viewtopic.php?f=9&t=3465
Ti ho vista,
nel sole più cocente
ridevi;
eri lontana
un futuro differente.
Ricordi,
cadeva una luce
all'orizzonte;
spegneva la notte:
io solo tra le onde,
tu vento di ponente.
Ti ho chiesto:
Esisto,
in altri luoghi oltre
questi versi?
Mi vedi?
se sto dietro di tre passi,
mentre corri,
distante
pensiero di una mente.
Forse è vero che
un poeta è la sua poesia:
la mia
è nella gabbia delle notti,
muta, trasparente,
milite senza nome di
una casa senza via.
Re: Milite ignoto
2@Celsius Bentrovato in Poesia!
Mi è piaciuto l'impatto coi tuoi versi!
L'accostare quel che è lontano con un futuro che sarà diverso (dal proprio?) dà da pensare,
Il vento di ponente viene sempre dal mare e porta il bel tempo. Da quel mare in cui qualcuno è solo, sballottato dalle onde che si placheranno.
Trovo che tu abbia scritto dei versi di spessore e che fanno pensare. Bravo, @Celsius
Oltre al senso profondo, hai quello el ritmo, della cadenza delle sillabe che trascinano.
Forse, per la faccenda dell'enfasi finale, cambierei solo gli ultimi due versi, così:
d'una casa senza via.
Mi è piaciuto l'impatto coi tuoi versi!
Celsius wrote: Ti ho vista,Il titolo richiama il poeta che scrive, non la persona cui vanno i versi: un'anomalia che non mi dispiace.
nel sole più cocente
ridevi;
eri lontana
un futuro differente.
L'accostare quel che è lontano con un futuro che sarà diverso (dal proprio?) dà da pensare,
Celsius wrote: Ricordi,Una luce che cade spegne la notte (che prima era "accesa" grazie a quella luce).
cadeva una luce
all'orizzonte;
spegneva la notte:
io solo tra le onde,
tu vento di ponente.
Il vento di ponente viene sempre dal mare e porta il bel tempo. Da quel mare in cui qualcuno è solo, sballottato dalle onde che si placheranno.
Celsius wrote: Wed May 08, 2024 10:37 pmTi ho chiesto:Un pensiero distante mette ancora più distacco se corre.
Esisto,
in altri luoghi oltre
questi versi?
Mi vedi?
se sto dietro di tre passi,
mentre corri,
distante
pensiero di una mente.
Celsius wrote: Wed May 08, 2024 10:37 pmForse è vero cheChe chiusa originale!
un poeta è la sua poesia:
la mia
è nella gabbia delle notti,
muta, trasparente,
milite senza nome di
una casa senza via.
Trovo che tu abbia scritto dei versi di spessore e che fanno pensare. Bravo, @Celsius
Oltre al senso profondo, hai quello el ritmo, della cadenza delle sillabe che trascinano.
Forse, per la faccenda dell'enfasi finale, cambierei solo gli ultimi due versi, così:
Celsius wrote: Wed May 08, 2024 10:37 pmForse è vero chemilite senza nome
un poeta è la sua poesia:
la mia
è nella gabbia delle notti,
muta, trasparente,
milite senza nome di
una casa senza via.
d'una casa senza via.
Re: Milite ignoto
3Ciao @Poeta Zaza!
Innanzitutto ti ringrazio, sia per il messaggio di benvenuto di qualche giorno fa che per il commento a questa poesia.
Sono felice di sapere che ti sia piaciuta, sono ancor più felice della tua opinione positiva in merito al ritmo: ho passato diversi giorni a ritoccarlo nel tentativo di rendere la poesia il più scorrevole possibile; alla fine l'ho pubblicata, tra molte incertezze, ancora non pienamente convinto. Il tuo parere, in questo senso, conta il doppio.
Ho apprezzato anche la tua interpretazione dei versi. Trovo affascinante notare come i lettori e gli autori leggano nelle stesse parole significati differenti, soprattutto nella poesia. In parte, rende ciò che scrivo proprietà di chi lo legge e questo mi spinge a continuare. Non scriverò la mia interpretazione in questa risposta per lasciare lo spazio ad eventuali altri lettori di interpretare liberamente, se vorranno, la poesia, ma se hai curiosità posso mandare tutto in privato.
Trovo la tua proposta, riguardo gli ultimi due versi, perfetta. Incredibile come una lettera possa fare tutta questa differenza sulla musicalità di un verso, personalmente non avevo proprio notato questa possibilità. Ti ringrazio anche per questo, a rileggerci presto!
Eli
Innanzitutto ti ringrazio, sia per il messaggio di benvenuto di qualche giorno fa che per il commento a questa poesia.
Sono felice di sapere che ti sia piaciuta, sono ancor più felice della tua opinione positiva in merito al ritmo: ho passato diversi giorni a ritoccarlo nel tentativo di rendere la poesia il più scorrevole possibile; alla fine l'ho pubblicata, tra molte incertezze, ancora non pienamente convinto. Il tuo parere, in questo senso, conta il doppio.
Ho apprezzato anche la tua interpretazione dei versi. Trovo affascinante notare come i lettori e gli autori leggano nelle stesse parole significati differenti, soprattutto nella poesia. In parte, rende ciò che scrivo proprietà di chi lo legge e questo mi spinge a continuare. Non scriverò la mia interpretazione in questa risposta per lasciare lo spazio ad eventuali altri lettori di interpretare liberamente, se vorranno, la poesia, ma se hai curiosità posso mandare tutto in privato.
Trovo la tua proposta, riguardo gli ultimi due versi, perfetta. Incredibile come una lettera possa fare tutta questa differenza sulla musicalità di un verso, personalmente non avevo proprio notato questa possibilità. Ti ringrazio anche per questo, a rileggerci presto!
Eli
Re: Milite ignoto
4Ciao Celsius!
Ho trovato molto efficace questa poesia. Veloce, scorrevole, tagliente al giusto momento.
Mi ha colpita in particolare il momento in cui chiedi se esisti oltre questi versi...
Sono emozionata, quasi come se potessimo vivere solo quando scriviamo, o meglio, all'interno di quello che scriviamo.
Mi sono immedesimata seppur non l'abbia scritta io, questo, secondo me, è uno dei segreti di una buona poesia!
Grazie.
Ho trovato molto efficace questa poesia. Veloce, scorrevole, tagliente al giusto momento.
Mi ha colpita in particolare il momento in cui chiedi se esisti oltre questi versi...
Sono emozionata, quasi come se potessimo vivere solo quando scriviamo, o meglio, all'interno di quello che scriviamo.
Mi sono immedesimata seppur non l'abbia scritta io, questo, secondo me, è uno dei segreti di una buona poesia!
Grazie.
Re: Milite ignoto
5Celsius wrote: è nella gabbia delle notti,Personalmente, l'unica parte della poesia che mi abbia toccato, perché meno artificiosa e meno "sottomessa" alla logica della rima.
muta, trasparente,
milite senza nome di
una casa senza via.
Un ottimo esempio di poesie musicale e "orecchaibile", certo. Se l'obiettivo era scrivere dei versi che non sacrificassero troppo il senso alla rima, hai centrato alla grande. Un testo che ha le sue qualità è che potrebbe addirittura essere considerato parte di una canzone.
Personalmente quello che cerco nella poesia, quando compro una silloge, è tutt'altro: non la musicalità e la precisione, ma di infilare le mani direttamente nella vita sanguinante di un autore/autrice.
Non so, interessante, ma nom nelle mie corse. A rileggerci
Re: Milite ignoto
6Ciao @Nerio! Grazie innanzitutto per aver letto e lasciato un commento sotto una mia poesia.
Sono d'accordo un po' con tutto quello che hai detto. Il tuo aver citato la possibilità di considerare questo testo come parte di una canzone è curioso; in effetti, durante la scrittura, più volte mi è capitato di pensare ad una canzone che ha più o meno lo stesso tema della poesia (mi riferisco a "Il timido ubriaco di Gazzé) e forse mi sono fatto un po' influenzare da questo pensiero nella ricerca della musicalità. Un'influenza inconscia credo, la noto solo ora, grazie a te. In generale, però, cerco sempre di mettere rime e assonanze nei testi che scrivo o gestire la struttura in modo da rendere il ritmo il più scorrevole possibile. In questo, immagino, siamo molto diversi noi due ed è bello così. Anzi, forse è uno dei motivi che mi spinge a condividere ciò che scrivo.
In tutto questo, il mio stile è ancora in evoluzione, credo. Ho ripreso questo passatempo da poco e non ho ancora una direzione precisa. Ho scritto altro negli ultimi tempi, a volte con fatica, in altri casi quasi di getto, con risultati molto diversi. Spero di ritrovarti tra i commenti anche in futuro e avere ancora una tua opinione: per quanto io non abbia la pretesa di diventare il Montale del nuovo millennio, mi piacerebbe migliorarmi e commenti come il tuo mi aiutano a farlo.
A rileggerci presto,
Eli
Sono d'accordo un po' con tutto quello che hai detto. Il tuo aver citato la possibilità di considerare questo testo come parte di una canzone è curioso; in effetti, durante la scrittura, più volte mi è capitato di pensare ad una canzone che ha più o meno lo stesso tema della poesia (mi riferisco a "Il timido ubriaco di Gazzé) e forse mi sono fatto un po' influenzare da questo pensiero nella ricerca della musicalità. Un'influenza inconscia credo, la noto solo ora, grazie a te. In generale, però, cerco sempre di mettere rime e assonanze nei testi che scrivo o gestire la struttura in modo da rendere il ritmo il più scorrevole possibile. In questo, immagino, siamo molto diversi noi due ed è bello così. Anzi, forse è uno dei motivi che mi spinge a condividere ciò che scrivo.
In tutto questo, il mio stile è ancora in evoluzione, credo. Ho ripreso questo passatempo da poco e non ho ancora una direzione precisa. Ho scritto altro negli ultimi tempi, a volte con fatica, in altri casi quasi di getto, con risultati molto diversi. Spero di ritrovarti tra i commenti anche in futuro e avere ancora una tua opinione: per quanto io non abbia la pretesa di diventare il Montale del nuovo millennio, mi piacerebbe migliorarmi e commenti come il tuo mi aiutano a farlo.
A rileggerci presto,
Eli