[LP25] Un incontro e una prova

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Traccia 1: “La vita, amico, è l’arte dell’incontro”

E' uno sguardo 
- il tuo -
che lacera e che cuce la tua pena,

che interroga e risponde anche alla mia,

senza fronzoli e storie.

Lo scambio sbalza di forza le paure
e il dolore convinto si dimezza

mentre si supera
- in un incontro 
di due sguardi stranieri ma d'intesa
perché in due armonici accenti -

una prova.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [LP25] Un incontro e una prova

3
ciao @Poeta Zaza 

E' uno sguardo 
- il tuo -
che lacera e che cuce la tua pena,
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Questa è una immagine cupa. Negli occhi del "tuo" si legge paura e disperazione. Il binomio "lacera e cuce"  sembrerebbe dare l'idea di una ferita che verrebbe curata dall'intervento del prossimo.
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che interroga e risponde anche alla mia,

senza fronzoli e storie.
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In effetti non ci sarebbero parole per narrare la storia del "tuo personaggio". Parrebbe un rifugiato, uno che fugge per mare in cerca di una terra accogliente. Il tuo è un incontro tra due persone di mondi diversi.
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Lo scambio sbalza di forza le paure
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Ci vuole sempre del tempo e un duro impegno per far breccia nell'animo di queste persone.
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di due sguardi stranieri ma d'intesa
perché in due armonici accenti -

una prova.
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In queste tue frasi vi è l'essenza di tutta la tua poesia. Riuscire a fare di un incontro una occasione per mettersi alla prova. Conquistare la fiducia di chi non ne ripone più in nessuno. Riuscire a far breccia nel suo animo. Le tue parole sono molto belle. Aver scelto uno straniero dagli occhi di pena come protagonista del tuo incontro è altrettanto una buona scelta. Anche le parole sono anch'esse ricercate e costruite con molta personalità. Una buona prova! :) ciao Mariangela
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [LP25] Un incontro e una prova

4
Versi bellisimi soni i tuoi. Siamo tutti stranieri al primo incontro, per quanto provenienti da mondi simili oppure lontanti, ci accomuna un senso di paura quando sentiamo che l'altro ci sta prendendo "la vita" (nel senso buono, è ovvio), ma quell'essere sarà l'unico capace di riucire ogni ferita, liberarci da ogni paura. La fiducia crea un sentiero che l'amore può cominciare a percorrere. I tuoi versi sono davvero senza fronzoli e storie, la concretezza raggiunge il lettore, lo ammalia.
Attenzione, non lo illude, gli dice che tutto è una prova. 
Stupendo l'ultimo verso

E, per me, non è solo d'amore che parla parlare, ma anche di amicizia, dell'incontro tra culture diverse, "l"incontro" nel suo significato più ampio.
Poeta Zaza ha scritto: di due sguardi stranieri ma d'intesa
perché in due armonici accenti
Complimenti

Re: [LP25] Un incontro e una prova

5
@Poeta Zaza
che dire? Io mi trovo sempre in grande difficoltà a commentare le tue cose.
Tu ne sai mille e io uno. Tu sei un gigante e io... una conchiglia.
Meravigliosa descrizione di un incontro, la tua.
Poeta Zaza ha scritto: di due sguardi stranieri
Bellissimo. Siamo tutti stranieri all'inizio, poi lo siamo un po' di meno. Giusto!

Sai, all'inizio, alla prima lettura mi sono fermata e ho pensato: Uh, guarda, Poeta Zaza ha usato tre che in una frase, un po' troppe!
E mi sono ricordata di una cosa scrittami una volta da un tale su WD: i tuoi che pesano come macigni. (ovviamente il tale aveva ragione), ma nel tuo caso, dopo aver letto e riletto, ho capito, cavolo, che ci stanno proprio bene i tuoi.
Per cui, forse, nessuna regola è così rigida da non poter essere soverchiata   ;) .
Poeta Zaza, grazie ancora una volta per i tuoi insegnamenti diretti e indiretti.
Complimenti e alla prossima.
Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.

Re: [LP25] Un incontro e una prova

6
bestseller2020 ha scritto: ciao @Poeta Zaza 

E' uno sguardo 
- il tuo -
che lacera e che cuce la tua pena,
-----------------------------------------------------------------
Questa è una immagine cupa. Negli occhi del "tuo" si legge paura e disperazione. Il binomio "lacera e cuce"  sembrerebbe dare l'idea di una ferita che verrebbe curata dall'intervento del prossimo.
No, Raffaele. Questo è lo sguardo di una persona  che scava con profondità nel proprio dolore, sviscerandolo per poi ricucire i bordi della ferita e così sanarlo.
Ed è quello di una donna speciale, che ho avuto la buona ventura di incontrare recentemente in clinica.
Due sguardi stranieri perché sconosciuti ma che si sono intesi in uno scambio che ha aiutato entrambi nella prova.

Ma sono colpita anche dalla tua interpretazione, commossa anzi.  :love:

Grazie, @bestseller2020   :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [LP25] Un incontro e una prova

7
Adel J. Pellitteri ha scritto: Versi bellissimi soni i tuoi. Siamo tutti stranieri al primo incontro, per quanto provenienti da mondi simili oppure lontani, ci accomuna un senso di paura quando sentiamo che l'altro ci sta prendendo "la vita" (nel senso buono, è ovvio), ma quell'essere sarà l'unico capace di ricucire ogni ferita, liberarci da ogni paura. La fiducia crea un sentiero che l'amore può cominciare a percorrere. I tuoi versi sono davvero senza fronzoli e storie, la concretezza raggiunge il lettore, lo ammalia.
Attenzione, non lo illude, gli dice che tutto è una prova. 
Stupendo l'ultimo verso

E, per me, non è solo d'amore che parla parlare, ma anche di amicizia, dell'incontro tra culture diverse, "l"incontro" nel suo significato più ampio. Complimenti
Grazie del tuo passaggio, cara @Adel J. Pellitteri    :)

Del tuo commento, che rispecchia il mio pensiero ma anche celebra l'incontro tra culture diverse, un incontro di amicizia, il senso vero dell'incontro, ti ringrazio tanto tanto.

P.S.: Sai che ti ho visto sabato girare tra i Lampi e sino all'ultimo ho sperato tu partecipassi? Che peccato non avere potuto leggere il tuo, di incontro!  
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [LP25] Un incontro e una prova

8
paolasenzalai ha scritto: @Poeta Zaza
che dire? Io mi trovo sempre in grande difficoltà a commentare le tue cose.
Tu ne sai mille e io uno. Tu sei un gigante e io... una conchiglia.
Meravigliosa descrizione di un incontro, la tua. Bellissimo. Siamo tutti stranieri all'inizio, poi lo siamo un po' di meno. Giusto!

Sai, all'inizio, alla prima lettura mi sono fermata e ho pensato: Uh, guarda, Poeta Zaza ha usato tre che in una frase, un po' troppe!
E mi sono ricordata di una cosa scrittami una volta da un tale su WD: i tuoi che pesano come macigni. (ovviamente il tale aveva ragione), ma nel tuo caso, dopo aver letto e riletto, ho capito, cavolo, che ci stanno proprio bene i tuoi.
Per cui, forse, nessuna regola è così rigida da non poter essere soverchiata   ;) .
Poeta Zaza, grazie ancora una volta per i tuoi insegnamenti diretti e indiretti.
Complimenti e alla prossima.
Che dire, cara @paolasenzalai     :hug:

Mi fai felice col tuo commento e con la tua partecipazione. 
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [LP25] Un incontro e una prova

9
Poeta Zaza ha scritto: No, Raffaele. Questo è lo sguardo di una persona  che scava con profondità nel proprio dolore, sviscerandolo per poi ricucire i bordi della ferita e così sanarlo.
Ed è quello di una donna speciale, che ho avuto la buona ventura di incontrare recentemente in clinica.
Due sguardi stranieri perché sconosciuti ma che si sono intesi in uno scambio che ha aiutato entrambi nella prova
Ciao Mariangela. Un incontro tra donne? Unite nella prova dell'ospedale? E io che ho pensato al rifugiato e al suo mediatore culturale  :P
Però vedo che anche gli altri erano sulla mia interpretazione. Va bene! Non si può conoscere sino in fondo il senso delle parole e andare oltre la propria immaginazione, Grazie per la precisazione. 

Forse l'odore del disinfettante, il rumore dei ferri operatori, una sensazione che hai avuto in quel momento,  mi avrebbe portato alla clinica e alla tua esperienza. <3
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [LP25] Un incontro e una prova

13
@Ippolita   :love:

Tutto bene, grazie. Operata il 13 maggio, stasera abilitata a andare con una stampella sola.
Vado a massimo come ripresa.  :super:
Ippolita ha scritto: I tuoi versi testimoniano che l'incontro tra esseri umani è sempre una sorpresa abbagliante.
Sì, hai ragione, e pensa che ho avuto tantissimi incontri positivi, incrocio di storie, di aneddoti (che sfrutterò, spero, in qualche MI). :)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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