[N2022R] La storia vera sulla fine della capretta Tomina

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Temi: Amicizia- Amore- Delitto



 
La neve era scesa copiosa. Un’immagine bianca e fatata; scene festose di bambini alle prese con i pupazzi di neve. All’interno delle case lampeggiavano le luci attorcigliate sulle decorazioni natalizie. Alberi di Natale piegavano le fronde dal carico degli addobbi. Da ogni angolo del paese provenivano musiche e canti gospel. Babbo Natale sbirciò dalla finestra e rimase incantato da tanta meraviglia. Si era appena alzato dal letto, e ancora i pigiama, pensò a un caldo caffè per iniziare la faticosa giornata.

Appena entrò in cucina si mise ad armeggiare tra i fornelli ; nel mentre veniva colto da un irrefrenabile prurito tra le natiche. Prese a grattarsi con forza rendendosi conto che il prurito diventava sempre più forte: “ Oh! Oh! Che delizia questo grattare!”. Il prurito scese sempre più in giù, dove non arrivava a grattarsi. Diede uno sguardo veloce sul ripiano della cucina e afferrò dal portaposate un lungo mestolo di legno con l’impugnatura a testa di renna. Con quello riprese a sollazzarsi con vigore! Sì! Sì! Proprio lì! Che bello!”.
Ignaro di essere osservato dalle sue aiutanti, la scimmietta Pelosetta e la puzzola Ariosetta, se la ridevano di gusto, nascoste sotto il divano.

Sghignazzando, si lanciarono nella sfida a chi faceva l’apprezzamento più irriverente: “Babatale pancione culone! Ih! Ih!“
"Emorroidi grosse grosse! Uh! Uh!”

Ma il ridacchiare arrivò alle sue orecchie; “ Voi due, invece di starvene lì sotto a non fare una beata mazza, perché non cominciate a tirare fuori le letterine di Natale? Non siamo alla vigilia?”.

Le due bestioline vistosi scoperte gli andarono addosso festose. Il terzetto si scambiò una serie di coccole e il vecchio panciuto disse: “ cantiamo tutti assieme! Che magnifico Natale è questo qua! Sempre bei giochi a tutti portar, e cattivi e tristi lo sanno già che tutto il male svanirà!”.

“Adesso basta con i giochi e diamoci da fare. Datemi le cartoline che cominciamo a leggere cosa vogliono quest’anno gli umani!”.

“Babatale niente cartoline quest’anno!”, esclamò Pelosetta.

“Cosa stai dicendo? Ma quando mai, per tutte le renne del mondo!”.

Pelosetta e Ariosetta si guardarono sorprese“.

“Quest’anno le richieste ci sono arrivate con whatsApp! È una grande trovata! Invece di tagliare alberi per fare le cartoline, con un clic fai la richiesta senza spendere Baba lire per francobolli” , spiegò Pelosetta.

“ Sì! Proprio così! Metodo sicuro, e come dice Tomina, puoi con un programma mettere in ordine le richieste per età, sesso, e regalo! Meno sbatti sbatti e mal di pancia! Ih! Ih!”, aggiunse Ariosetta.

“Ma guarda un po! Ecco perché l’aria dentro questa stanza è più pulita del solito! Ci siamo risparmiati i mal di pancia! Ah! Ah! Ah!”, rise divertito l’omone in pigiama. Ma non aveva ancora terminato di ridersela che si bloccò: “Cosa centra Tomina in questa scelta?”.

Le due aiutanti si guardarono ridacchiando: “ Dici tu, ih! Ih!?”, “No! No! Dici tu! Uh! Uh!”.

“Insomma decidetevi”.

“ Idea di Tomina! Lei ha imparato dalla sua ex padroncina a navigare sul web. Sogna di fare l’influencer con un canale tutto suo chiamato “Capre del mondo; uh!uh!”, disse Pelosetta.

“Capra! Capra! Capra! Ih! Ih!”, aggiunse la puzzola.

A questo punto l’uomo spalancò l’uscio di casa e urlò: “Tomina Tomina, dove sei! Vieni qui che ti devo parlare!”. Saltò da sotto un cumulo di neve la bianca capretta, che si era mimetizzata a modo di pupazzo di neve. Lui rise alla scena e prese al volo Tomina che si era lanciata su di lui. “Tomina del mio cuore! Tu sì che ti sai inventare le cose più divertenti per rendermi allegro! Quanto ti voglio bene!”.

Le due aiutanti s’ingelosirono: “Capra! Capra! Capra!”. Ma lui, accortosi, le richiamò: “Voglio bene anche a voi due! Non fate le zitelle acide abbandonate da tutti!”. A tali parole le due si lanciarono verso l’uomo: Pelosetta gli saltò sulle spalle , stringendogli le braccine sul collo, mentre Ariosetta gli saltò sopra la grossa testa brizzolata. “No! No! Ariosetta! Sulla testa no che...“Puzza! Che puzza!”. Esclamò Tomina che corse a frugare in un bauletto e ne tirò fuori un deodorante spray: “Dior! Parfame de Dior! Paris!”, esclamò con quel timbro profondo e dalla erre moscia. L’omone, dopo essersi ripulito con il panno antiodore d’emergenza, si lasciò deodorare da Tomina.

Dopo l’intermezzo, Babbo Natale si lasciò cadere di peso sulla sua poltrona e assunse un’aria autoritaria:”adesso mi spieghi cos’è che ti è saltato in mente, Tomina!”.

Tomina prese il suo Ipod e spiegò: “ Ho pensato che facevi tanta fatica ogni volta. Ho fatto un collegamento pirata con Whatsapp e poi, in automatico, tutti i messaggi sono stati divisi secondo l’ordine che ti serviva. In zero secondi sai cosa vuole la gente e puoi spedire i regali all’indirizzo registrato dell’utente senza sbatti sbatti!”.

“Oh! Niente esercizio fisico e quindi tanta ciccia dopo le feste in più! Però a pensarci bene, potrei godermi qualche giorno in serenità anch’io! Ma sì! Questa volta ti perdono, Tomina. La prossima volta lascia che decida io sul da farsi!.

Tomina gli diede la lista tutta contenta e l’uomo prese a cercare gli occhiali: “Pelosetta, cercami gli occhiali!”, esclamò. Ma Tomina fu più veloce di lei e gli appoggiò, tra il nasone e le folte arcate sopraciliari, un paio di enormi e stravaganti occhiali. A tale vista, le due aiutanti presero a fare i soliti apprezzamenti:” Babatale Malgioglio! Uh! Uh!”. “ Vippone stavagantone! Ih! Ih!”.

Lui li trovò molto comodi e tutto felice prese a leggere: “ Allora! Donne: età tra venti e cinquant’anni, richiesta fatta: pistola taser”. Benché perplesso, continuò: “ ragazze sino a anni sedici: shorts di pelle della Vic dei Maneskin”. Continuò a borbottare: “ ragazzi sino sedici anni: “pantaloni sfanculati di Damiano dei Maneskin. Per tutte le renne del mondo! Che cosa sarebbero?”. Questa volta fu Pelosetta a essere più veloce di tutti: “sono pantaloni che mostrano le chiappe! Uh! Uh!”.

“Santa Klaus proteggimi tu!” Sbottò riprendendo a leggere: “uomini da venti a sessanta anni: e no! Basta! Non si possono esaudire simili richieste! Sono schifato! Mi sa che mi do per malato e non mando niente a nessuno, questa volta! Ma per chi mi hanno preso? A tutto c’è un limite! L’anno scorso ci mancò poco che lo facessi! Adesso mando una letterina a tutti e declino la loro richiesta con la scusa che… ci devo pensare...”.

“Babatale potresti mandare a tutti un messaggio su whatsapp e fare prima!”, propose Tomina, cosa che lui trovò idea geniale: “ brava Tomina! Scrivimi tu un paio di buone giustificazioni e poi deciderò su quali inviare!”.

Ma mentre Babbo Natale cercava di farsi passare il nervoso, una letterina di carta rossa sbucò da sotto la porta d’ingresso. Ariosetta, che l’aveva subito notata, andò a prenderla e la porse al vecchio:
“ Che bello! Una letterina come ai vecchi tempi felici! Guarda! È indirizzata a te!”.

L’uomo, commosso, aprì la busta e ne estrasse la lettera:
Caro Babbo Natale. Sono quella bambina tua vicina di casa. Ti ricordi? L’anno scorso tu mi hai portato tanti regali quando io neanche li meritavo. Sono stata molto cattiva perché ho messo la mia capretta ancora viva dentro il pentolone e l’ho fatta bollire per due giorni. Mi rendo conto della cattiva azione e durante tutto l’anno mi sono resa conto di quanto mi è mancata. Giocare con quello che mi hai regalato non mi diverte, cosa che, invece, tanto mi divertivo con la mia capretta Stella. Vorrei tanto rimediare e fare qualcosa per poterci ritornare a giocare. Potresti farla ritornare in vita per me? Io non ci sono riuscita e quando il mio papà ci ha provato, non tanta sorpresa si è accorto che a forza di bollire si era fatta di gomma. Tu che sei comprensivo potresti aiutarmi? La bambina poverina poverina vicina di casa: tvb.”.

L’uomo si mise sul cuore la letterina e prese a singhiozzare. Le due aiutanti si mostrarono diffidenti, ma la capretta Tomina, che non era d’accordo con loro, tirò fuori la lingua: “ Siete le solite gelose; zitelle acide abbandonate da tutti. La mia padroncina, dolce dolce, mi vuole bene ancora! Behhh!!”.

Ma Pelosetta la redarguì: “Tu saresti finita nel pentolone se noi non ti avessimo portava via mentre dormivi. Quando scoprimmo che la tua dolce padroncina ti voleva cucinare, noi ti portammo via e lasciammo al tuo posto una capretta di peluche con le pile incorporate. Ti assomigliava perfetta perfetta, anche quando diceva behh! Quando lei entrò nella stalla non si accorse dello scambio e armata di pala la colpì con forza. Poi la prese e la mise nel pentolone mentre si era messa a belare per la botta che aveva acceso il vocale. Per questo ha pensato che eri ancora viva e dopo due giorni sul fuoco, diventata di gomma! E non dimenticarti poi, come ti abbiamo fatto il colore sul pelo, togliendoti le macchie nere che avevi, facendoti tutta bianca, e cambiato il nome per darti un’altra identità”.

“Ih! Ih! Proprio così! Capra! Capra! Capra!”, aggiunse l’altra.

Babbo Natale rimase pensieroso: “comunque mi pare sincera e credo che l’accontenterò, dato che anche Tomina sarebbe contenta di ritornare da lei!”.

Ma mentre si discuteva, qualcuno bussò alla porta. L’uomo si domandò chi mai fosse e andò ad aprire alle tre persone che stavano fuori: “ Buongiorno signor Babbo Natale! Che piacere conoscerla di persona! Siamo rimasti sorpresi, ma anche felicissimi, della richiesta che ci ha inviato di partecipare alla puntata natalizia di “Cortesie per gli ospiti”. Non credo che ci sia bisogno di presentazioni, dato che ci conosce… comunque io sono Csaba, lui è Roberto e lui è Diego”.

Il vecchio, rimasto di sasso, lanciò una frecciatina verso Tomina: “Ah! Sì! Ricordo, ma non avrei mai sperato che venisse accolta la mia richiesta: vero Tomina? Sapete, la mia capretta aiutante aspira a diventare famosa come voi!”.

I tre si misero a ridere, non consci che a fare la richiesta a insaputa di Babbo Natale era stata proprio lei, e lui ci aveva messo poco a capirlo. Quindi stette al gioco, suo malgrado.

La donna spiegò che lei avrebbe dato uno sguardo in cucina, mentre gli altri, al resto della casa. Babbo Natale fece notare che la sua casa era umile e oltre alla sua camera da letto e la cucina altro non c’era. Mentre Diego e Thomas controllavano la casa, Csaba si diresse verso il ripiano della cucina dove stazionava il pentolino della cena della sera prima: all’interno, un pasticcio di verdure. Incuriosita ne sollevò il coperchio: “A prima vista mi pare buono! Mi piacerebbe assaggiarlo! Sa, io amo conoscere nuovi sapori, da tutte le parti del mondo provengano”.
“Ma sì! Faccia pure”, rispose lui.
La donna, dopo aver cercato un cucchiaio, notò il mestolo di legno con la testa di renna: lo prese.
Lo portò alla bocca dopo aver raccolto il tanto per un assaggio: “Buono! Ha uno strano retrogusto come di quercia aromatica, di fragola, di mirto e sandalo. Un insieme di fragranze che richiamano i monti e la natura di questo luogo”.

“ Uh! Uh! Retrogusto di Baba culo! Uh! Uh!”.
“ Mestolo gustoso per tutti gli usi! Ih! Ih!”, dissero divertite le due aiutanti.
Intanto Diego e Thomas avevano finito il giro per la casa rimanendo disgustati dall’arredo unto e bisunto e di pessimo gusto: raggiunsero Csaba in cucina. “Bene! Diciamo che per il momento va bene così e ci vediamo domani a pranzo: spero che ci cucinerà qualcosa di buono! Quanto desidero gustare un piatto di carne!”. Il terzetto salutò cordialmente con un arrivederci.

Dopo un minuto appena, una canzone pervase la casa di Babbo Natale, e si udì qualcuno che cantava :

“Io non posso stare fermo con le mani nelle mani tante cose devo fare prima che venga domani. Perché questa lunga notte non sia nera più del nero fatti grande, dolce Luna, e riempi il cielo intero. E perché quel suo sorriso possa ritornare ancora, splendi Sole domattina come non hai fatto ancora...abbracciamoci più forte perché lei vuole l'amore...perché lei vuole la gioia perché lei odia il rancore...costruiamole una culla per amarci quando è sera, poi...e lo fa una notte intera.
Perché Margherita è un sogno perché Margherita è il sale perché Margherita è il vento
e non sa che può far male. Perché Margherita è tutto ed è lei la mia pazzia.
Margherita, adesso è mia”

Le due aiutanti sgranarono gli occhi dallo stupore: quella canzone ricordava loro le avventure amorose di Babbo Natale, quando all’età di vent’anni si era innamorato per la prima volta di una donna: Margherita. Erano stati insieme per una settimana di folle amore ma poi lei, l’aveva lasciato per un grossista di bijou mentre pensavano di sposarsi a Saint -Tropez.. Dal dispiacere si era proposto di non innamorasi più.

“Babatale innamorato! Ohhh!”
“Babatale ingrifato della morettina tutta casa e cucina! Ih! Ih!”.

Durante la notte Babbo Natale non chiuse occhio per il mal d’amore. Le due aiutanti, preoccupate, lo tennero sotto controllo. A un certo punto lui si era messo ad affilare i coltelli in cucina, cantando una sinistra canzone: “Al mio amor darò la cosa più bella che ho! Col contorno di fave e funghi del nord, ancora più buono sarà!”.

Le due aiutanti capirono che l’uomo era impazzito e si apprestava a immolare la capretta Tomina per la sua amata, per il pranzo di Natale.
“Presto, presto! Qui ci vuole pozione magica contro gonfiore inguinale! Ih Ih!”.
“Sì! Sì! Per fortuna qualcosa nella boccetta è rimasta dall’ultima volta che l’abbiamo usata! Uh! Uh!”.

L’essenza magica venne spruzzata e come d’incanto Babbo Natale si riprese dal mal d’amore e se ne andò a dormire, domandandosi del perché si ritrovava i coltelli tra le mani. Durante la notte di vigilia, Tomina, incurante degli ammonimenti ricevuti, elaborò un unico messaggio che inviò con whatsapp in risposta a coloro che avevano richiesto i regali: “Caro utente di Un regalo per tutti. In risposta alla sua richiesta la invitiamo a iscriversi al sito Capre nel mondo e a lasciare un like. Dopo questo potrà collegarsi al link “ Babbo Natale risponde” per conoscere l’esito della sua richiesta. Saluti”.

Dopo la notte passata tranquilla, Babbo Natale e le sue aiutanti portarono la capretta Tomina alla sua padroncina che fu immensamente felice di riaverla con se. La troupe di Cortesie per gli ospiti si presentò in perfetto orario per il pranzo. Ma Csaba, quando si accorse che il vecchio aveva cucinato il solito intruglio di verdure, inferocita abbandonò la casa assieme agli altri. “E pensare che a dodici anni ero innamorata di te! Avevo pensato che dopo una bella grigliata ci poteva scappare un lieto fine! Peggio per te, addio!”. Sbatté forte la porta e se ne andò, lasciando desolato l’uomo che ben presto si convinse di aver fatto la cosa giusta, nonostante avesse perso l’occasione per un’ora d’amore.
Ma di botto l’uomo si ricordò che doveva inviare il messaggio con la motivazione per cui rinviava a data da stabilirsi l’invio dei regali, e pensò: ”Devo sentire Tomina a riguardo”.
Si diresse verso la casa della piccola vicina di casa, sotto la tormenta di neve, che nel mentre si era scatenata. Arrivato, bussò alla porta, ma nessuno venne ad aprire. Insistette per un po’. Alla fine si mise a sbirciare alla finestra. Vide la piccola indaffarata al fuoco con un grosso mestolo tra le mani, mentre girava con fatica qualcosa che non stava sotto il brodo di cottura. “Ma cosa cucina la bimba?” si domandò. Lei si fermò per un attimo perché si accorse della presenza di lui: in quel momento saltarono fuori dal pentolone due zampe che riconobbe, quelle di Tomina. “Ciao Babbo Natale! Che sorpresissima! Che ne diresti di pranzare con me e la mia famiglia?”.
Babbo Natale si sentì mancare e credette di morire dal dolore. Di corsa tornò a casa dimenticandosi dei messaggi da inviare; senza sapere che in realtà, lo aveva fatto la povera capretta, aspirante  influencer.


Questa è la storia vera sulla fine della capretta Tomina e come andarono a finire il miliardo di messaggi inviati su whatsapp… beh! Questa è tutta un’altra storia.
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [N2022R] La storia vera sulla fine della capretta Tomina

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bestseller2020 ha scritto: lun dic 26, 2022 6:42 pmNatale piegavano le fronde dal carico degli addobbi.
Il verbo attivo “piegare” riferito agli alberi mi stona un po’ col resto della frase. Sono le fronde a piegarsi per il carico degli addobbi. Non so, non mi gira bene scritta così.

bestseller2020 ha scritto: lun dic 26, 2022 6:42 pmSi era appena alzato dal letto, e ancora i pigiama,
Si era appena alzato (dal letto potresti ometterlo visto che parli di pigiama) [font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]e, ancora in pigiama, (la virgola la metterei nell’inciso dopo e)[/font]
bestseller2020 ha scritto: lun dic 26, 2022 6:42 pmIgnaro di essere osservato dalle sue aiutanti, la scimmietta Pelosetta e la puzzola Ariosetta, se la ridevano di gusto, nascoste sotto il 
Anche questa frase non mi pare che scorra benissimo. Ti proporrei questa:

Ignaro di essere osservato dalle sue aiutanti la scimmietta Pelosetta e la puzzola Ariosetta che, nascoste sotto al divano, se la ridevano di gusto.

bestseller2020 ha scritto: lun dic 26, 2022 6:42 pmbestseller2020due bestioline vistosi scoperte
Vistesi. È riferito a bestioline.


bestseller2020 ha scritto: lun dic 26, 2022 6:42 pmgli andarono addosso

gli saltarono addosso mi sembra preferibile

bestseller2020 ha scritto: lun dic 26, 2022 6:42 pmA questo punto l’uomo spalancò
Perché non ripeti Babbo Natale? L’uomo è così “freddo”


bestseller2020 ha scritto: lun dic 26, 2022 6:42 pmParfame
Refuso?


bestseller2020 ha scritto: lun dic 26, 2022 6:42 pmun’aria autoritaria:
un’aria severa (eviterei l’assonanza aria-autoritaria)



Ci sono altre cosette da revisionare, si vede che hai postato “al volo”. Ma il racconto è surreale e carino e merita di essere messo a puntino!
Ari ciao @bestseller2020

Re: [N2022R] La storia vera sulla fine della capretta Tomina

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@@Monica ciao e augurissimi anche a te!  Mi sembrava carino partecipare e così mi sono inventato questa cosa! Ho dovuto tagliare tanto e alla fine...

Parfame non è un refuso: diciamo che Tomina lo pronuncia a quel modo    :D

Va bene! Non sarei io se non facessi sempre qualche errore... è il bello della diretta  :P
Grazie per il resto delle tue osservazioni. Ciao  <3
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [N2022R] La storia vera sulla fine della capretta Tomina

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Ciao Best!
Senti, il tuo racconto è così kitsch e sopra le righe che quasi quasi mi piace. Non ho potuto fare a meno di immaginare una regia dei Vanzina. 
Ci sono degli elementi disturbarti, tipo babbo natale che si gratta le chiappe.
Ci sono invece degli elementi caratterizzanti che ho apprezzato, tipo il modo di parlare delle aiutanti, l'appellativo babatale, è una cacxata ma funziona e fa tanto.
Per il resto, best, è un susseguirsi di gag che forse avrebbe dovuto trovare una trama  
Scrittore maledetto due volte

Re: [N2022R] La storia vera sulla fine della capretta Tomina

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ciao @Edu che piacere ritrovarti!

Edu ha scritto: mer dic 28, 2022 12:14 amSenti, il tuo racconto è così kitsch e sopra le righe che quasi quasi mi piace. Non ho potuto fare a meno di immaginare una regia dei Vanzina. 
Abbiamo inventato il panettone, il cinema panettone, abbiamo un governo panettone, e adesso qualcuno si è inventato il "racconto panettone! :P


Edu ha scritto: mer dic 28, 2022 12:14 amCi sono degli elementi disturbarti, tipo babbo natale che si gratta le chiappe.
Questo racconto è il sequel di "Un compagno di giochi" scritto l'anno scorso a Natale con la mia socia @pale star , che saluto! <3

Anche qui, stessa irriverenza, e tante caxxxxte  :P Non mi andava di scrivere su temi seri: viva l'allegria.
Edu ha scritto: mer dic 28, 2022 12:14 amPer il resto, best, è un susseguirsi di gag che forse avrebbe dovuto trovare una trama  
E no! La trama c'è! Forse ho messo troppa carne al fuoco. Ma per avere tre temi all'interno del racconto ho pensato a questo scherzoso racconto, scritto senza nessuna pretesa. Buon anno 2023.. ciao caro.
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [N2022R] La storia vera sulla fine della capretta Tomina

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Ciao @bestseller2020, me lo sono proprio gustato.
Per me Babbo Natale che esordisce grattandosi le chiappe è fantastico.
Ricordo bene la storia dell'anno scorso e infatti all'inizio ho pensato che fosse una rielaborazione, poi continuando ho capito. Hai la dote di inserire con naturalezza i più disparati elementi del trash contemporaneo mischiandoli con un'istituzione come Babbo Natale.
La cosa che ho fatto più fatica è leggere il testo di Cocciante.

Mentre questo mi ha fatto molto ridere:
bestseller2020 ha scritto: lun dic 26, 2022 6:42 pmLa donna, dopo aver cercato un cucchiaio, notò il mestolo di legno con la testa di renna: lo prese.
Lo portò alla bocca dopo aver raccolto il tanto per un assaggio: “Buono! Ha uno strano retrogusto come di quercia aromatica, di fragola, di mirto e sandalo. Un insieme di fragranze che richiamano i monti e la natura di questo luogo”.

“ Uh! Uh! Retrogusto di Baba culo! Uh! Uh!”.
Secondo me siamo un gradino più in su rispetto al "racconto panettone"

Ingegnoso anche il salvataggio di Tomina da parte di Ariosetta e Pelosetta. Tanto che il finale, dopo tutto quello che succede, secondo me è meno all'altezza. Ma sicuramente tirerai fuori qualcos'altro in un prossimo sequel...
Ciao, a rileggeri

Re: [N2022R] La storia vera sulla fine della capretta Tomina

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Kasimiro ha scritto: gio dic 29, 2022 11:44 amingegnoso anche il salvataggio di Tomina da parte di Ariosetta e Pelosetta. Tanto che il finale, dopo tutto quello che succede, secondo me è meno all'altezza. Ma sicuramente tirerai fuori qualcos'altro in un prossimo sequel...
Ciao, a rileggerti 
Ciao @Kasimiro
Che piacere ritrovarti. Grazie per il passaggio. La capretta Tomina ha sette vite. Nella prossima puntata, finiranno in pentola le due aiutanti... giuro :D
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [N2022R] La storia vera sulla fine della capretta Tomina

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mah, sono un poco perplesso.
perbacco, è una fiaba, o racconto di natale che dir si voglia, però ho trovato una mare di errori e refusi, e questo mi ha lasciato di stucco.
non me lo apsettavo, sinceramente.
bestseller2020 ha scritto: lun dic 26, 2022 6:42 pmSi era appena alzato dal letto, e ancora i pigiama,
oltre a spostare la virgola, c'è da aggiungere una N
bestseller2020 ha scritto: lun dic 26, 2022 6:42 pmAppena entrò in cucina si mise ad armeggiare tra i fornelli ; nel mentre veniva colto da un irrefrenabile prurito tra le natiche. Prese a grattarsi con forza rendendosi conto che il prurito diventava sempre più forte: “ Oh! Oh! Che delizia questo grattare!”. Il prurito scese sempre più in giù, dove non arrivava a grattarsi. Diede uno sguardo veloce sul ripiano della cucina e afferrò dal portaposate un lungo mestolo di legno con l’impugnatura a testa di renna. Con quello riprese a sollazzarsi con vigore! Sì! Sì! Proprio lì! Che bello!”.
vedo un utilizzo esagerato dell'esclamativo. ridurrei un poco
bestseller2020 ha scritto: lun dic 26, 2022 6:42 pm“ Voi due, invece di starvene lì sotto a non fare una beata mazza, perché non cominciate a tirare fuori le letterine di Natale? Non siamo alla vigilia?”.
a cosa serve il punto dopo l'interrogativo?
bestseller2020 ha scritto: lun dic 26, 2022 6:42 pmLe due bestioline vistosi scoperte gli andarono addosso festose.
mancano due virgole.
mi fermo qui, altrimenti mi infami di sicuro.
mi permetto di dire che una revisione generale sarebbe davvero d'aiuto.
a rileggerti
Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

Kahlil Gibran

Re: [N2022R] La storia vera sulla fine della capretta Tomina

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@arunachala ciao
arunachala ha scritto: gio dic 29, 2022 7:13 pmmancano due virgole.
mi fermo qui, altrimenti mi infami di sicuro.
mi permetto di dire che una revisione generale sarebbe davvero d'aiuto.
a rileggerti
Magari avessi avuto voglia e tempo per rileggermi i sedicimila caratteri scritti con tanta fatica... A caval donato non si guarda in bocca. Ciao  :asd:
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [N2022R] La storia vera sulla fine della capretta Tomina

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ciao @Ippolita Ti sei salvata dal fare il contest di Natale con me: lo staff ci ha messo lo zampino?  :asd:
Ho avuto il dubbio che ti sarebbe piaciuto, dato che prendo in giro alcuni personaggi: mi scuso con loro :hug:

Grazie di essere passata e ricambio gli auguri: che tu abbia sempre voglia di avere la casa piena di parenti! :P

<3 <3 <3
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio
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