SPOILER

2
Se una qualunque cavallerizza, gracile, malata di tisi, fosse spinta sopra un malfermo cavallo in giro nella pista ininterrottamente, per mesi, davanti a un pubblico insaziabile, dalla frusta squassata da un superiore senza pietà, piroettando sul cavallo, gettando baci, molleggiandosi sui fianchi, e se questo spettacolo sotto il persistente frastuono dell'orchestra e dei ventilatori si prolungasse nella grigia incessante prospettiva del futuro, accompagnato dal decrescere e poi dal riaccendersi di scrosci di mani plaudenti, che sono in realtà magli a vapore - forse allora un giovane spettatore di galleria si precipiterebbe giù per la lunga scala e, attraversate tutte le file di posti, piomberebbe nella pista e darebbe a gran voce l'alt, fra lo strombettio dell'orchestra che sempre si adegua alle situazioni. Ma poiché non è così: poiché una bella signora, bianca e rossa, entra di volo tra i cortinaggi che le vengono schiusi dai baldi inservienti in livrea; e il direttore, cercando appassionatamente i suoi occhi, le respira in volto, docile come un animale; pieno di sollecitudine la innalza sul pomellato, quasi fosse la sua idolatrata nipotina che parte per un viaggio pericoloso; non si decide a dare il segnale con la frusta; finalmente, facendo forza a se stesso, fa risuonare lo schiocco; corre accanto al cavallo spalancando la bocca; segue con occhio vigile i salti dell'artista; trova quasi inconcepibile la sua bravura; cerca di metterla in guardia con parole gridate in inglese; richiama furibondo alla più spossante attenzione i palafrenieri che reggono i cerchi; prima del grande salto mortale scongiura a mani alzate l'orchestra di tacere; alla fine solleva la piccola dal cavallo tremante, la bacia sulle due gote e non giudica mai abbastanza calorosa l'ovazione del pubblico; mentre lei stessa, da lui sorretta, correndo alta sulle punte dei piedi entro un nembo di polvere, a braccia aperte e arrovesciando la piccola testa, vorrebbe far partecipe tutto il circo della sua felicità - poiché è così, lo spettatore di galleria appoggia il viso al parapetto e, sprofondando nella marcia di chiusura come in un triste sogno, piange di un pianto inconsapevole.

Re: [CP13] Violata

3
Ciao @L'illosoilluso la tua poesia narra una storia di disagio fatta di incomprensioni e litigi. La lite vera e prorpia la troviamo nella prima quartina "parole gridate" " scongiura di tacere", mentre nella seconda si percepisce l'amarezza della sconfitta. Il triste sogno si trasforma in amara realtà con il pianto, che fa anche da chiusa.
Piaciuta, complimenti.


Violata

Squassata
da questo incessante schiocco
di parole gridate,
scongiura di tacere.

Su un nembo di polvere
la testa appoggia,
e come in un triste sogno,
piange.

Re: [CP13] Violata

4
@L'illusoillusore 
Devo dire che, fino ad ora, in questa gara, la poesia in  generale, ha fama di concetti cupi, poco gioiosi, che si lasciano influenzare dal contesto in cui sono inseriti. Anche nel caso in questione, mi ci metto anch'io e lo ripeto, si trova la figura della donna che viene, Violata, da qualcosa o qualcuno. Il racconto avrebbe fornito parole e occasioni per discutere d'altro ma, finora, nessuno, io compresa, l'ha sfruttata. Questa è solo una considerazione del tutto personale. Comunque, neanche questo testo ha provocato un brivido nel mio animo, indipendentemente dal tema trattato. Le mie non vogliono essere critiche ma indurre alla riflessione.

Re: [CP13] Violata

5
L ha scritto: mar nov 28, 2023 6:20 amTraccia n.1 "In galleria"
(Franz Kafka)



Violata

Squassata
da questo incessante schiocco
di parole gridate,
scongiura di tacere.

Su un nembo di polvere
la testa appoggia,
e come in un triste sogno,
piange.
Un triste flash, una situazione in cui aleggia una polvere spessa come un cuscino dove si posa il capo. Un triste sogno dove un incessante schiocco di grida squassa e si piange.
Bravo, @L'illusoillusore  :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [CP13] Violata

6
L ha scritto: mar nov 28, 2023 6:20 amViolata

Squassata
da questo incessante schiocco
di parole gridate,
scongiura di tacere.

Su un nembo di polvere
la testa appoggia,
e come in un triste sogno,
piange.
Il nostro lavorare sui testi, osservandoli nel dettaglio e tirando fuori da essi degli aspetti nuovi, ha secondo me un po' a che fare col Cubismo, che scomponeva per presentare molteplici punti di vista dello stesso soggetto.
La tua poesia, Daniele, ricchissima di ottime allitterazioni, mi ha fatto pensare a Picasso e alla sua Donna che piange
https://www.amazon.it/rosa-spinoZa-gust ... B09HP1S45C

Re: [CP13] Violata

9
@L'illusoillusore

Hai tratteggiato un quadro di violenza, il grido del violentatore, o di colui che ha inflito il male, come uno schiocco di frusta inesorabile;  il dolore e l'urlo della vittima inerme in mezzo alla polvere, il suo pianto.
Hai estrapolato dal testo bellissime e dolorose immagini.
Scusa se non scrivo altro, il fatto è che non sono in grado di analizzare come si dovrebbe la poesia, ma  la tua l'ho apprezzata, è "impattante".
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)
Rispondi

Torna a “Poesia”