piccolo esperimento scrittevole, una sorta di "reaction" a una recente lettura... (con annesso soundtrack, per chi vorrà)
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Da quando ho smesso
di guardare con gli occhi,
ricordo sempre
di non temere la sete.
Prima d'allora
non sgorgava neanche una lacrima:
all'interno v'era solo
sabbia, calore. Un calore
che, seppur materno,
asfissiava ogni vento,
ogni battito.
Da allora
potrei perfino perire,
ma con l'acquazzone nell'anima,
in mezzo a mille venti.
Non è da ingenui rinnegare
la nostra bambinesca ingenuità?
Ora sento il mondo che cammina
al suono dei miei palpiti,
e spazzata via la scorza dura
del mio animo, tenterò
il gioco più sottovalutato
dagli uomini.
Da quando ho imparato
a guardare col cuore
ricordo sempre
di non temere la vita.