Re: [LP23] Profumo di terra

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Complimenti @bestseller2020 , con il tuo componimento hai reso un gesto apparentemente molto semplice (preparare la terra per la semina) un momento lirico quasi struggente.
bestseller2020 ha scritto: E con le mani ti prendo e raccolgo
friabile e generoso di quel profumo
del tuo respiro, tra le zolle brune
Non vorrei esagerare, ma percepisco in questi versi anche una notevole tensione erotica (la semina rimanda anche all'atto sessuale della fecondazione?).
Spero di non aver frainteso e di non apparire come un 'maniaco'.

La chiusura 
bestseller2020 ha scritto: la pioggia aspetterai.
mi è sembrata un pò brusca, forse è l'unica cosa su cui lavorerei ancora. 
Comunque ancora molti complimenti!

Re: [LP23] Profumo di terra

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bestseller2020 ha scritto: Traccia 2: Fare

 
Ti sei indurito al camminare dei miei passi
rigido e stanco di questo inverno
ma con animo d'uomo mi accingo adesso
a scioglierti nel cuore, preparare i semi.


E con le mani ti prendo e raccolgo
friabile e generoso di quel profumo
del tuo respiro, tra le zolle brune,
la pioggia aspetterai.
Che bello il tuo lampo sulla semina, sulla cura dell'uomo per la terra che gli dà in cambio la vita nei suoi frutti. 
Sei stato molto bravo, caro il mio poeta @bestseller2020   (y)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [LP23] Profumo di terra

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@Mario74 ciao e grazie per il passaggio. Lungi da me richiamarmi all'erotismo... ma se pensiamo all'amore, ebbene questo ci può stare. In effetti non diciamo madre terra? e non è un detto comune che la terra è feconda? 

Poi sulla chiusa hai ragione ma avevo i minuti contati e non ho potuto elaborare un degno accompagnamento a " la pioggia aspetterai"..

grazie per tutto e ciao
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [LP23] Profumo di terra

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bestseller2020 ha scritto: Ti sei indurito al camminare dei miei passi
rigido e stanco di questo inverno
ma con animo d'uomo mi accingo adesso
a scioglierti nel cuore, preparare i semi.

E con le mani ti prendo e raccolgo
friabile e generoso di quel profumo
del tuo respiro, tra le zolle brune,
la pioggia aspetterai.
In una poesia sono importanti le sensazioni fisiche che trasmette, dovute in massima parte alla scelta del lessico. Qui la sensazione predominante è il calore, in senso concreto e metaforico: molto bella la "personificazione" dell'orto, che diventa quasi un essere vivente tra le mani di chi lo cura con dedizione. Stupenda l'espressione "con animo d'uomo mi accingo adesso a scioglierti nel cuore": il richiamo va sia all'effettivo lavorìo atto ad ammorbidire il terreno, sia al fatto incontestabile che quel terreno ha un posto privilegiato nel cuore di chi lo lavora. "Animo d'uomo" richiama inoltre i sentimenti di umiltà e meraviglia nei confronti della fecondità della terra. Riguardo all'ultima strofa, ho notato delle imperfezioni sintattiche, di cui mi permetto di suggerirti una possibile soluzione:

E con le mani ti prendo e raccolgo
friabile e generoso quel profumo (togliendo la preposizione "di", "quel profumo..." diventa complemento oggetto di "raccolgo")
del tuo respiro; tra le zolle brune, (sostituendo la virgola col punto e virgola, si forma un'altra frase a sé stante, e tutto torna)
la pioggia aspetterai.

Mi è piaciuto molto il tuo lampo, e sono stata felice che sei riuscito a partecipare. Grazie, @bestseller2020.
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Re: [LP23] Profumo di terra

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Ciao @bestseller2020 

Bella e intensa questa poesia, densa anche nella sua sintetica stesura di energia e forza espressiva.
Il soggetto rimanda alla figura di un contadino, che personalmente sento d’immaginare avanti con l’età.
Il suo dialogo con la terra, che gli è amica e compagna, fonte di fatica, lavoro e anche nutrimento è affettuoso e grato.
La sua rigidità e stanchezza invernale porta alla mente i gesti rituali di un’esistenza, dove l’alternarsi delle stagioni richiede atti antichi che si ripetono uguali nell’arco di una vita legata alla cura della terra.

"Ti sei indurito al camminare dei miei passi
rigido e stanco di questo inverno
ma con animo d'uomo mi accingo adesso
a scioglierti nel cuore, preparare i semi."

La semina nuova, la terra dissodata che rianima il suo respiro e profumo fra le zolle rimesse alla luce, sono al contempo l’allegoria del ritorno alla vita dopo un lungo e infruttuoso periodo di sonno della coscienza.
E’ una metafora di rinascita e speranza, una primavera e una nuova stagione dell’anima.

"E con le mani ti prendo e raccolgo
friabile e generoso di quel profumo
del tuo respiro, tra le zolle brune,
la pioggia aspetterai"

Davvero bella, con un alito che definirei "classico" per la sua autorevolezza linguistica ed evocativa.

Complimenti amico mio, ciao alla prossima.
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