Quattro angeli

1
viewtopic.php?f=9&t=1981&p=20630#p20630



Quattro angeli



Quattro angeli alla mensa dei dimenticati.
Barbe lunghe e pensieri, muti evaporano,
quattro fantasmi nel calore frenetico del ferragosto.
Ali bianche giacciono svelinate ai margini dell’estate.
Lucente è il cielo, vuoto di anime da salvare.

Quattro angeli alla tavola del Signore,
quattro pezzi di pane, dimessa eucarestia da spatire.
Un Dio smemorato ha mutato il vino in acqua,
è corso via come un vecchio vergognoso,
ormai incapace di altri miracoli felici.

Quattro angeli in sosta sulla piazzola di litorale,
macchine in coda nel sole rovente che sa di benzene.
Vacanzieri di un giorno e miraggi di mare nelle infradito.
Portano occhiali neri, sudano ritmi di baciata alle autoradio.
Fantasie di spiagge tropicali, Pina Colada e amori nuovi.

Quattro angeli nell’ afa che è fatica di respiro,
indolenti, fumano preghiere nel giorno dell’ Assunta.
Il sole genera miraggi d’acqua su strisce bollenti d’asfalto.
Dai finestrini dei suv, bimbi ripetono ossessivi motivi del rep
parole esotiche e veloci concimano il catrame disciolto.

Domani verrà pioggia a spegnere la sete della stagione.

Re: Quattro angeli

2
Ciao @Nightafter ,
come mia abitudine segnalo per prima cosa i refusi (così poi non ci penso più):
- spatire per spartire;
- Pina per Piña
- nell’ afa per nell’afa;
- dell’ Assunta per dell’Assunta;
e poi le parole che non capisco:
- svelinate: “ali senza velina”? che sarà?
- baciata: sarà “bachata”, ma per me va bene anche così;
- rep: sarà “rap”?
e le correzioni che farei:
- nuovi amori per amori nuovi;
- indolenti fumano (senza virgola)
E ora le impressioni. C’è un’atmosfera disincantata e (sotto sotto) tormentata in questa poesia che sembra un’allucinazione estiva. Non si capisce se i quattro angeli siano sempre gli stessi: io penso di sì e così la interpreto. Già c’è un “gesto” di amore e umanità nel chiamarli “angeli”. Sono quattro barboni, disoccupati, immigrati? Poco importa, sono angeli ai quali Dio sembra essersi dimenticato di pensare, tanto più che la loro mensa vorrebbe assomigliare all’Eucarestia, però manca il vino (necessario benché non sufficiente). Promesse dimenticate, speranze annebbiate nell’afa del ferragosto, quando i miracoli sembrano impossibili e la realtà stessa sembra svaporare, come impotente, esausta, nelle preghiere che “fumano” verso il cielo.
Tu forse hai pensato a uno stacco sulla terza strofa (i quattro angeli sarebbero i vacanzieri?) ma io penso che siano sempre gli stessi, che osservano gli occhiali neri e il sudore, ascoltano i ritmi esotici, e dentro di sé sorridono di questi stanchi riti, disperati anch’essi a modo loro.
Mi sono piaciute parecchie delle tue espressioni, come:
nel calore frenetico del ferragosto.
ai margini dell’estate.
vuoto di anime da salvare.
dimessa eucarestia da spartire.
è corso via come un vecchio vergognoso,
miraggi di mare nelle infradito.
Fantasie di spiagge tropicali,
indolenti fumano preghiere
miraggi d’acqua su strisce bollenti d’asfalto.
parole esotiche e veloci concimano il catrame disciolto.
E naturalmente:
Domani verrà pioggia a spegnere la sete della stagione.
che forse, quella, sì, se non la salvezza ci darà almeno un po’ di misericordia.
Una bella poesia, che solleva suggestioni e farebbe anche pensare (se non fosse per quell’afa!).
Ciao Nightafter, complimenti, mi è piaciuta.

Re: Quattro angeli

3
Ciao @Gianfranco P 

Mille grazie per la segnalazione dei refusi, che in ogni mio testo abbondano sempre, al punto da essere divenuti la mia cifra stilistica.

L'unica cosa di cui mi dichiaro innocente è l'eccesso di spazio tra le frasi apostrofate.
C'è un misterioso meccanismo, per il quale, facendo copia-incolla da un file di AbiWord col quale solitamente scrivo i testi, il sistema di correzione qui sul forum, mi segnala in rosso la frase nella quale non distanzio di una battuta l'apostrofo dalla parola apostrofata.
Noto che questo non accade se invece scrivo direttamente il testo sul forum.
Ne terrò conto, infischiandomene in futuro sulla segnalazione di spaziatura errata.

Il senso della cosa che ho scritto è come hai giustamente intuito, lo sguardo attonito di quattro angeli caduti sulle fatue consumistiche follie dei miti estivi del nostro tempo.
Sono quattro barboni simbolo di ogni emarginazione dimenticata dalla società nella frenesia vitalistica di una stagione votata alla spensieratezza più gaudente.

"Svelinare" viene da un termine che nel linguaggio pittorico indica la velatura ad acquarello, ovvero la trasparenza di una superficie in cui la campitura è lievissima.
Nel caso delle ali, la trasparenza figurata di qualcosa di consunto che ha perso il suo colore e la sua materialità.

Moltissime grazie per la tua gradita lettura e le utili segnalazioni.

Un saluto e a presto rileggerci.

Re: Quattro angeli

4
Ciao @Nightafter,
sì, si intuiva che il senso dovesse essere
[quote="\"Svelinare" viene da un termine che nel linguaggio pittorico indica la velatura ad acquarello, ovvero la trasparenza di una superficie in cui la campitura è lievissima. Nel caso delle ali, la trasparenza figurata di qualcosa di consunto che ha perso il suo colore e la sua materialità."]
[/quote]
solo che io non avevo mai sentito quella parola prima.
Si impara sempre qualcosa, a forza di mettere commenti :)
Ciao
Rispondi

Torna a “Poesia”