[LP19] Danziamo

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[LP19]

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Traccia 2


Danziamo


Danziamo, dici e trascini la mia mano.
La sera è tiepida, tu lieve e svelta.
Ti corre negli occhi il vento dei vent’ anni.

Non ho ballato mai, potrei esserti padre.
Che t’importa, c’è musica, neanche senti.
E’ un lento, dici mentre mi porti.

La melodia scorre morbida nell’ abbraccio.
E’ dolce il miele dei tuoi capelli, caldo il profumo,
sussurri cose al mio orecchio, perdo i passi.

Il tuoi occhi giovani di mondo, aprono rimpianti,
nostalgia di tempo consumato, di tempo giusto
per cercarci, senza esserci trovati.

Sono vecchio per il ballo, dico. Col capo ridi e neghi.
Mi piace la tua sigaretta stretta a fior di labbra.
Frasi sfacciate della bimba che sei stata.

Fuori si fa notte, sordina e luci basse.
Ritmo, respiri e battiti nei petti, danziamo.
Vorrei baciarti prima che finisca. 

Re: [LP19] Danziamo

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Caro @bestseller2020 

Ci sei andato molto vicino.
Questa è una "specie" di prosa poetica di genere autobiografica.
Una cosa di oltre vent'anni fa, senza burro, e per fortuna con un finale, se pur infelice, molto meno tragico di quello del Marlon del film.

Infatti sono ancora qui a raccontarlo in questa versione pseudo-poetica, ma ho da tempo in cantiere di farne uno dei miei pallosi racconti a puntate.

Grazie della lettura amico mio.

Re: [LP19] Danziamo

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Ciao  caro @Nightafter 
Ho letto anche io con piacere la tua poesia. (e siamo tutti sardi...)
Conoscendoti un po', dai tuoi scritti e da alcune cose dette in altri commenti, ci ritrovo molto di te in questa, potrei dire melanconica poesia?
Dico melanconica perché immagino che chi ha vissuto una vita con soddisfazioni, intensa, partecipata, si trova a un certo punto a doversi rendere conto che gli anni son passati  per poi trovarsi in una situazione come quella che descrivi. Certamente si può ancora ballare e fare  ancora molto altro a qualunque età, ma non è più come quando si era ragazzi mentre l'animo è sempre di un ragazzo e si balla però con una ragazza che è ancora una ragazza.
Scusa il bisticcio di parole, ma più che altro penso a me. Ormai da tempo faccio a meno di confrontarmi con varie altre metà del cielo più giovani perché so che è molto meglio così per me. Da giovani è tutto bello e quella condizione appare infinita, tutto è dovuto, ma crescendo ci si rende conto che non è esattamente così. Vorresti dirlo, avvisare, mettere in guardia, ma sai che non ti ascolteranno, non ti crederanno.
In questa situazione che fare? Fare finta di niente e continuare il ballo, la vita, ma sentendo i profumi di una giovinezza per noi svanita e per questo ancora più bella, ma dolorosa? Forse dolorosa è  una parola eccessiva. Ricordo ancora mio nonno che guardava noi nipotini che impazzavamo nel suo cortile e non ci diceva mai nulla. Solo il suo sguardo, diretto verso di noi ma oltre, era allegro e allo stesso tempo triste. Sapeva di non poter correre assieme a noi, non più.
Forse esagero con il sentimentalismo, l'ho sempre sorvolato, ma ora mi piace soffermarmi.
A rileggerti con piacere.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [LP19] Danziamo

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Alberto Tosciri ha scritto: Ciao  caro @Nightafter 
Ho letto anche io con piacere la tua poesia. (e siamo tutti sardi...)
Conoscendoti un po', dai tuoi scritti e da alcune cose dette in altri commenti, ci ritrovo molto di te in questa, potrei dire melanconica poesia?
Dico melanconica perché immagino che chi ha vissuto una vita con soddisfazioni, intensa, partecipata, si trova a un certo punto a doversi rendere conto che gli anni son passati  per poi trovarsi in una situazione come quella che descrivi. Certamente si può ancora ballare e fare  ancora molto altro a qualunque età, ma non è più come quando si era ragazzi mentre l'animo è sempre di un ragazzo e si balla però con una ragazza che è ancora una ragazza.
Scusa il bisticcio di parole, ma più che altro penso a me. Ormai da tempo faccio a meno di confrontarmi con varie altre metà del cielo più giovani perché so che è molto meglio così per me. Da giovani è tutto bello e quella condizione appare infinita, tutto è dovuto, ma crescendo ci si rende conto che non è esattamente così. Vorresti dirlo, avvisare, mettere in guardia, ma sai che non ti ascolteranno, non ti crederanno.
In questa situazione che fare? Fare finta di niente e continuare il ballo, la vita, ma sentendo i profumi di una giovinezza per noi svanita e per questo ancora più bella, ma dolorosa? Forse dolorosa è  una parola eccessiva. Ricordo ancora mio nonno che guardava noi nipotini che impazzavamo nel suo cortile e non ci diceva mai nulla. Solo il suo sguardo, diretto verso di noi ma oltre, era allegro e allo stesso tempo triste. Sapeva di non poter correre assieme a noi, non più.
Forse esagero con il sentimentalismo, l'ho sempre sorvolato, ma ora mi piace soffermarmi.
A rileggerti con piacere.
Mio stimato amico @Alberto Tosciri 

Ci accomuna oltre che la "sardità"  :) anche l'età e forse l'intensità con cui abbiamo vissuto le nostre esistenze.
Hai ben compreso lo spirito di questa mia cosa.
Credo poi di aver chiarito nel commento che ho postato alla tua poesia, quale sia il sentimento che mi anima.

"La stagione dell'amore viene e va
I desideri non invecchiano quasi mai con l'età
Se penso a come ho speso male il mio tempo
Che non tornerà, non ritornerà più


La stagione dell'amore viene e va
All'improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà
Ne abbiamo avute di occasioni
Perdendole, non rimpiangerle, non rimpiangerle mai"


( Battiato - La stagione dell'amore )

Re: [LP19] Danziamo

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Nightafter ha scritto: Danziamo

Danziamo, dici e trascini la mia mano.
La sera è tiepida, tu lieve e svelta.
Ti corre negli occhi il vento dei vent’ anni.

Non ho ballato mai, potrei esserti padre.
Che t’importa, c’è musica, neanche senti.
E’ un lento, dici mentre mi porti.

La melodia scorre morbida nell’ abbraccio.
E’ dolce il miele dei tuoi capelli, caldo il profumo,
sussurri cose al mio orecchio, perdo i passi.

Il tuoi occhi giovani di mondo, aprono rimpianti,
nostalgia di tempo consumato, di tempo giusto
per cercarci, senza esserci trovati.

Sono vecchio per il ballo, dico. Col capo ridi e neghi.
Mi piace la tua sigaretta stretta a fior di labbra.
Frasi sfacciate della bimba che sei stata.

Fuori si fa notte, sordina e luci basse.
Ritmo, respiri e battiti nei petti, danziamo.
Vorrei baciarti prima che finisca.
Hai costruito con grande naturalezza una scena dal taglio cinematografico: mi è davvero sembrato di assistere a uno spettacolo di seduzione attraverso la danza. 
Ho trovato tutti i passaggi molto ben calibrati: ad esempio, mi è parso ottimo l'accenno qui sotto,
Nightafter ha scritto: sab ott 09, 2021 6:33 pmperdo i passi.
in cui è evidente che il cavaliere è ormai irretito nel gioco seduttivo tanto da confondersi nel ballo.
Doloroso il contrasto tra le età dei protagonisti, così doloroso che l'uomo non può non pronunciare l'eccellente frase finale, che allude con eleganza alla fine della vita (anche se è ovviamente riferita alla fine del ballo):
Nightafter ha scritto: sab ott 09, 2021 6:33 pmVorrei baciarti prima che finisca. 
Mi è molto piaciuto come hai saputo narrare la riluttanza dell'uomo, che sia all'inizio sia durante la danza cerca di non farsi coinvolgere, ma che alla fine cede, soggiogato. 
Le donne sanno essere crudeli, a volte.

Bella prova, @Nightafter. Grazie.
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