[MI163] Qualcosa di insolito

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Traccia di mezzogiorno: Qualcosa di insolito


[MI163]  Qualcosa di insolito


È un sabato qualunque, ma un sabato di sole. 
E non è poco, in quell'uggioso inizio di primavera. In genere, il giorno delle belle giornate è il lunedì, pensa Oreste mentre fa la doccia.
Davanti alla tazza di cereali e yogurt, progetta la sua giornata libera: rigorosamente a piedi, scenderà al mare e farà i tre chilometri sino al Porto. Poi, nel ritorno, proseguirà dall’altro versante fino al bar degli Amici, omonimo dei clienti che sa di trovarci, verso le undici, e con i quali s’intratterrà in attesa dell’aperitivo.
A lui piace questa consuetudine, e sorride al pensiero.
Chiama l’ascensore al suo piano ed entra insieme al signor Fresa, il meccanico, anche lui di riposo. Come sempre, questi gli racconta una barzelletta sui carabinieri. Ne ha una miniera, anche perché se le inventa  lui intorno al canovaccio base. Quando escono dal condominio, Fresa lo saluta con una pacca sulle spalle.
Oreste ha appena riso educatamente all’ennesimo aneddoto impietoso sulla categoria.

Scende per la strada che lo porterà sulla passeggiata a mare.
Un conoscente lo affianca e lo supera, rivolgendogli un sorriso.
Strano, si dice Oreste, ricambiando in modo automatico: un viso noto ma di norma invariato nella sua espressione di saluto e/o a riposo, oggi mi fa questo gentile cenno di saluto.
Va beh, se è contento di vedermi, meglio! Prosegue la sua strada.  Soltanto, sente qualcosa di diverso dal solito, che non sa spiegarsi. Come se qualcuno lo puntasse, lo sorvegliasse… lo seguisse?
Si volta per verificare: conoscenti e estranei sorpresi o assolutamente indifferenti al suo sguardo. Tra i primi, qualcuno abbozza un sorriso di riconoscimento, altri un sorriso che Oreste interpreta come complice… o saputo?
Riprende il cammino. Saputo di che? Cosa sa di strano di lui Beppe il giardiniere?
Oreste rimugina e rallenta, finché Beppe non lo affianca, e anche lui sembra più affabile del solito rispetto al consueto saluto di quando si incrociano. È uno sguardo lungo e saputo. Ma "saputo" di che?
Di più, anche dopo che Beppe si è allontanato, la sensazione di uno sguardo addosso non si placa. Ha voglia di voltarsi ogni minuto e si frena a fatica: continua.
Nel frattempo, ha revisionato il tran tran di Beppe fra casa sua e i giardini condominiali che cura.
Si ferma di colpo, mentre una persona lo investe per l’abbrivio non stoppato in tempo.
Mi scusi, dicono insieme, ma l’estraneo gli fa anche l’occhiolino.
Oreste non sa più cosa pensare. Non indossa una scarpa nera e una marrone, ha una tuta senza strappi e il suo berretto è anonimo.
Ormai, è caduto nella frenesia di capire cosa gli stia succedendo. Il suo amico Carletto gli parlerebbe di pippe mentali, lo sa. Ma non può fare a meno di credere di arrivare a capire tutto, soltanto ragionandoci sopra.
Cosa può avere appreso la gente su di lui di disdicevole che lui non vorrebbe conoscessero?
Pensa a fatti recenti…
Diana al cimitero! La casa di Beppe, il terzo piano, ha la vista sulle tombe. Lo sa, perché lui conosce entrambi i posti. Il piano regolatore edilizio dell’epoca non era stato molto accurato...  E, la settimana prima, aveva incontrato dopo tanto tempo la sua compagna di scuola, che ora viveva a Varese, mentre faceva le pulizie di primavera nella cappella dei suoi. L’aveva quasi ghermito per tirarlo dentro e l’aveva baciato.
Ma non qui… aveva provato a staccarsi lui… Va bene qui. Ai miei piacevi e ti avrebbero voluto come genero.

Quand’erano usciti era pieno di vergogna, e non aveva alzato gli occhi. Se l’avesse fatto, li avrebbe sollevati sul terrazzo di Beppe, ed era un altro sabato, e magari c’era lui o sua moglie a stendere, e questa era amica della sua…
Ma tutto questo, se forse spiegava lo sguardo ammiccante di Beppe, non spiegava le occhiate degli altri, e la sensazione  che gli restava addosso anche dopo il passaggio del giardiniere. Adesso farneticava, forse? Gli sembrava di essere tampinato e poi superato apposta. Ma che diamine! Non era mica come sua moglie, che si faceva i film per ogni espressione diversa dal solito, per ogni frase che le sembrasse fuori posto.
Quella ce l‘ha con me… Ma cosa le ho fatto?
Le aveva attaccato questo disturbo del carattere?
Intanto, è arrivato sul lungomare. Purtroppo, anche mentre si dirige con passo svelto verso il porto turistico, si sente gli occhi puntati addosso. 
Si volta e riscopre gli stessi lineamenti che, sorpresi, sembrano ricomporsi, chi più in fretta, chi meno. Uno ridacchia cercando di non guardarlo.

A un tratto sente una voce amica chiamarlo per nome, Si ferma e si volta: è Carletto, che lo raggiunge ridendo. Cosa c’è? Anche tu ridi alle mie spalle? dice Oreste, prevenuto e sulle sue.
Sai cos’hai alle tue spalle proprio oggi? fa l’amico mentre gli stacca qualcosa dietro e poi glielo regge davanti agli occhi.
Pesce d’aprile, Oreste!
Ultima modifica di Poeta Zaza il dom feb 20, 2022 6:04 pm, modificato 4 volte in totale.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [MI163] Qualcosa di insolito

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@Poeta Zaza proprio una bella idea per trattare il tema! Il protagonista che sente le barzellette sui carabinieri e diventa protagonista di una barzelletta a sua volta. D'altra parte, dove potresti mai incontrare un meccanico chiamato Fresa, se non in una barzelletta?
Carina anche l'idea dell'incontro clandestino al cimitero.
Forse ti suggerirei giusto di togliere qualche virgola in più qua e là, ma mi pare che abbiamo già parlato altre volte di questo "eccesso", che affligge anche me, per cui niente di grave.  (y)
Poeta Zaza ha scritto: Davanti alla tazza di cereali e yogurt, progetta la sua giornata libera
Tipo questa.
Poeta Zaza ha scritto: A lui piace questa consuetudine, e sorride al pensiero.
O questa, ma ripeto, non sono cose importanti secondo me. 
Divertente e scritto bene. 
Tanto la notte capirà: http://www.argentovivoedizioni.it/scheda.aspx?k=capira
"Anna, non fare come quelle band che mi parlano del loro secondo disco quando devono ancora pubblicare il primo!" (cit.)

Re: [MI163] Qualcosa di insolito

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m.q.s. ha scritto: ciao @Poeta Zaza , ho trovato la tua idea davvero riuscita! Bella bella, non ci avevo pensato :) l'unica cosa che, forse, cambierei, è il finale. proprio l'ultima riga.
Piaciuto!
Grazie del placet, giudice @m.q.s.  :)

Ma perché togliere la rivelazione del mistero? È così ovvio, secondo te?
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Re: [MI163] Qualcosa di insolito

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@Poeta Zaza ciao. Carina l'idea del pesce d'aprile collegata alla traccia. Questa volta trovo il percorso ben organizzato con un finale ottimo.

Le uniche osservazioni che ti faccio sono sulla freddezza del tempo verbale che hai scelto: mi pare dia un timbro troppo investigativo, automatico.
Io avrei preferito un tempo meno immediato in modo da addolcirlo un pochino, ma comunque è una questione di gusti. 
Da lettore sento una certa sinteticità espressiva che rende la voce narrante quasi avesse fretta di chiudere i varchi e far quadrare tutte le varie parti    della trama, non concedendo niente di personale. Questo mi pare, e te lo dico perché fai spesso questo "errore" di preoccuparti di collegare i fatti senza scaldarli con un po di enfasi. Se mi sbaglio scusami, ma lo sai, sincerità prima di tutto, se vogliamo renderci conto di come impostiamo i nostri lavori. Aspetto una tua serena risposta. ciao a presto
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [MI163] Qualcosa di insolito

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Ciao, cara @Poeta Zaza,
Un racconto molto simpatico. Mi piace il tono canzonatorio del protagonista verso se stesso. Mi è piaciuta molto la parte del cimitero (ci starebbe benissimo un racconto che sviluppa l'idea... mi piacerebbe leggerlo!).
Lo sguardo "saputo" anche mi piace molto...
Ho notato alcune parti che mi suonano un poco strane. Ad esempio questa:
Poeta Zaza ha scritto: Strano, si dice Oreste, ricambiando in modo automatico: un viso noto ma di norma invariato nella sua espressione di saluto e/o a riposo, oggi mi fa questo gentile cenno di saluto.
Immagino sia voluto, perché non credo che qualcuno penserebbe usando questi termini (in particolare il "e/o"...), però non mi convince molto...
Ciao, alla prossima!

Re: [MI163] Qualcosa di insolito

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bestseller2020 ha scritto: @Poeta Zaza ciao. Carina l'idea del pesce d'aprile collegata alla traccia. Questa volta trovo il percorso ben organizzato con un finale ottimo.
Grazie, caro @bestseller2020  :)
bestseller2020 ha scritto: Le uniche osservazioni che ti faccio sono sulla freddezza del tempo verbale che hai scelto: mi pare dia un timbro troppo investigativo, automatico.
Io avrei preferito un tempo meno immediato in modo da addolcirlo un pochino
Il tempo verbale che ho scelto è il presente, in terza persona. Non capisco perché sia freddo o automatico. Se puoi spiegarmelo meglio ti ringrazio, 
mi sarà utile capirlo.
Il timbro investigativo c'è, ma l'ho voluto perché Oreste nella sua testa indaga sui  motivi che spingono gli altri a fissarlo in modo strano o diverso dal solito.
bestseller2020 ha scritto: Da lettore sento una certa sinteticità espressiva che rende la voce narrante quasi avesse fretta di chiudere i varchi e far quadrare tutte le varie parti    della trama, non concedendo niente di personale. Questo mi pare, e te lo dico perché fai spesso questo "errore" di preoccuparti di collegare i fatti senza scaldarli con un po di enfasi.
Qui capisco quello che vuoi dire, ma tieni presente che in questo brano parlo di un aneddoto divertente, di un fatto  minimale occorso nella vita di questo Oreste. In un testo disimpegnato, leggero, io l'enfasi - sbaglierò magari - ma non ce la metto. 
bestseller2020 ha scritto: Se mi sbaglio scusami, ma lo sai, sincerità prima di tutto, se vogliamo renderci conto di come impostiamo i nostri lavori.
No, dal punto di vista tuo, il lettore non sbaglia mai a dire quello che pensa, perché, anche quando l'autore non introita il suggerimento, la segnalazione fatta rimane agli atti, ed ha una sua utilità comunque.
E io mi aspetto che tu mi dica sempre quello che pensi del mio testo. Ci conto!
Ultima modifica di Poeta Zaza il lun feb 21, 2022 8:45 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: [MI163] Qualcosa di insolito

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ivalibri ha scritto: Ciao, cara @Poeta Zaza,
Un racconto molto simpatico. Mi piace il tono canzonatorio del protagonista verso se stesso. Mi è piaciuta molto la parte del cimitero (ci starebbe benissimo un racconto che sviluppa l'idea... mi piacerebbe leggerlo!).
Lo sguardo "saputo" anche mi piace molto...
Ho notato alcune parti che mi suonano un poco strane. Ad esempio questa:

Immagino sia voluto, perché non credo che qualcuno penserebbe usando questi termini (in particolare il "e/o"...), però non mi convince molto...
Ciao, alla prossima!
Brava @ivalibri   :)

Hai colto nel segno con quella frase arzigogolata che ho messo in bocca ad Oreste.
Dovevo fargli dire, terra terra:
- Strano. Quello non mi ha mai sorriso. Ha sempre la stessa espressione. Non gliene ho mai vista un'altra... -

Per i complimenti, mi fa piacere riceverli, grazie!
Per lo sviluppo dell'incontro clandestino al cimitero, ci penserò, sì.   :si:
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Re: [MI163] Qualcosa di insolito

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Ciao @Poeta Zaza, parto subito dicendo che il tuo finale mi ha lasciato un po' di amaro in bocca. Non per il tuo racconto, ci mancherebbe, ma per lo scherzo del pesce d'aprile. Non mi è mai piaciuto molto. Ho dei ricordi non felici di quando andavo a scuola e un po' vigliaccamente lo scherzo veniva fatto sempre a quelli più deboli. Ma questo non c'entra niente col tuo racconto.
Tornando a te, ho trovato azzeccata l'idea che questa presa in giro venga fatta da uno che impiega il tempo nell'ingegnarsi a raccontare barzellette sui carabinieri. Un burlone. Di conseguenza anche nel racconto si percepisce questa atmosfera. Sei stata brava nel congegnarlo. Nel leggerlo, viene una crescente voglia di capire che cosa sta succedendo, e su questo sei brava a tenere le attese sospese.
Il finale comunque è stato una sorpresa, non me lo sarei aspettato, E questo è senz'altro un pregio.
A presto

Re: [MI163] Qualcosa di insolito

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@Kasimiro   :)
Kasimiro ha scritto: Sei stata brava nel congegnarlo. Nel leggerlo, viene una crescente voglia di capire che cosa sta succedendo, e su questo sei brava a tenere le attese sospese.
Il finale comunque è stato una sorpresa, non me lo sarei aspettato, E questo è senz'altro un pregio.
Grazie di questo commento! Queste frasi mi fanno molto piacere!
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Re: [MI163] Qualcosa di insolito

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@Poeta Zaza
 
Ciao, cara Zaza.
Dunque, la mia impressione, leggendoti, è stata quella di un giro sulla montagne russe. 
Definirei il tuo un racconto "frenetico", in cui si fa fatica (uso l'impersonale per comodità: è ovvio che si tratta del mio parere personale) a comprendere con precisione cosa accade e a chi. Sono tornata indietro molte volte per raccordare i pezzi, perché tutto si svolge con quella "fretta" (troppi nomi, troppe azioni in poco spazio) che spesso ho avuto occasione di segnalarti.
Ciò non toglie che possiedi estro e inventiva, di cui ti ringrazio. Un saluto!
 
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Re: [MI163] Qualcosa di insolito

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Ippolita ha scritto: @Poeta Zaza
 
Ciao, cara Zaza.
Dunque, la mia impressione, leggendoti, è stata quella di un giro sulla montagne russe. 
Definirei il tuo un racconto "frenetico", in cui si fa fatica (uso l'impersonale per comodità: è ovvio che si tratta del mio parere personale) a comprendere con precisione cosa accade e a chi. Sono tornata indietro molte volte per raccordare i pezzi, perché tutto si svolge con quella "fretta" (troppi nomi, troppe azioni in poco spazio) che spesso ho avuto occasione di segnalarti.
Ciò non toglie che possiedi estro e inventiva, di cui ti ringrazio. Un saluto! 
Anche Best, qui sotto, mi parlava di fretta:
bestseller2020 ha scritto: Da lettore sento una certa sinteticità espressiva che rende la voce narrante quasi avesse fretta di chiudere i varchi e far quadrare tutte le varie parti    della trama,
Che dire? Ne prendo atto, ragazzi. Cercherò di darmi una decelerazione.  ;)
Ippolita ha scritto: Ciò non toglie che possiedi estro e inventiva, di cui ti ringrazio. Un saluto!
Grazie, cara @Ippolita  :)
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Re: [MI163] Qualcosa di insolito

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Almissima ha scritto: @Poeta Zaza  
Mi hai fatto tanto ridere con questo racconto ben congegnato!
Il tuo personaggio, non so perché, mi stava anche un tantino antipatico, quindi il finale a sorpresa, che per me é stato del tutto inaspettato, é stato ancora piú divertente.
@Almissima  Mille grazie. cara!  :)
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Re: [MI163] Qualcosa di insolito

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Ciao @Poeta Zaza 

Nonostante non ami alla follia le barzellette sui carabinieri (mio padre era carabiniere e a scuola facevano apposta a raccontarle in mia presenza, prendendomi in giro perché non condividevo e a volte mi arrabbiavo...   :D  )  ho trovato il racconto simpatico, divertente e ben impostato.
Il protagonista è un tipo davvero molto particolare, si intuisce una vita tranquilla eppure piena di episodi simpatici, da strapaese (una tua particolarità illustrare squarci di vita nei minimi particolari, il resto si intuisce comunque, hai la particolarità di far vedere anche il non detto...)

Mi è piaciuto molto l'episodio dove il protagonista immagina che qualcuno abbia saputo del suo incontro con Diana al cimitero... davvero particolare.
Alla fine si capisce che tutti sorridevano nell'incontrarlo per il pesce d'aprile che aveva alle spalle.
Questa volta, contrariamente al tuo solito, non hai messo dei versi poetici a suggello del testo, come mai?
Me li aspettavo...  :)
Ciao.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: [MI163] Qualcosa di insolito

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Alberto Tosciri ha scritto: Ciao @Poeta Zaza 

Nonostante non ami alla follia le barzellette sui carabinieri (mio padre era carabiniere e a scuola facevano apposta a raccontarle in mia presenza, prendendomi in giro perché non condividevo e a volte mi arrabbiavo...   :D  )  ho trovato il racconto simpatico, divertente e ben impostato.
Il protagonista è un tipo davvero molto particolare, si intuisce una vita tranquilla eppure piena di episodi simpatici, da strapaese (una tua particolarità illustrare squarci di vita nei minimi particolari, il resto si intuisce comunque, hai la particolarità di far vedere anche il non detto...)
Grazie dei complimenti, @Alberto Tosciri   :)

Alberto Tosciri ha scritto: Questa volta, contrariamente al tuo solito, non hai messo dei versi poetici a suggello del testo, come mai?
Me li aspettavo...  :)
Lo faccio di solito, ma non sempre. Quando ritengo che non completino e/o non ne abbia di adeguati al mio messaggio, non li metto.

Se non fanno da cornice al mio quadro, ve li risparmio.  ;)
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Re: [MI163] Qualcosa di insolito

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Ciao @Poeta Zaza , mia dolce amica.

Un racconto ameno e godibile, che sviluppi con un crescendo di suspense che, pur nel tono leggero della narrazione incuriosisce e appassiona il lettore.
Una suspense che non ha il colore della storia "gialla", ma quella piuttosto del gossip, dello scoprire con lo spirito intrigante la natura di un qualche pettegolezzo.
Essendo un amante di Piero Chiara, non ho potuto che apprezzare questo taglio narrativo.
E' un momento nel quale abbiamo più che mai bisogno di un poco di leggerezza che ci sollevi gli animi dalla gravosità del presente, racconti così sono vivaddio un vero lenimento agli affanni e alla cupezza che ci circonda.

La tua scrittura la trovo come sempre di ottima qualità ( del resto sono l'ultimo che all'interno del forum, potrebbe muoverti un qualsivoglia appunto in questo campo )  :D

Grazie davvero per questa boccata di vivificante leggerezza.

Un abbraccio grande.  <3

Re: [MI163] Qualcosa di insolito

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Nightafter ha scritto: Ciao @Poeta Zaza , mia dolce amica.

Un racconto ameno e godibile, che sviluppi con un crescendo di suspense che, pur nel tono leggero della narrazione incuriosisce e appassiona il lettore.
Una suspense che non ha il colore della storia "gialla", ma quella piuttosto del gossip, dello scoprire con lo spirito intrigante la natura di un qualche pettegolezzo.
Essendo un amante di Piero Chiara, non ho potuto che apprezzare questo taglio narrativo.
E' un momento nel quale abbiamo più che mai bisogno di un poco di leggerezza che ci sollevi gli animi dalla gravosità del presente, racconti così sono vivaddio un vero lenimento agli affanni e alla cupezza che ci circonda.

La tua scrittura la trovo come sempre di ottima qualità ( del resto sono l'ultimo che all'interno del forum, potrebbe muoverti un qualsivoglia appunto in questo campo )  :D

Grazie davvero per questa boccata di vivificante leggerezza.

Un abbraccio grande.  <3
Grazie a te per questo passaggio, caro @Nightafter   :)
Di sabbia e catrame è la vita:
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