarico che un messaggio così carico di positività abbia scatenato le proteste ufficiali dell'ambasciata ucraina in Vaticano. Mi chiedo se anche loro vogliano la pace e un cessate il fuoco per la loro gente o perseguano i loro obiettivi a qualunque costo. 
Segno che della vera religione non si è capito nulla. La scelta del Papa è stata quella di accorciare le distanze, di cercare di ricucire lo strappo creatosi; non solo è giusta, ma è pure coerente con il messaggio originale del cristianesimo, secondo il quale siamo tutti figli di Dio e quindi tutti uguali.
Questo tirare per la giacchetta da parte dell'Ucraina è stato un errore, un voler forzare la mano. Per fortuna, per una volta tanto, la Chiesa non si è piegata ai dettami del potere temporale, ma ha seguito la via di quello che professa.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Situazione Ucraina-Russia

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ivalibri ha scritto: https://www.internazionale.it/essenzial ... ivili-pace

Una proposta pratica per promuovere la pace e gestire i conflitti, pensata da Alexander Langer nel 1995, che può aiutare a uscire dalla logica belligerante. Soprattutto in vista del futuro. 
è interessante. Ma c'è una domanda da porsi prima: si vuole davvero la pace? Perché dai fatti appare che c'è una gran voglia di guerra.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Situazione Ucraina-Russia

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ivalibri ha scritto: Una proposta pratica per promuovere la pace e gestire i conflitti, pensata da Alexander Langer nel 1995, che può aiutare a uscire dalla logica belligerante. Soprattutto in vista del futuro. 
La vedo poco praticabile, praticamente dei caschi blu europei. Potrebbero avere un senso solo in teatri dove gli europei non sono coinvolti, né come UE né come NATO. Quindi giusto in qualche conflitto in Africa nel caso. Ma siamo sicuri che interverrebbero sul serio e sarebbero meglio di quelli dell'ONU?
Bloccato

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