Costruttori di Mondi

ciao @Kikki grazie del passaggio. Il titolo è la fotografia impressa nella mente di Itzak, che nel suo delirio coglie in quella pioggia ordinata che taglia e segna, un inevitabile destino. le linee dritte come lame, rappresentano la geometri del dolore, come una via ben segnata senza possibilità che il destino curvi in altra direzione. Certamente vi è una metafora che potrebbe essere come il destino può essere una tangenziale dritta e sicura, senza pieghe. ciao ancora grazie..

Ciao @bestseller2020, gran racconto, ben scritto, toccante il delirio del poeta e bello, bellissimo che tu parta dalla liberazione. Piaciuto.
Alla prossima.

@bestseller2020
Ciao, il tuo racconto mi ha ricordato un libro ben famoso, La Tregua.
Mi è piaciuto, ma ti chiedo di dare un'occhiata ai refusi e anche alla punteggiatura, ho dubbio che i punti e virgola siano stati messi erroneamente (?)
A presto!