Documento trafugato

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(7) Oltre - Costruttori di Mondi

Documento trafugato

Per quest’amore di soldato
la guerra d’attese è finita
raccolgo il poco che resta
frammenti d’una disfatta

una storia è andata perduta
tu già fuggita da tempo
il letto scomposto ora è vuoto
volano intorno ali nere di sconfitta

un campo di battaglia desolato
c’è una faccia sconosciuta
sul documento trafugato
è tempo di bendare le ferite
Ultima modifica di Nightafter il mer gen 24, 2024 5:32 pm, modificato 1 volta in totale.

Re: Documento trafugato

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Dunque, questa poesia è molto interessante. L'unico problema, secondo ilmiomodo di vedere, di sentire e di concepire la poesia (e la scrittura in genere), la poesia andrebbe rivista dal punto di vista sia del linguaggio che del metro. Il discorso è questo: si possono usare anche gli alessandrini e/o il metro tipico della poesia classica greca e latina, ma bisognerebbe cercre di 'rinnovarla' nel linguaggio. L'unico problema che riscontro in questo testo, è questo modo arcaico di esprimere un concetto, cosa che andrebbe bene soltanto in un libretto d'opera o/e nel testo di una cantata, come ad es. 'Requiem für Mignon' op. 98b di Schumann, ma in una poesia secondo me il linguaggio da usare dovrebbe essere quello di tutti i giorni. Chiedo scusa se batto su queste cose, ma, per quanto mi riguarda, sono cose assolutamente essenziali. Comunque sia, devo riconoscere che dal punto di vista dell'argomento da trattare in una forma d'arte così splendida e delicata come la poesia, non salta fuori spesso. 
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