Re: Un vecchio, un giorno di festa

2
Una cosa che mi ha colpito è come dal titolo stesso parta la "dissonanza" che nella sua dicotomia mi sembra il cuore di questa poesia. Un uomo anziano e la festa che non esiste nel presente se non nel nominare la Domenica. Anzi la festa sembra lontana, nel passato, fra le forme antiche che sono oramai ombre indifferenti. Già nel titolo è come se "Un vecchio" fosse nel presente e "un giorno di festa" fosse nel passato, perché la domenica odierna è dolorosa e colma di ombre di quello che un giorno è stato e ora non è più.

Ho pensato anche all'uso di "questa mano", non penso sia un coso che sia l'unico pronome che indica vicinanza. La mano malferma, il bastone sono tutto ciò che sono davvero vicini e sono simbolo dell'età avanzata, della vecchiaia che ha portato via tutto e il verso subito dopo si allontana "lungo il viale" per rincorrere le ombre che sono indifferenti. Altra cosa particolare (secondo la mia interpretazione, almeno!) è che il passato è indifferente, procede nel popolare di spettri il viale colmato dai ricordi del vecchio e la natura sembra quasi partecipare al dolore di questa persona, mentre le foglie appassiscono con lui. In genere è il contrario in poesia, il conforto lo danno i ricordi e la natura rimane uno sfondo indolente; sperando di non prendere un abbaglio, mi ha fatto pensare!

Per quanto riguarda la forma consiglierei di dosare di più le virgole, perché il capoverso è già di per sé una pausa e appesantirlo con la virgola rende un po' a singhiozzo il ritmo della poesia e rischia di creare un po' di confusione fra terzo e quarto verso. E questo depotenzia un po' il fatto che il solo punto del componimento (eccetto quello finale) divide nettamente la poesia in due momenti fra presente e passato. Il ritmo è anche un po' troppo assente, se non in alcuni punti. Magari un po' di lavoro sugli accenti (non per forza quelli classici!) avrebbe giovato a questa poesia!

Tuttavia, sono davvero contento di averla letta e perdona la pignoleria sulla forma, ma penso che esprimere così tanto in pochi versi sia un pregio!
https://www.alkalina.net/

http://maxbarberio.com/

Re: Un vecchio, un giorno di festa

3
@Max91 wow, che bel commento.
Onestamente non ho proprio nulla da replicare, perché la tua analisi sul contenuto è perfetta, così come il tuo appunto sulla questione formale.
È vero che la punteggiatura spezza il ritmo (che comunque non ha la necessità di essere incalzante): credevo che ci fosse bisogno di rimarcare gli incisi, ma rileggendo nella forma da te consigliata (senza le virgole) devo dire che il risultato mi sembra migliore.
Beh, complimenti  di nuovo per la profondità del tuo commento, che ha messo in luce ogni singolo mio intento.

Grazie ancora, e alla prossima!
Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.

Re: Un vecchio, un giorno di festa

4
Complimenti@Luca C., ho apprezzato molto il tuo componimento. E' una poesia di immagini, il vecchio con il suo bastone, la mano malferma, il tramonto che lascia spazio alle ombre della notte. Immagini semplici ma molto evocative di un profondo sentimento nostalgico, che quasi si riesce a toccare. Nostalgia delle feste passate, delle domeniche allegre, degli amici che lo hanno lasciato. 
La scelte stilistica dei termini è semplice, ma assoultamente musicale.
Luca C. ha scritto: quando lungo il viale,
carica di forme antiche,
s'infila la domenica.
Bellissimi questi versi, che suggeriscono il ricordo delle domeniche di festa, con una malinconia struggente.

Molto interessante è anche l'utilizzo che fai delle immagini della natura per veicolare sentimenti di dolore e nostalgia dell'anziano.
Luca C. ha scritto: mentre l'ombre di amici,
tra le foglie appassite,
giocano indifferenti
a crepitare nel vento.
La chiusura rimane perfettamente in questo contesto, nel parallelismo/confronto tra le ombre degli amici e le foglie appassite che giocano/crepitano nel vento.
Complimenti ancora, spero di leggere ancora tuoi componimenti.

Re: Un vecchio, un giorno di festa

5
Ciao @Luca C. 

Mi è piaciuta questa poesia sul "viale del tramonto".
Io non sono un poeta e non so commentare a modino, amo leggere poesia e ricavarne immagini, impressioni, suggestioni e sensazioni.
Mi è sembrato di vederlo questo vecchietto che cammina tremante con la mano malferma sul bastone.
Questa domenica carica di forme antiche che si infila all'improvviso nel viale (non vorrei aver male interpretato il senso) per lo meno mi fa venire in mente tutta la vita del vecchio, delle sue innumerevoli domeniche, cariche di chissà quanti ricordi, parenti, amicizie e nostalgie.
Con poche parole sei riuscito a rendere bene questi struggenti ricordi, l'assaporare quasi il tempo passato, evidenziato dal tremolio del bastone e della mano.
Il vecchio deve essere consapevole di questo, ha vissuto tutta la vita in quel luogo e nonostante la fatica dell'età cammina ancora in quei luoghi, cercando consapevolmente i ricordi della sua vita che con la sua attuale lentezza nei movimenti materiali penso riveda a ogni passo lungo quella strada, come rivedere un film che conosce bene. Che sicuramente lo aiuta nelle sue solitarie giornate.
L'accennare alla domenica fa venire un po' di tristezza, si immagina che in un giorno di festa si stia con qualcuno, ma il vecchio è solo.
Sicuramente rivede le ombre degli amici; il loro ricordo, nel movimento delle foglie d'autunno cadute dagli alberi che vorticano nelle strade mosse dal vento, sembrano seguirlo, accompagnarlo con il loro turbinio, il loro fruscio. Forse un preambolo, un avviso che anche lui un giorno si unirà a questo turbinio, un vorticare di anime che hanno vissuto e concluso il loro ciclo terreno.
Ho apprezzato molto questa poesia.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Un vecchio, un giorno di festa

6
Mi piace molto l'utilizzo del dimostrativo "questa" al secondo verso per riferirsi alla mano, che però è del vecchio; rende evidente la partecipazione emotiva alle sue difficoltà. L'ambiguità degli aggettivi- in particolare "carica" al quarto verso e il possessivo "sua" al sesto - aggiunge vaghezza alla composizione e lascia al lettore un certo margine di interpretazione. In generale mi è piaciuta, è una poesia che nonostante tratti in maniera evidente il tema della decadenza risulta potente e vivida. Gli unici nei da segnalare sono l'eccessivo utilizzo delle virgole e "l'ombre" ad ottavo verso, che a mio avviso suona meglio senza troncamento.
Rispondi

Torna a “Poesia”