[CDP1] La nascita del fiore con le spine

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Traccia nr 1: passaggio da persona libera a reclusa o viceversa.


La nascita del fiore con le spine

Cari bambini nuovi e cari bambini di una volta, oggi vi narro la storia della nascita di un fiore chiamato rosa.

C'era una volta un paese lontano lontano, dove non esistevano fiori e nessuno che li avesse mai conosciuti.
Fateci scorrere gli occhi di dentro, mentre io ci faccio scorrere la voce. 
Ma prima soffiamo via insieme le ragnatele dalla fantasia. Ffffffiiiii...
"Fffffiiiii..."

Non si sapeva cos'eran le rose
ma si sapeva che andavano spose.

Infatti,  in quel posto nascevano solo "Rose". Come era possibile? mi starete chiedendo voi bambini nuovi; vi starete chiedendo voialtri, bambini cresciuti.
Era così perché a tutte le bambine (nascevano solo femmine) veniva dato il nome Rosa. Senza pensare al fiore, senza un vero perché. Forse pensavano al colore delle gote setose, della pelle chiara. Perché del colore si sapeva, mentre del fiore no. Chissà chi lo sa!

Rosa la madre, Rosa la figlia,
Rosa la nuora della bisnonna,
era Rosa pure quella,
come le altre era buona, era bella. (*)

Comunque, lì nascevano solo femmine e lì, vent'anni dopo, venivano nel paese i giovani maschi a cercar moglie. Si era infatti diffusa la voce, prima nei paesi vicini e poi in quelli più lontani, che le donne del Paese delle Rose erano dolci, olezzanti e graziose.

Tutto il paese e le vicinanze
profumavano delle fragranze
di questi fiori di nome e di fatto,
e della grazia in ogni lor atto.

C'era un problema però... Non sospirate, bambini cresciuti che credete di sapere tutto. Aspettate che ve lo spiego, impazienti bambini del mondo d'oggi che sbuffate perché nessuno vi ha insegnato i tempi delle sorprese...

Le Rose attiravano solo uomini che, dopo averle corteggiate con amorevolezza, e le avevano convinte a sposarli, le trattavano male, alcuni le picchiavano persino...  e di ogni vizio si toglievan lo sfizio. Bassi, vigliacchi e cattivi.
Le Rose non erano attrezzate per difendersi e in breve si arrendevano a una vita di stenti: una vita dura e spesso lontana dal loro paese, dove tornavano per mettere al mondo e crescere le loro Rose.

Nel paese delle Rose
eran cercate tutte le spose,
ma purtroppo i loro mariti
non erano teneri, non erano miti.

"Ma succedeva così a tutte, nonna Rosa?" 
Non proprio a tutte. A qualche Rosa, all'inizio, sembrava andare bene. Un giorno d'aprile, qualcuno, attirato dal suo profumo, la recideva con garbo dal suo ambiente sereno e luminoso, e la portava in palmo di mano tra le sue quattro mura lontane. La Rosa prigioniera veniva tenuta come una regina, in un primo tempo, e rallegrava la casa. Ma poi, lontana dal suo ambiente, non la curava nessuna premura, perché presto, in un ambiente chiuso senz'aria e luce, avvizziva, si sfioriva e smarriva la sua favolosa natura, la Rosa...

Ma la Natura, che sa sistemare da sola tante cose, decise un giorno di intervenire, e di mescolare le carte. È un modo di dire, i più grandi di voi lo conoscono. Per voi piccoli piccoli, vuol dire fare in modo che le cose che succedono ogni giorno, da tanto tempo, sempre uguali, d'improvviso cambino. Come una legge di natura, niente dura per sempre. Si modifica perché è necessario per mantenere l'ordine delle cose, l'armonia del mondo che ci circonda.

Così accadde questo: un giorno, la Natura fece scomparire un paese dove tutti erano tristi. 
Infatti, anche chi commette il male non è contento, e certo chi lo subisce soffre.
Allora, ecco che quel posto scomparve. 
"E al suo posto..." 
Vi rispondo... Ecco che cosa apparve:
Una distesa di rose rosa! Un profumo impareggiabile, una vista ineguagliabile.

Così di fronte a tanti dolori
che albergavano in tutti quei cuori,
quel paese un bel giorno scomparve
ed al suo posto ecco che apparve:

una distesa di rose rosa
degne da allora d’ornare ogni sposa.

Questo è il momento della nascita del fiore così come lo conosciamo tutti. Perché non si può imprigionare la bellezza; perché non si può trattarla male per sempre. E perché nasce con le spine, mi chiedete bambini di una volta e bambini nuovi? Con le spine perché le Rose, memori di quanto hanno patito, da allora sono attrezzate per proteggersi!
E le spine accanto ai petali setosi ci ricordano che la vita è bellezza e dolcezza, sì, ma anche sofferenza.

E a ricordare che questa esistenza
non è mai fatta di sola dolcezza,
ecco le spine che son sofferenza,
ma anche difendono tanta bellezza.

Non si sapeva cos'eran le rose
ma si sapeva che andavano spose...







(*) ringrazio, per l'ispirazione di quattro versi dell'incipit,  testo e ritmo de "La famiglia dei Gobbon".
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmFateci scorrere gli occhi di dentro
In che senso?
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmEra così perché a tutte le bambine (nascevano solo femmine) veniva dato il nome Rosa.
All'inizio ho creduto fossero partenogenetiche, sarebbe stato interessante anche quello  :asd:
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmMa poi, lontana dal suo ambiente, non la curava nessuna premura, perché presto, in un ambiente chiuso senz'aria e luce, avvizziva, si sfioriva e smarriva la sua favolosa natura, la Rosa...
Occhio alla ripetizione della parola ambiente

Molto bella questa fiaba, complimenti @Poeta Zaza  :rosa:
Mi è piaciuto particolarmente l'incipit e in generale i passaggi che si rivolgono direttamente al lettore bambino, non sono facili da rendere bene ma penso tu abbia fatto un ottimo lavoro.
Non sono sicuro di aver capito il finale. Viene detto:
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmun giorno, la Natura fece scomparire un paese dove tutti erano tristi
Ma non ti riferisci al paese delle rose, giusto? L'idea del paese, per come emerge dalla narrazione precedente, è di un posto felice, mentre la sofferenza sta "fuori", e questo me lo fanno pensare anche queste parole:
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmMa poi, lontana dal suo ambiente, non la curava nessuna premura, perché presto, in un ambiente chiuso senz'aria e luce, avvizziva, si sfioriva e smarriva la sua favolosa natura, la Rosa...
Come se il paese di origine delle rose fosse un ambiente luminoso e arioso
Mi è piaciuta anche l'immagine biblica di un paese che scompare per un volere "superiore" (che sia Dio, o la Natura): come Sodoma, questo paese sparisce, ma non per peccati dei loro abitanti:
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmInfatti, anche chi commette il male non è contento, e certo chi lo subisce soffre.
C'è un che di inquietante nell'immaginare un genocidio del genere: un'intera popolazione sterminata, e al suo posto ecco comparire un campo di rose.
Piaciuto  :)

Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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@Mina   :)  Grazie del tuo parere!

Rispondo ai tuoi dubbi e domande:

Nessuno sterminio, è una fiaba e si va di metafora in metafora.
La traccia è intesa nel cambiamento di condizione da persone recluse (le Rose) a persone libere (le rose).
Non sono persone i fiori, ma sono creature viventi anch’esse.
La Natura ha sistemato un angolo di mondo, un paese, in cui tutti o facevano il male o lo subivano.
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmC'era una volta un paese lontano lontano, dove non esistevano fiori e nessuno che li avesse mai conosciuti.
Fateci scorrere gli occhi di dentro, mentre io ci faccio scorrere la voce. 
Invito i miei lettori a leggere con gli occhi interiori, quelli dell'animo.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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Ciao @Poeta Zaza

una interpretazione davvero particolare la tua. Scegliere un fiore, la rosa , per la tua fiaba mi sembra una scelta singolare ma efficace.
La storia si può leggere a più livelli, uno puramente estetico in cui ci si lascia prendere per mano dall’autrice e attraversare la barriera dell’ incredulità per tornare a guardare il mondo con gli occhi della fantasia. Un altro livello di lettura è il significato più profondo che attribuisci agli elementi in gioco.
Parlare di sofferenza a un bambino non è una cosa tanto facile (per fortuna almeno dalle nostre parti è ancora così nella maggior parte dei casi) ma tu ci riesci con delicatezza.
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmCosì accadde questo: un giorno, la Natura fece scomparire un paese dove tutti erano tristi. 
Infatti, anche chi commette il male non è contento, e certo chi lo subisce soffre.
Chi commette il male non è contento. È un bel messaggio anche questo. Magari la Natura facesse spuntare un campo di rose dove regnano le cattiverie e il dolore!
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmMa la Natura, che sa sistemare da sola tante cose, decise un giorno di intervenire, e di mescolare le carte. È un modo di dire, i più grandi di voi lo conoscono. Per voi piccoli piccoli, vuol dire fare in modo che le cose che succedono ogni giorno, da tanto tempo, sempre uguali, d'improvviso cambino. Come una legge di natura, niente dura per sempre. Si modifica perché è necessario per mantenere l'ordine delle cose, l'armonia del mondo che ci circonda.
Questa parte la trovo un po’ complessa per un bambino e la spiegazione non è così semplice da capire ( per mantenere l’ordine delle cose e l’armonia, la natura stessa deve fare dei cambiamenti. Non facile, eh…)
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmC'era un problema però... Non sospirate, bambini cresciuti che credete di sapere tutto. Aspettate che ve lo spiego, impazienti bambini del mondo d'oggi che sbuffate perché nessuno vi ha insegnato i tempi delle sorprese...
Eh, il mondo cammina il mondo va in fretta (cit. Gianni Rodari)
Una bella storia delicata, profumata, trasognata, ricca di buoni sentimenti, d’insegnamenti e di poesia. Un bel lavoro! 🌺

Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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Ciao @Poeta Zaza 

Hai scritto una fiaba! 

Ti sei cimentata in un bell'esercizio, scrivere per i bambini non è affatto facile. Vorrei provarci qualche volta.


  ha scritto:Poeta Zaza
Comunque, lì nascevano solo femmine e lì, vent'anni dopo, venivano nel paese i giovani maschi a cercar moglie.
Parli del luogo da una distanza che fa pensare sia esterna dal paese. Lì nascevano, in quel posto e non qui, quindi la frase dovrebbe continuare così: 

...e lì, vent'anni dopo, andavano i giovani maschi...


  ha scritto:Le Rose attiravano solo uomini che, dopo averle corteggiate con amorevolezza, e le avevano convinte a sposarli, le trattavano male, alcuni le picchiavano persino...  e di ogni vizio si toglievan lo sfizio. Bassi, vigliacchi e cattivi.
Le Rose non erano attrezzate per difendersi e in breve si arrendevano a una vita
Perché? Come mai solo uomini cattivi? Con chi si sposavano gli uomini buoni? O non ne esistevano? Dovrebbe esserci un messaggio in questa affermazione. Leggere una metafora dietro a questa strana situazione è arduo ma ci provo. Forse perché gli uomini cattivi sono attirati da donne delicate e facilmente raggirabili? Le quali poi siano facili da sottomettere? E poi, se le Rose tornano per partorire le loro Rose, non avvertono le altre bambine Rose per proteggerle? Potrei andare avanti a leggere tra le righe ma non voglio disturbare chi leggerà in seguito con le mie considerazioni.


  ha scritto:Poeta Zaza"Ma succedeva così a tutte, nonna Rosa?" 
Non proprio a tutte. A qualche Rosa, all'inizio, sembrava andare bene. Un giorno d'aprile, qualcuno, attirato dal suo profumo, la recideva con garbo dal suo ambiente sereno e luminoso, e la portava in palmo di mano tra le sue quattro mura lontane. La Rosa prigioniera veniva tenuta come una regina, in un primo tempo, e rallegrava la casa. Ma poi, lontana dal suo ambiente, non la curava nessuna premura, perché presto, in un ambiente chiuso senz'aria e luce, avvizziva, si sfioriva e smarriva la sua favolosa natura, la Rosa...
Ecco, in effetti, lo sanno bene a cosa vanno incontro. Per questo continuo a farmi tante domande su questo strano paese. Il testo sottolineato è la risposta della nonna? O alla domanda risponde l'autrice? Non si capisce molto bene. Una giovane Rosa domanda alla nonna e non riceve una risposta diretta a lei.  Sembra che chi scrive risponda sia alla piccola Rosa che ai bambini cresciuti e non. Però, così si crea un po' di confusione nel testo.

Riscriverei rivolgendo alla creatura tali parole di incoraggiamento e d'esortazione a non arrendersi a quel destino, di tirare fuori le SPINE una volta per tutte, usando la voce carica di saggezza della nonna Rosa.


  ha scritto:Così accadde questo: un giorno, la Natura fece scomparire un paese dove tutti erano tristi. 
Infatti, anche chi commette il male non è contento, e certo chi lo subisce soffre.
Allora, ecco che quel posto scomparve. 
"E al suo posto..." 
Vi rispondo... Ecco che cosa apparve:
Una distesa di rose rosa! Un profumo impareggiabile, una vista ineguagliabile.
E il paese dove nascono solo bambine? Che fine hanno fatto? Come sono riuscite a cambiare il loro stato?

Una distesa di rose rosa ha migliorato l'umore dei maschi cattivi?

Scusami se dico questo, ma io avevo fatto la bocca immaginando un miracolo con l'intervento di madre natura, mi aspettavo una soluzione quasi divina che mettesse fine al sacrificio di tutte quelle Rose.



Il finale è bello lo stesso, 
  ha scritto:questo è il momento della nascita del fiore così come lo conosciamo tutti. Perché non si può imprigionare la bellezza; perché non si può trattarla male per sempre. E perché nasce con le spine, mi chiedete bambini di una volta e bambini nuovi? Con le spine perché le Rose, memori di quanto hanno patito, da allora sono attrezzate per proteggersi!
E le spine accanto ai petali setosi ci ricordano che la vita è bellezza e dolcezza, sì, ma anche sofferenza.

E a ricordare che questa esistenza
non è mai fatta di sola dolcezza,
ecco le spine che son sofferenza,
ma anche difendono tanta bellezza.

Non si sapeva cos'eran le rose
ma si sapeva che andavano spose...
 ma il come doveva essere più risolutivo. Anche se in effetti nessuno ha risolto il problema nemmeno nella realtà, Vedi i fatti di cronaca. 

La condizione delle Rose non è da giardino incantato.

Mi è piaciuta molto l'idea, usare le rose e le spine come metafora per rappresentare la condizione della donna nella società.   

Mi è piaciuto comunque anche se io avrei virato verso un finale più decisivo, meno poetico in questo caso.

Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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Grazie del tuo intervento, cara  @Alba359  :)

Per i tuoi dubbi, comincio a risponderti da qui:
Alba359 ha scritto: mer apr 12, 2023 9:32 pmEcco, in effetti, lo sanno bene a cosa vanno incontro. Per questo continuo a farmi tante domande su questo strano paese. Il testo sottolineato è la risposta della nonna? O alla domanda risponde l'autrice? Non si capisce molto bene. Una giovane Rosa domanda alla nonna e non riceve una risposta diretta a lei.  Sembra che chi scrive risponda sia alla piccola Rosa che ai bambini cresciuti e non. Però, così si crea un po' di confusione nel testo.
No no, non c'è nessuna giovane Rosa che fa domande alla nonna.
In questa fiaba, la voce narrante coincide con quella di una nonna, che ho voluto chiamare Rosa solo per attinenza non per altro. La nonna racconta una storia ai suoi nipotini piccoli ma anche a bambini cresciuti (i lettori) che sono intorno a lei e ascoltano la fiaba.
Gli astanti intervengono tre volte: la prima, per fare con la nonna il "Fffffiiiiii..." per soffiare via le ragnatele dalla fantasia; la seconda, per chiedere se succedeva a tutte le Rose di essere trattate male; la terza, per anticipare la nonna sulla "sostituzione" del paese scomparso...

Poi tu dici:
Alba359 ha scritto: mer apr 12, 2023 9:32 pmE il paese dove nascono solo bambine? Che fine hanno fatto? Come sono riuscite a cambiare il loro stato?
Il Paese delle Rose è scomparso! Al suo posto ecco...
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmuna distesa di rose rosa
degne da allora d’ornare ogni sposa.
Ti cito la mia risposta a Mina per analoghi dubbi: 
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 4:56 pmNessuno sterminio, è una fiaba e si va di metafora in metafora.
La traccia è intesa nel cambiamento di condizione da persone recluse (le Rose) a persone libere (le rose).
Non sono persone i fiori, ma sono creature viventi anch’esse.
La Natura ha sistemato un angolo di mondo, un paese, in cui tutti o facevano il male o lo subivano.
Ossia, la fiaba riguarda un unico paese, il Paese delle Rose, dove esistevano fanciulle di rara dolcezza e bellezza, scelte da uomini che venivano
apposta lì per corteggiarle e farsi sposare. Questi uomini, nella fiaba, sono tutti cattivi o egoisti (come spiego nella risposta alla domanda del bambino).
Qualche dettaglio sullo spostamento delle Rose altrove, e sul ritorno al Paese delle Rose lo do qui:
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmLe Rose non erano attrezzate per difendersi e in breve si arrendevano a una vita di stenti: una vita dura e spesso lontana dal loro paese, dove tornavano per mettere al mondo e crescere le loro Rose.
Si tratta di applicare la "sospensione dell'incredulità", di leggere una fiaba e i suoi messaggi. 

Tu dici:
Alba359 ha scritto: mer apr 12, 2023 9:32 pm ma il come doveva essere più risolutivo. Anche se in effetti nessuno ha risolto il problema nemmeno nella realtà, Vedi i fatti di cronaca. 
Una fiaba non ha di queste pretese: vuole solo fare meditare, e, essendo rivolta a una platea infantile, pur parlando di cose non belle, può solo concludersi "bene", per così dire.
Alba359 ha scritto: mer apr 12, 2023 9:32 pmMi è piaciuta molto l'idea, usare le rose e le spine come metafora per rappresentare la condizione della donna nella società.      

:rosa:    <3

Mi è piaciuto comunque anche se io avrei virato verso un finale più decisivo, meno poetico in questo caso.
Una fiaba con una triste fine? Non è nelle mie corde. 

Grazie del tuo commento, cara @Alba359  :rosa:





 
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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Ciao carerrima @Poeta Zaza ,
sarò il solito scassapupazzo senza esimermi dall'esternare un po' di perplessità.
Sai che solitamente il mix tra narrazione e poesia mi convince poco, più volte ho criticato questa scelta, trovandola non funzionale. A questa tornata aggiungi anche quasi un terzo genere, quello della cantastorie che si rivolge a più riprese al publico, e la cosa continua a non convincermi. Sembra un canovaccio per una rappresentazione in scena, ma sul foglio risulta incompleto. Date le premesse, il cantastorie, le rime, giustamente apri uno scenario fantastico e fiabesco. Ma la cornice (narratore, poesie ecc.) finisce per essere più ingombrante del contenuto (ecco perché, ti dicevo, non mi sembra funzionale) che in fin dei conti si gioca su una sola trovata, che personalmente non mi ha entusiasmato: il paese di donne che si chiamano tutte rosa che poi (grazie a un deus ex machina) si trasformano. Insomma, se prepari un palcoscenico con grandi scene, poi devi metterci dentro un contenuto altrettanto altisonante.
Il mio consiglio resta quello di sempre, e so bene che non lo seguirai (così come io non smetto di dartelo): avrei provato a far funzionare il testo privo di orpelli, a scrivere un racconto semplice, senza poesia e narratore saltimbanco che dialoga col pubblico. Magari la storia ne verrebbe fuori meno marginalizzata.
Scrittore maledetto due volte

Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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@Edu  grazie del carerrimo passaggio, perché è comunque tuo  :)

Da ieri non riesco più a quotare e quindi mi aggiusto.

Ogni fiaba si appoggia su una trovata. Tu dici che non regge il palcoscenico. Pazienza, ne prendo atto.  :si:

Soltanto, ti preciso che la mia idea è completamente originale, non si aggancia a nessun'altra fiaba mai scritta, per quanto ne so.


Pertanto, sono fiera di averla scritta!  :P   :libro:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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Ciao @Poeta Zaza ho letto con molto interesse la tua fiaba, anche per attinenza a questo genere di scrittura che mi appassiona sempre.
Riscontro la tua sensibilità di scrittura per le descrizioni metaforiche e di prosa in un'alternanza che trovo sempre interessante.
Ci sono gli ingredienti classici di una fiaba, ossia l'orco cattivo e la giovane indifesa che subisce soprusi e angherie.
Il principe azzurro è rappresentato dalla natura o dall'ordine divino  che riequilibra le cose.
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmMa la Natura, che sa sistemare da sola tante cose, decise un giorno di intervenire, e di mescolare le carte. È un modo di dire, i più grandi di voi lo conoscono. Per voi piccoli piccoli, vuol dire fare in modo che le cose che succedono ogni giorno, da tanto tempo, sempre uguali, d'improvviso cambino. Come una legge di natura, niente dura per sempre. Si modifica perché è necessario per mantenere l'ordine delle cose, l'armonia del mondo che ci circonda.

Così accadde questo: un giorno, la Natura fece scomparire un paese dove tutti erano tristi. 
Infatti, anche chi commette il male non è contento, e certo chi lo subisce soffre.
Allora, ecco che quel posto scomparve. 
"E al suo posto..." 
Vi rispondo... Ecco che cosa apparve:
Una distesa di rose rosa! Un profumo impareggiabile, una vista ineguagliabile.

Così di fronte a tanti dolori
che albergavano in tutti quei cuori,
quel paese un bel giorno scomparve
ed al suo posto ecco che apparve:

una distesa di rose rosa
degne da allora d’ornare ogni sposa.

Questo è il momento della nascita del fiore così come lo conosciamo tutti. Perché non si può imprigionare la bellezza; perché non si può trattarla male per sempre. E perché nasce con le spine, mi chiedete bambini di una volta e bambini nuovi? Con le spine perché le Rose, memori di quanto hanno patito, da allora sono attrezzate per proteggersi!
E le spine accanto ai petali setosi ci ricordano che la vita è bellezza e dolcezza, sì, ma anche sofferenza.

E a ricordare che questa esistenza
non è mai fatta di sola dolcezza,
ecco le spine che son sofferenza,
ma anche difendono tanta bellezza.

Non si sapeva cos'eran le rose
ma si sapeva che andavano spose...
Il finale mi ha sorpreso. Questa trasformazione in una distesa di rose, come protezione della bellezza e della fragilità ha un bel messaggio. Però, parere personale, arriva improvvisa con uno stacco netto dal resto della storia. La parte "cattiva" dell'uomo rimane sospesa, non si manifesta un cambiamento, un ridimensionamento della parte oscura. O una eliminazione del male come avviene nelle fiabe. anche se il narratore dice che "chi commette il male non è contento". Viene come messo da parte e spostata l'attenzione sulla salvaguardia del "bene". 
Non so se mi sono espresso bene.
Un compito delicato e per niente facile da rappresentare.
Ti faccio sempre i miei complimenti per la capacità invettiva e originale di costruire delle storie.
A presto

Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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Grazie di esserci, caro @Kasimiro e del tuo commento!  :)
Kasimiro ha scritto: sab apr 15, 2023 11:24 amIl finale mi ha sorpreso. Questa trasformazione in una distesa di rose, come protezione della bellezza e della fragilità ha un bel messaggio. Però, parere personale, arriva improvvisa con uno stacco netto dal resto della storia. La parte "cattiva" dell'uomo rimane sospesa, non si manifesta un cambiamento, un ridimensionamento della parte oscura. O una eliminazione del male come avviene nelle fiabe. anche se il narratore dice che "chi commette il male non è contento". Viene come messo da parte e spostata l'attenzione sulla salvaguardia del "bene". 
Non so se mi sono espresso bene.
Oh che bello! Riesco di nuovo a "quotare", @Sira  :)

Eccomi al tuo dubbio, @Kasimiro:

C'era questo Paese con dolcezza e sofferenza insieme:
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmCosì accadde questo: un giorno, la Natura fece scomparire un paese dove tutti erano tristi. 
Infatti, anche chi commette il male non è contento, e certo chi lo subisce soffre.
La parte buona e bella andrà nei petali, quella cattiva e dolorosa nelle spine.

Così la metafora:
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmE a ricordare che questa esistenza
non è mai fatta di sola dolcezza,
ecco le spine che son sofferenza,
ma anche difendono tanta bellezza.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Cara @Poeta Zaza[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]@come sempre non mi è facile commentarti, mi lascia sempre dubbiosa questo tuo stile che integra poesia e narrativa, ma ritengo già un merito la capacità di fare riflettere.[/font]

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Mi è piaciuta la tua idea e lo stile fiabesco, la storia credo meriti più tempo e più caratteri perché allo stato attuale mi dà un'impressione di incompletezza per capirla a fondo.[/font]

Codice: Seleziona tutto

Così accadde questo: un giorno, la Natura fece scomparire un paese dove tutti erano tristi
Per esempio qui non avevo assolutamente capito che si parlasse del paese delle rose, ma del posto da cui provenivano gli aspiranti mariti

Purtroppo ho molte difficoltà a scrivere il commento
Non mi funzionano i tasti e non ho il tuo testo sopra

Alla prossima 
<3

Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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Cara @Modea72 , ti ringrazio del passaggio :flower:

Ogni tanto faccio questi testi con alternanza prosa-poesia. Nel caso specifico, ho fatto da cantastorie e mi sono inventata l'origine del fiore
della rosa con questa fiaba.
Modea72 ha scritto: sab apr 15, 2023 1:46 pmritengo già un merito la capacità di fare riflettere
Grazie!
Modea72 ha scritto: sab apr 15, 2023 1:46 pmMi è piaciuta la tua idea e lo stile fiabesco, la storia credo meriti più tempo e più caratteri perché allo stato attuale mi dà un'impressione di incompletezza per capirla a fondo
Hai ragione. Potevo articolarla
 meglio.  :si:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

17
ciao @Poeta Zaza .

Questa volta non ti sgriderò per la tua unilaterale scelta di avvalerti della tua passione alla contaminazione tra racconto e poesia. Ma sì! Che va bene!
Se ti piace il genere, fai bene a proseguire in questa tecnica. Magari potresti scrivere un secondo libro tra poesia e racconto e lanciare questo stile! 

Mi accodo al commento di quello scassapupazzi rosa @Edu . Credimi che mi spiace pure avere la sua stessa idea, ma purtroppo è così. Sarà che noi siamo uomini truci e insensibili alla grazia femminile, fatto che tu rappresenti a pieno titolo: evviva! ip ip hurrà per te!
Questa favola ha un variegato significato, ma nel senso che appare troppo proiettato su di un campo dove entra in gioco la suscettibilità personale.
Una questione di gusto e di capacità di cogliere il lato che cerchi di valorizzare. Questo concentrato di "rose e Rosa" spiazzano e confondono la lettura. Questo lo dico senza nulla togliere alla particolarità del pezzo, che è da apprezzare per l'impegno profuso.  Forse un linguaggio più alla mano l'avrei  apprezzato di più, ma questo è il tuo stile, che merita la sua degna platea: io sono solo un reietto. Ciao Mariangela. Comunque sempre brava. 
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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bestseller2020 ha scritto: sab apr 15, 2023 5:46 pm ciao @Poeta Zaza .

Questa volta non ti sgriderò per la tua unilaterale scelta di avvalerti della tua passione alla contaminazione tra racconto e poesia. Ma sì! Che va bene!
Se ti piace il genere, fai bene a proseguire in questa tecnica. Magari potresti scrivere un secondo libro tra poesia e racconto e lanciare questo stile! 

Mi accodo al commento di quello scassapupazzi rosa @Edu . Credimi che mi spiace pure avere la sua stessa idea, ma purtroppo è così. Sarà che noi siamo uomini truci e insensibili alla grazia femminile, fatto che tu rappresenti a pieno titolo: evviva! ip ip hurrà per te!
Questa favola ha un variegato significato, ma nel senso che appare troppo proiettato su di un campo dove entra in gioco la suscettibilità personale.
Una questione di gusto e di capacità di cogliere il lato che cerchi di valorizzare. Questo concentrato di "rose e Rosa" spiazzano e confondono la lettura. Questo lo dico senza nulla togliere alla particolarità del pezzo, che è da apprezzare per l'impegno profuso.  Forse un linguaggio più alla mano l'avrei  apprezzato di più, ma questo è il tuo stile, che merita la sua degna platea: io sono solo un reietto. Ciao Mariangela. Comunque sempre brava. 
Grazie @bestseller2020  :hug:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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Più o meno tutto è stato già detto, ma il tuo racconto @Poeta Zaza mi ha colpito e voglio lasciare il mio piccolo commento pure io. 
Non si tratta di un racconto classico, non sono neppure sicura fino in fondo che rientri nella categoria "racconto", ma l'ho apprezzato e mi ha convinta. Non tutto deve essere sempre classico, in fin dei conti.
Mi sono divertita a leggere la prosa e ritrovare la storia in versi, un po' come se la prima fosse la spiegazione della seconda, il tutto narrato da una cantastorie. L'espressione "bambini nuovi" e "bambini di una volta", ripetuta come un cantilena, ha dato il ritmo e ha unificato le varie parti.
Ho avuto solo alcune perplessità che, se corrette, possono rendere l'insieme ancora più armonioso (a mio avviso!):
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pm"Ma succedeva così a tutte, nonna Rosa?" 
In questo contesto il nome "Rosa" è troppo significativo. Quando l'ho letto ho subito pensato: "ma allora è una di loro! sta parlando proprio una delle Rose!" Mi era piaciuta molto come idea e questo mi ha complicato la comprensione del finale: se una Rosa c'è ancora, allora chi si è trasformato in rose? Solo leggendo il tuo commento, ho capito che il nome della nonna era una coincidenza, ma in una fiaba strutturata in questo modo le coincidenze non capitano. Ho avuto anche un breve attimo di delusione (avevo fatto in tempo ad affezionarmi alla teoria della Rosa in vita). Forse cambierei il nome della nonna per non alimentare così l'aspettativa.
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmun giorno, la Natura fece scomparire un paese dove tutti erano tristi. 
Ecco, anche questa frase mi aveva un po' confusa. Quel "un" paese sembrava riferito a un altro paese, uno che non abbiamo ancora visto, e non al nostro paese di Rose. Penso che basti cambiare lievemente la frase per evitare questo fraintendimento (es. fece scomparire quel paese dove erano tutti tristi).

Ultimissimo dettaglio che modificherei:
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmFateci scorrere gli occhi di dentro
Capisco benissimo cosa volevi rendere, ma di primo acchito la frase suona un tantino... macabra. E' stato più forte di me, bello il significato, ma non sono riuscita a evitare l'effetto di inquietudine!

Detto questo, ti faccio i miei più vivi complimenti per questa fiaba. Ai bambini di un tempo fa bene leggerle, di tanto in tanto!

Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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Canis ha scritto: sab apr 15, 2023 10:58 pmMi sono divertita a leggere la prosa e ritrovare la storia in versi, un po' come se la prima fosse la spiegazione della seconda, il tutto narrato da una cantastorie. L'espressione "bambini nuovi" e "bambini di una volta", ripetuta come un cantilena, ha dato il ritmo e ha unificato le varie parti.
Grazie del tuo passaggio, @Canis :rosa:
Canis ha scritto: sab apr 15, 2023 10:58 pmHo avuto solo alcune perplessità che, se corrette, possono rendere l'insieme ancora più armonioso (a mio avviso!):
Mi sono molto utili. Tra l'altro, ho sbagliato con nonna Rosa. Dovevo chiamarla nonna Zaza.  ;)
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Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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Almissima ha scritto: sab apr 15, 2023 12:48 pm A me il racconto é piaciuto molto, sembra una leggenda d'altri tempi per spiegare l'origine delle rose.
Ammetto però di essere inciampata alcune volte fra versi e la nonna che si rivolge al pubblico, a discapito del racconto stesso.
Il finale l'ho dovuto rileggere alcune volte.
Comunque questo mondo di unicorni a pois mi piace molto, complimenti
Scusa il ritardo, cara @Almissima  :hug:

A te una rosa di ringraziamento :rosa:
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Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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Il racconto presenta a mio parere una caratteristica che già ho avuto modo di segnalarti altrove: è indubbiamente una spumeggiante fiaba per bambini, ma allo stesso tempo appare (almeno a me) troppo involuto e complesso per quelle piccole menti. Tolto questo non piccolo difetto, si legge con l'allegria festosa di un giro sulle giostre con in mano lo zucchero filato (rigorosamente rosa).
Piacevolissimo, comunque. 
Grazie e un saluto, @Poeta Zaza.
https://www.amazon.it/rosa-spinoZa-gust ... B09HP1S45C

Re: [CDP1] La nascita del fiore con le spine

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@Ippolita :rosa:
Ippolita ha scritto: lun apr 17, 2023 12:28 pmIl racconto presenta a mio parere una caratteristica che già ho avuto modo di segnalarti altrove: è indubbiamente una spumeggiante fiaba per bambini, ma allo stesso tempo appare (almeno a me) troppo involuto e complesso per quelle piccole menti. Tolto questo non piccolo difetto, si legge con l'allegria festosa di un giro sulle giostre con in mano lo zucchero filato (rigorosamente rosa).
Piacevolissimo, comunque. 
Grazie cara  :hug:

Due parole sulla scelta del linguaggio: 
la voce narrante si rivolge a una platea di due categorie di bambini:
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmCari bambini nuovi e cari bambini di una volta, oggi vi narro la storia della nascita di un fiore chiamato rosa.
C'è Silvia di nove anni nella prima categoria e c'è Ippolita oggi adulta nella seconda.
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmNon sospirate, bambini cresciuti che credete di sapere tutto. Aspettate che ve lo spiego, impazienti bambini del mondo d'oggi che sbuffate perché nessuno vi ha insegnato i tempi delle sorprese...
Nelle frasi sopra e nelle frasi sotto, trovi due esempi di come ho voluto diversificare il racconto, come se stessi spiegando a una pluriclasse.
Poeta Zaza ha scritto: mar apr 11, 2023 2:30 pmMa la Natura, che sa sistemare da sola tante cose, decise un giorno di intervenire, e di mescolare le carte. È un modo di dire, i più grandi di voi lo conoscono. Per voi piccoli piccoli, vuol dire fare in modo che le cose che succedono ogni giorno, da tanto tempo, sempre uguali, d'improvviso cambino. Come una legge di natura, niente dura per sempre. Si modifica perché è necessario per mantenere l'ordine delle cose, l'armonia del mondo che ci circonda.
Probabile che, essendo io di un'altra epoca, non riesco a parlare nel modo essenziale che si usa oggi. Mi sforzo ma non mi riesce bene, visto che tu
lo noti sempre. 
Ti ringrazio per avermelo fatto notare.
Devo ancora sentire il parere di Silvia in merito. Per lei correggerò la voce narrante, per non confonderla di più: nonna Zaza. 

:ciaociao:
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