[CP12] Una nuova paura

1
Traccia n. 2
“Dubbi”

[CP12] Una nuova paura

Mentre fiaccando vanno
i nostri giorni,
striscia un'angoscia
e brucia sottopelle:
un dominio simbolico a inculcare

uno stesso pensiero pilotato
c'è imposto come ipnosi ripetuta;

mediato il senso univoco e obbligato?
No: dileggio, proscrizione, niente dialogo
per chi non si conforma a tanto dire.
Chi dubita o eccepisce non ha campo?
Essere uomo o donna è un'opinione?
La verità su qualunque trattazione
viene imposta alla nostra società,
liquida e fluida come consistenza,
che segue il corso del fiume che sentenzia.

Tra i maestri, le menti, gli scienziati,
hai voglia a scremar quelli di parte.
Non super partes che sappia indicare
chi è quello più adatto a giudicare.
Gli "Eppur si muove" non sanno di ascoltare.

E io ho paura 
per la mia discendenza,
per un futuro-presente che consente
a pochi di stringere le chiavi
di banche e di mass media e pilotare
una oligarchia globalizzante
che vuol fagocitare ogni pensiero.

La gravità dei tempi
appesantisce
i pensieri, gli slanci, le arditezze.

Stanno distanti un cielo
quelle altezze.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [CP12] Una nuova paura

3
Ciao @Poeta Zaza e buona fortuna per la fase finale del contest!

Voglio provare a dire la mia sul tuo componimento, visto che in questa sezione è possibile farlo.

Mi piace molto il ritmo della poesia, che non è mai scontato: a volte compaiono rime che incalzano la lettura e suonano accattivanti se lette soprattutto ad alta voce.

Il tema è sviluppato correttamente e coerentemente, è ampio ma non si isola mai in argomenti che non concernono l'idea di partenza.

Qualche osservazione: secondo me la poesia è poco visualizzabile. Ogni poesia è a sé, ma ho visto trasparire poco le immagini di carattere primordiale, come i colori della natura (visto il tema dell'incertezza futura-presente, con in mezzo la questione climatica, io avrei sfruttato la cosa).

In secondo luogo, secondo me una poesia deve essere anche un po' nebulosa, come dire: non tutto deve apparire per quello che è su carta, e in questo componimento ho trovato poche incertezze, poche domande sul significato recondito che avresti invece potuto porre e lasciare incompiute. È personale la poesia, forse troppo: deve arrivare a tutti in modi differenti, non so se mi sono spiegato...

Ciò detto, complimenti! Vedrò presto a chi dare il mio voto. :D

Re: [CP12] Una nuova paura

4
Ciao @Poeta Zaza 


Devo dire che mi ha molto sorpreso questa tua poesia, perché tocchi un tema che la annovera fra quella che si definisce "poesia civile", ovvero poesia di impegno, non necessariamente con un colore o un posizionamento politico, ma toccando argomenti che riguardano l'umanità intera e il tempo che viviamo.

Una poesia di denuncia, sulle percepite deviazioni del potere politico ed economico, che sempre più chiaramente ci appare come un oscuro disegno della ristretta oligarchia finanziaria per richiuderci in una gabbia di polli d'allevamento intensivo.
Noi che avevamo ormai esorcizzata la paura della nostra infanzia sul conflitto atomico, ci ritroviamo a vivere nuovamente quel terrore, accompagnato da un ventaglio di paure assai meno appariscenti, ma non meno temibili e perniciose, poiché infide e intangibili, verso le quali siamo privi di difese e di mezzi utili a combatterle.

Vladimir Vladimirovič Majakovskij si sarebbe complimentato per questo componimento.

I miei complimenti e un abbraccio  <3

Re: [CP12] Una nuova paura

5
ciao @Poeta Zaza 


[CP12] Una nuova paura
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Se consideriamo che eravamo da settant'anni in una sorta di pace e benessere, bè! ci può stare. Ma se guardiamo all'insieme delle cicliche vicende di guerra sino alla Grande guerra, bè! Questa "nuova paura" sarebbe una sorta di eufemismo! Infatti nella storia umana non vi è mai stato un periodo così lungo di "pace in Europa" come quello che abbiamo vissuto.

Mentre fiaccando vanno
i nostri giorni,

striscia un'angoscia
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Stiamo vivendo una nuova era bellicosa, come vissero le generazioni passate.

e brucia sottopelle:

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questo passo lo vedo superfluo, però se ti è servito per collegare, va bene.
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un dominio simbolico a inculcare

uno stesso pensiero pilotato
c'è imposto come ipnosi ripetuta;
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Questa è la potenza dei media, arma inventata dal sistema capitalistico e industriale per accrescere la potenza "della bestia che veniva dal mare"

mediato il senso univoco e obbligato?
No: dileggio, proscrizione, niente dialogo
per chi non si conforma a tanto dire.
Chi dubita o eccepisce non ha campo?
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Chi è dissenziente è messo all'angolo. Per fortuna c'è chi organizza discussioni su canali liberi dalle imposizioni.
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Essere uomo o donna è un'opinione?
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Mi trovi d'accordo su tale argomento. Vi è una sorta di inganno latente che nasconde un progetto di distruzione dei valori umanistici millenari.
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La verità su qualunque trattazione
viene imposta alla nostra società,
liquida e fluida come consistenza,
che segue il corso del fiume che sentenzia.
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Questo passo completa il discorso che fai
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Tra i maestri, le menti, gli scienziati,
hai voglia a scremar quelli di parte.
Non super partes che sappia indicare
chi è quello più adatto a giudicare.
Gli "Eppur si muove" non sanno di ascoltare.
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Questa che è in corso è una nuova fase culturale. Una sorta di controriforma di epica memoria
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E io ho paura 
per la mia discendenza,
per un futuro-presente che consente
a pochi di stringere le chiavi
di banche e di mass media e pilotare
una oligarchia globalizzante
che vuol fagocitare ogni pensiero.
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Questo è il vulnus della nostra democrazia o se vuoi, del modello che è stato sponsorizzato e che ormai mostra la parte debole.  la rappresentanza devoluta ai servitori dello stato, non ha fatto altro che, far rinascere il vassallaggio in favore dei "Signori della terra".
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La gravità dei tempi
appesantisce
i pensieri, gli slanci, le arditezze.

Stanno distanti un cielo
quelle altezze.

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Vedo che concludi con una sorta di rassegnata nota tra ciò che rappresenta la parte migliore delle capacità umane e il lato peggiore che consiste nel lasciarsi sopraffare da ciò che si ha paura. Sinceramente devo dire che di queste esperienze ne sono state fatte, e questa è l'ennesima. Ma come ogni volta "quel medioevo che ogni epoca ha conosciuto" darà vita a fatti sorprendenti e fantastici. L'umanità reagirà anche questa volta.
Dal punto di vista poetico, dico solo che dato l'argomento trattato, avevi bisogno di prolungarti in diversi spazi temporali e fisico per dare un senso al tutto. Forse qualcosa potevi tagliarla senza vanificare il significato. Complimenti. ciao
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