Traccia n°3. "Un'esperienza sensoriale"
2045. Un grigio pomeriggio a New York.
Ken si sdraiò sulla poltrona e si aggiustò lo schienale sollevandolo. L’assistente al test lo aveva preparato applicandogli i sensori sulla pelle dopo averla disinfettata. Era la terza volta che si sottoponeva al test e quell’odore del disinfettante gli dava sullo stomaco.
A lui non rimase che prendere tra le mani il casco posato sul ripiano laterale. Lo indossò e si preparò a iniziare la seduta di verifica del programma di rieducazione: sapeva che ne era obbligato per l’ultima volta. La Commissione degli affari affettivi l’aveva dichiarato soggetto reticente e socialmente pericoloso e gli aveva applicato il regime di sorveglianza.
Tutto era cominciato otto mesi prima, quando lui, investigando per un caso di omicidio, aveva incontrato per la prima volta Kelly. Tra loro due era nata una relazione nascosta e pericolosa, illegale e perseguibile dalla legge. Quella legge che dieci anni prima, a causa dei livelli elevatissimi e insostenibili di omicidi avvenuti durante le relazioni matrimoniali e di convivenza, i democratici al governo aveva adottato in favore della abolizione di tutte le relazioni affettive. Era stata vietata qualsiasi unione civile e dichiarato abrogato qualsiasi matrimonio in atto col ricorso al divorzio coatto di legge. Era stato dichiarato illegale qualsiasi rapporto di coppia come pure la convivenza. Ogni forma di manifestazione di sentimento verso l'altro sesso. Il governo aveva sponsorizzato e finanziato i centri per la soddisfazione sessuale personale assumendone a pieno carico le spese. Diventato insostenibile gestire il sistema e i costi, il governo aveva poi sostituito i lavoratori del settore con delle macchine del sesso dotate di visione 3D di ultima generazione. Dotate di un sistema di trasmissione sensoriale e di un programma sofisticato con cui ricostruire fedelmente la figura umana fonte di desiderio, la stanza dell’incontro, il luogo proibito, le caratteristiche del rapporto.
Per rimuovere ogni possibile complicazione affettiva si era stabilito che la procreazione sarebbe stata assicurata dal servizio nazionale e affidata a centri specializzati. Le donne impiegate per la gestazione per conto dello stato avrebbero lasciato i neonati alle cure della società. Niente più padri e madri a cui affidare la podestà genitoriale: niente più litigi per i figli. Si era decretata la fine dello scontro di genere e dei motivi di troppi dissapori della vita familiare.
In quel contesto di totale abrogazione di ogni obbligo sociale del cittadino: libero da ogni relazione personale, il problema era stato risolto. Gli omicidi passionali erano quasi cessati, rilegati a evento straordinario. Il governo per continuare a mantenere il risultato raggiunto, aveva organizzato un servizio di monitoraggio e controllo attraverso la commissione degli affari affettivi.
Una fitta rete di impiegati che acquisivano dati personali ogni giorno sulle attività dei cittadini, stavano alla caccia di quelli che cercavano di infrangere la legge. Era bastato a Ken e Kelly stare a parlare in auto che il sistema li aveva scovati e segnalati. Erano stati costretti a non vedersi più e di conseguenza diffidati a rispettare il distanziamento sociale per sei mesi, pena tre anni di carcere. Inoltre ken era stato sottoposto a procedimento disciplinare e sospeso dal servizio con l’accusa di favorire il ritorno alle relazioni personali fonte dei tanti omicidi passati. Una accusa che come tutore della legge metteva a rischio la credibilità dello stesso sistema.
“Buongiorno Ken, stai per iniziare la seduta di recupero delle condizioni necessarie a ristabilire il giusto rapporto interpersonale secondo le disposizioni del governo e della commissione degli affari affettivi. Inizierò a farti una serie di domande a cui dovrai rispondere con un sì o no sul pulsante a disposizione sulla mano destra. Ti avverto che le tue emozioni saranno registrate, monitorate e analizzate al fine del test di accertamento. Sei pronto? “ chiese la donna che apparve nel dispositivo facciale 3D appena lui lo attivò.
“Sei innamorato di quella donna?”
“Lei ha influito sulla tua decisione di frequentarla?”
“Ritieni di potere terminare positivamente il percorso di recupero?”
La virtual assistant proseguì nelle domande del test. Ken cercò di mantenere il sangue freddo. Terminate queste, invitò Ken ad aspettare il responso che non tardò ad arrivare:
“La commissione ritiene che il risultato del test sia positivo. Le risposte da lei date in questo test finale e il superamento positivo del percorso di recupero, le consentono di superare il blocco a lei imposto. Per questo motivo, le viene revocata ogni limitazione assegnatale dal procedimento e l’autorizza al rientro a lavoro. Complimenti.”
Ken tirò un lungo sospiro di sollievo al momento che la trasmissione cessò. Levò il casco dalla testa e staccò tutti i sensori attaccati sul petto e sui polsi.
Il giorno dopo ritornò a lavoro e dato che l’omicidio a cui si occupava era stato risolto dai suoi colleghi durante la sua sospensione, rimase chiuso in ufficio. Quando vi uscì era oramai buio. Con la metro raggiunse la periferia e aspettò al riparo di un vecchio stabile abbandonato. Non tardò molto che dal fondo della via immersa nel buio apparve la sagoma di una donna. Avvicinatasi con circospezione lo chiamò “Ken, sono io”.
Lui cercò di avvicinarsi ma lei lo redarguì: “Ti prego, stai lontano, non voglio altri problemi. Sono qui per dirti che non possiamo rivederci più. Questi mesi sono stati pesanti”.
“Mi stai dando l’addio? Io non posso fare a meno di te” disse lui.
“Ho saputo che sei riuscito a confondere le idee alla commissione e superare il test di riammissione. Io invece no! Non sono riuscita a bluffare come tu, d’altronde tu sei della polizia, sapevi come comportarti, ti sarai preparato per bene”.
“Dobbiamo continuare a vederci” replicò Ken.
“Non è possibile, sono ancora sotto controllo. Non posso rischiare il lavoro e la libertà” rispose lei.
“Non mi ami più, mi pare di capire” disse lui.
“Amarti? Che parola grossa. É finita per sempre, mi spiace” disse kelly dandogli le spalle.
Ken la guardò andare via. La mano scivolò sulla fondina della pistola. La estrasse e sparò due colpi in aria. Kelly si fermò paralizzata e si girò verso di lui spaventata e sorpresa. Lui le sparò al petto a sangue freddo e lei cadde a terra. Con calma Ken le mise la pistola tra le dita della mano e la guardò mentre esalava l’ultimo respiro: “Dove credevi di andare, puttana!”
La mattina dopo i giornali diedero la notizia del ritrovamento della donna e del probabile suicidio. Si presumeva che la donna in regime di sorveglianza affettiva si fosse uccisa per il fatto che non si rassegnava alla fine di quel rapporto illegale. L’articolo terminava con il commento del sindaco di New York: “Questi fatti ci addolorano, ma allo stesso tempo, ci confortano della legge che ci siamo dati per il bene della nostra società”.
Ken quella notte si recò al Sex center. Si infilò dentro la cabina e si denudò. Si collegò al corpo i sensori e andò al menù principale: “donna bianca, bionda, anni venti, dolce, preferenze-sesso estremo, fragranze corporali umorali al 100%”.
Diede l’input alla macchina. I sensi si accesero e la seduta di Alienation cominciò.
“Ciao amore, questa notte sei tutto per me!”
Re: [MI185] Alienation
3Ciao @bestseller2020,
il tuo racconto mi ha veramente intrigata nella prima parte.
Ho trovato l'idea molto originale, la situazione ben descritta, curiosità stimolata, trama avvincente.
Temo si perda nei dialoghi, non sono molto fluidi, spezzano la lettura e sminuiscono il pathos.
Il finale è molto realistico, inaspettato, tutto faceva presagire un capovolgimento che avrebbe portato alla caduta del regime imposto dal governo, che invece ha modo di convincersi della bontà del progetto. Suggerisco l'utilizzo di un'arma più futuristica, perché si passa da un futuro distopico a una realtà tristemente quotidiana.
Alcuni appunti:
Nel complesso, buon lavoro, bella idea!
Buon MI
il tuo racconto mi ha veramente intrigata nella prima parte.
Ho trovato l'idea molto originale, la situazione ben descritta, curiosità stimolata, trama avvincente.
Temo si perda nei dialoghi, non sono molto fluidi, spezzano la lettura e sminuiscono il pathos.
Il finale è molto realistico, inaspettato, tutto faceva presagire un capovolgimento che avrebbe portato alla caduta del regime imposto dal governo, che invece ha modo di convincersi della bontà del progetto. Suggerisco l'utilizzo di un'arma più futuristica, perché si passa da un futuro distopico a una realtà tristemente quotidiana.
Alcuni appunti:
bestseller2020 ha scritto: dom dic 08, 2024 7:25 pmcon un sì o no sul pulsante a disposizione sulla manoUn sì o un no
bestseller2020 ha scritto: dom dic 08, 2024 7:25 pml’omicidio a cui si occupavaDi cui
bestseller2020 ha scritto: dom dic 08, 2024 7:25 pma bluffare come tu,Come te
bestseller2020 ha scritto: dom dic 08, 2024 7:25 pmbestseller2020si fosse uccisa per il fatto che perché non si rassegnava alla fine di quel rapporto illegale. L’articolo terminava con il commentoTroppo farraginoso
bestseller2020 ha scritto: dom dic 08, 2024 7:25 pmfragranze corporali umorali al 100La traccia un po' troppo laterale, appena accennata.
Nel complesso, buon lavoro, bella idea!
Buon MI
Re: [MI185] Alienation
4La trama non è originalissima, vista in film come Equilibrium, The giver e altri. Comunque questo non è un problema, nessuno inventa mai veramente qualcosa. Ciò detto, onestamente, il racconto ha un'alta implausibilità sociologica. Sarebbe lungo e noioso argomentare questo punto (se vuoi, se me lo chiedi, ovviamente sarò disponibilissimo), ma per essere breve diciamo che no, non è riuscito a convincermi né il contesto distopico né la relazione fra i due amanti.
Altre questioni:
- "...otto mesi prima, quando lui, ..."; togliere la prima virgola;
- "tra loro due"; inutile 'due', si capisce dal contesto che non sono tre: "Tra loro era nata una relazione" è molto meglio;
- "i democratici al governo"; è necessaria questa precisazione? Ne capisco il senso (un eccesso di 'wokismo' imputato ai liberal americani, etc.) ma direi che non è essenziale alla narrazione (cioè: non è che il fatto di essere democratici e non repubblicani è necessaria nel proseguo) e quindi, se non è essenziale, rischia di essere dannosa; inoltre: "i democratici al governo aveva adottato": avevano;
- "... ogni obbligo sociale del cittadino: libero da ogni relazione personale, ..."; i due punti mi sembrano sbagliati, probabilmente volevi mettere una virgola;
- " rilegati a evento straordinario"; non trattandosi di libri, probabilmente intendevi 'relegati';
- "Il governo per continuare a mantenere il risultato raggiunto, aveva organizzato": la subordinata deve essere racchiusa da due virgole, quindi ne serve una fra 'governo' e 'per continuare';
- "stavano alla caccia": stavano a caccia; oppure - e credo meglio- "erano a caccia";
- "Inoltre ken era stato...": Ken maiuscolo;
"Una accusa "; meglio Un'accusa;
- " l’omicidio a cui si occupava"; di cui si occupava;
- "Quando vi uscì era oramai buio"; personalmente trovo brutto l'uso di avverbi (in questo caso, di luogo) non necessari e solitamente non usuali. Non ti sembra meglio "Quando uscì era oramai buio"?
- "la metro"; nessun errore, ma 'la metro' si dice a Roma, mentre 'il metrò' a Milano. Per segnalarti che l'uso da te fatto colloca il racconto in una certa area linguistica assai differente di New York;
- "Non sono riuscita a bluffare come tu"; come te;
- A mio avviso, dopo un dialogo, anche se il racconto procede, serve sempre un segno di punteggiatura; a solo titolo di esempio, in questa frase: "“Dobbiamo continuare a vederci” replicò Ken.", dopo 'vederci' devi mettere una virgola (in altri casi, nel tuo testo, può valere una virgola, un punto e virgola o addirittura un punto. Ovviamente questa riflessione vale in generale, in più punti dei tuo testo;
- "ma allo stesso tempo, ci confortano della legge"; toglierei la virgola.
A rileggerti.
Altre questioni:
- "...otto mesi prima, quando lui, ..."; togliere la prima virgola;
- "tra loro due"; inutile 'due', si capisce dal contesto che non sono tre: "Tra loro era nata una relazione" è molto meglio;
- "i democratici al governo"; è necessaria questa precisazione? Ne capisco il senso (un eccesso di 'wokismo' imputato ai liberal americani, etc.) ma direi che non è essenziale alla narrazione (cioè: non è che il fatto di essere democratici e non repubblicani è necessaria nel proseguo) e quindi, se non è essenziale, rischia di essere dannosa; inoltre: "i democratici al governo aveva adottato": avevano;
- "... ogni obbligo sociale del cittadino: libero da ogni relazione personale, ..."; i due punti mi sembrano sbagliati, probabilmente volevi mettere una virgola;
- " rilegati a evento straordinario"; non trattandosi di libri, probabilmente intendevi 'relegati';
- "Il governo per continuare a mantenere il risultato raggiunto, aveva organizzato": la subordinata deve essere racchiusa da due virgole, quindi ne serve una fra 'governo' e 'per continuare';
- "stavano alla caccia": stavano a caccia; oppure - e credo meglio- "erano a caccia";
- "Inoltre ken era stato...": Ken maiuscolo;
"Una accusa "; meglio Un'accusa;
- " l’omicidio a cui si occupava"; di cui si occupava;
- "Quando vi uscì era oramai buio"; personalmente trovo brutto l'uso di avverbi (in questo caso, di luogo) non necessari e solitamente non usuali. Non ti sembra meglio "Quando uscì era oramai buio"?
- "la metro"; nessun errore, ma 'la metro' si dice a Roma, mentre 'il metrò' a Milano. Per segnalarti che l'uso da te fatto colloca il racconto in una certa area linguistica assai differente di New York;
- "Non sono riuscita a bluffare come tu"; come te;
- A mio avviso, dopo un dialogo, anche se il racconto procede, serve sempre un segno di punteggiatura; a solo titolo di esempio, in questa frase: "“Dobbiamo continuare a vederci” replicò Ken.", dopo 'vederci' devi mettere una virgola (in altri casi, nel tuo testo, può valere una virgola, un punto e virgola o addirittura un punto. Ovviamente questa riflessione vale in generale, in più punti dei tuo testo;
- "ma allo stesso tempo, ci confortano della legge"; toglierei la virgola.
A rileggerti.
Re: [MI185] Alienation
5Ciao @bestseller2020
Il testo risente della mancanza di una rilettura, ti sono già state segnalate le imprecisioni da correggere. Per quanto attiene la traccia sensoriale, la trovo piuttosto debole.
Un racconto distopico fino al finale nel quale il protagonista non si riscatta e non si lasciano spiragli per immaginare un’evoluzione positiva del genere umano. Ken e Kelky si ribellano al sistema mantenendo una relazione proibita. Ken riesce a ingannare la macchina e farsi restituire la libertà, ma il femminicidio è dietro l’angolo. Vinto dalle sue stesse pulsioni incontrollate, torna ad essere preda del sistema.
Ci sono dei rimandi verghiani in una storia a cavallo tra un futuro non troppo distante e un presente che guarda al futuro con preoccupazione.
Il testo risente della mancanza di una rilettura, ti sono già state segnalate le imprecisioni da correggere. Per quanto attiene la traccia sensoriale, la trovo piuttosto debole.
Un racconto distopico fino al finale nel quale il protagonista non si riscatta e non si lasciano spiragli per immaginare un’evoluzione positiva del genere umano. Ken e Kelky si ribellano al sistema mantenendo una relazione proibita. Ken riesce a ingannare la macchina e farsi restituire la libertà, ma il femminicidio è dietro l’angolo. Vinto dalle sue stesse pulsioni incontrollate, torna ad essere preda del sistema.
Ci sono dei rimandi verghiani in una storia a cavallo tra un futuro non troppo distante e un presente che guarda al futuro con preoccupazione.
Re: [MI185] Alienation
6ciao @@Monica grazie del passaggio..
Per questo ho chiesto a @Sira se potevo allargare la interpretazione. Però credo che se dovessi considerare alla lettera "l'esperienza sensoriale" che ho sviluppato, la dovrei ritenere perfettamente in tema. D'altronde, nel futuro che dipingo vede l'umanità sostituire l'esperienza affettiva con l'esperienza sensoriale delle macchine. Io sono sempre ligio alla traccia, lo sai bene. Spesso le tracce lasciano uno spazio enorme di movimento e questa volta mi sono lasciato prendere. @Sira mi perdonerà!
@Monica ha scritto: lun dic 09, 2024 1:21 pmPer quanto attiene la traccia sensoriale, la trovo piuttosto debole.Hai ragione. Ma avevo questa idea da sviluppare perché volevo riagganciarmi alla discussione finita in mezza tragedia sul "femminicidio".
Per questo ho chiesto a @Sira se potevo allargare la interpretazione. Però credo che se dovessi considerare alla lettera "l'esperienza sensoriale" che ho sviluppato, la dovrei ritenere perfettamente in tema. D'altronde, nel futuro che dipingo vede l'umanità sostituire l'esperienza affettiva con l'esperienza sensoriale delle macchine. Io sono sempre ligio alla traccia, lo sai bene. Spesso le tracce lasciano uno spazio enorme di movimento e questa volta mi sono lasciato prendere. @Sira mi perdonerà!
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [MI185] Alienation
7ciao@bezzicante e grazie del passaggio e delle note. Lo sai che mi piace farmi sistemare gli scritti dagli amici dato che sono poltrone nel farlo?
bezzicante ha scritto: lun dic 09, 2024 12:26 pmLa trama non è originalissima, vista in film come Equilibrium, The giver e altri. Comunque questo non è un problema, nessuno inventa mai veramente qualcosa.Ma secondo te vi è una trama di film che non sia fatta e rifatta? Le sceneggiature originali sono rare, e non la puoi organizzare in quattro ore a cavallo tra pranzo e merenda?(alle 20 sono in coma)
bezzicante ha scritto: lun dic 09, 2024 12:26 pmil racconto ha un'alta implausibilità sociologica.Ma è ovvio, condivido. Ma se pensi a 1984 di Orwell certamente lo era nella sua epoca, il 1948. Oggi appare invece cogliere in pieno lo stravolgimento della società odierna. Magari tra vent'anni potrebbe capitare, chi lo sa? Io ho solo immaginato questa situazione più come risposta alla discussione su Agorà che altro. Ciao a presto
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [MI185] Alienation
8ciao @Modea72 grazie del passaggio.
Ciao a presto
Modea72 ha scritto: dom dic 08, 2024 11:25 pmTemo si perda nei dialoghi, non sono molto fluidi, spezzano la lettura e sminuiscono il pathos.Ho pensato a questi dialoghi freddi, spenti, come l'aria grigia di New York ...
Ciao a presto
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [MI185] Alienation
9bestseller2020 ha scritto: dom dic 08, 2024 7:25 pm2045. Un grigio pomeriggio a New York.Data troppo vicina all'oggi per gli sconvolgimenti che ti appresti a descrivere: almeno 2095, minimo.
bestseller2020 ha scritto: dom dic 08, 2024 7:25 pmPer rimuovere ogni possibile complicazione affettiva si era stabilito che la procreazione sarebbe stata assicurata dal servizio nazionale e affidata a centri specializzati. Le donne impiegate per la gestazione per conto dello stato avrebbero lasciato i neonati alle cure della società. Niente più padri e madri a cui affidare la podestà genitoriale: niente più litigi per i figli. Si era decretata la fine dello scontro di genere e dei motivi di troppi dissapori della vita familiare.Distopico fantasy sui rimedi peggiori del male che curano.
bestseller2020 ha scritto: dom dic 08, 2024 7:25 pmEra bastato a Ken e Kelly stare a parlare in auto che il sistema li aveva scovati e segnalati. Erano stati costretti a non vedersi più e di conseguenza diffidati a rispettare il distanziamento sociale per sei mesi, pena tre anni di carcere. Inoltre ken era stato sottoposto a procedimento disciplinare e sospeso dal servizio con l’accusa di favorire il ritorno alle relazioni personali fonte dei tanti omicidi passati. Una accusa che virgola come tutore della legge virgola metteva a rischio la credibilità dello stesso sistema.meglio aprire un inciso
bestseller2020 ha scritto: dom dic 08, 2024 7:25 pmcommissione degli affari affettivi interpersonali. Inizierò a farti una serie di domande a cui dovrai rispondere con un sì o con un no sul pulsante a disposizione sulla mano destra. Ti avverto che le tue emozioni saranno registrate, monitorate e analizzate al fine del test di accertamento. Sei pronto? “ chiese la donna che apparve nel dispositivo facciale 3D appena lui lo amancano anche le virgolette aperte nella domanda
bestseller2020 ha scritto: dom dic 08, 2024 7:25 pmSei innamorato di quella donna?”All'inizio era la "privacy"...
“Lei ha influito sulla tua decisione di frequentarla?”
“Ritieni di potere terminare positivamente il percorso di recupero?”
La virtual assistant proseguì nelle domande del test. Ken cercò di mantenere il sangue freddo. Terminate queste, invitò Ken ad aspettare il responso che non tardò ad arrivare:
bestseller2020 ha scritto: dom dic 08, 2024 7:25 pmLui le sparò al petto a sangue freddo e lei cadde a terra. Con calma Ken le mise la pistola tra le dita della mano e la guardò mentre esalava l’ultimo respiro: “Dove credevi di andare, puttana!”Colpo di scena cui avevi preparato il lettore, ma comunque colpisce: bravo.
bestseller2020 ha scritto: dom dic 08, 2024 7:25 pmKen quella notte si recò al Sex center. Si infilò dentro la cabina e si denudò. Si collegò al corpo i sensori e andò al menù principale: “donna bianca, bionda, anni venti, dolce, preferenze-sesso estremo, fragranze corporali umorali al 100%”.Triste finale sensoriale, distante anni luce dall'estasi dei sensi.
Diede l’input alla macchina. I sensi si accesero e la seduta di Alienation cominciò.
“Ciao amore, questa notte sei tutto per me!”
Nel complesso, un racconto allucinante che, per assurdo, mi è piaciuto, @bestseller2020
Re: [MI185] Alienation
10ciao @Poeta Zaza grazie del tuo passaggio e delle note. Ti lascio qualche pensiero in risposta.
Poeta Zaza ha scritto: mar dic 10, 2024 8:59 pmData troppo vicina all'oggi per gli sconvolgimenti che ti appresti a descrivere: almeno 2095, minimo.Penso che siamo già a un passo da questa allucinante visione. Nonostante l'Italia abbia dichiarato reato universale la gestazione per conto terzi o per altri (GPA). In altri paesi è legale. per quanto riguarda le macchine del sesso, già trent'anni fa c'era un prototipo... Credo che non le abbiano mai costruite in serie, data l'abbondanza della materia che circola..
Poeta Zaza ha scritto: mar dic 10, 2024 8:59 pmAll'inizio era la "privacy"...Ma certo! Ma ti posso garantire che ogni giorno ci sono persone che finiscono sotto il torchio di qualche commissione di accertamento delle facoltà mentali, dove non puoi negarti alle più intime domande. Questo accade quando sei scomodo nel tuo luogo di lavoro e qualcuno vuole sbatterti fuori cercando la scusa e facendoti passare per fuori di testa. Pura realtà sia in campo privato che pubblico. E poi, la voglia di essere liberi da tutto, dove la mettiamo? I bambini di oggi, adulti domani, non ci penseranno a queste cose, dato che già da oggi siamo allo sbando? Cia Mariangela e grazie ancora
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
Re: [MI185] Alienation
11Bello, @bestseller2020! Mi piacciono tanto i miasmi orwelliani.
Solo un paio di osservazioni.
Ottima l’intenzione di accompagnare con una spiegazione l’ingresso del lettore in un contesto così ricco di complessità, ma forse lo avrei preferito integrato all’azione, piuttosto che come preambolo a se stante.
Lavoraccio, me ne rendo conto, ma avrebbe facilitato e suggerito un mucchio di altre opzioni.
Quella dell’epilogo, per esempio.
Dici che volevi dare un contributo al discorso sui femminicidi ed effettivamente Ken spara perché lei non ci sta più.
Tuttavia la scena risulta slegata dal resto, non tanto come sviluppo narrativo, quanto rispetto alla tematica.
Mi spiego.
Se è vero, come purtroppo è, che la concezione patrimoniale della figa, prima che caratteriale, è un fatto culturale, il controllo e la manipolazione delle coscienze risulta estremo, ma assolutamente coerente.
In tal caso però, ci si aspetterebbe anche il successo della rieducazione di Ken, che punisce Kelly non perché abbia rifiutato lui, ma l’intero sistema. Kelly che, nonostante le abbiano candeggiato il cervello, si sbrodola in suppliche amorose perché lo ama ancora.
E lui che la lascia parlare senza dire niente , facendoci credere di esserne turbato finché
A rileggerti, hombre.
Solo un paio di osservazioni.
Ottima l’intenzione di accompagnare con una spiegazione l’ingresso del lettore in un contesto così ricco di complessità, ma forse lo avrei preferito integrato all’azione, piuttosto che come preambolo a se stante.
Lavoraccio, me ne rendo conto, ma avrebbe facilitato e suggerito un mucchio di altre opzioni.
Quella dell’epilogo, per esempio.
Dici che volevi dare un contributo al discorso sui femminicidi ed effettivamente Ken spara perché lei non ci sta più.
Tuttavia la scena risulta slegata dal resto, non tanto come sviluppo narrativo, quanto rispetto alla tematica.
Mi spiego.
Se è vero, come purtroppo è, che la concezione patrimoniale della figa, prima che caratteriale, è un fatto culturale, il controllo e la manipolazione delle coscienze risulta estremo, ma assolutamente coerente.
In tal caso però, ci si aspetterebbe anche il successo della rieducazione di Ken, che punisce Kelly non perché abbia rifiutato lui, ma l’intero sistema. Kelly che, nonostante le abbiano candeggiato il cervello, si sbrodola in suppliche amorose perché lo ama ancora.
E lui che la lascia parlare senza dire niente , facendoci credere di esserne turbato finché
bestseller2020 ha scritto: dom dic 08, 2024 7:25 pmle sparò al petto a sangue freddo e lei cadde a terra. Con calma Ken le mise la pistola tra le dita della mano e la guardò mentre esalava l’ultimo respiro: “Dove credevi di andare, puttana!”Chiusa perfetta. Con Doris Day che canta Dream a little dream of me e gran carosello di pippe al Sex Center.
A rileggerti, hombre.