Ai fiori non importa, incontro tra personaggi, parte 1

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Purtroppo devo dividere il capitolo in due parti, a causa della lunghezza, ma in ogni caso il “problema” è tutto qui; vorrei qualche consiglio sul capitolo, e magari anche sui nomi dei personaggi

Il generale si era presentato con meno sfarzo di quanto si aspettava. E Jingqiu lo aveva accolto con meno sfarzo del dovuto.
Era meglio mettere le cose in chiaro, sia al generale che al consiglio.
Per questo, Jingqiu aveva tenuto il tutto al minimo della cortesia necessaria: tavola semplice, un solo servitore, the di medio rango e liquore economico.
Il generale Han era venuto scortato da un solo sottoposto, con l’armatura e la spada al fianco.
Jingqiu lo aveva fatto accomodare, dopo essersi assicurato che né la madre né il fratello potessero interrompere. A giudicare dall’espressione del luogotenente, avrebbe fatto meglio a trovare una scusa per allontanare anche lui
«Pare» iniziò il generale «voi abbiate votato per la resa, senza duello»
Annuendo, Jingqiu si versò del the
«Si» disse, con voce atona «spero non lo fraintendiate come collaborazionismo»
Il luogotenente incrinò un poco la bocca, dondolando il peso da una gamba al’altra. Il generale rimase impassibile
«Difficile credervi un leale suddito, dopo il vostro voto»
Jingqiu si limitò a guardarlo negli occhi. Non era a suo agio, ma si trattava più di un mero fastidio; l’armatura a scaglie era semplice, la spada aveva l'elsa macchiata dall’uso. Quella era la sua tenuta da battaglia, non quella da parata con cui si era presentato alle porte della città.
Era venuto preparato ad uno scontro, segno che qualche voce doveva essergli già arrivata alle orecchie
«Siedo nel consiglio esterno dei mercanti» iniziò Jingqiu, posando la tazza «questo fa di me un funzionario del regno di Hu, anche se di basso rango. E compito di un funzionario, a prescindere dal rango, è tenere i cittadini al sicuro»
«Questo include anche il maestro che uccise vostro padre?» chiese il luogotenente.
Il generale si girò di scatto, folgorando il giovane qilin con lo sguardo; la reazione pareva genuina, anche se forse era solo l’opera di un eccellente attore
«Il maestro Bai era un cittadino di questo regno, un membro del consiglio dei maestri» disse Jingqiu, con lo stesso tono «quindi anche lui ricadeva sotto la mia… “custodia”»
Lo sguardo del luogotenente era imbarazzato e confuso, mentre il generale Han annuiva con convinzione
«Avrei voglia di capire perché un servitore così leale ha optato per la resa incondizionata»
«Semplice, era la scelta migliore» fece Jingqiu, come se stesse sottolineando un’ovvietà.
Aveva già dovuto spiegare il suo ragionamento a molti, troppi qilin, e molti più di quanti pensava lo avevano quasi bollato come traditore.
Perfino quella serpe di Liu, che nel consiglio aveva votato come lui, si era fatto avanti ad accusarlo. Non che gli importasse molto, ma faceva comunque male essere fraintesi a quel modo.
Almeno, dopo aver visto il duello, Feihua si era convinta delle sue intenzioni, anche se non dei suoi metodi
«Perché» quella del generale non era una domanda, ma solo voglia di sentire il suo ragionamento
«C'erano quattro possibili scenari, io ho solo cercato di andare verso il migliore possibile» Jingqiu si versò altro the «nel primo, il maestro Bai vinceva e vi uccideva» il luogotenente fece un furioso passo avanti, bloccato dalla mano irritata di Han. Jingqiu continuò
«I diecimila qilin del vostro esercito, e il vostro focoso luogotenente, sarebbero scomparsi? Ovviamente no. Avrebbero solo avuto una buona ragione per prendere la città con la forza. Mettiamo invece che il maestro Bai avesse vinto, tre settimane dopo, al massimo, voi, generale Han, sareste stato destituito, un altro generale avrebbe preso il vostro posto e avrebbero assalito la città. Oppure, uno dei vostri ufficiali avrebbe semplicemente guidato l’assalto al vostro posto»
Il generale Han continuava ad annuire, seguendo il suo ragionamento. Sul suo volto c'era la stessa confusione degli altri artisti marziali quando aveva spiegato le sue idee.
Sembrava ci fosse solo onore nelle loro teste, troppo perché si trovasse spazio per altro. L’unica soluzione erano pugni, calci e qualche testa rotta. Che lo stesso risultato si potesse raggiungere con altri metodi, era ben oltre la loro volontà di comprensione.
«Negli altri due scenari» iniziò il generale, versandosi a sua volta del the «io vinco, ma nel primo non uccido Bai»
Jingqiu annuì
«E cosa ci guadagnavate?»
«Evitavo la morte del maestro Bai» disse Jingqiu. Si trattenne dallo sbuffare, non ne poteva più di quella domanda.
Sembravano tutti convinti che avrebbe dovuto festeggiare ballando sul cadavere del maestro
«Quindi… non siete soddisfatto della sua morte?»
«In onestà, per un istante ho sentito la soddisfazione della vendetta» disse Jingqiu «non mi sembra la mia vita sia cambiata»

Re: Ai fiori non importa, incontro tra personaggi, parte 1

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Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pmIl generale si era presentato con meno sfarzo di quanto si aspettava. E Jingqiu lo aveva accolto con meno sfarzo del dovuto.
Ottimo inizio. Ricco di sottotesto, vibrante di sdegno.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pmEra meglio mettere le cose in chiaro, sia al generale che al consiglio.
Non mi pare che il complemento di termine stia bene con la circonlocuzione che utilizzi. Scriverei: "sia di fronte al generale sia di fronte al consiglio", sostituendo inoltre il "che" con un altro "sia" nella correlazione. Usare "sia ... che" non è errore, ma la forma tradizionale è inequivocabilmente "sia ... sia". Io preferisco sempre quest'ultima, anche per evitare confusione con "che" di altra natura in frasi più lunghe.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pmthe di medio rango e liquore economico.
Se questo brano è collegato con altri tuoi di ambito giapponese, mi pare di ricordare che i fatti si svolgono in un tempo passato: se così fosse, non userei l'aggettivo "economico", che ha senso pieno solo nel mondo consumistico in cui compriamo tutto. Scriverei, inoltre, "tè" all'italiana e non collegherei al tè il "rango", che si usa per la posizione sociale.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pmPer questo, Jingqiu aveva tenuto il tutto al minimo della cortesia necessaria
"Tenere il tutto al minimo" non mi convince. Forse "aveva usato il minimo"?
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pmIl generale Han era venuto scortato da un solo sottoposto, con l’armatura e la spada al fianco.
Non mi dispiace il nome del generale che compare solo ora. La mia perplessità, invece, è questa: Jungqiu sapeva già che il generale sarebbe venuto senza fronzoli, e si prepara per tempo ad accoglierlo in linea, oppure lo vede in quel momento senza fronzoli e con un solo sottoposto, e contestualmente si adegua alla modalità del generale? Ai fini dei rapporti adombrati tra i due, mi pare importante.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pmavrebbe fatto meglio a trovare una scusa per allontanare anche lui
Manca il punto fermo a fine periodo, qui sopra e in vari altri luoghi del testo. Ricordo di avertelo segnalato anche in altra occasione, e mi permetto di ribadirlo anche ora: il punto fermo a fine periodo è obbligatorio e la sua assenza reiterata indice di sciatteria. Ed è un peccato, perché noto una grande cura nella scelta delle parole e nella costruzione dei dialoghi.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm«Si» disse, con voce atona
"Sì" accentato; dopo "atona", ci va una virgola.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm«spero non lo fraintendiate come collaborazionismo»
Il verbo "fraintendere" è transitivo, oppure si usa in senso assoluto. Così come scrivi non si può usare. Scriverei: "Spero non lo confondiate con...".
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pmIl luogotenente incrinò un poco la bocca, dondolando il peso da una gamba al’altra. 
Perché "incrinò la bocca"? Il verbo incrinare ha un significato specifico che a mio parere non si attaglia a questo contesto. Quale azione vuoi rappresentare, esattamente? Refuso: "all'altra".
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pmpiù di un mero fastidio; l’armatura a scaglie era semplice,
Stai spiegando il motivo per cui il protagonista avverte il fastidio, pertanto userei i due punti in luogo del punto e virgola.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pmpreparato ad uno scontro
Se prevedi una pubblicazione, è preferibile ripulire il testo dalle d eufoniche tra vocali diverse.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm«Siedo nel consiglio esterno dei mercanti» iniziò Jingqiu, posando la tazza «questo fa di me
Dopo "tazza", ci vuole una virgola, come segnalavo anche sopra. Stai usando molto bene le virgolette caporali, e vedo che non opti, ottima scelta, per le virgole interne alle virgolette. Pertanto, la pausa nella lettura spetta agli elementi di raccordo: la virgola dopo "tazza" vale come la pausa che ci vuole dopo "mercanti". Anzi: io utilizzerei un'interpunzione di maggior sostanza, dato il pondus dell'affermazione che segue ("questo fa di me"...).
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pmconsiglio dei maestri» disse Jingqiu, con lo stesso tono «quindi
Anche qui, virgola dopo "tono".
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm«Perché» quella del generale non era una domanda, ma solo voglia di sentire il suo ragionamento
Il punto di domanda è necessario, e dire subito dopo che 'non era una domanda' crea inutile confusione. Scriverei in modo semplice: "Perché?" chiese il generale.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pmpossibile» Jingqiu si versò altro the «nel primo, il maestro Bai vinceva e vi uccideva» il luogotenente fece un furioso passo avanti, bloccato dalla mano irritata di Han. Jingqiu continuò
«I diecimila qilin
Attenzione alla punteggiatura, seguendo quanto scrivevo sopra.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pmtre settimane dopo, al massimo,
Non mi è chiaro a cosa si riferisca "al massimo".
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pmSul suo volto c'era la stessa confusione degli altri artisti marziali quando aveva spiegato le sue idee.
Attenzione: se soggetto della frase "quando aveva spiegato" è Jingqiu, va assolutamente esplicitato, altrimenti sembra si tratti sempre del generale.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm«Negli altri due scenari» iniziò il generale, versandosi a sua volta del the «io vinco, ma nel primo non uccido Bai»
Jingqiu annuì
«E cosa ci guadagnavate?»
«Evitavo la morte del maestro Bai» disse Jingqiu.
Qui sopra non sono riuscita a capire la sequenza delle battute. Ma pare che Jingqiu parli due volte di seguito.

Ti ringrazio per la lettura, @Bardo96, e ti auguro una buona serata.
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Re: Ai fiori non importa, incontro tra personaggi, parte 1

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Buon frammento, @Bardo96, ma migliorabile a livello di dialogo, a mio avviso.

Vedo due problemi principali: uno di ritmo, l'altro di sottotesto (o meglio, di carenza dello stesso).

Per quanto riguarda il ritmo, ritengo che tu inserisca un po' troppi "beat" tra le frasi del dialogo, e spesso perfino spezzando il discorso diretto di uno stesso personaggio. Esempi:
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm«Pare» iniziò il generale «voi abbiate votato per la resa, senza duello»
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm«Si» disse, con voce atona «spero non lo fraintendiate come collaborazionismo»
Il luogotenente incrinò un poco la bocca, dondolando il peso da una gamba al’altra. Il generale rimase impassibile
«Difficile credervi un leale suddito, dopo il vostro voto»
Il testo ne è pieno: discorso diretto, beat descrittivo, discorso diretto, beat descrittivo... In certi casi va bene, ma per la mia sensibilità almeno tre quarti di questi potrebbero essere eliminati, rendendo il dialogo più fluido.

Per quanto riguarda il sottotesto, credo che tu espliciti un po' troppo i concetti attraverso il discorso diretto, essenzialmente costringendo i tuoi personaggi a fare il "worldbuilding" per te. Ottimo spiegare come funziona l'ambientazione, ma dovresti trovare un equilibrio con la naturalezza del dialogo. Esempi:
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm«Siedo nel consiglio esterno dei mercanti» iniziò Jingqiu, posando la tazza «questo fa di me un funzionario del regno di Hu, anche se di basso rango. E compito di un funzionario, a prescindere dal rango, è tenere i cittadini al sicuro»
Il generale sa bene con chi sta parlando, da quel che traspare dal frammento, non è certo andato da Jingqiu per una visita di piacere. Per questo motivo non c'è bisogno di far dire a Jingqiu che "siede nel consiglio esterno dei mercanti", o che è "un funzionario del regno di Hu". Tutta la parte evidenziata è superflua, dal punto di vista della naturalezza del dialogo. Quando viene un conoscente a casa tua per parlare di una questione di lavoro non cominci il discorso con un: "Come sai, lavoro nell'ufficio X...". Ovviamente tutto questo è utile al lettore, ma ha un forte retrogusto di "infodump".
Ancora:
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm«Perché» quella del generale non era una domanda, ma solo voglia di sentire il suo ragionamento
«C'erano quattro possibili scenari, io ho solo cercato di andare verso il migliore possibile»
[...]
«Negli altri due scenari» iniziò il generale, versandosi a sua volta del the «io vinco, ma nel primo non uccido Bai»
Jingqiu annuì
«E cosa ci guadagnavate?»
[...]
È evidente dal suo atteggiamento che il generale aveva già un'idea piuttosto chiara del "perché" Jingqiu ha agito in quella maniera. Questo, di fatto, è ancora un infodump. Sarebbe più naturale che a chiedere sia il luogotenente, che non ha compreso i motivi di Jingqiu, e che a rispondere per lui sia il generale, che invece li ha intuiti. In questo modo avresti l'opportunità comunque di spiegare al lettore cose che non sa, ma eviteresti di far interagire due personaggi che parlano di cose per loro evidenti e già note. Avresti inoltre l'opportunità di far intuire al lettore che il generale è acuto e perspicace.
Il dialogo, così com'è, suona un po' forzato.

Per il resto @Ippolita ti ha già fatto tutte le pulci possibili, e sono d'accordo con tutti i suoi appunti.
Per rispondere alla tua domanda iniziale, i nomi che hai scelto mi piacciono molto.

A rileggerti. :)

Re: Ai fiori non importa, incontro tra personaggi, parte 1

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Grazie mille per i consigli e le correzioni, rivedrò di sicuro il capitolo quando arriverò a scriverlo nella forma “definitiva”.

Provo solo a rispondere a qualche osservazione, visto che questo capitolo è molto in là nella storia, e quindi alcune cose sono sottintese perché dovrebbero essere lette prima.
Per il tè: proverò a cambiare “rango” con qualcos’altro, ma l’idea è proprio che il personaggio scelga di servire delle bevande inadeguate al rango sociale dell’altro.
Per il modo in cui lo accoglie: il protagonista non sapeva come si sarebbe presentato l’altro, se con una scorta e dei servitori, oppure accompagnato solo da una persona come avviene; ma aveva preparato tutto per riceverlo con la minima cortesia possibile, quindi bevande economiche, nessun servitore, una sala spartana e niente decori. Ci sono altri incontri “politici”, quindi forse non apparirà così strano facendo il paragone con quelli. 

Re: Ai fiori non importa, incontro tra personaggi, parte 1

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Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm Il generale Han era venuto scortato da un solo sottoposto, con l’armatura e la spada al fianco.
Qualche dubbio su chi avesse armatura e spada: il generale o il sottoposto?
E l'armatura e la spada sono entrambe "al fianco"?

Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm Jingqiu lo aveva fatto accomodare, dopo essersi assicurato che né la madre né il fratello potessero interrompere.
Hai invertito l'ordine temporale e sei scivolato su un brutto "dopo" per recuperare. 
Jinggiu si assicurò che la madre e il fratello non potessero interrompere e lo fece accomodare.
Così eviti il né né  (che oggi si trova molto di rado) e stabilisci il flusso corretto dell'azione.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm Annuendo, Jingqiu si versò del the
«Si» disse, con voce atona «spero non lo fraintendiate come collaborazionismo»
Il gerundio comporta contemporaneità dell'azione. Se verso il tè (come spiega l'Accademia della Crusca, tè indica la bevanda, ed è preferibile a the e thè) annuendo, ho buone probabilità di spandere. Inoltre, ma non so se voluto, il tizio dal nome irripetibile ribadisce di avere annuito con il sì con voce atona.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm Il luogotenente incrinò un poco la bocca, dondolando il peso da una gamba al’altra. 
Come si incrina una bocca? 
https://www.treccani.it/vocabolario/incrinare/
al'altra refuso

Inoltre, ritorniamo al gerundio. Molti lettori "moderni" non ne gradiscono l'abuso.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pmIl generale rimase impassibile
«Difficile credervi un leale suddito, dopo il vostro voto»
Jingqiu si limitò a guardarlo negli occhi. Non era a suo agio, ma si trattava più di un mero fastidio; l’armatura a scaglie era semplice, la spada aveva l'elsa macchiata dall’uso. Quella era la sua tenuta da battaglia, non quella da parata con cui si era presentato alle porte della città.
"Difficile credervi suddito leale dopo il vostro voto" continuò impassibile il generale.  (O chiunque sia il dialogante...)
Il mio editor esimio (o esimio editor) avrebbe cassato la virgola. Anch'io. "Rimase" stona un po', preferirei evitarlo.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pmsegno che qualche voce doveva essergli già arrivata alle orecchie
«Siedo nel consiglio esterno dei mercanti» iniziò Jingqiu, posando la tazza «questo fa di me un funzionario del regno di Hu, anche se di basso rango. E compito di un funzionario, a prescindere dal rango, è tenere i cittadini al sicuro»
Pare ovvio che le voci arrivino "alle orecchie". Una voce non arriva al naso...
Mentre parla, Jingqiu insiste a muoversi per gerundi. Sono davanti a un secondo "iniziò", che mi suona un po' strano: l'impronunciabile non ha già iniziato a parlare?
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm Jingqiu si limitò a guardarlo negli occhi. Non era a suo agio, ma si trattava più di un mero fastidio; l’armatura a scaglie era semplice, la spada aveva l'elsa macchiata dall’uso. Quella era la sua tenuta da battaglia, non quella da parata con cui si era presentato alle porte della città.
Era venuto preparato ad uno scontro, segno che qualche voce doveva essergli già arrivata alle orecchie
«Siedo nel consiglio esterno dei mercanti» iniziò Jingqiu, posando la tazza «questo fa di me un funzionario del regno di Hu, anche se di basso rango. E compito di un funzionario, a prescindere dal rango, è tenere i cittadini al sicuro»
«Questo include anche il maestro che uccise vostro padre?» chiese il luogotenente.
Il generale si girò di scatto, folgorando il giovane qilin con lo sguardo; la reazione pareva genuina, anche se forse era solo l’opera di un eccellente attore
«Il maestro Bai era un cittadino di questo regno, un membro del consiglio dei maestri» disse Jingqiu, con lo stesso tono «quindi anche lui ricadeva sotto la mia… “custodia”»
Lo sguardo del luogotenente era imbarazzato e confuso, mentre il generale Han annuiva con convinzione
Troppi sguardi.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm «Si» disse, con voce atona «spero non lo fraintendiate come collaborazionismo»

«Il maestro Bai era un cittadino di questo regno, un membro del consiglio dei maestri» disse Jingqiu, con lo stesso tono «quindi anche lui ricadeva sotto la mia… “custodia”»
Strana ripetizione.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm Aveva già dovuto spiegare il suo ragionamento a molti, troppi qilin, e molti più di quanti pensava lo avevano quasi bollato come traditore.
Almeno, dopo aver visto il duello, Feihua si era convinta delle sue intenzioni, anche se non dei suoi metodi
Suo, sue e suoi? Cioè, di chi? Se la risposta è ovvia, i possessivi sono inutili. Le frasi funzionano meglio senza.
Aveva già spiegato il ragionamento a molti qilin, e troppi lo avevano bollato come un traditore.
Se, come pare, è lui il portatore del punto di vista, ovviamente è sempre lui a pensare che siano "troppi", e quindi parte della frase è superflua.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm «Perché» quella del generale non era una domanda, ma solo voglia di sentire il suo ragionamento
«C'erano quattro possibili scenari, io ho solo cercato di andare verso il migliore possibile» Jingqiu si versò altro the «nel primo, il maestro Bai vinceva e vi uccideva» il luogotenente fece un furioso passo avanti, bloccato dalla mano irritata di Han. 
Tu "racconti" che il passo è furioso, e che la mano è irritata.  Non puoi mostrare la furia e l'irritazione senza raccontarli al lettore? 
La mano era irritata perché era accidentalmente scivolato nell'ortica, o a causa di un eczema? Oppure era Han a essere incazzato? Occhio agli equivoci!
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm
Mettiamo invece che il maestro Bai avesse vinto, tre settimane dopo, al massimo, voi, generale Han, sareste stato destituito, un altro generale avrebbe preso il vostro posto e avrebbero assalito la città. Oppure, uno dei vostri ufficiali avrebbe semplicemente guidato l’assalto al vostro posto»
Al posto tuo, eviterei lungaggini e ripetizioni.
Se il maestro Bai avesse vinto, vi avrebbero destituito, e un altro generale, o forse un ufficiale qualunque, avrebbe guidato l'assalto alla città.
Perché "semplicemente"? Pare un modo di dire. Il lettore potrebbe male interpretare ritenendo semplice l'assalto.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm Il generale Han continuava ad annuire, seguendo il suo ragionamento. Sul suo volto c'era la stessa confusione degli altri artisti marziali quando aveva spiegato le sue idee.
In questo brano si annuisce un po' troppo, e si sprecano i possessivi inutili, che appesantiscono.  
Chiedo scusa: chi sono gli artisti marziali?
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm Jingqiu annuì
Vedi sopra.
Bardo96 ha scritto: gio dic 28, 2023 8:01 pm «E cosa ci guadagnavate?»
«Evitavo la morte del maestro Bai» disse Jingqiu. Si trattenne dallo sbuffare, non ne poteva più di quella domanda.
Scritto così, pare che "E che cosa ci guadagnavate?" sia stato chiesto più volte... 
"E che ci avreste guadagnato?"
"Avrei evitato la morte del maestro Bai" disse Jingqiu . E sbuffò.  Oppure: Jinqiu sbuffò. "Avrei evitato la morte del maestro Bai."
Vedi tu quando vuoi che sbuffi.

Non è il mio genere e, quando ho cercato un brano da commentare per pubblicarne uno mio, dopo un'occhiata al tuo, @Bardo96 , mi sono chiesto: Ma chi me lo fa fare? Altri hanno già provveduto alla bisogna.
Qualcosa mi ha dato uzzo subito: non il tuo modo scrivere, e neppure il genere. Perdirindindina, e poffarbacco, perché non curi il prodottino prima di sottoporlo? La punteggiatura trascurata, le ripetizioni e qualche erroruccio troppo evidente, il tutto sembra buttato lì come se nulla importasse.
Anche i lettori che apprezzano il genere rimarrebbero a dir poco disorientati. Facendo il sunto: la fretta di pubblicare una prima stesura indispone il povero cristo che ti legge.

Quindi, dopo lo sfogo che spero vorrai scusare, mi sforzerò di essere obiettivo
https://accademiadellacrusca.it/it/cons ... iezione/37

Acerba la scrittura, necessiti di più studio della forma, e di colmare qualche lacuna. Gli aggettivi possessivi fioccano a sproposito, e i mentre e i dopo cercano invano di rabberciare la fluidità delle scene. Un trucco? Prima di scrivere, immagina (architetta) la scena e i tempi. Meglio sarebbe buttare giù una bozza. Altrimenti, se non hai previsto, rischi di scrivere in disordine, cioè man mano che le idee ti affollano la mente. Poi (e dico poi non per caso) per ritrovarti fai una gran fatica, con i miei, i tuoi , i suoi, i quando, i dopo e i mentre che cercano (invano) un riaggiustamento.

Un'ultima notula: è molto facile vedere la pagliuzza nell'occhio di tuo fratello...
Io, purtroppo, le mie travi non le vedo proprio.
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