Una poesia su di me, è una poesia su di te
Posted: Wed Nov 12, 2025 5:01 pm
il mio commento per postare: viewtopic.php?p=81675#p81675
Mentre provo a trovare le parole
(che compito difficile mi hai dato)
Sento una bambina piangere
Benvenuta al mondo!
Grazie mamma.
E poi.. asilo, elementari, scuole dell’obbligo
Qualunque cosa dell’obbligo
E poi SBAM: vita adulta.
Mi gira la testa. Riavvolgi il nastro. Riavvolgi!
Non posso.
A questo punto tocca vivere.
Dentro me
il mondo della compostezza:
ordine, disciplina, fai tutto bene,
non sbagliare, non deludere, non arrabbiarti
misto al disordine cosmico: cosa voglio fare davvero? Sbaglia. Esci. Divertiti. Menti. Se vuoi farlo, fallo!
Dentro me
convivono il mondo dell’amore: scaltro, beffardo, illimitato, per chiunque
E l’apatia: assenza, buio, nessuna sensazione, non ho voglia di niente.
Dentro me
calme parole urlano:
Cuci.
Taglia.
Spezza.
Ricomponi.
Parlati. Perdonati.
Da piccola credevano fossi sorda:
semplicemente non ascoltavo
Sono una ribelle nata allora?
O solo un’incosciente? Dubbi. Dubbi. Dubbi.
È diventato quasi un monologo.
Odio parlare di me.
Ma cosa ti devo dire dai. Sto zitta.
Peccato mortale!
Perfino le mie ossa vogliono parlare!
Mi sento tempesta, urgano e poi festa
Mi sento me stessa
Senza prendere fiato potrei parlarti perfino
Di quello che, alla fine, mi interessa.
Mi piace la vita nei piccoli gesti,
Gli sguardi sommessi
La gentilezza di un fiore appena sbocciato.
Rileggo da capo.
Che dice di me quest’assurda poesia?
Dice che posso essere tutto:
Confusa
Ribelle
Distrutta, piangente
Emozione, vento, di un semplice astro nascente.
Mi concentro di nuovo sul pianto bambino
“Benvenuta al mondo”
Grazie mamma.
Ora comprendo i tuoi pianti più a fondo.
Io chi sono?
Il ritratto del giorno,
empatizzo perfino con chi
non ha idea del mio mondo.
Su chi giudica a caso, non transige il mio spirito: aborro il giudizio
fino all’ultima cellula del corpo.
Vivo dunque per cosa?
Per chi mi guarda negli occhi
e mi dice: sei proprio una brava persona
per chi riempie d’amore
per chi è piena di rabbia, perché anche quella, va accolta
Benvenuta al mondo
Grazie mamma.
Ora piango respirando, mi sveglio
Piano piano scopro chi sono,
mi indago e mi scelgo.
Mentre provo a trovare le parole
(che compito difficile mi hai dato)
Sento una bambina piangere
Benvenuta al mondo!
Grazie mamma.
E poi.. asilo, elementari, scuole dell’obbligo
Qualunque cosa dell’obbligo
E poi SBAM: vita adulta.
Mi gira la testa. Riavvolgi il nastro. Riavvolgi!
Non posso.
A questo punto tocca vivere.
Dentro me
il mondo della compostezza:
ordine, disciplina, fai tutto bene,
non sbagliare, non deludere, non arrabbiarti
misto al disordine cosmico: cosa voglio fare davvero? Sbaglia. Esci. Divertiti. Menti. Se vuoi farlo, fallo!
Dentro me
convivono il mondo dell’amore: scaltro, beffardo, illimitato, per chiunque
E l’apatia: assenza, buio, nessuna sensazione, non ho voglia di niente.
Dentro me
calme parole urlano:
Cuci.
Taglia.
Spezza.
Ricomponi.
Parlati. Perdonati.
Da piccola credevano fossi sorda:
semplicemente non ascoltavo
Sono una ribelle nata allora?
O solo un’incosciente? Dubbi. Dubbi. Dubbi.
È diventato quasi un monologo.
Odio parlare di me.
Ma cosa ti devo dire dai. Sto zitta.
Peccato mortale!
Perfino le mie ossa vogliono parlare!
Mi sento tempesta, urgano e poi festa
Mi sento me stessa
Senza prendere fiato potrei parlarti perfino
Di quello che, alla fine, mi interessa.
Mi piace la vita nei piccoli gesti,
Gli sguardi sommessi
La gentilezza di un fiore appena sbocciato.
Rileggo da capo.
Che dice di me quest’assurda poesia?
Dice che posso essere tutto:
Confusa
Ribelle
Distrutta, piangente
Emozione, vento, di un semplice astro nascente.
Mi concentro di nuovo sul pianto bambino
“Benvenuta al mondo”
Grazie mamma.
Ora comprendo i tuoi pianti più a fondo.
Io chi sono?
Il ritratto del giorno,
empatizzo perfino con chi
non ha idea del mio mondo.
Su chi giudica a caso, non transige il mio spirito: aborro il giudizio
fino all’ultima cellula del corpo.
Vivo dunque per cosa?
Per chi mi guarda negli occhi
e mi dice: sei proprio una brava persona
per chi riempie d’amore
per chi è piena di rabbia, perché anche quella, va accolta
Benvenuta al mondo
Grazie mamma.
Ora piango respirando, mi sveglio
Piano piano scopro chi sono,
mi indago e mi scelgo.