[CN2021/R] Tutta la verità

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Traccia n°4 - Scrivo da sola

Davide Moroni, primogenito della Meccaniche Moroni, non aveva seguito le orme del padre. Il successo l’aveva trovato in un altro settore, tanto che a trentacinque anni era il conduttore televisivo più ambito. Partecipare al suo programma Tutta la Verità faceva la differenza tra essere invisibili o non esserlo.
Bello, prestante, carismatico. Le donne sognavano il divano del set. E non solo per poggiarci il sedere. Anche farsi sbattere su quel velluto poteva fare la differenza.
«Brava. Ma puoi fare di meglio» diceva lasciando che lei gli richiudesse la lampo «Ci vuole impegno e dedizione. Tu hai queste qualità? Dimostramelo.»
Se te lo chiedeva, era fatta. Lo sapevano tutte. Anche sua moglie Viki, donna capace di portare le corna con un misto di eleganza e sollievo «Lo vuole fare continuamente» diceva «Anche dieci volte al giorno. Mi domando dove trovi tempo per il resto.»
Fu quel Natale, uno come tanti. In redazione brindisi e risate. Gli avevano regalato il solito dopobarba, a lui, che la barba la portava da anni. Più che uno scherzo, ormai una tradizione.
«Vado, ragazzi. Fate i bravi.» fece per avviarsi ‘Le chiavi!’ Tornò indietro. Aveva lasciato anche il pc acceso, chissà dove aveva la testa. Colpa di Adele. Ragazza capace, ottime potenzialità. Specie da dietro. Le chiavi sulla scrivania. Dal monitor l’avviso di una nuova mail. Questione di un attimo.
«Caro Davide…»
Ancora! Chiuse di scatto il pc. Quella mail lo perseguitava da giorni. La cestinava e riappariva.
Scherzo del cazzo. Oppure un mitomane. Oppure davvero lui: il killer di Natale. Balle. Avesse dato retta a tutti quelli che…
«Tesoro, tra dieci minuti sono a casa.»
Parcheggiò nel vialetto. Luci spente. E brava Viki, queste erano le sorprese che gli piacevano. Niente di meglio che una ripassata prima di cena. Genitori e suoceri avrebbero aspettato. A venti chilometri da lì, con l’aperitivo in mano, davanti all’albero. Poi, a tavola, avrebbe spiegato. Roba da maschi, sarebbe piaciuta.
«Tesoro, sono tornato».
Silenzio. Uno strano silenzio. E buio.
Cercò l’interruttore. Niente. Vallo a trovare un elettricista sotto le feste.
«Viki!»Avanzò a tentoni. Qualcosa di viscido sotto le scarpe.
Accese la torcia del cellulare. Per terra un tappeto di cocci. Le scarpe di Viki. E quella. Una scia scura che andava verso la scala della taverna. Il sangue di Viki!
Il cuore si fermò per un attimo. Poi prese a martellargli la testa.
«Caro Davide…»
No, non era uno scherzo.
Corse verso la scala.
Lo sentì con il collo del piede. Un cavetto sottile, teso da una parte all’altra. Cadde. Rotolò urlando mentre ogni gradino gli mordeva gambe, schiena e braccia. E alla fine rimase così. Senza fiato, ai piedi della scala.
Le note di Jingle Bells. Dal soffitto una sfera luminosa proiettava mille stelline mentre una vocetta metallica cantilenava: « Da terra puoi ancora sollevarti, ma quando vedi il firmamento sai che da lì dovrai allontanarti. Però fa' attenzione al movimento altrimenti sarai tu il prossimo regalo».
La filastrocca della mail! Quel pazzo stava giocando.
Le sue vittime, regali per lui. E adesso si era preso Viki! Chi era? Che voleva? Perché lo perseguitava? Qualcuno che gliel’aveva giurata, certo, ma chi? Una parata prese a sfilargli nella testa. Politici corrotti, troiette ambiziose, ricattati e ricattatori. Tutti erano passati dal suo studio. Tutti avevano avuto quello che cercavano.
Tutta la Verità. Milioni di telespettatori, sciacalli con la bava alla bocca che solo a conoscere la merda degli altri smettevano di sentire il fetore della propria.
Informazione. Giornalismo investigativo. Balle. Per dieci minuti di video si sarebbero venduti la madre.
E allora chi? Perché?
«Devo dire che sono rimasto un po' deluso dall'accoglienza che hai riservato ai miei regali degli ultimi Natali... Nemmeno ti sei accorto che la puttanella con i fuseaux rosa nella metro e l'assicuratore al capolinea del tram della linea cinque erano miei doni per te.»
Giocare, giocare, il killer voleva questo. E la posta in gioco? I pensieri gli turbinavano in testa come le stelline sul muro.
La puttanella con i fuseaux rosa nella metro, l'assicuratore al capolinea del tram. Una con la vagina intasata di bambole, l’altro con i testicoli tranciati da un catetere. Una aveva abbandonato il feto in un cassonetto, l’altro il padre disabile, da solo in casa, a morire di fame. Abbandonatori seriali. A suo modo, il killer aveva fatto giustizia.
Ma perché ce l’aveva con lui? La mail. La filastrocca. Gli stava dicendo qualcosa.
Cercò di alzarsi. Una lama di dolore gli strappò un grido. Guardò la sua gamba piegata come quella di un fenicottero. Frattura. Sangue sui calzoni Frattura esposta. Non ce l’avrebbe fatta manco a cannonate. Gli era andata bene. A cadere dalle scale la gente ci lascia la spina dorsale.
Le stelline che roteavano sul muro. Il dolore che gli toglieva il fiato. E quella vocetta che ripeteva la sua cantilena « Da terra puoi ancora sollevarti, ma quando vedi il firmamento …»
«Sta zitta, piantala!»
«Però fa' attenzione al movimento altrimenti …»
Strisciando sui gomiti riuscì a raggiungere un cassettone addossato al muro. Dolore. Dolore atroce. Si aggrappò, raccolse le forze e, con urlo che gli squarciò la gola, riuscì a tirarsi in piedi.
Fu in quel momento che la sentì.
«Davide!» la voce di Viki dietro la porta di ferro.
«Sono qui!»
Si trascinò cercando di non poggiare la gamba, che pesava come fosse di marmo, che gli spremeva lacrime e gemiti.
«Però fa' attenzione al movimento altrimenti …» gracchiava la vocetta.
«Zitta, sta zitta
Raggiunse la porta. Ci si buttò contro con tutto il peso, quella si aprì. E vide l’orrore.

Nello stesso momento, anche in commissariato era Natale. Lo si capiva dall’alberello in portineria. «Immagino la sua preoccupazione, dottor Moroni, ma non possiamo intervenire».
«Perché, cristo santo, perché?»
«È prematuro. Suo figlio…»
«Mio figlio doveva essere qui per le otto. Sono le undici e mezza e non risponde al cellulare. Posso essere preoccupato o no?»
«Certo, certo. Ma le ripeto…»
«Mio figlio è…»
«Lo so chi è. Ma le ripeto…»
«Preghi il cielo che non sia successo niente o si pentirà di essere nato!»

Oltre la porta di ferro, la struttura si stagliava nella penombra.
Un meccanismo faceva ruotare i personaggi di un gigantesco presepe. Pastori, artigiani e bottegai, a grandezza naturale, entravano e uscivano da nicchie laterali. Si fermavano un momento davanti alla stalla e riprendevano barcollando il loro girotondo.
Viki, legata a una sedia accanto al bambinello, lo fissava con gli occhi pieni di lacrime, mentre l’angelo con la stella cometa, ad ogni giro si abbassava un poco di più.
L’angelo. Grondava sangue. Inchiodato ai raggi acuminati della stella che affondavano nella carne. Ogni giro un poco di più.
L’angelo, con la sua stella mortale. Meno di un metro e avrebbe raggiunto Viki.
L’angelo, che fissava Davide «Sapevo che saresti venuto» gli disse con un filo di voce.
«Non mi hai dato scelta»
«L’hai avuta, invece. Ma l’hai sciupata.»
Ottanta centimetri. Viki fissava le punte atterrita.
«Perché mi stai facendo questo?» gridò Davide.
«Te l’ho scritto, è il mio regalo di Natale: una seconda possibilità
Settanta centimetri.
Viki. La casa, la carriera, il successo.
Sessanta centimetri.
E lui. Angelo. Inchiodato ai sogni che erano stati anche i suoi.
E che invece aveva abbandonato, tradito.
Angelo. L’amore della sua vita. Scoperti dal padre una sera d’estate e presi a cinghiate.
Scappati e ripresi. Catturati come bestie e rinchiusi. E allora via, lontano. Per cancellare tutto. Per dimenticare. E solo allora il perdono. Solo allora il permesso di ricominciare. E di mentire. Mentire sempre.
Angelo. Che invece non aveva dimenticato. Che quell’amore se l’era portato dentro e l’aveva custodito nel nido caldo della sua follia.
Che gli scriveva per Natale. Che si firmava Tuo per sempre.
Cinquanta centimetri.
Davide si lanciò in avanti. Una spallata, Viki rotolò a terra.
E lui restò lì, a braccia aperte.
A riprendersi tutta la verità.
Davide e Angelo. In mezzo una stella.
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Re: [CN2021/R] Tutta la verità

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aladicorvo ha scritto: sab gen 08, 2022 11:39 pmAnche farsi sbattere su quel velluto poteva fare la differenza.
eliminerei, si capisce benissimo senza esplicitarlo e, secondo me, funziona meglio.
aladicorvo ha scritto: sab gen 08, 2022 11:39 pm[font="Times New Roman", sans-serif]Ma puoi fare di meg[/font][font="Times New Roman", sans-serif]lio» diceva lasciando che[/font] [font="Times New Roman", sans-serif]lei[/font] [font="Times New Roman", sans-serif]gli[/font] [font="Times New Roman", sans-serif]richiudesse[/font] [font="Times New Roman", sans-serif]la lampo «Ci[/font]
manca la punteggiatura nei dialoghi. Dopo lampo ci vorrebbe un punto per esempio. In questo specifico aggiungerei il soggetto.
aladicorvo ha scritto: sab gen 08, 2022 11:39 pm[font="Times New Roman", sans-serif]«[/font][font="Times New Roman", sans-serif]Tesoro[/font][font="Times New Roman", sans-serif], [/font][font="Times New Roman", sans-serif]tra dieci minuti sono a casa.»[/font]
questo lo dice lui? Eliminerei questa frase e la sostituirei con una riga bianca in modo da fare una pausa e lasciare che il protagonista arrivi a casa
aladicorvo ha scritto: sab gen 08, 2022 11:39 pm[font="Times New Roman", sans-serif]E quella.[/font] [font="Times New Roman", sans-serif]Una sc[/font][font="Times New Roman", sans-serif]ia [/font][font="Times New Roman", sans-serif]scura che andava verso la scala della taverna.[/font] [font="Times New Roman", sans-serif]Il sangue di Viki![/font]
toglierei e quella che non capisco bene a cosa si riferisca e toglierei l'ultima frase che toglie tensione. Si capisce già che è il sangue di Viki ovviamente, ma senza dirlo a chiare lettere rimane la tensione
aladicorvo ha scritto: sab gen 08, 2022 11:39 pm[font="Times New Roman", sans-serif]N[/font][font="Times New Roman", sans-serif]o, n[/font][font="Times New Roman", sans-serif]on era uno scherzo.[/font]
Toglierei No. Ti rimane la negazione, ma si elimina la pausa che non è funzionale alla lettura
aladicorvo ha scritto: sab gen 08, 2022 11:39 pm[font="Times New Roman", sans-serif]E alla fine rimase [/font][font="Times New Roman", sans-serif]così. Senza fiato, ai [/font][font="Times New Roman", sans-serif]piedi della scala.[/font]
modificherei così: Rimase senza fiato ai piedi della scala.

@aladicorvo  devo ammettere che le frasi così corte mi hanno dato qualche problema; trovo che in certi momenti sia esagerata. Funziona bene per accrescere la tensione, in generale, ma secondo me qui ne hai abusato. 
Sposterei la parte in cui riflette sul perché di quanto gli sta succedendo, sul chi potrebbe essere il colpevole. Mi sembra che il momento in cui l'hai inserito sia improbabile: è ferito, spaventato a morte per se stesso e per Viki che crede morta o ferita dopo averne trovato il sangue e sa che sta per succedere qualcosa di orribile. Non mi sembra il momento in cui qualcuno riuscirebbe a pensare con lucidità ai perché e percome.
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Linda e la montagna di fuoco

Re: [CN2021/R] Tutta la verità

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Hai ragione, @Kikki. La sentivo mentre scrivevo, una specie di ruggine tra testa e tastiera. 
Farò così: applico le correzioni che mi suggerisci e le conservo.
Grazie del tuo tempo  :rosa:
P.S. 
Una cosa però m'ha consolato: anche i tuoi commenti soffrono del pappuglione  fontàòlk£//Uellallàuu da copia/incolla  :P 
Il mio pc non legge il PXS, ch'era una mano santa, ma da qualche parte ci sono le istruzioni per evitarlo. Dovrò cercarle
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Re: [CN2021/R] Tutta la verità

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Aladicorvo:
Viki, legata a una sedia accanto al bambinello, lo fissava con gli occhi pieni di lacrime, mentre l’angelo con la stella cometa, ad ogni giro si abbassava un poco di più.
L’angelo. Grondava sangue. Inchiodato ai raggi acuminati della stella che affondavano nella carne. Ogni giro un poco di più.
L’angelo, con la sua stella mortale. Meno di un metro e avrebbe raggiunto Viki.

Il pozzo e il pendolo di Poe! Un'ispirazione che chiude il cerchio di un intreccio congegnato, bene, intorno ai versi dell'indovinello del killer.   :)

Aladicorvo:
Davide si lanciò in avanti. Una spallata, Viki rotolò a terra.
E lui restò lì, a braccia aperte.
A riprendersi tutta la verità.
Davide e Angelo. In mezzo una stella.


Il sacrificio di Davide che vale a salvare una vita mentre consegna la sua alla follia omicida di Angelo: un gesto che riscatta gli errori di una vita.

Brava, @aladicorvo  :)

Felice che sei riuscita ad esserci! 
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [CN2021/R] Tutta la verità

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@aladicorvo ciao!

Complimenti per il racconto e per la scrittura, di cui apprezzo molto le parti "senza sconto"; quelle dove dici semplicemente le cose come stanno: diretta e cinica.

Mi permetto di condividere alcune riflessioni di dettaglio (copia e incolla perché non mi fa citare le frasi):

Una scia scura che andava verso la scala della taverna. Il sangue di Viki!
Secondo me "Il sangue di Viki!" non è utile. Dà un risposta che il lettore ha già in mente (e siccome poi non è contraddetta non ha nemmeno lo scopo di fuorviare), anzi, riduce l'adito ad altre (false) deduzioni.

Per dieci minuti di video si sarebbero venduti la madre
Questa frase la trovo un po' banale. Visto il carattere del protagonista e il cinismo con cui descrivi il suo comportamento, forse una frase tipo "Per dieci minuti di video alcuni si erano letteralmente venduti la madre" sarebbe stata più efficace?

Abbandonatori serialiA suo modo, il killer aveva fatto giustizia
In seconda lettura mi sono chiesto perché Davide, fatta la deduzione sugli "abbandonatori" (seriali, perché?), non si sia spaventato/pensato a Angelo.

Non ce l’avrebbe fatta manco a cannonate. 
A fare cosa? Ad alzarsi? Ma dopo lo fa... Secondo me questa frase è eliminabile

Interludio del padre con la polizia.
A cosa serve? Sospensione per generare suspense e per presentare l'arroganza del padre (senno di poi, conoscendo il finale)? Non mi convince. Allora meglio il padre che discute con qualcuno del ritardo del figlio, vantandosi sguaiatamente che si starà sbattendo contemporaneamente moglie e un'attricetta come un vero UOMO.

Finale.
Il rapporto omo mi convince il giusto, non lo fa, invece, il sacrificio di Davide. Per come descritto all'inizio poteva benissimo lasciar morire la moglie, far arrestare Angelo e immaginarsi intervistato sul proprio stesso divano....

Ecco, perdona la mia pedanteria, ma il racconto mi è piaciuto tanto da non riuscire a evitare di immaginarmi dietro alla penna (tastiera).
Come sempre, tieni quel che ritieni sensato e fai scorrere la clessidra per tutto il resto!
A rileggerti!

Re: [CN2021/R] Tutta la verità

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Porca miseria , @aladicorvo , porca miseria cosa sei riuscita a fare!
Spettacolare.
Bellissimo.
Avvincente.
Brillante.
Sorprendente.
Scritto come piace a me.
Vorrei odiarti anch'io e invece ti adoro per aver scritto una figata pazzesca.
Applausi, applausi e applausi.
<3 <3 <3
Senti antipatica, mandami l'esorcicchiere vah, che gli dico due parole anch'io.
Davvero complimenti. Spettacolare il tuo racconto. Da zero a dieci... probabile undici.
Nessun timore, nessun favore, nessun rancore.

Re: [CN2021/R] Tutta la verità

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Ciao @aladicorvo 

anch'io, come altri commentatori, ho trovato esagerato il ricorso alle frasi non tanto corte, ma spezzate;  meglio eliminarne qualcuna (parere personale! per quanto possa servire) e poi l'effetto che faranno sarà proprio quello, una sorta di stridore metallico di sottofondo, è la storia che lo richiede.  
Un racconto che, soprattutto in seconda lettura, rivela tanti particolari e una trama ben congegnata, brava! :) 

Buon contest 
Già.

Re: [CN2021/R] Tutta la verità

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Ciao @aladicorvo, piacere di conoscerti.

Un racconto dai periodi brevi, stuidiati apposta per dare alle righe un ritmo forsennato e vertiginoso.
Ecco, forse in questo senso avrei spinto meno l'acceleratore, ma è una mia opinione.
Il racconto segue il filone di un tipo di narrativa americana che non è nelle mie corde e nei miei interessi. Ma è una questione di gusti
Il racconto alla fine ti è riuscito.
A rileggerti.
Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.

Re: [CN2021/R] Tutta la verità

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ciao @aladicorvo carissima ritardataria!! :D :P :asd:

Allora, scusa l'ironia ma avevo finito di fare i commenti a tutti e invece sei arrivata te e ho dovuto ricominciare... ma ne sono felice  :hug:

Sarò breve e coinciso: questo è il secondo racconto sulla traccia 4 che finisce con rivelare un pazzo schizofrenico persino chekk... e no! non si può dire.. diciamo "diversamente orientato" ... :asd: come piacerebbe dire  a quelli del PD... :asd:

Comunque, ho trovato l'inizio interessante, specialmente nel dialogo irriverente e senza peli sulla lingua, considerato che parli di donne che vogliono farsi strada..  io non avrei potuto :D   Il finale non mi è piaciuto perché la macchina infernale messa sopra la testa di Viki mi pare troppo sfruttata sfruttatissima.. anche la morte dei due stritolati dalla macchina non è un gran ché !  Credo che hai ingenerato anche un po di confusione quando parli dell'angelo vendicatore e poi appare questo Angelo di nome ma non di fatto. Insomma, nel mezzo della fase finale salta fuori questa storia tra i due...
che fa clamorosamente crollare il mito di grande amatore di donne di Davide... che casino!!!  queste osservazioni però sono al lordo del racconto e il netto pende favorevolmente sul piatto della bilancia... ciao a presto <3
Tratti di pioggia sopra Auschwitz. Tra oblio e orgoglio

Re: [CN2021/R] Tutta la verità

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Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno dedicato tempo per commentare. 
Grazie a @Poeta Zaza , @paolasenzalai , @Ilaris, alle loro coccole che mi danno la carica per insistere.
Ma grazie anche @L'illusoillusore , a @bestseller2020, a @Louca c.  alle loro ottime critiche che ho tenuto da parte per dopo, come saporiti dessert.
Grazie davvero. 
In questi giorni mi dedicherò alla lettura degli splendidi racconti di questo contest. Sarà difficile commentare con la stessa generosità, ma soprattutto votare.
Baci stravaccinati  <3
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Re: [CN2021/R] Tutta la verità

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aladicorvo ha scritto: sab gen 08, 2022 11:39 pmOltre la porta di ferro, la struttura si stagliava nella penombra.
Un meccanismo faceva ruotare i personaggi di un gigantesco presepe. Pastori, artigiani e bottegai, a grandezza naturale, entravano e uscivano da nicchie laterali. Si fermavano un momento davanti alla stalla e riprendevano barcollando il loro girotondo.
Viki, legata a una sedia accanto al bambinello, lo fissava con gli occhi pieni di lacrime, mentre l’angelo con la stella cometa, ad ogni giro si abbassava un poco di più.
L’angelo. Grondava sangue. Inchiodato ai raggi acuminati della stella che affondavano nella carne. Ogni giro un poco di più.
L’angelo, con la sua stella mortale. Meno di un metro e avrebbe raggiunto Viki.
L’angelo, che fissava Davide «Sapevo che saresti venuto» gli disse con un filo di voce.
«Non mi hai dato scelta»
Nonostante io avessi capito la trama e compreso i motivi che spingono l'assassino ad azioni estreme, in queste righe mi sono incartata:
Oltre la porta di ferro, la struttura si stagliava nella penombra.
La scena si svolge nell'appartamento di Davide e sua moglie? perchè hanno una porta di ferro dentro casa? Nella taverna?
 
Un
meccanismo faceva ruotare i personaggi di un gigantesco presepe. Pastori, artigiani e bottegai, a grandezza naturale, entravano e uscivano da nicchie laterali. Si fermavano un momento davanti alla stalla e riprendevano barcollando il loro girotondo.
Viki, legata a una sedia accanto al bambinello, lo fissava con gli occhi pieni di lacrime, mentre l’angelo con la stella cometa, ad ogni giro si abbassava un poco di più.
L’angelo. Grondava sangue. Inchiodato ai raggi acuminati della stella che affondavano nella carne. Ogni giro un poco di più.

La struttura che descrivi è molto complicata. Ho immaginato che gli ci sia voluto del tempo a
trasportarla e montarla  in casa di Davide.
È il meccanismo e le nicchie, da dove entrano escono figure a grandezza naturale, che mi fanno pensare a qualcosa di grosso e difficile da mettere a punto, qualcosa che richiederebbe troppo tempo per la costruzione, per essere funzionale.
La cosa sarebbe stata diversa se Angelo avessa attirato i due in un luogo dove lui aveva preparato la trappola in precedenza.
Il racconto ha una bella trama, @aladicorvo  mi piacciono i personaggi, le descrizioni  e anche il movente, sarei felice di rileggerlo, nel caso tu volessi sistemarlo.

Re: [CN2021/R] Tutta la verità

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Letto tutto d'un fiato, di frase in frase immaginandomi ogni scena, i personaggi accennati, l'arroganza e la sicurezza, ma alla fine dietro alla porta di ferro mi sono ingarbugliata con la macchina infernale per l'omicidio/suicidio finale.
Angelo mi é comparso troppo repentinamente, e come é stato possibile spingere via la moglie giá mezza infilzata.
Secondo me ci voleva qualche carattere in piú.
Nel complesso peró una gran bella prova.

Re: [CN2021/R] Tutta la verità

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aladicorvo ha scritto: sab gen 08, 2022 11:39 pmDavide Moroni, primogenito della Meccaniche Moroni,
Ohibò: anche se probabilmente "proprietà per proprietario" può essere considerata una metonimia, a me non è parso un incipit particolarmente azeccato...
aladicorvo ha scritto: sab gen 08, 2022 11:39 pm«Brava. Ma puoi fare di meglio» diceva lasciando che lei gli richiudesse la lampo «Ci vuole impegno e dedizione. Tu hai queste qualità? Dimostramelo.»
Situazione molto in stile "Fox News": non è che mi piaccia molto. Non perché non sia reale (purtroppo lo è stata e senz'altro lo è ancora), ma perché è diventato, specie in questo registro gretto maschilista, troppo luogo comune (per quanto usato in modo chiaramente dispregiativo del personaggio che ne è protagonista o che vine focalizzato).

A me la costruzione per frammenti non è dispiaciuta. Ha solo un limite: che quando il ritmo dovrebbe accelerare ulteriormente (lui caduto dalle scale che cerca di ricostuire per immagini la serie di ricordi), non riesci a imprimergli la giusta (e ancora più alta) velocità.

Il finale, francamente, avrei potuto apprezzarlo solo se tu avessi dato un chiaro risvolto paranormale alla vicenda.
Un presepe meccanico a grandezza naturale costruito di nascosto del protagonista nel seminterrato di casa sua? Con tanto di lama (anche se a forma di cometa) alla "Il pozzo e il pendolo"? Ma nooo, dai. :(   
Perdonami, ma un buon movente (un antico amante abbandonato che non ha mai perdonato), non mi fa giustificare qualsiasi trovata.

A rileggerti.
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