[CN2021/RL] Corso di scrittura stregante-creativa
La dura e spietata missiva corre sul forum. Sangue d’inchiostro! La chat si surriscalda. Ci ha dato delle merde… Ma no, è un eufemismo. E 'l modo ancor m'offende...Ma scherzava… Ci cerca? Puniamolo andandolo a trovare.
A noi utenti del sito è appena giunto un invito dallo scorretto correttore di bozze in carica – detto Stregone - Editore del Maniero – che, in scorretta sostanza e corretta forma, ci ha scritto quanto segue:
Stramaledetto liquame putrescente.
Da tempo devo accontentarmi di torturare solo qualche spaurito sciagurato che ha osato farmi leggere le sue immondizie.
Nessuno è mai tornato indietro dal mio maniero. Questi subumani ora credono che sia colpa mia, ma non leggono quello che le loro dita deformi vergano.
Si dice che hanno paura. Hanno paura di me o della loro mediocrità? Queste nullità ora evitano il mio maniero.
E io come faccio a soddisfare il mio bisogno di sangue di inchiostro?
Ecco il mio ordine. No, non è una preghierina perché sono stato buono, ma la tua Unica possibilità di salvezza. Se mi deluderai avrai la sventura di incontrarmi. Trovali per me e puniscili senza pietà.
Sono sicuro che saprai come fare. Ricorda: non deludermi.
Sapere cosa? Una cosa sappiamo, io e gli altri interpellati. Che dobbiamo cogliere la palla al balzo e autodenunciarci. Ci siamo trovati tra di noi, utenti storici, e organizzati alla bisogna. C’è del buono in quello che ci può dare quest’esperienza con l’immarcescibile, intollerante, insolente e stravagante Stregone che conosciamo bene. Quale? Abbiamo convenuto di dargli una possibilità che soddisferà entrambe le parti in causa.
Invece di correggerci sbraitando e offendendoci nei suoi pochi interventi (così di rado che non ci consentono un apprendimento sistematico), come Docente di un corso di scrittura potrebbe innalzare la nostra mediocrità, se ci dedicasse tempo e metodo!
Detto fatto, un drappello di utenti, scafati da pratiche di Contest di scrittura a termine su traccia, avvezzi agli insulti del Nostro ma vogliosi di apprendere, si affaccia al portone del maniero del mostro di bravura scrittevole, un mostro dalle tante teste che ne presenta sempre una: quella dello @Stregone .
Sorvolo sull’accoglienza riservata a noi “nullità autodenunciate”, “scriventi perdenti”, “i senza penna”, “pezzente d’un utente”. Dato che conosce bene qualcuno di noi, butta anche a destra e a manca: “Senz’arte né parte” oppure “Solo chiacchiere e confusione!”
Mentre ci avviciniamo impavidi alle segrete stanze dove ci elargirà il suo sapere nelle dovute (e anche volute, purtroppo) forme, ammiriamo alcune pareti affrescate con un certo gusto, come una tigre dietro la macchina da scrivere, un elmo da lanzichenecco (no, è Batman) e poi un ferro da stiro su una maglia col numero uno che non fa una piega.
Noi diciannove indossiamo maglie numerate dal 2 al 20. La sottoscritta indossa l’ultima.
“La maglia numero uno è stata ritirata”. È scritto sul banco delle maglie.
Verremo chiamati col nostro numero.
Saranno dieci lezioni nei giorni delle vacanze di Natale.
Ecco il preambolo dello @Stregone al corso vero e proprio:
- Perché ho accettato di provare a istruire le vostre menti sottosviluppate sull’arte della scrittura creativa? Già… bella domanda… Smonto l’utonto e lo sostituisco con l’utente scrivente. Vi offro una dignità letteraria che i vostri patetici scritti non hanno mai conosciuto.
Sarò paziente e buono, data l’aria natalizia, ma non fatemi prudere i polpastrelli mentre vi correggo inconcepibili refusi evi modifico, capovolgendola di sana pianta, la struttura portante di un periodo… o sarà peggio per voi! Vi offro un guizzo della mia magia scrittevole. Voi siate pronti a fare la differenziata delle vostre immondizie scritte e a salvare il salvabile! -
Siamo tutti sull’attenti, noi utenti.
Ecco alcuni brevi e scelti estratti dal sapere del nostro @Stregone nelle varie sedute del corso di scrittura, dalla sua viva voce. Quindi cedo la parola scritta al Docente.
Prima lezione - La ragnatela -
- Non rompete (anche) la ragnatela del narrare.
Basta sbagliare a tirare un solo filo e tutta la complessa costruzione di un mondo di parole si sfalda. Si tratta di una costruzione complessa ma fragile, montata insieme al ritmo del tuo tessere, che è il marchio del tuo stile. -
Seconda lezione - Allenamento -
- Prima regola: Scrivi, scrivi e scrivi ancora. Con costanza, ogni giorno. Può essere un diario, un raccontino, una lettera che non spedirai. In questa fase conta la quantità, conta lo sperimentare la funzione di scrivere.
Seconda regola: Non farti influenzare. Ci sei tu, la penna o il mouse, e la tua mente. Non è il momento di condividere, di chiedere pareri a chicchessia. Segui l’istinto: il tuo.
Terza regola: Solo se conosci le regole, le puoi eludere a ragion veduta.
Sperimenta sia all’interno delle regole che fuori.
“Cosa ridi, numero venti? Ho detto: “se” conosci le regole…”
Fatemi leggere qualche vostro racconto del Mezzogiorno d’Inchiostro, quello dove fate un sacco di refusi che giustificate con il poco tempo a disposizione… Li correggerò stasera e domani ve li riconsegno con le note a margine. -
Terza lezione
- Ecco i vostri miseri elaborati. Consecutio temporum disattesa, intreccio estemporaneo slegato o monco. Qualche sprazzo di stile di pochi di voi, un guizzo originale, ma refusi come se piovesse tra le righe. Eppure siete ripetenti di un altro Forum… Mi prudevano i polpastrelli di brutto mentre correggevo...
Devo forse saltare e andare alla regola madre delle fondamenta che davo per acquisita? No, è inutile, ne parleremo alla lezione di domani. Andiamo alla prossima norma. -
Quarta regola: Abbi costanza.
- Cosa ha detto Stephen King a questo proposito, numero otto?
“Dice di scrivere 2000 parole al giorno, cascasse il mondo… Ma forse voleva dire caratteri?”
(N.d.R.: replica irriferibile dello Stregone).
Quinta regola: Chiudi il mondo fuori.
- È quello che stai facendo adesso qui. Focalizzati su quello che fai. Chiudi la porta al quotidiano: sei su un mondo parallelo e tu ne sei il costruttore.
Sesta regola: spezza il ciclo - fermati per qualche tempo - in proporzione a quanto prodotto
e - regola Bonus - infine, apri la porta per mostrare i tuoi scritti agli altri e sottoporti al loro giudizio.
Ringrazia chi è in grado di indicarti i tuoi errori o di suggerirti come migliorarti. -
Quarta lezione
- Quali sono le fondamenta dello stile?
Sintassi, grammatica e punteggiatura corrette. Lessico ricco e appropriato, con tocchi di estrosità.
Se queste basi sono deboli, cederanno appena tirerai su il primo muro della tua costruzione letteraria. Perfino le virgole messe male o mancanti lo minerà.
- Numero sei, facci un esempio. -
“Giornata difficile da dimenticare” - senza porre virgole in mezzo, si scrive nel contesto di ore e di tempo che lasciano il segno, nel bene e nel male. Invece, con la virgola:
“ Giornata difficile, da dimenticare” - fa assumere alla frase un intento solo o senz’altro negativo, con la pausa della virgola che dà enfasi. -
- Numero quattordici, fanne un altro. -
“Mario, è arrivato Luca. Ben diverso da: Mario è arrivato, Luca.”
- Numero due, facci un inciso. -
“Il mio segreto, che nessuno sa, è ben custodito.”
Quinta lezione - Show, don’t tell -
- Frase: Il bambino sembra esitare. Non va bene. Quattro, Sette, fatemelo vedere. -
Quattro: “Il bambino si rosicchia le unghie.”
Sette: ”Il bambino sposta il peso da un piede all’altro.”
Sesta lezione - creare una storia – creare i personaggi -
- Come?
Imprevedibilità: il lettore deve sobbalzare, almeno una volta. E non solo per un colpo di scena nella trama, o per il finale insospettato. Anche per una frase, la cui costruzione incanta te lettore, ti lascia proprio a bocca aperta, per le pennellate con cui ti ha mostrato un concetto, un’esperienza che ha toccato le tue corde. E ti fa chiudere per un po’ gli occhi a pensare...
Anima
Prendo a prestito una considerazione del Leopardi, contenuta nei suoi Pensieri, laddove parla delle passioni e di come, provandone una, che è in genere un amore grande e appassionato, cito:
“… conosce da esperto la natura delle passione, perché una di loro che arda infiamma tutte le altre; conosce la natura e il temperamento proprio, sa la misura delle proprie facoltà e delle proprie forze… può far giudizio di quanto gli convenga sperare o disperare di sé… In fine, la vita ai suoi occhi ha un aspetto nuovo, giù mutata per lui di cosa udita in veduta, e da immaginata a reale; ed egli si sente, in mezzo ad essa (alla vita) forse non più felice (di prima)
ma, per così dire, più potente di prima, cioè più atto a far uso di sé e degli altri.”
Un Hemingway non ha vissuto tutte le passioni che ha narrato ma le ha sapute trasmettere ai suoi personaggi. A ognuno di loro ha dato la “scintilla” che l’ha acceso.
Narrazione
Il tuo modo di narrare crea il tuo stile, il mix che servi come il barman il suo cocktail.
È la “voce” unica e personalissima che un vero autore deve avere. -
Settima lezione - Emozioni -
- Come le trasmetti ai lettori?
Tristezza, gioia, malinconia, rabbia, tenerezza, amore, odio, e persino paura e ribrezzo.
Perché non è detto che quello che emoziona te che l’hai scritto valga l’emozione degli altri.
- Cosa rompi, numero diciassette?
"Si dice che Stephen King si spaventasse da solo coi suoi horror!"
- Giusto. Non per niente è il re dell’horror.
Certo, il primo passo è emozionare te scrittore. Ma, se vuoi trasmettere quelle sensazioni agli altri, devi fare un passo in più essenziale che, fatto nella giusta direzione, fa diventare la tua emozione, da scintilla, fiamma. -
Ottava lezione - Originalità -
- Si dice che tutto sia stato detto e scritto.
Ma sappiate che l’originalità non deriva tanto dalla storia in sé, ma dalle sfaccettature, dai punti di vista, dalla personalità unica degli interpreti della vostra storia. -
Nona lezione - Tema -
- Presentatemi, riveduto e corretto, anche estrapolato da un vostro racconto, un brano di un migliaio di caratteri che abbia autonomia propria e mordente quanto basta per non farvi scaraventare fuori dall’aula, espulsi con ignominia.
Al lavoro, gentaglia che sbaglia! -
Decima lezione
Da questa lezione, la sottoscritta riprende la narrazione.
Tutti e diciannove, a turno, scriviamo col gesso sulla lavagna di ardesia nera i nostri brani.
Prima di cancellare ogni testo, lo riscriviamo “in bella” sui nostri taccuini.
Lo Stregone legge ad alta voce. Uno per volta, tutti i colleghi utenti esprimono le loro critiche.
Solo quando tutti hanno assistito al vaglio del proprio lavoro, lo Stregone esprime il suo giudizio finale, sviscerando i punti deboli del testo. Non va oltre la sufficienza.
Una lezione proficua per tutti. Lo Stregone usa la bacchetta lunga in prevalenza per indicare alcuni punti dello scritto. Ha lasciato intravvedere, fra le smorfie sue, qualche barlume di apprezzamento.
Svolgimento della numero venti, la sottoscritta:
Sono stato formato da mia madre, santa donna… Meno male che mi ha trasmesso la tolleranza verso il prossimo.
Per spiegarti, ti faccio un esempio. Lei ha sentito il prete, nella predica, citare solo quattro doni su sette dello Spirito Santo, e proprio il giorno della Pentecoste!
“Siamo in mano a degli ignoranti anche nel governo della Chiesa…” ha pensato, rabbrividendo sulla panca e, guardandosi in giro, ma scorgendo solo facce ottuse e ignare...
Glielo ha forse rinfacciato in pubblico? Ma no! È andata più tardi a confessarsi, ha aspettato che il prete le desse la penitenza (la solita: tre Ave Maria) per poi, alzandosi, dire:
"Grazie, e lei ripassi i tre doni dello Spirito Santo che le mancano!"
È uscita in fretta e furia, mentre lui le gridava dietro: "Sei Ave Maria!" E le ha dette, sai!
"Severo ma giusto", l’hanno sentita dire alcuni fedeli…
Conclusione del corso
Siamo stati tutti risparmiati e col permesso di lasciare il maniero incolumi.
Eventi che succedono, a Natale, nel piccolo mondo di un Forum in ricostruzione, che cresce e si espande dal 2020, nelle quattro direzioni.
Dove la terra è buona per seminare e il raccolto cresce, perché è irrigato di buon inchiostro che non viene sparso a caso, che non macchia le dita e i fogli. Anche fuor di metafora.
Dove trovi un corso di scrittura creativa che ti strega!
ringraziamenti
L'utente scrivente ringrazia, per il contributo di base, le newsletter periodiche dell'Agenzia Dedalo di @Niko