[H2022P] Lo specchio

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Carta scelta: lo specchio.

Commento: viewtopic.php?p=43958#p43958


Lo specchio

Sdraiato, rigido nel letto:
Sono adulto! mi sono detto.
Tiro la coperta fino al mento,
guardo lo specchio e me ne pento.
 
Da anni lì appeso.
La mia immagine ha reso,
ma di notte le sue increspature
risvegliano le più bieche paure.
 
Lo copro di velluto,
nasconderlo può essere un aiuto,
ma vibra anche il panno,
terrorizzato sono in affanno.
 
La luce accendo.
L’orecchio tendo.
Aggrappato alle mie lenzuola
tremo come una banderuola.
 
Non solo onde,
ma anche una voce che mi confonde.
“Vieni, è la tua ora.
La curiosità non ti divora?”
 
Sussurra sibilante
come una terribile amante,
ripete le parole
la mia anima vuole.
 
Dalla cornice il tessuto cade,
tempesta lo specchio invade,
un turbinio di mani
come letali gabbiani
 
Sono adulto! Non ho paura!
Accidenti se è dura.
È un incubo coi fiocchi.
Speriamo che non mi tocchi!
 
 
Un alito gelido
sul mio alluce madido:
Sono dita, quelle che sento?
Un pensiero di cui mi pento.
 
Mi tirano forte.
Nello specchio orride porte
su una desolata corte.
Son certo: È la morte!

Re: [H2022P] Lo specchio

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Bentrovata, cara @Almissima  :)

Una bella idea vedere uno specchio stregato che invece di specchiarci ci rapisce l'animo.
L'immagine del protagonista che riflette la sua interiorità, le sue profonde paure proiettate come in un film.
La morte, alla fine, dopo averlo ben bene terrorizzato, lo tira dentro lo specchio per finirlo.
Ben congegnata la tua poesia, con la scelta delle rime, ma con i versi di diversa lunghezza, corti e lunghi a fisarmonica. 
Così si evita l'effetto filastrocca.  ;)

Abbiamo scelto un dito diverso:
Almissima ha scritto: Un alito gelido
sul mio alluce madido:
Tu l'alluce madido, io l'indice fetido. Uguali accenti sul raccapriccio.  ;)   :aka:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [H2022P] Lo specchio

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@Almissima lo specchio, in narrativa, ha sempre avuto un ruolo importante da "Specchio specchio delle mie brame..." a "Il ritratto di Dorian Gray" fino a "Le città invisibili di Calvino (che alla fine del racconto scrive  " Le due Valdrada vivono l’una per l’altra guardandosi negli occhi di continuo, ma non si amano") è fonte di inquietudine. Essere adulti, peraltro, non mette a riparo dalla paura. Tu hai saputo creare una buona suggestione adattandola a una filastrocca ideale per il filone Alloween.
Brava
 

Re: [H2022P] Lo specchio

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@Almissima, ciao.
Almissima ha scritto: Un alito gelido
sul mio alluce madido:
Sono dita, quelle che sento?
Un pensiero di cui mi pento.
  Questa è la parte più terrificante e mi ha fatto ricordare che ero già adulta quando, la notte, ancora temevo di tirare fuori le braccia dal bordo del letto.
Non so se siano le parole che hai scelto, ma il fatto che suoni come una filastrocca, secondo me penalizza la riuscita del testo.
Come in questa strofa
Almissima ha scritto: a luce accendo.
L’orecchio tendo.
Aggrappato alle mie lenzuola
tremo come una banderuola.
Ho sentito più lo sforzo di trovare la rima che di azzeccare la scena.

Re: [H2022P] Lo specchio

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Almissima ha scritto: Sdraiato, rigido nel letto:
Sono adulto! mi sono detto.
Tiro la coperta fino al mento,
guardo lo specchio e me ne pento.
 
Da anni lì appeso.
La mia immagine ha reso,
ma di notte le sue increspature
risvegliano le più bieche paure.
 
Lo copro di velluto,
nasconderlo può essere un aiuto,
ma vibra anche il panno,
terrorizzato sono in affanno.
 
La luce accendo.
L’orecchio tendo.
Aggrappato alle mie lenzuola
tremo come una banderuola.
 
Non solo onde,
ma anche una voce che mi confonde.
“Vieni, è la tua ora.
La curiosità non ti divora?”
 
Sussurra sibilante
come una terribile amante,
ripete le parole
la mia anima vuole.
 
Dalla cornice il tessuto cade,
tempesta lo specchio invade,
un turbinio di mani
come letali gabbiani
 
Sono adulto! Non ho paura!
Accidenti se è dura.
È un incubo coi fiocchi.
Speriamo che non mi tocchi!
 
Un alito gelido
sul mio alluce madido:
Sono dita, quelle che sento?
Un pensiero di cui mi pento.
 
Mi tirano forte.
Nello specchio orride porte
su una desolata corte.
Son certo: È la morte!
Se riuscita nel compito non facile di risultare originale e festosa (anche in virtù delle doppie rime baciate!), nonostante il tema trattato. La tua scrittura possiede sempre un qualcosa di rapido e accattivante, direi quasi di "elastico", che mi piace moltissimo.
Prova ottima, a mio parere. Grazie e un saluto, @Almissima
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