Ciao
@Angy C. Argent
Ho trovato molto suggestiva la tua poesia. Si tratta di versi ricchi di immagini e sensazioni legate all'inverno, una stagione di calma, di riflessione, di "letargo".
Nonostante tu abbia scritto la poesia come un unico capoverso, ho notato che ha almeno tre situazioni in cui può essere suddivisa.
Non so se è qualcosa che ci ho aggiunto io, oppure era nelle tue intenzioni, ma mi è sembrato che ognuna di queste suddivisioni logiche potrebbero essere affine con un mese invernale.
C'è la prima parte, assimilabile a dicembre, il mese in cui arriva l'inverno. In essa l'autore chiama il "branco", lo invita a riunirsi per raccogliersi e scaldarsi perché sta arrivando la stagione fredda. Il riferimento al "branco" lo trovo con la metafora del lupo.
Angy C. Argent wrote:
Facciamoci vicini,
prossimi alla luna,
guardinghi come lupo
che svalica collina.
La notte ai piedi
sussurra bruma
e mi sogno persa
tra oleandri mossi.
I chiodi di garofano
segnano l'inverno.
Ci sono i segni evidenti del progredire della stagione fredda, che tu rendi benissimo con alcuni versi molto suggestivi, ad esempio "la notte sussurra bruma" oppure il riferimento ai chiodi di garofano che crea anche un richiamo olfattivo forte alla stagione invernale. Meno efficace per delineare questa atmosfera, ma forse non era il tuo obiettivo con quel verso, ho trovato l'accenno agli oleandri. È vero che da un punto di vista "sonoro" la parola è perfetta in quel verso che risulta molto molto piacevole (e nel complesso ho notato una particolare cura nella scelta fonetica in tutto il componimento, cosa che apprezzo moltissimo). Ma gli oleandri in inverno non sono particolarmente spettacolari: la fioritura è finita da un pezzo e sono semplici cespugli con foglie verdi, quindi non evocano la stagione in oggetto in modo mirato, però, ripeto, non so se era il tuo scopo.
In questa prima parte completi l'atmosfera con riferimenti alla notte e al sogno che rendono ancor di più il richiamo al riposo, al fermarsi che anticipa l'inverno.
Angy C. Argent wrote:
Quieti stanno i giorni
i carretti non cigolano
il vento sfugge ai mulini
i focolari dormono,
le giacche appese.
Questa potrebbe essere la seconda parte relativa al mese di gennaio, mese centrale dell'inverno, quello più rigido da un punto di vista climatico, in cui tutto è "congelato", fermo nel proprio letargo in attesa di temperature migliori.
Anche in questo caso la scelta delle immagini e delle parole è azzeccata e non banale. I carretti e i mulini sono fermi, le attività relative all'agricoltura sono bloccate: durante il mese di gennaio non ci sono grandi lavori da sbrigare nei campi. Con queste immagini indichi un po' tutta l'attività umana, tutto il darsi da fare, che è sospeso in attesa della primavera. E le persone stanno a casa, al caldo, che ci indichi con quel "giacche appese" molto efficace.
Ecco infine l'ultimo mese invernale:
Angy C. Argent wrote:
bambini fremono
i bambini sanno
che invisibili silenzi
attraversano i cieli
e si posano d'azzurro
sulle cime innevate.
Ci sono mondi sotto
la coltre candida
quello della speranza che il freddo finisca, che la natura rinasca e si rinnovi la magia della primavera che tu rendi benissimo introducendo il punto di vista dei bambini. Chi meglio dei bambini è ottimista e sa con certezza che sotto le coltri innevate freme la vita che presto riaffiorera.
Quegli "invisibili silenzi" sembrano essere i primi venti tiepidi primaverili, quel tocco magico che ridara vita alla natura.
Ho apprezzato molto la tua poesia per due motivi. Innanzitutto, come ho già avuto modo di accennare, ho trovato molto curata la scelta delle parole, anche da un punto di vista sonoro, e questo rende i tuoi versi evocativi ed eleganti. Poi perché tratti un argomento (l'inverno, ma in generale le stagioni) che in poesia è stato abbastanza battuto e trattato, ma sei riuscita a scrivere qualcosa di originale e piacevole.
Spero di averti scritto qualcosa di interessante relativo al tuo componimento, tieni conto che non ho alcuna preparazione "teorica" per cui tutto ciò che ho scritto è un commento istintivo

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Talia
