Aprile

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[LP23] Profumo di terra - Costruttori di Mondi



Aprile

Guarda la natura oggi esulta 
veste abiti nuovi e delicati colori
profumi soavi regala ai sensi
gioia dona a occhi e umori

Il tuo cielo è oggi in ombra
pesanti nubi velano singhiozzi
toni d’autunno al viso e pena
pioggia scroscia dai tuoi occhi.

Vedo questo e mi fa male
allo splendore della luce
l’afflizione che percuote
umilia e spezza la tua voce

Di lui non t’importa bisbigli
e deponi il fardello rivelato
io muto taccio e nascondo
stupore al tuo segreto

La mente corre indietro
a un tiepido aprile remoto
acerbi si giuravano amore
due ragazzi a fugare l’ignoto

Dolente tempesta del cuore
ti vedo straziata e sgomenta
non scema il rimorso accorato
nel petto graffiato di pianto

Affermi di amarmi e ti credo
ora temi un castigo dovuto
ma tu non perdoni te stessa
non vedi rimedio al peccato

Sei incerta e sorpresa
è altro da ciò che attendevi
non vieni cacciata né offesa
ma sfiorata di carezze lievi

Consola il tuo pianto e rincuora
l’amore è di anima e carne
può forse una pioggia violenta
del mare natura mutarne?

Lo vedi non siamo cambiati
il danno cancella l’oblio 
resti tu la compagna che voglio
il tempo è sempre la cura di Dio

Al tuo cuore io guardo soltanto
per l’amore che è stato scalfito
ci sarà un nuovo sole d’aprile
verranno baci a curare il malato.

Re: Aprile

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@Nightafter ciao carissimo. Le poesie d'amore sono il tuo forte  (y)

Questo amore che racconti in versi deve essere stato una cosa molto importante. Lo si capisce dalla lunghezza del testo, quanto una vita.
Quando si comincia dagli albori di un amore si ha l'intenzione di raccontarne anche il suo cammino e declino. Però, questo è un declino solo degli ardori e pare di capire, anche a causa delle vicissitudini, ma  che rimane sempre forte nel sentimento. Trovo la tua poesia una narrazione ostentata e forsennata, ancora alla ricerca di risposte. Il bello delle poesie è anche il fatto che lasciano al lettore la possibilità di aggiungere qualcosa. Io, un ricordo così, ce l'ho del mese di maggio.... Finisco per dirti che ho trovato buono anche il seguirsi delle strofe, oltre all'ordine degli eventi e della chiusura. Dovresti essere con noi ai LP  :D. Ciao a presto.
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: Aprile

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Nightafter ha scritto:

Aprile

Guarda la natura oggi esulta 
veste abiti nuovi e delicati colori
profumi soavi regala ai sensi
gioia dona a occhi e umori

Il tuo cielo è oggi in ombra
pesanti nubi velano singhiozzi
toni d’autunno al viso e pena
pioggia scroscia dai tuoi occhi.

Vedo questo e mi fa male
allo splendore della luce
l’afflizione che percuote
umilia e spezza la tua voce

Di lui non t’importa bisbigli
e deponi il fardello rivelato
io muto taccio e nascondo
stupore al tuo segreto

La mente corre indietro
a un tiepido aprile remoto
acerbi si giuravano amore
due ragazzi a fugare l’ignoto

Dolente tempesta del cuore
ti vedo straziata e sgomenta
non scema il rimorso accorato
nel petto graffiato di pianto

Affermi di amarmi e ti credo
ora temi un castigo dovuto
ma tu non perdoni te stessa
non vedi rimedio al peccato

Sei incerta e sorpresa
è altro da ciò che attendevi
non vieni cacciata né offesa
ma sfiorata di carezze lievi

Consola il tuo pianto e rincuora
l’amore è di anima e carne
può forse una pioggia violenta
del mare natura mutarne?

Lo vedi non siamo cambiati
il danno cancella l’oblio 
resti tu la compagna che voglio
il tempo è sempre la cura di Dio

Al tuo cuore io guardo soltanto
per l’amore che è stato scalfito
ci sarà un nuovo sole d’aprile
verranno baci a curare il malato.
Un'accorata poesia d'amore. Il perdono di un tradimento. Nella prima strofa tutto sembra andare per il meglio "Guarda la natura oggi esulta..." mentre nella seconda si profila già il passaggio delle nuvole. Nella terza comprendi quale sia l'afflizione, nella quarta è svelata del tutto, ma tu taci e non mostri stupore. Nella quinta ti aggrappi ai ricordi. Nella sesta quartina, invece, descrivi il pentimento dell'amata, è sincero "ti vedo straziata e sgomenta..." Nella settima è palese il suo senso di colpa.
Nell'ottava la sorprende il tuo perdono, glielo spieghi "Può forse una pioggia violenta del mare mutarne natura?" Poi prosegui in un bel crescendo "Resti la compagna che voglio il tempo è la cura di Dio (bellissimo verso). In ultimo "Verranno baci a curare il malato", qui affermi la tua sofferenza, rendendo la poesia e il tuo sentimento più "credibile" (come a dire "non è facile ma vale la pena salvare ciò che mi è più caro al mondo, noi). Chiusa davvero bella. 

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