Traccia n.4 Il silenzio
Marshmallow
Sulle note del cibo
Ho sempre giocato
Strana abitudine
Di quand’ero bambina
Da vibrazioni vivaci
E intensi colori
Nascevano storie
Di regine e di eroi
Una festa chiassosa
Tra i denti e il palato
Lo scrocchiare festoso
Di briciole in bocca
E dalla mela croccante
Che si spaccava violenta
Sgorgavano fiotti di sangue
Come da una dolorosa ferita
A volte era inganno
Tumulto improvviso
Scoprire l’odore del ramerino
Il nero pungente del pepe
Scovare nell’invitante profumo
Il crimine orrendo
La prova schiacciante
Di quello che invece non era
Ma sembravano assurde
Tutte quelle romanze sguaiate
Rigettate confuse
Irridenti e beffarde
Scaturite da simboli oscuri
Alla deriva andavano via
Fantastiche eteree visioni
In un desolante delirio infantile
Ma nel morso sfuggente
A un fiato di zefiro
A una tiepida nuvola rosa
Avverto ancora un riflesso di pace
Lo scorrere immoto
Di un tempo di quiete
E nemmeno la lingua si muove e riposa
nell’andare e tornare d’un silenzio maestoso